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Autore: sbrilluccica    10/01/2010    6 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Edward ha lasciato Bella.Lei dopo un iniziale periodo di depressione è riuscita ad andare avanti ed ora insegna lettere in un liceo di seattle e cosa più importante ha un fidanzato.Proprio quando quest'ultimo si inginocchia davanti a lei,a molti km di distanza una visione inaspettata farà risvegliare dallo stato di coma il nostro bel vampiro..."Aliceeeeee questo matrimonio non s'ha da fare"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ECCO  A VOI IL PRIMO CAPITOLO, E’ UN CAPITOLO INTRODUTTIVO CHE CI MOSTRA COME SI E’ EVOLUTA LA VITA DI BELLA,IL CHE E’ IMPORTANTE PER IL PROSEGUIMENTO DELLA STORIA.

RINGRAZIAMO TUTTE COLORO CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI,TRA I SEGUITI E CHI HA RECENSITO, I VOSTRI COMMENTI CI FANNO SEMPRE PIACERE. GRAZIE MILLE!!!BUONA LETTURA

 

Per alexia__18:eccoti il continuo,siamo contente che il prologo ti sia piaciuto,grazie mille per aver recensito.

Per Razorbladekisses:allora abbiamo aggiornato presto???per ora penso tu non ti possa lamentare(per ora)scherzo cercheremo sempre di aggiornare presto,spero che il capitolo ti piaccia,fammi sapere ti raccomando,e grazie per aver recensito.

Per  manuelitas:allora innanzitutto grazie per aver recensito,per quanto riguarda la confusione è voluta,ma piano piano tutto ti apparirà più chiaro. Spero che anche questo capitolo ti piaccia.

Per Chanellina94:ahahah,fai una cosa guardala da questo punto di vista io non ti interrogherò!!! Eccoti il seguito,grazie mille per aver recensito spero continuerai a farci sapere cosa ne pensi. P.S. Buono studio!

 

                                           UN GIORNO NELLA NUOVA VITA DI BELLA

 

Quella mattina continuava a rigirarsi nel letto, fuori dalla finestra del suo appartamento a Seattle diluviava. Questo sommato al fatto che aveva ancora sonno non contribuiva affatto a darle la forza per alzarsi…e pensare che c’era stato un tempo in cui aveva imparato ad amare la pioggia e il freddo, ma quello era un tempo molto lontano. Un tempo che tuttavia ad oggi ricordava con il sorriso sulle labbra. All’inizio fu davvero difficile, dopo che lui se n’era andato era caduta in una profonda depressione, la sofferenza era troppa e lei non pensava che sarebbe riuscita a sopravvivere. Ma si sa il tempo cura le ferite e così era stato anche per lei. Non rinnegava niente del suo passato, se avesse potuto tornare indietro avrebbe fatto le stesse identiche scelte perché lei era stata una ragazza fortunata. Come si ripeteva spesso aveva vissuto un amore da favola, un amore che la maggior parte delle persone cerca e non trova mai,aveva avuto il suo principe,certo le era mancato il lieto fine ma non si può avere tutto dalla vita.

Ed eccola li’ Isabella Marie Swan, ventitre anni ,laureata in lettere ed insegnante al liceo di Seattle.Certo che ne aveva fatti di passi in avanti, il più importante dei quali continuava a dormine,incurante di quello che le stava passando per la testa, affianco a lei. Sorrise nel guardarlo,la loro relazione era stato l’ultimo passo per la sua guarigione.

