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Autore: Logan88    10/01/2010    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se, oltre al potere conferitogli da Kyubi, Naruto fosse stato l'erede del clan più potente della storia ninja? E se da questo clan avesse ereditato il più grande potere di tutti i tempi? Ecco a voi la storia di Naruto dopo la terza prova dell'esame di selezione dei Chuunin. Azione, Avventura e Romanticismo si mescoleranno dando vita a una storia che spero vi appassionerà tanto quanto ha fatto con me mentre la scrivevo.
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Pain | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 4Missione per l'Hokage

Jiraiya si sedette su una delle sedie di fronte alla scrivania del suo maestro. L’hokage Sarutobi era stato infatti il suo maestro quando era ancora un genin e lui, insieme ad Orochimaru e ad una terza componente formavano il trio che venne poi meglio conosciuto come il trio dei ninja leggendari. Si diceva che fossero più forti addirittura dello stesso maestro, colui che veniva considerato l’Hokage più forte dalla fondazione del villaggio.

 

“Mi dica maestro. C’è qualcosa che posso fare?”

Hiruzen sospirò guardando paternamente il suo allievo più caro “Ormai sono diventato vecchio e non sono più forte come un tempo. Purtroppo Orochimaru è diventato molto più forte di quanto mi aspettassi, l’ho potuto osservare durante la seconda prova dell’esame di selezione dei chuunin, quando ha attaccato il gruppo 7. Da quanto ne sappiamo è anche entrato a far parte di un’organizzazione in questi anni.”

Jiraiya si fece improvvisamente serio. Sapeva di questa storia. L’organizzazione di cui il suo ex compagno era entrato a far parte vantava numerosi ninja traditori di vari villaggi. Stando ai suoi informatori erano tutti shinobi di rango S tra i quali vi era anche il fratello maggiore di Sasuke, Itachi Uchiha.

“Si ne ho sentito parlare. Questa organizzazione si fa chiamare Akatsuki ed è composta da vari ninja traditori di livello S, tra i quali anche Itachi Uchiha, colui che sterminò il suo clan.” Rispose il sannin con voce grave. Quell’infausta faccenda era ancora una macchia indelebile nella storia di Konoha

Sarutobi guardò sorpreso il suo allievo, non immaginandosi che lui sapesse certe cose“Mi stupisce che tu conosca tutte queste informazioni!”

Jiraiya assunse un’espressione da finto offeso, sorridendo “Beh, non dimentichi che io sono il grande eremita dei rospi, il sommo Jiraya. Il rango di sannin non è casuale dopotutto”

 

Il Sandaime sorrise. Nonostante il suo ex allievo avesse ormai cinquant’anni suonati, dimostrava ancora il carattere e la personalità di un giovane virgulto, seppur con la saggezza e l’esperienza di un uomo della sua età. Si chiese se era adatto per fare quello che gli stava per chiedere.

“Perdona la mia mancanza di rospetto, oh sommo Jiraiya” rispose il maestro anche lui con un finto tono riverenziale. Cambiando però subito espressione, decise di chiarire almeno con lui un grosso fardello che lo tormentava da anni “A proposito di quest’ultimo argomento. C’è una verità che è sempre stata nascosta sulla triste sorte del clan Uchiha”

L’eremita lo guardò curioso “In che senso?”

Sarutobi prese un profondo respiro e cominciò a raccontare a Jiraya ciò che veramente successe quella triste notte e cioè che, in verità, il clan macchinava un colpo di stato e che Itachi era stato incaricato da Danzou, l’allora capo delle anbu, di sterminare il suo clan per la salvaguardia del villaggio.

