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Autore: djibril84    04/07/2005    2 recensioni
ripubblico questo capitolo perchè la prima volta avevo combinato un piccolo casino e omesso i dfialoghi....ops! spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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=CORAGGIO=

=CORAGGIO=

 

La luce violacea della luna, risplendeva sulla superficie marina, illuminando tutto il pontile della Going Merry. Riusciva ad avvertire una nota di tristezza nei suoi occhi ma il suo sguardo, continuava a mantenere il classico tono impassibile che lo contraddistingueva, tanto che pensava fosse solo una sua impressione. Ma allora perchè non diceva nulla osservandola in silenzio? Perché continuava a fissarla senza distogliersi da lei? Scese gli ultimi tre gradini con un balzo cercando di mantenere l’equilibrio sbilanciato dai tacchi su cui era atterrata, e senza pensarci due volte saltò la paratia cadendo in mare. Zoro le corse immediatamente dietro affacciandosi dalla balaustra per cercare di scorgerla in mare senza nessun risultato. Si tolse le scarpe e, buttando le spade per terra, salì sopra il cornicione spiccando un balzo dietro di lei.

-ZORO!- sentì la voce di Nami che lo richiamava non appena riemerso dall’acqua.

-CHE COSA VOLEVI FARE CRETINA???- la rimproverò bruscamente cercando di scorgerla in mezzo ai fluttui senza ottenere alcuna risposta visto che si era immersa nuovamente sotto le onde. La vide nuotare sott’acqua diretta verso il fondo marino e con uno scatto di braccia,la raggiunse stringendola a se e trascinandola in superficie dove non avrebbe più potuto fare danni.

-Non……..sono riuscita a ritrovarla.- dichiarò triste tentando di liberarsi dalla presa dello spadaccino per tentare di immergersi nuovamente ma questo l’afferrò con più forza per il vestito, impedendole il gesto.

-Torniamo alla nave-

-Devo prima ritrovare il regalo di Kairi non posso torn...-nemmeno il tempo di concludere la frase che Zoro le piazzò un sonoro ceffone sulla guancia sinistra cercando di farla rinsavire visto che ormai, lei non riusciva più a comprendere la situazione in cui si trovavano.

-………………hai ragione………….scusami- riprese coscienza di sé; la nave si stava allontanando sempre più da loro e non era tempo per stare a perdersi in inutili crisi di isteria. 

 

°oOOo°

 

Ancora non riusciva a capacitarsi di come quella ragazza fosse riuscita a cavarsela fino ad allora, sperduta in mezzo al mare e senza nessuna conoscenza di cucina. I piatti sporchi stagliavano ancora nel lavandino esattamente nella stessa posa in cui erano prima. Non riusciva nemmeno a prendersi cura di se stessa, era quindi evidente che non era la prima volta che sfruttava qualcuno, quello, era il suo modo per vivere.

Non riusciva a pensare al numero di persone pronte ai suoi ordini per adorarla e servirla come una principessa. Sorrise al pensiero del ruolo di regina dominante sugli altri che le sarebbe calzato a pennello.

Afferrò il cuscino di seta nera sotto al braccio e completamente sfinito, si lasciò cadere sul divano che aveva sistemato quando Ater gli aveva dato l’occasione, crollando in un sonno comatoso senza aver il tempo di sistemarsi le coperte.

-Hey- lo rimproverò severa la ragazza a quella visione -lì ci devo dormire io!- lo fissò arrabbiata, con la speranza che con il solo sguardo si risvegliasse dal suo torpore, ma nonostante le sue speranze Ace non sembrava dare cenni di destarsi.

-Mi fa troppa fatica saltargli addosso per tentare un approccio manesco…dovrò dormire con lui stanotte!- sbuffò esausta della giornata appena passata, in cui aveva dovuto faticare troppo nel dare ordini al suo nuovo ospite che ora stava nel suo giaciglio. Osservò il ragazzo ancora vestito con gli indumenti del giorno addosso. Forse non aveva cambio di vestiario a disposizione oppure un altro attacco di narcolessia lo aveva colto prima di potersi cambiare. La seconda era più probabile. Si distese di fianco accanto a lui soffermandosi a fissare la grande schiena che si diceva sinonimo di virilità, e le tornò alla mente quando in passato, era solita ripetere quel gesto prima di svegliarsi.

Si rigirò nel letto sporgendosi ad afferrare il baule che stava sotto di questo e aprendolo, ne tirò fuori una felpa gialla dalle bande nere che strinse nostalgicamente a se mentre fissava il soffitto.

 

°oOOo°

 

-Etciù- starnutì la cartografa stringendo le braccia al petto per tentare di riscaldarsi. Con una prontezza di riflessi non indifferente, afferrò al volo l’oggetto non identificato che le stava venendo incontro

-Asciugati con questo- Le disse Zoro dopo averle passato l’asciugamano sedendosi silenzioso accanto a lei appoggiato alla paratia con lo sguardo ancora perso nel vuoto. La cartografa si alzò in piedi mantenendo le distanze da lui, strofinandosi i capelli per asciugarseli.:

-Sarà meglio che vada a farmi una doccia- disse triste avviandosi sottocoperta.

