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Autore: Emma Bennet    09/01/2010    13 recensioni
Mi sembra ovvio, signorina Granger. Ne abbiamo parlato, lei sarà la nuova professoressa di Trasfigurazione, nonchè rappresentate
della Casa di Grifondoro. Mentre, il signor Malfoy insegnerà Difesa contro le Arti Oscure, e rappresenterà i Serpeverde

e se, anni dopo la fine di Hogwarts, Draco ed Hermione si ritrovassero a lavorare insieme, nel luogo dove sono cresciuti? E se le cose tra loro cambiassero? E se iniziassero a provare... qualcosa più?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Set My Soul Alight ~


Who am i to say

Mal di testa.
Un incredibile mal di testa.
Il più forte mal di testa che avesse mai avuto in vita sua.
Era come se intorno al suo cervello ci fosse una discoteca di sabato sera, che rimbombava tremendamente. Non riusciva a ricordare niente della sera precedente, in realtà ricordava a malapena chi fosse. Si stropicciò gli occhi, e si stiracchiò sbadigliando. Sbattè le palpebre più volte, mettendo a fuoco ciò che la circondava. Un momento. Dove si trovava? Quella non era la sua camera! Era la stanza di... Draco Malfoy?!
Si tirò a sedere di scatto, non facendo altro che peggiorare il mal di testa. Strinse i denti, e terrorizzata si guardò intorno. Era indubbiamente nel letto di Malfoy. Ora bisognava capire il perchè. Si alzò, passandosi una mano tra i capelli. Su un tavolino, c'era un biglietto ripiegato con la scritta "Hermione". Lo prese e si apprestò a leggere.
"Buongiorno, spero tu abbia dormito bene. Probabilmente hai un gran mal di testa, prendi la pozione che ti ho lasciato sul tavolino, ti farà stare meglio"
Effettivamente, c'era una boccetta viola, che la riccia squadrò con diffidenza.
"Non preoccuparti, ti assicuro che non è veleno. Se non dovessi ricordarti cosa è successo ieri sera, ti faccio un breve racconto: eri molto molto molto incazzata con Donnola, e ti sei ubriacata, dopo di che hai cominciato a vomitare e ho pensato fosse più saggio portarti in camera mia che lasciarti da sola, quindi puoi tranquillizzarti Granger, non siamo andati a letto insieme"
Leggendo quelle parole, Hermione arrossì. Effettivamente, era la prima cosa che aveva pensato.
"Io ho dormito sul divano. Quella che hai indosso è una mia maglia, non avevo nient'altro da prestarti (puoi continuare a stare calma, te l'ho messa con la magia ovviamente), quando te la togli appoggiala sulla sedia vicino la scrivania, i tuoi vestiti sono in bagno, fatti pure una doccia se vuoi. Ti ho portato qualcosa da mangiare, ma prima ricordati di bere la pozione! Io sono fuori, se ti fossi dimenticata anche questo, è sabato. D. L. M."
Con un sospiro, Hermione si raccolse i capelli in un frettoloso chignon. Fece come aveva detto Draco, prendendo la pozione. Accanto ad essa, un vassoio con un croissant, due fette biscottate, marmellata, un caffè e un bicchiere di succo di zucca. Sorrise, nel notare il gusto della marmellata. Fragole, la sua preferita. Che piacesse anche a lui?
Per caso, lo sguardo le cadde su ciò che indossava. Era decisamente molto corta, quella maglia! Le arrivava a circa metà coscia, e non indossava niente altro al di fuori di quella, e della biancheria intima. Almeno, Draco era stato gentile. Aveva persino vomitato davanti a lui! Scosse la testa, cercando di non pensare a che pessima figura aveva fatto, e si diresse in bagno per farsi una doccia.
Circa un'ora dopo, Hermione Granger uscì dalla camera di Draco Malfoy, del tutto priva di quel fastidioso mal di testa. Come aveva predetto il biondo, infatti, era scomparso pochi minuti dopo aver bevuto la pozione. Si chiuse la porta alle spalle, e voltandosi, si trovo di fronte a un'irritatissima Phèdre Delaney.
«Buongiorno» disse Hermione, cordiale come sempre. Per tutta risposta, l'altra si limitò a grugnire.