Jiraiya parve non credere alle proprie orecchie. Sapeva che in quel periodo ci fossero dei conflitti all’interno del clan stesso, ma che progettassero un colpo di stato. Ma ciò che lo sconvolse maggiormente era sapere che lo sterminio stesso del clan era stato autorizzato dal governo della foglia “Che cooosa? E voi l’avete permesso? Non posso credere che non abbiate cercato nessun’altra soluzione!” sbraitò il sannin. Era furioso, com’era possibile che il suo maestro avesse permesso una simile atrocità?

Hiruzen parve alterarsi leggermente per quell’accusa “Calmati Jiraya, ricordati con chi stai parlando! Comunque io non feci nulla per il semplice motivo che non ero al corrente di quella decisione, altrimenti lo avrei impedito con tutte le mie forze. Danzou ha sempre cercato di mettermi i bastoni tra le ruote  perché mirava ad essere lui l’Hokage. Quando lo venni a sapere, purtroppo, Itachi era già scappato e macchiato del grado di nukenin. Danzou cercò di far ricadere la colpa su di me, con la scusa di non essere riuscito a gestire la situazione e non aver capito prima che razza di minaccia rappresentasse Itachi, senza riuscirvi per fortuna. I membri del consiglio concordarono che, visti i tempi, detronizzare l’Hokage sarebbe stato pericoloso per la stabilità dei rapporti con gli altri paesi e col tempo lasciarono perdere la questione. Purtroppo non trovai mai le prove delle manipolazioni di Danzou e quindi non sono stato in grado di farlo allontanare dal villaggio.” spiegò con un moto di rabbia al pensiero di tutte le manipolazioni che Danzou aveva attuato solo per la sua ambizione

Anche Jiraiya era rabbioso nei confronti di quel doppiogiochista da strapazzo ma sapeva bene che senza prove concrete, accusare Danzou poteva essere decisamente pericoloso viste le sue alte amicizie tra i membri del consiglio sia di Konoha che del paese del fuoco. Costringendosi a calmarsi, riflettè sui collegamenti dei vari avvenimenti “Capisco. Beh questo si che è un problema. Sasuke non dovrebbe venirlo mai a sapere, altrimenti se ne andrebbe anche lui prendendosela con il villaggio. Accidenti!”

Sarutobi fece un cenno accondiscendente con il capo, per poi proseguire “Precisamente. Il fatto che Orochimaru abbia impresso il sigillo maledetto su Sasuke mi fa pensare che l’Akatsuki abbia dei progetti per lui. E la cosa non mi piace per niente. Inoltre in questi anni mi è venuto un dubbio. Per quanto Itachi possa essere stato forte al tempo, difficilmente avrebbe potuto compiere tale sterminio da solo. Ricordo che suo padre Fugaku non era certo un novellino anzi, se non ricordo male lui, Minato e Hiashi Hyuga erano tra i ninja più forti della loro generazione. Difficilmente Itachi avrebbe potuto eliminare suo padre e gli altri Uchiha da solo.”

 

Jiraiya non distolse nemmeno per un secondo lo sguardo dal suo maestro, maledicendosi mentalmente per non aver mai pensato a questo particolare. Seguendo il ragionamento del suo vecchio sensei, disse “Mi sta dicendo che poteva avere un complice? Ma chi?”

Sarutobi si alzò dalla sua sedia, prendendo la pipa da un cassetto della sua scrivania. Avvicinandosi alla finestra per ammirare meglio il panorama che il suo villaggio gli offriva, accese il tabacco e aspirò la prima boccata “Non lo so. Ho dei sospetti ma sono talmente assurdi che potrei sbagliarmi.

