Capitolo 19
Fine
SIDE-KAKASHI
“Kakashi-sensei…pensi che
tornerà un giorno?”
“Sinceramente non lo so,
Sakura”
Alla fine il villaggio è stato ricostruito, sembra anche più bello di prima.
Ma per me è diventato troppo
grande.
Forse è la troppa
birra ingurgitata che mi fa pensare strano.
Ah! Sono ubriaco…e
nonostante tutto ancora il tuo maledetto viso, il tuo profumo e il dolce calore
del tuo corpo mi straziano il cuore e uccidono la mia anima.
Dove sei? Riesci a
guardarmi e a vedere quanto mi stai facendo male?
“Stronza…” mormoro
a denti stretti.
È vero, forse è per
me che l’hai fatto, ma mi riesce difficile credere che ancora una volta hai
fatto di testa tua fregandotene di quanto ti amassi.
Ottobre è arrivato
come un lampo, ed è già passato un anno?
Che strana la vita,
fino a ieri davamo la caccia all’akatsuki, Sasuke ha ucciso Itachi e ha
scoperto tardi la verità e abbiamo evitato per un soffio una guerra. Purtroppo
Tsunade-sama non è sopravissuta allo scontro con Pain, ci ha salvato tutti e
come una grande hokage se ne andata dopo aver fatto una cosa meravigliosa.
Tutti i jinchiuriki hanno combattuto al nostro fianco, tutte le 5 terre si sono
unite in una straordinaria alleanza e abbiamo vinto. Anche grazie a te, il tuo
intervento con Amatsu è stato provvidenziale, anche se è costato troppo a me…a
noi.
Siamo finalmente in
pace e uniti…ma tutto questo non mi rende felice, so che dovrebbe, ma non è
cosi.
Sarò il più egoista
degli egoisti, ma non m’importa. Perché tu mi manchi e nessun trattato o pace
potrà ridarmi ciò che ho perso.
Ah sì, l’avevo
dimenticato tra i kunai, lo scatolino che avevo comprato qualche giorno prima
che tutto cominciasse o finisse…
Chissà per voi ‘ascesi’ cosa vuol dire guardarci senza
interferire, probabilmente ai vostri occhi appariamo così insignificanti.
Lo apro e
osservando l’anello, penso a come sarebbe stato al tuo dito.
Dovrei restituirlo
o distruggerlo?
“Beh Aimi…alla fine
sei riuscita a diventare la mia ossessione…”
Sakura e Naruto
sembrano preoccupati e io invece continuo a infischiarmene, di me e della mia
vita.
Vorrei sempre stare più lontano da qui, dagli sguardi di commiserazione
degli altri, dalla tristezza di Sakura e dal rimpianto di Naruto.
Eppure non posso
muovermi, ho i miei di doveri a cui non posso sottrarmi.
Ancora adesso mi
chiedo cosa ti sia passato per la testa, amore mio…
“Hokage-sama! A
quest’ora si torna!!!”
Mi alzo sbuffando e
seccato mi ritrovo a faccia a faccia con il mio assistente…
“Shikamaru ti posso
dare un intero mese per il viaggio di nozze a patto che almeno da qui fino al
tuo matrimonio mi lascerai in pace!”
“Grazie, peccato
però che io non ho intenzione di sposarmi per adesso, ma quella cosa del mese
di vacanza mettilo per iscritto può sempre tornare utile!” risponde sarcastico
aspettando che io lo raggiunga.
“Sono troppo
vecchio per queste cose…”
Non ho mai preteso
che mi perdonassi amore mio.
So di averti fatto
male, ma io ti sono sempre vicino.
Anche adesso che
guardi il mio anello…io sono qui, con te.
“Anche io avrei
voluto indossarlo, sai…”
Tu non riesci a
sentirmi, perché il tuo cuore è pieno di rabbia e dispiacere.
Vorrei che tu
potessi capire il perché ho dovuto farlo…
Volevo salvare
Sasuke, riportarlo a casa.
Volevo che Sakura
fosse felice.
Volevo la verità.
Volevo che tu vivessi…
Forse ho messo
troppi ‘Volevo’ al passato perché ho fallito la metà dei miei buoni propositi.
Tornando indietro
posso ricordare ogni evento che mi ha potato nella mia condizione attuale. Non
avevo altra scelta, anche se non è andata proprio come volevo.
‘Aimi, non potrei chiedertelo…ma da sola non
ho abbastanza energie…’Amatsu
era disperata. Madara stava per liberare i demoni ‘codati’ rimasti nonostante
si fossero uniti per sconfiggerlo, persino Killer Bee alla fine, convincendo il
fratello a farlo andare si era unito a noi, ma ancora non bastava.
I cadaveri di
alcuni membri sconfitti in precedenza giacevano a terra insieme ai ninja che si
erano sacrificati in nome di quella battaglia.
E io non potevo
fare altrimenti che accettare.