«Tutto bene?»
La serpeverde la fulminò con lo sguardo, con un'espressione schifata sul viso. «Sta uscendo dalla stanza del professor Malfoy!» esclamò.
La riccia rimase un secondo interdetta, e poi riflettè. E capì cosa aveva potuto pensare la studentessa. Oh mio Dio, pensò. «N-no... io credo che lei abbia frainteso! Sono venuta quì... per... per farmi dare una Pozione»
«E perchè non è andata da Lumacorno?»
«Ecco... io... perchè Draco si era offerto di prepararmela»
La mora la guardò, scettica, e Hermione arrossì. Poi si riprese. Infondo non doveva per forza dare delle spiegazioni! Infondo se anche... se anche fosse andata a letto con Malfoy che problema aveva quella ragazza? Fece un bel respiro, e assunse un'aria superiore. «Non sono tenuta a motivare i miei comportamenti, in ogni caso» disse «Arrivederci»
E a testa alta si allontanò, allontanadosi e avviandosi verso la sua camera. Phèdre mantenne lo sguardo sulla figura della professoressa, mentre la rabbia si faceva strada dentro di lei. Che ci fosse di mezzo anche la Granger? A quanto pare conquistare Malfoy non sarebbe stato così semplice...

Arrivata in camera, Hermione si tolse i vestiti del giorno precedente, cambiandosi, e si raccolse i capelli in una coda alta. Rassettò la camera, mettendo a posto ogni minima cosa, riordinando i libri, impilando i compiti in classe che aveva da correggere in ordine d'importanza e poi in ordine alfabetico. Quando ebbe finito, erano ancora le undici. Si sentiva stranamente nervosa, anche se non se ne capiva il motivo. Aprì la porta-finestra, affiacciandosi al balcone. Chiuse gli occhi, nel sentire la brezza leggera e piacevole sulla pelle. Pochi secondi dopo tornò a riaprirli e scorse tre teste biondissime vicine, nel Giardino. Aguzzò lo sguardo, e rimase a bocca aperta, riconoscendo Draco, Narcissa e Lucius Malfoy che chiacchieravano tranquillamente. Lasciò di corsa la sua stanza, raggiundendo il parco con una frenesia che non si sapeva spiegare. Si fermò un secondo, chiedendosi il motivo per cui era uscita così di fretta. Voleva davvero salutare Lucius e Narcissa Malfoy? Immaginava i commenti sarcastici della coppia. "Ah, la mezzosangue amica di Potter. Insegna anche lei quì, come nostro figlio?" avrebbe domandato con tono sgradevole l'uomo, mentre la sua consorte si sarebbe limitata a un'occhiata di disapprovazione, storcendo l'aristocraticissimo naso.
Comunque, era lì e non le andava di tornare in camera. Infondo il Giardino era grande, e c'era la probabilità che loro non la vedessero. Fece un salto in Biblioteca, prese un libro di Trasfigurazione Avanzata, per poi tornare nel parco. Scelse una panchina a caso, al sole, e si immerse nella lettura.
Quando tornò ad alzare lo sguardo, non sapeva dire quanto tempo era passato. Mezz'ora? Un'ora? Di più? Dei tre Malfoy neanche l'ombra, forse erano addirittura rientrati... ma perchè diamine le interessava così tanto? Chiuse il libro, decidendo di rientrare, così avrebbe potuto anche pranzare.
«Ah, Granger, finalmente ti ho trovata!»
La consapevolezza di avere Draco e famiglia alle spalle la fece irrigidire, ma si piantò un sorriso entusiasta quanto falso in faccia, e si contrinse a voltarsi.
«Sono quì» disse, dandosi mentalmente della cretina «Ti ringrazio della pozione, avevo un bel mal di testa, effettivamente. Signor Malfoy, signora Malfoy... che piacere vedervi» aggiunse rivolgendosi a Lucius e Narcissa. Riflettendoci, l'ultima volta che aveva avuto occasione di vederli era stata alla Battaglia di Hogwarts. A dire la verità, loro non avevano combattuto: avevano passato tutto il tempo alla ricerca del figlio, disperati e terrorizzati all'idea di non trovarlo. Si ricordava di come si erano tenuti stretti, poi, alla fine. Si ricordava di come tutti avevano bisbigliato, vedendoli, e loro erano rimasti lì, a testa alta, impassibili. Si ricordava anche di Narcissa piangente, china sul corpo senza vita di sua sorella Bellatrix, probabilmente era stata anche l'unica a versare lacrime per quella donna. Nè Draco nè Lucius l'avevano fatto, e neanche gli altri Mangiamorte rimasti in vita. Probabilmente Bellatrix non era stata una piacevole compagnia neppure per loro.