“Chi ha in mente?” chiese l’allievo, ben conscio che questo gesto del suo maestro era sinonimo di brusca preoccupazione interiore

“Beh non prendermi per pazzo innanzitutto. È solo una teoria d’altronde. Però mi è venuto da pensare che uno sharingan poteva essere battuto solamente da un altro sharingan più potente. Ricordo che il più forte sharingan nel villaggio fosse quello di Fugaku, sebbene non evoluto nel Mangekyou per quanto ne sapessi. Il Mangekyou di Itachi era comunque troppo giovane e lui troppo inesperto per poterlo usare perfettamente, mentre Fugaku e molti altri Uchiha erano esperti in ogni segreto dello sharingan. Difficilmente Itachi avrebbe potuto batterli tutti da solo, o comunque non in una notte sola. Sono anche praticamente certo che chi lo aiutò doveva avere uno sharingan egli stesso per poter fronteggiare tutti quelli del clan, e solo un Mangekyou poteva rivaleggiare con quello di Fugaku.”

 

Girandosi verso l’allievo e vedendo dalla sua espressione che non poteva avere idea su chi si riferisse, Sarutobi si spiegò meglio “Io penso che, quella notte, Itachi si sia fatto aiutare da Madara Uchiha!”

Come si aspettava, Jiraiya scattò sulla sedia, come folgorato da quella rivelazione “Ma è assurdo maestro! Madara è stato ucciso dallo shodaime in quello scontro ottant’anni fa. Come è possibile che sia stato lui?” chiese, più confuso che mai

“Per quello ti ho detto che la mia era solo una teoria. Ma il mio istinto mi dice che altri non poteva essere se non lui. Hashirama-sensei sconfisse Madara nella valle dell’epilogo, è vero. Ma mi raccontò che il suo cadavere non fu mai trovato, il che significa che potrebbe essere ancora vivo.”

“Ma è successo quasi un secolo fa!” protestò il sannin. Non poteva credere a una cosa del genere. Non voleva credere. Se Madara fosse stato veramente vivo allora avrebbero avuto un nemico in più da fronteggiare. Un nemico dal potere praticamente immenso, secondo le leggende.

“Lo Shodaime mi confidò una cosa che mi lasciò alquanto perplesso. Da quanto Madara gli disse in quello scontro, egli ottenne un nuovo tipo di sharingan per potersi battere. Uno sharingan addirittura superiore al Mangekyou, lo sharingan eterno. Hashirama non seppe dirmi molto sui suoi poteri ma se ciò che penso è giusto allora Madara sarebbe potuto vivere finora grazie proprio a quell’occhio.”

 

Jiraiya era senza parole. Possibile che il suo maestro avesse ragione? Possibile che uno dei più grandi ninja che la storia abbia mai visto potesse essere ancora vivo? Se ciò fosse stato vero allora la situazione era ben più grave del previsto.

“Lei pensa che anche lui possa far parte di Akatsuki?” chiese, conscio dell’ovvietà della domanda

Sarutobi mosse su e giù il capo “Beh se Itachi è entrato a farne parte, non vedo perché Madara no.”

“La cosa allora si fa ben più grave del previsto. Se Akatsuki può vantare anche la potenza di ben due Uchiha, di cui uno è praticamente leggendario, allora potrebbe essere ben più difficile riuscire a estirpare l’organizzazione” disse con voce serafica

L’Hokage si trovò d’accordo con lui “Già, prevedo tempi bui. Inoltre, stando sempre alle mie fonti, il vero obiettivo di Akatsuki sono i Bijuu” disse con un tono che sembrava voler dire che i guai non erano mai troppi. Contrariamente alle sue aspettative, però, Jiraiya non si scompose più di troppo “Si, questo lo sapevo anche io. Ma so anche che non sono ancora in grado di catturare tutti e nove i Jinchuruki. Per quanto possano essere pericolosi avrebbero lo stesso a che fari con nove demoni. Nemmeno Madara riuscirebbe a domarli tutti quanti.”

“Vedo che sei ben informato.” Disse Hiruzen stupito.

Jiraiya sorrise “Non sottovaluti la mia rete informativa. Inoltre, se le mie fonti hanno ragione, e nel 99% dei casi ce l’hanno, avremo ancora qualche anno prima che l’organizzazione faccia le sue mosse. Non è molto ma dovrebbe darci il tempo per organizzare il tutto a dovere.”

