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Autore: La Evans    10/01/2010    9 recensioni
Hey ragazzi,rieccomi con una nuova storia,voglio solo annunciare che "fiamma blu" non l'ho lasciata. Beh lasciata la piovosa Forks e venite con me nella soleggiata New York,più precisamente a Manatthan nell'Upper East Site. Qui troviamo la solita Bella,figlia del capo della polizia e ricca. Lei è cintura nera nelle arti marziali e judo,frequenta la Saint Jude School e i suoi migliori amici sono AngelaWeber e il suo fidanzato Ben,Alice e Emmet Cullen. Lei ama i gialli e aiuta molto spesso suo padre con il suo lavoro,tanto che un giorno Charlie le dice di essere il generale della pattuglia dell' F.B.I di Washington. Bella fin da piccola aveva desidersto diventre un agente dell'F.B.I.e proprio quel giorno Charlie le chiede se ne vuole far parte e la nostra beniamina prontamente acetta,qui conosce la sua collea Rosalie e sua futura amica. Bella sarà divisa tra lavoro,scuola e segreti per svelare l'identità di malviventi di una famiglia da noi molto conosciuta... Qui troveremo un Edward un pò diverso da quello che conosciamo,e tra lui e Bella non arà subito tutto rosa e fiorni,ma questo bisogna scoprirlo leggendo... Spero vi piaccia un bacione TanyaCullen.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hey,cari lettori, eccomi con una nuova fan fiction,è ancora in corso la mia fan fiction “Fiamma Blu”,che non ho abbandonato,lo dico per chi si trova a leggere questa ff e si chiede se l’altra la lascerò,beh per la vostra gioia no non l’ho lasciata,ma per

 

                                        4. La realtà è dura da accettare

 

 

POV. Bella.

Correvo e non sapevo dove,vedevo una moltitudine di gente intorno a me,chi gridava,coppie trasgressive,ragazzi borchiati,ragazze quasi nude,moto di grandi cilindrate,auto da squilibrati,spacciatori di droghe,prostitute;questo era ciò che mi circondava e io continuava a correre e solo allora mi accorsi che non correvo con le mie gambe,ma in sella a una moto nera lucida,grande e potente.

Indossavo il vestitino della sera precedente,e poiché ero seduta le gambe erano più che scoperte,le mie braccia cingevano la vita di un ragazzo,alto,muscoloso,dalle spalle larghe,il viso celato dal casco lucido;il mio mento era appoggiato sulla sua spalla coperta da una giacca di pelle nera e i miei occhi scorsero che la velocità della moto superava i 200. Avrei dovuto avere paura,avrei dovuto strillare perché ero con uno sconosciuto,ma mi sentivo al sicuro,una temibile tranquillità scorreva nelle mie vene,fino a quando la moto non arrivò a un traguardo e la moto si  fermò,impennando leggermente in avanti,facendo stridere le gomme della moto.

Le mani dello sconosciuto,dalla pelle diafana e delicata,lunghe ed eleganti si alzarono per togliere il casco che fece scoprire la sua testa coperta da capelli ramati scompigliati;si girò lentamente nella mia direzione e il suo viso perfetto,meraviglioso,paragonabile solo a un Dio greco sceso in Terra,mi guardò con i suoi occhi smeraldo e mi sorrise,incurvando quelle labbra perfette che mi attraevano in qualcosa che sapeva di pericoloso.

Un suono fastidioso,molto fastidioso mi fece abbandonare il mio mondo dei sogni,che stranamente era popolato dal volto di quel bellissimo sconosciuto che sembrava non volermi lasciare in pace.

Quel suono persisteva e non aveva intenzione di smetterla,ma quando mi accorsi che non era la sveglia,poiché segnava le 6,15.

Il mio sguardo ancora appannato dal sonno vagò per la stanza,vedendo sul mio comodino un lampeggiare insistente:il mio cellulare.

Chi diamine chiamava a quell’ora?

Risposi senza nemmeno controllare chi c’era dall’altra parte della cornetta.

-Pronto?- gracchiai.

-Bella? Sei sveglia?-domandò una voce squillante e completamente antipatica a quell’ora del mattino.

-Secondo te?- risposi ironica.

-Beh devo dirti una cosa- rispose trillando peggio di un campanellino.

-L’avevo capito,Alice,ma cosa devi dirmi?-.