Lucius le fece un cenno con il capo, mentre la moglie le sorrise, amichevole.  «Ah, signorina Granger. Ma mi chiami pure Narcissa, la prego. Draco ci aveva detto che lavorava anche lei quì. Come sta?»
Hermione rimase stupita dalla gentilezza chiaramente udibile nel tono della donna. «Io... bene, grazie»
«Mi dica, come è insegnare ad Hogwarts? C'è qualche talento particolare?»
«Sì, beh... lavorare quì è fantastico, non l'avrei mai immaginato, mi è sembrato un sogno quando la professoressa McGranitt me l'ha chiesto, sa. Per quanto riguarda i ragazzi... la maggior parte di loro è molto studiosa, si vede, naturalmente ci sono anche le eccezioni»
«Certo, certo. E prima di venire quì cosa faceva?»
«Lavoravo... con gli Auror, con Harry e Ron... per catturare, insomma, gli ultimi...»
«Gli ultimi Mangiamorte rimasti in libertà» le venne incontro Narcissa, aiutandola «Sì, anche noi abbiamo dato una mano. Draco ha persino partecipato a una missione!»
«Davvero?» chiese Hermione, sinceramente curiosa. Chi l'avrebbe mai detto che Draco Malfoy avrebbe mai aiutato gli Auror?
«Ma sicuro» confermò la donna. Non era più giovanissima, ma restava in ogni caso stupenda. I capelli biondo grano, lunghi e morbidi, le ricadevano sul corpo ancora magro e slanciato. Il viso aveva dei lineamenti eleganti, puramente aristocratici, ma addolciti rispetto all'ultima volta che l'aveva vista. Sulla carnagione candida, spiccavano gli occhi azzurri come zaffiri, più blu rispetto a quelli del figlio, che invece tendevano al grigio.
«Mi creda, signorina Granger, è un bravo ragazzo...» le sussurrò. Hermione la restò a guardarla, non sapendo cosa pensare. Perchè le stava dicendo quelle cose? Perchè la stava trattando come un'amica di vecchia data?
«Io... io lo so, Narcissa. Davvero» disse, alla fine. La signora Malfoy le sorrise, riconoscente, e riprese a camminare. Hermione la seguì, mentre si sentiva sulla chiena lo sguardo di Draco, che camminava parlottando con il padre, poco lontano.
Si fermarono davanti al grande portone, aspettando che i due uomini la raggiungessero.
«Draco, mi raccomando, riguardati. Abbi cura di te»
«Mamma, guarda che sono ad Hogwarts, non in Alaska» le rispose lui, ghignando.
«Sono tua madre, vuoi che non mi preoccupi?» replicò la donna «Mi mancherai tanto» aggiunse, andando ad abbracciare il figlio. Lui la baciò sulla guancia.
«Anche tu», poi strinse la mano a Lucius, salutando anch'egli.
«Signorina Granger, sono stata felice di rivederla, a presto. Magari qualche volta può venire a prendere il the a Malfoy Manor, quando Draco si deciderà a farci visita»
La ragazza guardò il biondo. Se era rimasto stupito dalla proposta della madre, non lo diede a vedere.
«Mi farebbe piacere» rispose quindi Hermione, con un cenno del capo salutò Lucius e poi si rivolse a Draco «Ci vediamo dopo»  
Lui le sorrise di rimando, e lei si affrettò a rientrare, per concedere un ultimo saluto, più privato, ai tre.

Lo stesso giorno, qualche ora più tardi, Hermione si aggirava nervosamente per il castello. Aveva ripreso più ragazzi che bighellonavano, tolto punti a due ragazzi di Tassorosso, che erano stati trovati in possesso di prodotti Weasley, battibeccato con Gazza per il gusto di farlo e aver mangiato più Cioccorane di come non faceva da secoli.