Ritornò con la mente al loro primo incontro,erano passati quasi due anni da quel giorno,lei era la solita ragazza timida che se ne stava sempre per conto suo, andava all’università per seguire e studiare,non aveva stretto amicizia con nessuno,anche perché le ultime esperienze della sua vita l’avevano fatta chiudere ancora di più in se stessa. Ma quel giorno evidentemente le cose dovevano cambiare,se ne rese conto dopo il discorso di presentazione del professore di filosofia, il quale pretendeva che per ogni argomento trattato gli venisse presentato un saggio alla lezione successiva. Come se non bastasse il professore aveva anche una malsana passione per i lavori da svolgersi in coppia e fu cosi che per  forza maggiore dovetti uscire dal mio guscio. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti fu proprio da quella non voluta conoscenza che nacque un  bellissimo rapporto di amicizia, che con il tempo si trasformò in qualcosa di più. Non l’amavo come avevo amato lui,ma questa cosa non mi spaventava perché non ero cosi stupida da credere che l’amore fosse sempre cosi forte e passionale. Ero consapevole che il grande amore io l’avevo già vissuto ed andava bene cosi. L’amore che provavo per Mark seppure era solo una piccola parte di quello che sapevo poter dare,mi faceva stare bene. Era bello non essere più sola, avere di nuovo qualcuno che ti aspetta la sera quando torni a casa, che ti lascia un messaggio in segreteria, qualcuno insomma che ti facesse sentire importante,e Mark fa tutto questo. E’  un ragazzo meraviglioso,sempre gentile e premuroso,pronto ad ascoltarmi ed a rispettare i miei tempi ,molti altri ragazzi al posto suo in più di un’occasione sarebbero corsi via a gambe levate. Lui no, è sempre rimasto al mio fianco,chissà perché!La sua voce mi riportò alla realtà:

“Mmmm caffè perfavore”disse ,sorrisi e gli risposi

“Non mi pare che abbiamo una cameriera,ma questa volta sarò magnanima,sarà che le vacanze di Natale si avvicinano”e cosi dicendo mi alzai e mi diressi in cucina a preparare la colazione.

“Grazie Padrona”lo sentii dire

“Non farci l’abitudine non è sempre Dicembre”lo beffeggiai.

Quando finimmo di fare colazione,lui corse a prepararsi  e dopo avermi stampato un bacio sulle labbra andò a lavoro. Io invece avevo ancora un po’ di tempo visto che quel giorno avrei avuto lezione alle ultime ore, cosi’ decisi di fare un colpo di telefono ad Angela con la quale avevo instaurato un bellissimo rapporto di amicizia,anche lei aveva contribuito alla mia guarigione. Rispose al terzo squillo

“Pronto?”

“Ciao Angie, sono Bella come va?’”le chiesi

“Proprio te stavo chiamando Bella,volevo sapere se la settimana prossima vogliamo andare insieme a fare i regali di Natale,tanto quando finiscono le lezioni?”disse tutto cosi’ velocemente che feci fatica a capirla,ma una sola parola spiccava nella mia mente:SHOPPING. Vi ho raccontato che molte cose erano cambiate dall’ultima volta,e se pensavate che il mio rapporto con lo shopping era incluso nel pacchetto siete delle illuse,però mi sa che stavolta  mi tocca visto che devo comprare dei regali anche io. Spinta più da questa necessità che per reale volontà mi ritrovai ad accettare:

“Ok Angie vada per la settimana prossima,a proposito non ti chiamerò più fino a quando non mi dimenticherò di come mi hai incastrata bene oggi”

“Lo dici sempre ma non lo fai mai”mi rispose mentre se la rideva

“Ricordati che nella vita c’è sempre una prima volta. Ora devo andare,ti mando un bacio”la salutai

“Ok a presto Bella”

Dopo aver riattaccato con Angela mi andai a fare la doccia e mi preparai per andare a lavorare. Spalzzolai facilmente i miei capelli e quella si che era una novità rispetto al passato. Finalmente i miei capelli avevano preso una forma,non chissà quale forma ma era pur sempre un passo in avanti. Indossai un paio di jeans con una camicia bianca e una giacchetta nera,la mia avversione per lo shopping non mi impediva di andare vestita decentemente a lavoro,e cosi dopo aver preso la borsa e indossato il cappotto mi diressi a lavoro.

La scuola dove lavoravo non distava molto da casa mia infatti dopo una ventina di minuti ero già li’,entrai nell’edificio e mi diressi nell’aula professori presi tutto l’occorrente e aspettai il suono della campanella per dirigermi in classe.