-Beh oggi ti rapisco,visto che è sabato e non abbiamo scuola- mi comunicò lei contenta.

-Va bene Ali,ma c’era bisogno di svegliarmi a quest’ora?- risposi sconsolata.

-Certo,bisogna essere mattinieri,svegli,freschi,magnifici…- non la lascia nemmeno continuare che le attaccai il telefono in faccia spegnendolo direttamente.

E così mi riaddormentai affogando di nuovo in quel lago verde,che erano i suoi occhi.

 

Toc toc.

Un altro suono disturbava il mio sonno e stavolta mi accorsi che erano le 10,30.

Di mala voglia,ma sveglia,mi alzai dal letto e aprì la porta della mia camera e un uragano dai corti capelli corvini mi investì in pieno.

-Sono 4 ore che ti chiamo,4 ore e perché? Perché la qui presente pigrona ha deciso di spegnermi il cellulare in faccia- mi gridò inviperita.

-Alice,io dormo e poi ero stanca,non me ne devo mica fare una colpa,il mondo è bello perché è vario, e ogni persona è diversa-.

-Certo,certo è come dici tu- acconsentì,naturalmente con tono sarcastico.

-Alice che sei venuta a fare qui?- chiesi sconsolata buttandomi sul letto.

-Devi venire a casa mia no? E poi volevo vedere il tuo guardaroba- rispose felice aprendo senza permesso il mio armadio.

-Certo fai pure,non chiedere eh?- commentai sarcastica alzando gli occhi al cielo.

-Ok- disse senza nemmeno sentirmi.

La vidi trafficare tra le mie nuove cose,guardare con occhio critico ogni capo che avesse tra le mani,ma il suo non proferir parola mi fece capire che ciò che Rose mi aveva comprato andava più che bene.

-Certo che la tua amica ha buon gusto- constatò e io sgranai gli occhi,come faceva a sapere che era stata lei?

-Chi ti dice che sia stata Rose e non io?-.

-Di certo  non ti saresti comprata da sola queste cose neanche se Michael Jackson sarebbe venuto da te- rispose seria alzando le sopraciglia.

Certo,solo Michael avrebbe potuto. Si sono una sua fan da quando ero una bambina,lo adoro,lo amo e con lui sono cresciuta,ma da quando è morto un velo di tristezza e angoscia compare sui miei occhi e sul mio cuore,quando me lo nominano,poiché solo le sue canzoni mi ridanno la gioia e la forza di dirmi che lui non è morto davvero.

-Ora vestiti,indossa questi- mi ordinò indicandomi i vestiti(qui i vestiti ->http://www.polyvore.com/capitolo_tanya/set?id=12291147 ).

-Certo capo-,andai in bagno e dopo una doccia calda mi vestii,truccandomi e sistemandomi i capelli a dovere.

-Eccomi- annuncia uscendo dal bagno.

-Ok,adesso andiamo,tuo padre.mi ha aperto lui,prima uscendo di casa e gli ho già detto che saresti venuta con me per tutta la giornata e dormirai da me,per questo ti ho preparato una borsa con tutto il necessario-.

-E avevi intenzione di chiedermelo?- chiesi irritata dal fatto che avesse preso decisioni senza consultarmi.

-Evidentemente no- rispose sorridendo maligna.

-E se avessi da fare?- mi impuntai arrabbiandomi.

-Annulli tutto,semplice- disse con ovvietà guardandomi con i suoi occhi azzurri splendidi e non potei dirle di no,poi non potevo nemmeno acconsentire aveva deciso già tutto lei.

Scendemmo le scale,salimmo sulla sua Porche gialla canarino e in poco tempo arrivammo alla sua magnifica villa.

Alice parcheggiò nel suo garage e poi salimmo le scale per salire su.

Entrate in cucina un odore di cioccolato albeggiava nell’aria,così dolce,soave e meraviglioso.

Esme,la mamma di Alice, stava cucinando i muffin al cioccolato i miei preferiti.

-Bella,che bello vederti- mi disse correndomi incontro e abbracciandomi affettuosamente,come solo una zia sa fare.

-Anche per me lo è- risposi stringendola anche io in un dolce abbraccio.

-Mamma Emmett dov’è?-chiese Alice iniziando a salire le scale che portavano al piano superiore,seguita subito dopo da me.

-Nella sua camera-strillò Esme.

Io e Alice ci dirigemmo di soppiatto verso la sua stanza,guardandoci complici.