Era una giornata ben strana, riflettè,  facendo per rilegarsi i capelli. Ma un ricordo improvviso le attraversò la mente, si morse le labbra, e passandosi le dita tra i riccioli, a mo' di pettine, li lasciò cadere sciolti sulle spalle. Erano le sei e mezzo dell'ultimo giorno di settembre. Il sole faceva capolino dietro la linea dell'orizzonte, pronto per far spazio alla luna. Salì le scale che portavano al terzo piano, prendendo in considerazione l'idea di fare un salto al Reparto Proibito della Biblioteca, in effetti lì c'erano i libri più interessanti, e ora che era professoressa poteva accedervi liberamente... Accarezzò con dolcezza il passamano delle scale, pensando a  chissà quante mani si erano appoggiate lì, dai tempi di Godric e Salazar. Studenti felici, per un bel voto, o tristi, per un litigio con un amico, studenti innamorati, studenti delusi, studenti eccitati, studenti sfaticati e studenti geniali... Con passo strascicato, lanciò un'occhiata distratta alla porta dell'Aula di Incantesimi, superandola. Realizzando, poi, tornò indietro, rimandendo a guardare da fuori. All'interno, dei ragazzi parlottavano tra loro, mentre il professor Vitious chiacchierava con Draco Malfoy. Dovevano esserci le prove del coro, ma chissà che ci faceva Malfoy là... non le sembrava esattamente il tipo da canzoncine allegre o roba simile. Phèdre Delaney si avvicinò ai due uomini con un sorriso smagliante, intromettendosi nella conversazione. Non avrebbe dovuto dirlo, ma quella studentessa le stava profondamente antipatica. Altera, piena di sè, vanesia e scostante, soprattutto con lei, sapeva che il suo sentimento era totalmente ricambiato dalla ragazza. Già dalla prima lezione non erano andate d'accordo, ma comunque Hermione aveva cercato di essere parziale, così avrebbe dovuto comportarsi una brava professoressa, no? Purtroppo, non era sempre facile, anzi. Non lo era quasi mai. Phèdre tirava fuori la parte peggiore di lei, la irritava profondamente, mettendole addosso una malsana voglia di urlare e spaccare qualcosa. Effettivamente, dire che le stava antipatica era poco.
In quel momento se ne stava attaccata al braccio di Draco, che non faceva niente per invogliarla a maggior rispetto. Il biondo e il professore più anziano stavano ridendo per qualcosa che aveva detto la Serpeverde. Che cosa poteva aver detto, poi, di così divertente?, pensò Hermione, sbuffando. Vituous si voltò, e così facendo, la vide. Con un sorriso e un cenno della mano, la invitò ad entrare. Immediatamente, sia Draco che Phèdre si girarono per vedere chi fosse. Timidamente, Hermione aprì la porta, chiudendosela alle spalle con esagerata cura. Quando tornò a girarsi, le labbra erano stirate in un falsissimo sorriso.
«Professoressa Granger, anche lei quì!» la accolse benevolo l'uomo.
«Che gioia» commentò la mora, sarcastica, scaturendo un ghigno in Draco, che si meritò un'occhiataccia dalla riccia. Per tutta risposta, lui fece finta di niente, guardandola sorridente.
«Professoressa Granger, le va di sentire una canzone? Apposta per lei, la signorina Howard ci suonerà qualcosa»
Elaine sedeva al pianoforte, le mani già pronte ad accarezzare gli ipnotici tasti, bianchi e neri, i capelli le scendevano sinuosi lungo la schiena. Rivolse un sorriso cordiale alla Grifondoro, che esclamò entusiasta «Ma certo! Non sapevo che la signorina Howard suonasse»
«Scherza? E' la nostra punta di diamante! Non solo ha un'incantevole voce, ma ha anche un talento naturale per suonare»
«Ma anche io non sono male, no?» lo interruppe Phèdre, mentre continuava a guardare Draco. Elaine alzò gli occhi al cielo, seguita da Hermione.