‘ Per proteggerli farò tutto quel che è in
mio potere, anche diventare come te ’
mi voltai verso loro e sorridendo dissi a Kakashi ‘Perdonami lo sto facendo per te…ti amo tanto…’ nessuno mi aveva sentita, solo lui che aveva letto nelle
mie labbra e il suo sguardo mi disse che era deluso dal fatto che stessi
facendo qualcosa senza di lui, come invece gli avevo promesso, ma sapeva che
l’avrei fatto comunque e di rimando mi disse anche lui che mi amava e che
sarebbe rimasto in collera con me finché avrebbe respirato, ma sapevamo
entrambi che non era cosi…
Fine Flash Back
“Aimi…”
Non ho bisogno di
voltarmi per sapere chi c’è dietro di me e mi chiama dolcemente facendomi
capire che è il momento da andare…
“Ti perdonerà,
vedrai”
“Dici?” chiedo
sarcastica. Ma lei non se la prende mai per queste mie uscite e gliene sono
grata.
“Hai paura che
questa cosa possa inaridire il suo cuore?”
“So che non è
cosi…Amatsu” mormoro osservando tutto quello che succede intorno a me.
Shikamaru lo sta
riprendendo per aver bevuto ed essersi assentato dai suoi doveri di Hokage,
incedibile, come le cose possano cambiare in un attimo.
Amatsu sospira “Mi
dispiace che le cose siano andate cosi…”
“No, non è colpa
tua, ho scelto io di innalzarmi ad un piano superiore…non avevo scelta”
riprendo lentamente come se mi pesasse ogni singola parola che dico.
Kakashi è già in
cima alle scale, si gira un’ultima volta, fissa l’esatto punto dove mi trovo,
anche se so bene che non può vedermi, e poi entra nel palazzo.
Il pesante portone
cigola e stridula il legno sul cemento per poi essere chiuso con un colpo secco
rimbombando giù per le scale fin dove sono io.
“Madara avrebbe
realizzato il suo sogno o nel peggiore delle ipotesi li avrebbe uccisi tutti”
“Abbiamo fermato
questo suo piano, è vero, ma tornerà e a noi toccherà combatterlo finché non sarà
sconfitto”
“Ma senza
interferire con le loro vite…”
“Non c’è più
concesso, ma visto che lui è un asceso che interferisce con le regole, questa
rappresenta un’eccezione per noi due” mi spiega, lei ne sa sempre più di me e
forse questo m’infastidisce un po’, ma forse perché lei conosce questo mondo
meglio di me e vede più a fondo di quanto possa fare io.
“Allora preferisco
che sia andata cosi…” rispondo senza nessun colore nella voce.
“Però ti dispiace
per Itachi e Sasuke…”
“Sapevo la verità
su di lui e non sono arrivata in tempo, ho fallito con Sasuke e adesso lui e alla
ricerca di quello che potrebbe trovare qui a Konoha”
“Tornerà, puoi
vederlo anche tu, sta cambiando e forse il sacrificio di suo fratello non sarà
inutile…”
Sorrido un po’ più
serena di prima, sì sento che lui tornerà presto e sistemerà tutto. Ma non
posso fare a meno di preoccuparmi per lui.
Chissà se è questa
la sensazione che si prova per un fratello minore.
“Posso chiederti
una cosa?” le chiedo voltandomi verso di lei. Come sempre bellissima in quel
focoso kimono rosso e nero, la massa di lunghi capelli scarmigliati ondeggia
come se in lei ci fosse una magia diversa.
“Dimmi”
“Quel ragazzo che
amavi…era per caso Uchiha Madara?”
Amatsu sgrana gli
occhi per pochi secondi e poi sorridendo fa cenno di ‘no’ con la testa. Ancora
io non vedo bene nel passato, ho molta strada da fare e tante cose da imparare.
“Era un Uchiha, è
vero, ma non lui”
“Ne sei ancora
innamorata?” azzardo sperando in una qualsiasi risposta.
“Questa è una
seconda domanda” fa notare cambiando discorso e ovviamente eludendo la domanda.
“Già…chissà se
risponderai mai a tutte le mie domande” chiedo più a me che a lei.
“Quando vedrai come
me, non avrai bisogno di domande né di risposte”
Lei appare
pensierosa nel dirmi quest’ultima frase e senza aggiungere altro svanisce prima
di me.
Rimango solo un
altro poco, solo per imprimermi nella testa questo luogo che ho amato e odiato.
Non credo tornerò mai più…
Osservo la finestra
della sua stanza, la luce è ancora accesa.
La tenda ondeggia
sotto il peso del vento, fa ancora caldo nonostante stia arrivando l’autunno.
È ora di andare…
Addio amore mio, so
che io non posso più interferire con il vostro piano astrale e osservare in
silenzio i prossimi anni della vostra vita senza intervenire non è proprio da
me, non potrei sopportarlo.
Preferisco non
esserci più…e combattere Madara prima che possa nuocervi.
Si chiude un
capitolo, si spengono le luci su questo villaggio e quella finestra, adesso
buia, chiude per sempre la nostra storia.
E ancora una volta
non mi pento di nulla…
Avrete tutti una
bella e lunga vita e io che sento il bene provenire dalle vostre anime, posso
sorridere ed essere felice di questo.
Mentre sto per
andare via vengo bloccata da un’immagine meravigliosa.
Tu, stai dormendo
per la prima volta con maggiore tranquillità e sorridi perché nei tuoi sogni io
sono lì e mormori un tenero ‘ ti amo ’.
Ti amo…
End…