Sapevamo che Emm si sarebbe spaventato.

Aprimmo molto lentamente la porta della sua stanza,stavamo per gridare per farlo spaventare,ma ci ricredemmo perché non c’era nessuno nella stanza.

-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!- sentimmo gridare alle nostre spalle e con un balzo io e Alice cademmo per terra gridando dalla paura.

-Oddio,che ridere,vi ho fregato un’altra volta-  Emm rideva come un pazzo,mantenendosi la pancia per il troppo ridere.

Noi lo guardammo minacciose:- Arriverà molto presto la nostra vendetta- dichiarai.

-Certo lo dite da sempre,ma ancora non siete riuscite a concludere niente- ci canzonò ironicamente.

-Aspetta e spera,poiché nel piano includeremo un’altra persona- cercai di giocare quella carta che avevo intuito lo avrebbe disarmato.

Mi alzai con grazia seguita da Alice,avvicinandomi minacciosa:-forse Rosalie potrebbe esserci da aiuto no Alice?- quest’ultima non capì subito,ma quando vide gli occhi verdi del fratello sgranarsi dalla paura e dalla sorpresa nel sentire quel nome,annuì reggendomi il gioco.

-Come vedi stai attento-.

Vedere il volto di Emm sempre scherzoso e strafottente e ora così strano,indecifrabile mi fece intenerire e spaventare,forse avevo osato troppo.

-Ahahahahahaha! Ci sei cascato,visto la vendetta è arrivata molto prima di quanto ti aspettassi no?-.

Vidi il volto di Emm rilassarsi e rifarsi sereno:- me l’avete fatta!-.

Verso le 13,30 pranzammo e dopo aver sparecchiato e assaggiato i magnifici muffin di Esme ci recammo di sopra,passando per l’ingresso,ma sfortunatamente inciampai in una valigia alquanto anonima.

-Bella ma sei la solita- disse Alice morendo dal ridere.

-Ma chi ce l’ha messa qui?- chiesi retorica.

Alice smesse di ridere e mi riservò uno sguardo felice.

-Oddio che sbadata,mi sono proprio dimenticata di dirtelo,chi è tornato?-.

-Chi è tornato?- controbattei confusa,alzandomi.

-E’ tornato…- ma in quel momento la porta di ingresso si aprì.

-Edward!- gridò Alice contendo buttandosi su una figura che ancora non vedevo. Edward? Il fratello maggiore di Alice era tornato?

Quando la porta di ingresso si chiuse mi paralizzai e sgranai gli occhi vedendo Edward.

Edward quando voltò lo sguardo su di me si irrigidì anche lui e sbatté le palpebre come accertarsi se fossi frutto della sua immaginazione.

Edward. Edward. Quel nome fluttuava nella mia mente. Edward è diventato la mia ossessione da solo poche ore,senza nemmeno sapere chi fosse. Edward è lo sconosciuto che ho incontrato in discoteca la scorsa sera e che mi ha indubbiamente attratta e lui sembrava confuso almeno quanto me.

-Bella lui è Edward,mio fratello,Edward lei è Bella,la mia migliore,quella di cui ti parlo tutti i giorni- ci presentò Alice guardandoci in maniera strana,si era accorta del nostro cambio di sguardi.

Era ancora più bello di come lo ricordavo,così perfetto e meraviglioso,indossava una t-shirt bianca con delle scritte blu,dei jeans scuri e un paio di scarpe bianche.

-Piacere Edward- mi disse porgendomi la mano divertito da quella situazione,ma io non ero del suo stesso parere.

-Piacere Bella- risposi a tono assottigliando gli occhi e rispondendo alla presa della sua mano.

-Ma vi siete già incontrati per caso?- ci chiese Alice dubbiosa.

-No,mai- risposi prontamente facendolo stupire.

Restammo per un periodo di tempo indefinito a guardarci con sfida,quasi duellando con delle spade inesistenti.

-Bella,saliamo che dobbiamo studiare,poi dobbiamo prepararci per il pigiama party- esultò Alice cominciando a salire.

Mi riscossi da quello stato e iniziai a dirigermi verso le scale,quando,come la sera precedente,una presa dolce e delicata mi fermò per il polso costringendomi a girare.

-Perché hai mentito?- mi chiese pacato,con uno sguardo che non faceva trapelare nessun stato d’animo.