«Anche tu, anche tu. Ma ora è il momento della signorina Howard, perciò, signorina Delaney, la prego di andare a posto»
Con un sospiro tragico, la mora obbedì, sotto lo sguardo vigile del professore. «E ora,» continuò quest'ultimo «direi che possiamo cominciare. Signorina Howard, la ascoltiamo attentamente»
Hermione si avvicinò al piano, curiosa, subito seguita da Draco, che le si affiancò.
Elaine sospirò, chiudendo gli occhi, dopo di che fece vagare le dita sulla tastiera, per poi prendere a suonare. Una musica dolcissima e melodiosa si diffuse nell'aria, e dopo poco venne raggiunta anche dalla voce della bionda. Come aveva predetto Vitious, era a dir poco stupenda, una di quelle tonalità che ti restano impresse per la loro bellezza. «Love of my life, my soulmate, you're my best friend. Part of me, like breathing, now half of me is left. I don't know anything at all, and who am I to say you love me? I don't know anything at all, and who am I to say you need me?»
Sentendosi due occhi addosso, la riccia si voltò verso il Serpeverde, trovandolo però con lo sguardo fisso sulla cantante. Eppure avrebbe giurato che la stesse guardando...
«Color me blue, I'm lost in you, don't know why I'm still waiting, many moons are come and gone, don't know why I'm still searching. I don't know anything at all, and who am I to say you love me? I don't know anything at all, and who am I to say you need me?»
Elaine continuava, e lei studiava il ragazzo accanto a sè. I capelli biondissimi, leggermente scompigliati, gli accerezzavano le tempie, scendendo lungo la nuca. La pelle era chiarissima, diafana, e gli occhi grigio azzurro - colore del cielo in tempesta - spiccavano. Accorgendosi dello sguardo di Hermione su di sè, Draco si girò, trovandola mentre lo contemplava, pensierosa. Ghignò, e accorgendosene la riccia arrossì. Lui ridacchiò, e le si avvicinò impercettibilmente.
«Now you're a song I love to sing, never thought it feels so free, now I know what's mean to be and that's okay with me...»
Una canzone che amava cantare, pensò la ragazza. E incredibilmente, in quel momento, si sentì in pace con se stessa, aveva trovato quella calma che cercava disperatamente dall'inizio di quella mattinata. Le note la facevano rilassare, e chiuse gli occhi godendosi la fine della canzone.
«But who am I to say you love me? And who am I to say you need me? And who am I to say you love me?»
Chi? Chi poteva dire una cosa simile al mondo? Non lei, di certo. Non in quel momento, per lo meno. Chi l'amava? Chi aveva bisogno di lei?
«I don't know anything at all...»
Elaine terminò la canzone, muovendo per l'ultima volta le dita sulla tastiera, premendo l'ultimo tasto. E tornò ad alzare lo sguardo, mentre i suoi spettatori applaudivano estasiati.
«Magnifica» commentò Draco. «Favolosa» gli fece eco Hermione. La giovane arrossì di gioia, sorridendo grata ai due.

Qualche minuto dopo, i due professori camminavano uno di fianco all'altro, diretti verso la Sala Grande.
«Draco, comunque... grazie, per stamattina»
«Me l'hai già detto, Granger. Non preoccuparti, non ho fatto niente di che»
«Mi sei stato vicino mentre vomitavo, direi che l'hai fatto»
Lui rise, gettando la testa all'indetro. «Eri buffissima, povera piccola Granger. Stavi veramente male, te lo assicuro. Hai bevuto tantissimo ieri sera»
«Avresti anche potuto fermarmi»
«Mmm... non mi andava»
«Malfoy!»
«Granger?»
Lei sbuffò, facendo sogghignare lui. «Non vale» piagnucolò la riccia.
«Ah, no? Pensavo di essere stato gentile e buono»
«In parte»
«Dettagli, Granger, dettagli»
«Sono quelli che ti fregano, Malfoy»
Lui le fece l'occhiolino. «Naaa»
Lei scosse la testa, fintamente contrariata. «Sei unico»
«E' un complimento?»
«...Non lo so. Prendila come vuoi»
«E' un complimento» confermò lui.
«Forse avrei dovuto usare tremendo... sarebbe stato più adatto»
«Non avrei apprezzato allo stesso modo, però»
«Oh, Malfoy, finiscila!» esclamò lei, dandogli uno schiaffo per scherzo. Lui rise ancora, e la attirò a sè, cingendole la vita. Hermione arrossì, e Draco finse di non accorgersene.