Questo parve risollevare il morale di entrambi gli uomini. Con qualche anno a disposizione forse avrebbero potuto prepararsi adeguatamente, se non anticipare le mosse dell’organizzazione.

“Alla fine cosa vuole che faccia?” chiese il sannin ricordandosi del motivo per cui era lì

Sarutobi si girò nuovamente verso la finestra per osservare il suo villaggio. Lo stesso villaggio che parecchi anni prima giurò di proteggere a costo della sua stessa vita. Dopo un paio di minuti, finalmente disse

“Sarò franco Jiraiya. Come ti ho detto poc’anzi sono diventato vecchio e non sono più forte come un tempo. Il villaggio ha bisogno di qualcuno di forte che lo guidi in questi tempi oscuri che stanno per arrivare. Credo sia arrivata l’ora di nominare il Godaime Hokage.”

Un imbarazzante silenzio piombò in quella stanza. Jiraiaya era senza parole, il suo maestro voleva ritirarsi. E se lui era lì era facile immaginare su chi intendesse ripiegare.

Con un’enorme agitazione, il sannin chiese “E lei…”

“Si ragazzo mio. Sia io che i consiglieri siamo d’accordo che potresti essere tu il prossimo Hokage. D’altronde chi meglio di uno dei ninja leggendari può ricoprire questo ruolo?” disse sorridendo

Ancora una volta Jiraya ammutolì. Il suo maestro aveva pensato a lui come suo erede. Doveva sentirsi onorato di tale proposta. Ma non poteva e lo sapeva anche lui. La vita da Hokage non faceva per lui, lui che era uno spirito viaggiatore non era proprio adatto a ricoprire quel ruolo. Senza contare che c’era anche Naruto. No non poteva accettare. Per quello, con un sorriso sul viso disse

“Mi dispiace maestro, ma non posso accettare. Sono onorato della sua proposta ma la vita da Hokage non fa proprio per me. Io sono uno spirito libero e non mi andrebbe proprio di rimanere qui segregato al villaggio. Mi dispiace ma devo declinare la vostra offerta.”

 

“Beh, così mi metti in difficoltà. Tu eri il più adatto a ricoprire questo ruolo.” Rispose il vecchio, nemmeno troppo sorpreso

“Se me lo concede io un suggerimento ce l’avrei”

“Chi intenderesti proporre?” chiese curioso il kage

“Lei dimentica che  di ninja leggendario ce n’era un’altro” fece l’allievo sornione

Anche Hiruzen sorrise, capendo a chi si riferisse l’uomo “Ti riferisci a…”

“Proprio lei. Tsunade. Lei è forte almeno quanto me ed è tuttora considerata come la miglior ninja medico dei cinque paesi ninja. Per non parlare del fatto che è nipote del primo Hokage. Lei sarebbe sicuramente più adatta di me a diventare il quinto, ce l’ha nel sangue. Mi stupisce che non abbiate pensato a lei.”

“A dirti la verità ci avevamo pensato. Ma Tsunade manca dal villaggio da parecchi anni e non sappiamo dove possa trovarsi” fece il vecchio sconsolato. Non voleva dirgli che per il consiglio, Jiraiya era effettivamente la seconda scelta, ma a quanto pare anche l’uomo a pensava così. Ed in effetti Tsunade era la più adatta a ricoprire quel ruolo. Se solo fosse stata rintracciabile, ovviamente.