-Perché in realtà non ci siamo mai visti e io nemmeno ti conosco-  risposi a tono,dovevo nascondermi,non doveva scoprire assolutamente niente.

-Eri tu ieri sera lo so,lo ricordo fin troppo bene- mi controbatté assottigliando gli occhi irritato e deluso?

-Provalo- gli sussurrai all’orecchio ,avvicinandomi con gesti sensuali, lui si irrigidì sentendo la mia vicinanza e sgranò gli occhi,perché sapevo che non se l’aspettava,ma io ero ben altro quello che dimostravo.

Con un mossa decisa sfilai il polso dalla sua stretta che mi provocava delle scariche elettriche.

Quando intuì la mia mossa intensificò la sua presa facendola diventare di ferro e sul mio viso si dipinse un sorriso divertito,non sapeva chi aveva davanti.

Con una mossa studiata a judo rotei su me stessa sfilai il polso dalla sua presa,rapidamente presi il suo e gli contorsi il braccio premendolo sulla sua schiena,immobilizzandolo con la faccia a muro.

-Servono ben altri trucchi per incastrarmi- gli sussurrai all’orecchio per la seconda volta,con un tono che fece stupire me stessa,non sapevo da dove avessi preso tutta questa tenacia,lo lasciai e salì le scala sentendo il suo sguardo magnetico sulla mia schiena e anche se a distanza mi provocò un’altra scossa elettrica.

Il resto della serata passò velocemente,non rividi più Edward,stetti tutto il tempo con Alice e dopo il nostro pigiama party,che terminò alle 4 lei si addormentò,ma io ero troppo agitata,avevo appena scoperto che il ragazzo che mi attraeva come nessun mai era il fratello maggiore dei miei migliori amici,incontrato in una situazione alquanto strana,poi chissà perché era lì.

Stanca dal sonno che non arrivava mi alzai,guardando per l’ennesima volta il “pigiama” che Alice mi aveva costretto a mettere,era una camicia di notte nera,scollata,di raso e dai pizzi neri,arrivava sopra il ginocchio di 20 centimetri e dava molto spazio alla fantasia (qui la vestaglia -> http://imgs.yoox.biz/48/48013867_2.jpg ).

Scesi le scale silenziosamente e andai in cucina,mi avvinai al frigorifero,lo aprì e tirai fuori una bottiglia di acqua e me ne versai un po’ in un bicchiere.

Iniziai a bere a piccoli sorsi,pensando per l’ennesima volta sempre alla stessa persona.

La porta di ingressi si aprì silenziosamente,ma io la sentì ugualmente,mi appiattii al muro e cercai di non fare nessun rumore.

Ma la persona appena entrata si recò nella cucina,sentivo i passi dirigersi qui,piano piano mi allontanai dal muro cercando di nascondermi,ma la luce della cucina fu accesa facendomi voltare,ma mi irrigidì all’istante.

Edward era di nuovo di fronte a me,mi guardava,anzi mi spogliava con gli occhi,soffermandosi sulla mia scollatura.

-Vai sempre in giro così?Se è così sarei dovuto restare a casa- mi disse sorridendomi malizioso,ma cercai di non scompormi.

-No è stata tua sorella a incastrarmi- risposi indispettita,ma anche lusingata.

-Ricordami di ringraziarla- constatò dirigendosi al frigo prendendo la mia stessa bottiglia d’acqua e vedere come quelle mani si muovevano sulla superficie umida di plastica mi fece avere un brivido e lui se ne accorse.

-Freddo?- mi domandò avvicinandosi e io indietreggiai.

-Un po’- optai per una mezza bugia,non volevo fargli capire niente.

Inaspettatamente mise le sue mani sulle mie braccia nude e iniziò a strofinarle per riscaldarmi,ma ciò peggiorò le cose.

-Perché hai mentito prima?- mi chiese sensuale all’orecchio,dovevo ammettere che ci sapeva fare anche lui.

-Non ho mentito- riposi con voce leggermente tremante,causata dalla sua vicinanza.

-Si che l’hai fatto,ti vergogni?-.

-No,sei tu che sogni- cercai di dissuaderlo,ma senza riuscirci.

Fece scendere una mano dal mio braccio alla mia vita,la sua presa era qualcosa di unico,mi sentivo in pace,quasi in trance,era calda,poi dalla vita scese sulla gamba nuda facendomi paralizzare.