Fu così che entrarono in Sala Grande, scatenando le ire di una studentessa Serpeverde.
«Gliela farò pagare. Giuro che gliela farò pagare» sibilò, dal suo posto «Ora sta veramente esagerando, ed è giusto che paghi, o non mi chiamo più Phèdre Isabelle Delaney»


Author's Corner: saaaalve =) today is a good day! beh, in realtà non mi sento granchè bene, ma sono felice XD Oggi a scuola sono abbastanza morta dalle risate, e ora sento mia madre che canta a squarciagola "Le cose che vivi", di Laura Pausini. Passando al capitolo, non è niente di che, non mi piace tanto. E' figa Cissy però. Quanto amo quella donna? In ogni caso ci tengo a dedicarlo alla mia Bella, Lavinia Giuliana Amico, also called "Lucy", anche perchè c'è la nostra canzone <3 che è appunto, la canzone che canta Elaine. E' Who am I to say, di (degli?) Hope, è davvero stupenda (listen - lyrics)
La traduzione su internet non c'è, o almeno non l'ho trovata, quindi ve la faccio un attimo io :D
"Amore della mia vita, mia anima gemella, sei il mio migliore amico, parte di me come il respirare, ora una mia metà è vuota. Non so proprio niente e chi sono io per dire che mi ami? Non so proprio niente e chi sono io per dire che hai bisogno di me? Colorami di blu, sono persa in te, non so perchè sto continuando ad aspettare, molte lune sono venute e passate, non so perchè sto continuando a cercare. Non so proprio niente e chi sono io per dire che mi ami? Io non so proprio niente e chi sono io per dire che hai bisogno di me? Ora tu sei la canzone che amo cantare, non avrei mai pensato che sarebbe stato così libero, ora so che significare essere e mi va bene. Ma chi sono io per dire che mi ami? E chi sono io per dire che hai bisogno di me? E chi sono io per dire che mi ami? Io non so proprio niente."
Grazie ai 45 preferiti e alle 69 seguite! *______* Ora passiamo alle recensioni :]
whateverhappened: muhuhaha come ti ho già detto io ho anche i contenuti speciali, e c'è tom che è carinissimo *ç* Pirati dei Caraibi è love XD Domenica sera (cioè domani) fa su canale 5 se non sbaglio Ai confini del mondo! Per quanta riguarda Phèdre, se non si mettesse in mezzo non sarebbe Phèdre ecco XD Ronald è un po' coglione, quando nel 7 se ne è andato l'ho preso a parole, giuro! E anche io voglio dormire da Draco ç__ç Anyway, sì, qualcuno l'ha vista :D E chi poteva essere se non Phèdre?
__woah scorps: da quando mi chiami tesorooo? Una volta ero amore! Tzè. Comunque Blaise arriva più in là :D Pazienta ù.ù A proposito di ubriachi, ti ricordi quanto era figo Damon/Ian che ballava Enjoy the silence? :Q____ Che ricordi! XD
TullyDumy: ma benvenuta :] e grazie mille, spero continuerai a leggere e recensire <3
_Vega: e io non mi stancherò mai di sentirmelo dire XD anche se non so se è propriamente vero ù.ù però  mi fa piacere XD grazie mille anche a te ^^
heyitsdoda: ti piace avril? *____* lei è la mia preferita, la adoro <3 muhuhah suppongo che sì, Hermione sia abbastanza divertente x) Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se faceva un po' caghè. Baci!
__pesca verde: sì na scem. E ti odio particolarmente, ma vabbè! Eggià, sei stata la prima a leggere *çççç* A me però fa schifo. Comunque te lo dico quà, perchè non lo so se leggi prima oppure vengo prima da te; in realtà mi farebbe piacere - lo sai - andare al corso di scrittura creativa (alessio dice che dovrei fare giornalismo :O) quindi chederò a Gervy e poi a Capra (si chiama Capra?) Tra l'altro bellissima la pagina sul quaderno di mate "Slytherin is better" con i nomi di tutti, anche Phèdre ed Ellie XD Basta. Cià!
Un bacione a tutti <3
   
 
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