Anche l’ultima lezione di quel giorno stava per terminare quando mi rivolsi ai miei studenti:

“Allora ragazzi questo è l’ultimo giorno che ci incontriamo prima dell’inizio delle vacanze,non ho intenzione di caricarvi di compiti ma non perché non dobbiate studiare,voglio semplicemente che vi concentrate su un unico lavoro. Come sapete,ed ovviamente mi riferisco a quei pochi che non utilizzano le ore di letteratura per recuperare le ore di sonno perso,nell’ultimo periodo abbiamo affrontato l’amore attraverso gli occhi di diversi poeti e scrittori,io però vorrei sapere cosa ne pensate voi,quindi al vostro rientro vi consegnerete un tema su questo argomento. E’ tutto chiaro?”-un coro di si misti ad ok si levò nell’aula-Bene allora non mi resta che augurarvi buone feste”

Uscita dall’aula mi diressi in sala professori a posare i registri,salutai e augurai buone feste ai miei colleghi e lasciai l’edificio al diretta a casa non prima però di aver fatto una tappa al supermercato.

Arrivata a casa sistemai la spesa e mi andai a cambiare,sostituendo agli abiti di donna in carriera una più comoda tuta,mi diressi in cucina e cominciai a preparare la cena. Mark arrivò come sempre alle sette,si andò a fare una doccia e dopo finalmente ci mettemmo a tavola.

“Ho pensato che potremo passare il capodanno fuori quest’anno,cosa ne pensi?”Intervenne all’improvviso distogliendo la mia attenzione dal telegiornale”.

“Perché no,e dove vorresti andare?”gli risposi

“Non so,avevo pensato di andare a New York dicono che il capodanno li’ sia bellissimo,sempre se a te fa piacere”chiese questa volta un po’ titubante. Sorrisi,Mark era una persona piena d’iniziative,con lui non ti annoiavi mai.

“Allora quando si parte?”Gli domandai per poi bearmi del suo sorriso che voleva sembrare euforico ma non riusciva a nascondere una traccia di nervosismo,strano.

“Il trenta con il volo delle 22”e corse ad abbracciarmi.

“Avevi già organizzato tutto”dissi scandalizzata,per tutta risposta mi sorrise e poi mi baciò.

Il resto della serata trascorse senza altri colpi di scena,anche se non potei fare a meno di notare che c’era qualcosa che stonava,per quanto Mark tentava di nasconderlo era nervoso. Ma per cosa??? 

 

 

Nel frattempo in una villa dell’Alaska,chiuso nella sua camera,un ragazzo stava steso immobile con gli occhi rivolti verso il soffitto in posizione supina sul suo divano ,ascoltando ininterrottamente Claire De Lune maledicendosi un istante si e l’altro pure della scelta presa cinque anni prima.

“Ho mantenuto la mia promessa amore mio,sono sparito dalla tua vita e ho addirittura chiesto,anche se obbligato sarebbe il termine giusto,ad Alice di fare lo stesso.  Quando lasciammo Forks le vietai  categoricamente di spiare il tuo futuro. Ed eccomi qua,ho passato questi cinque anni nel ricordo di te. Non mi stancherò mai di rivivere come un film  gli attimi trascorsi con te. Solo questo mi è rimasto  amore mio. Ti amo con la stessa intensità di allora mia dolce Bells e nel mio cuore sarai sempre mia.”

Quello che Edward non sapeva,ma che avrebbe scoperto di li’ a poco,è che le visioni non sempre si controllano,a volte arrivano e basta.

 

ALLORA CHE VE NE PARE???VI RACCOMANDO RECENSITE!

NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARA’TRA LE ALTRE COSE LA PROPOSTA DI MATRIMONIO A NEW YORK E UN VAMPIRO IN PREDA A UN ESAURIMENTO NERVOSO IN ALASKA!!!

A PRESTO RAGAZZE.

  
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