Jiraiya sorrise ancora di più “A quanto pare la mia rete informativa è migliore della vostra! So che si trova nella terra del fuoco in un villaggio a non più di tre giorni di viaggio da qui.” Rivelò. Trovare la sua collega non sarebbe stato per nulla difficile, conoscendo le abitudini della stessa. Aveva già un paio di idee su dove cercarla

“Allora è deciso. Parti per trovarla e portala qui al villaggio. Ti do tempo una settimana, vorrei che tornassi in tempo per l’ultima fase del torneo”

“Senz’altro. A tal proposito vorrei che mi facesse portare Naruto per poter terminare l’allenamento a cui lo sto sottoponendo”

“Sei sicuro che sia una buona idea?” chiese un po’ perplesso da quella scelta

“Non si preoccupi. Con me è al sicuro!” disse l’altro rassicurandolo. Il ragazzo non avrebbe corso rischi con lui, per non parlare che non si sarebbero nemmeno allontanati troppo dal villaggio

“Come sta procedendo il suo allenamento? Non dev’essere facile allenare un tipo come lui. È un bravo ragazzo ma tende spesso ad essere troppo impulsivo” disse ridendo nel ripensare quante ne aveva fatte passare ai suoi insegnanti al tempo dell’accademia

Negli occhi del sannin si poteva ben distinguere un luccichio di orgoglio “Quel ragazzo è una continua sorpresa. Questo esame sarà una passeggiata per lui. Non mi prenda per pazzo ma è diventato quasi a livello di un jonin.”

Nel sentire quelle parole, per poco la pipa non sfuggì dalle mani dell’Hokage, che guardò l’allievo sconvolto “stai scherzando?”

Jiraiya si fece serio “Assolutamente no. Quel ragazzo è destinato a diventare veramente più forte di suo padre. Inoltre…”

“Cosa?”

“L’ha risvegliato” disse infine

L’Hokage non nascose lo stupore nel sentire l’ennesima rivelazione sconvolgente “Così presto? Quindi hai dovuto…” disse comprendendo cosa questo comportasse

Il sorriso ricomparve sul volto del sannin che disse gioioso “Si. Gli ho rivelato la verità sui suoi genitori. E devo ammettere che ha reagito meglio di quanto pensassi. È orgoglioso di essere il figlio di Minato e non ce l’ha minimamente con lui per avergli sigillato Kyubi al suo interno. Ha detto che si allenerà duramente per poterlo controllare e per difendere il villaggio che tanto ama. Non ha minimamente perso la sua grinta e la sua determinazione, anzi, sembra addirittura più deciso in quello che sta facendo. Penso che Naruto sia la vera reincarnazione della volontà del fuoco. È incredibile!” disse orgoglioso

Sul volto del vecchio Sarutobi si dipinse un sorriso compiaciuto “Sono veramente contento. Quel povero ragazzo ha veramente sofferto tanto per la sua condizione.” Voltandosi di nuovo verso la finestra “Sono sicuro che un giorno diventerà un ottimo Hokage, come sue padre”

Jiraiya sorrise a quell’affermazione. Fece per andarsene e sull’uscio disse “Lo penso anche io” varcandolo per andare a cercare Naruto.

 

 

 

 

NdA

Buonasera a tutti ragazzi. Come promesso ecco qui il nuovo capitolo. Non voletemene, ho stravolto un pochetto la storia dello sterminio del clan Uchiha, me la cosa è finalizzata alla mia storia. Detto questo, vi saluto, ci vediamo domani o, al più tardi, dopodomani.

Ringrazio inoltre coloro che hanno commentato lo storia

@Ninja767: ti ringrazio del supporto, le speranze sono le ultime a morire. Spero che questo cap ti sia piaciuto

@Fede94: grazie dei complimenti e ti assicuro che non manca poi molto all’ingresso in scena di quei due.

@Fly89: Ebbene si, Naruto può utilizzare tutti gli elementi. Ma questo non me lo sono inventato, il Rinnegan permette davvero questa abilità. Per quanto riguarda la storia, la trama dei capitoli è di base già scritta ma non mi piaceva lo stile e lo sto modificando e colorando un po’ ad ogni capitolo. Spero che in questo non ci siano troppe sviste. In caso contrario, mea culpa.

 

Tanti saluti fino al prossimo capitolo!

 

  
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