-Non so perché menti,te lo lascio fare,ma non puoi mentire a me,le persone che mi piacciono le ricordo sempre,soprattutto una come te- detto ciò mi lasciò un bacio sulla guancia,caldo,soffice,chiusi gli occhi ,ero come in estacy.

Ma l’effetto durò poco,cosa mi stava succedendo? Si staccò all’improvviso e senza proferire parola salì sopra lasciandomi sola.

Salì anche io ,ritornai nella stanza di Alice,mi coricai e con mille domande mi addormentai.

Chi era Edward per me? E perché mi faceva quell’effetto?

Caddi di nuovo tra le sue splendide braccia,sognandolo ancora.

 

Spero il capitolo vi sia piaciuto…mi sono impegnata davvero molto per farlo,la situazione non è facile da descrivere,ma ci provo,anche se con scarsi risultati,sta a voi giudicarlo…

Di una cosa mi sono accorta,ho tante visite e vi ringrazio tutti davvero,sapere che la leggete è davvero bello per me,ma vorrei anche pregarvi di spendere solo poche parole per dirmi cosa ne pensate,non siete costretti naturalmente,ma sarebbe bello ecco.

Risposte alle recensioni:

x Kekkaiono 90: beh sono contenta tu sia passata davvero e non è vero che io sono più brava,non è vero assolutamente e non lo pensare,perché lo sei anche tu e se lo coltivi di più anche potresti dare anche più di quanto dai.

Sono anche contenta che ti sia piaciuta la storia,e anche questo capitolo,fammi sapere,un bacione.

X crazy_klara:Paddy miaaaaa,sei finalmente arrivata a leggere la mia storia e le tue parole davvero mi commuovono,come farei senza di te?forse semplicemente niente. Sei davvero una sorella per me  e il fatto che ci sei sempre e che non mi lasci mai me lo dimostra.

Sono contentissima che la storia ti piaccia,è forte,ma eternamente dolce te lo assicura,il proibito,come ben sai ha il fascino di una vampiro,di un predatore e perché no? Anche di un cane-lupo.

Ti adorissimo.

X EricaCullen:Ma cosa posso dirti a te? Che ti stramo? Che ti amo? Che ti adoro? No sorella mia troppo poco,ci sei ogni ora,ogni giorno e ogni volta che ne ho bisogno,dove ne trovo un'altra come te? Ringrazio Dio di averti conosciuto e ringrazio tua madre e tuo padre per averti fatto nascere.

Qualcosa lo sai perché io ti dico sempre tutto,ma non aspettarti troppo,sai com’è sono buona,bella e brava(e anche modesta xD) ma ho una cazzimma inimmaginabile e tu la conosci. Aspetto un tuo parere Ti adorissimo.

X Adry91:Oh mia cara beta,il tuo appoggio vale molto più di mille grazie,e non te ne dirò altri contenta? Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo,i vestiti e tutto,ma sono più contenta di averti conosciuto,così lontana e così vicina allo stesso tempo,siamo molto simili e abbiamo gli stessi pensieri e giudizi,non so perché,non me lo domandare,ma ti considero una vera amica,neanche alcune amiche mie di classe le considero amica come ti considero te,provo per te una forte stima,affetto e ogni tuo consiglio per me è preziosi,non sarò brava con le parole e a scrivere ma chi meglio di 3 semplici parole può dirlo? Ti voglio bene!!!Anzi Ti Adoro.

X Volpessa22: Beh,mica tanto eh? Forse il capitolo esprimerà la mia incapacità a scrivere,ma sono contenta del tuo paggio,dei tuoi complimenti e della tua stima,per me è importante e forse troppo.

Eh si Bella ha incontrato il capo…o forse no? Non dare tutto per scontato,perché qui niente lo è! Sono sadica e ingegnosa e la mia mente malata può inventare di tutto xDxD =P Aspetto con ansia una tua recensione un bacione.

X Rere18: Oh io non dico mai le bugie xDxD o almeno adesso non l’ho detta,sei davvero più brava tu,mi ritrovo a leggere una tua storia e non me ne rendo nemmeno conto,poi quando ne vengo a conoscenza mi dico “Oh mio Dio ma è lei il genio e si merita tutta la mia lode” =)

Sono sincera davvero…sono contentissima che ti piacci la storia e proprio adesso inizia il bello!!!Un bacione.

                                   Vi aspetto…un bacione dalla votra TanyaCullen

 

 

 

 

  
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