-……..perchè….hai fatto una cosa così stupida?- Nami si bloccò sull’uscio della porta udendo quelle parole.

-………..non lo so.........quando mi hai guardato in quel modo ho provato come una fitta al cuore e……..mi sono gettata - Zoro distolse lo sguardo da lei fissando il pavimento, non riusciva a sopportare il peso di quello sguardo che si rispecchiava nei suoi occhi, e non era ancora sicuro di voler comprendere il reale significato che quelle parole comportavano. Appoggiò  l’asciugamano sulle spalle e dopo aver fatto un piroetta su se stessa, si diresse verso di lui con un sorriso che faceva intuire quali erano le sue intenzioni.

-Sai Zoro non devi farti strane idee su quello che voglio veramente dire…..ma te la immagini Nami, la grande ladra, che si lascia sfuggire un oggetto prezioso per un semplice colpo di testa?- alzò le mani come rassegnata scuotendo la testa e aggiungendo maggiore teatralità alla frase appena detta –oppure…- si fermò riappoggiando le braccia al suolo –……sono innamorata di te e quel tuo sguardo mi ha talmente scosso che ho cercato di rimediare al gesto appena compiuto-

-Nami..- interdetto a quelle parole continuava a fissare i capelli rossi che brillavano alla luce del tramonto  e che le ricadevano sulla fronte mentre continuava a guardare le assi di legno.

-ahahahha ma davvero ci hai creduto Zoro?- rialzò la testa di scatto dandogli delle pacche sulla spalla come tra vecchi amici di data, incontrando poi il suo sguardo che non riusciva più a capire che cosa stava succedendo e notando il braccio sospeso a mezz’aria che aveva intenzione di abbracciarla.

-Era……solo uno scherzo?- sussurrò a bassa voce tentando di mantenere la calma ma la sua mano nel frattempo, si era già portata sul fodero della spada estraendola piano piano.

-Hey hey Zoro calmati…non vorrai usare le mani su una povera ragazza indifesa?- indietreggiava lentamente tentando di allontanarsi dalla sua ira combattiva che stava però scomparendo.

-Tu diventi indifesa solo quando ti fa comodo- rinfoderò la Wado Ichimonji rimettendola al fianco destro dove era solito portare le sue tre armi e si rimise appoggiato alla paratia socchiudendo gli occhi. Passarono dei lunghi minuti in cui il silenzio faceva da padrone e in cui la ragazza continuava a fissare il compagno davanti a lei che stava ormai dormendo. Rimase in piedi per un po’ dopodichè, cominciò a muovere i primi passi in direzione del ragazzo che però, si facevano sempre più indecisi man mano che si avvicinava; molte volte si era fermata tornando indietro su quella rotta immaginaria che portava a lui fino a che non era riuscita ad arrivargli dinnanzi.

-Tu mi piaci……veramente- si inginocchiò stringendo forte le mani incrociate tra le gambe per scaricare la tensione e facendosi coraggio aspettava una risposta dal suo interlocutore che tardava però ad arrivare. Stava dormendo. Tirò un sospiro di sollievo capendo che quell’azione non avrebbe quindi portato alcuna conseguenza tra di loro ma al tempo stesso, tutto il coraggio di cui si era fatta carico, non era servito a nulla. Chinò il capo e nell’impeto di quel gesto una lacrime le scorse sulla guancia liberazione anche dello stress che aveva accumulato in così pochi minuti.

-scherzetto- le tirò una pacca sulla fronte sorridendo sarcastico vedendo che era riuscito a contraccambiare al tiro mancino che lei gli aveva fatto poco prima. Nami si passò velocemente una mano davanti agli occhi asciugandosi le lacrime e scagliandogli un cazzotto nello stomaco che fece piegare in due sul pavimento il povero spadaccino che non era riuscito a schivarlo.

-Sei uno stupido- continuava a infierire con il tacco della scarpa sul corpo di Zoro che non riusciva più a rialzarsi. Lo prese per un braccio trascinandolo con se dentro alla stiva della nave e dopo averlo sbattuto dietro ai barili di vino lontani da sguardi indiscreti, posò un bacio fugace sulle labbra del ragazzo.

-Ci siamo chiariti presto vedo!- notò in tono tra il sorpreso e l’ironico il ragazzo e prima che lei potesse colpirlo un'altra volta con un pugno che stava già caricando, la strinse a sé baciandola nuovamente.

 

°oOOo°

 

-Keele-sama- una figura femminile sostava fiera sull’uscio della sua stanza aspettando il suo risveglio per entrare. Si stropicciò entrambi gli occhi neri per disfarsi del sonno vista l’ora tarda ma non riusciva ancora a capire chi fosse quell’esile donna per colpa del buio che aleggiava nella stanza e la luce del corridoio che tendevano solo ad oscurarle il volto. La vide muovere dei lunghi passi nella sua direzione e mettersi in ginocchio sul letto accanto a lui che stava alzato a guardarla mentre con dolcezza, si divertiva a giocare con i suoi capelli bianchi scompigliandoli già più di quel che erano dopo il sonno. Non riusciva a capacitarsi del motivo di quel gesto, anche se non riusciva a vedere il volto della donna nessuna delle sue colleghe gli aveva mai rivolto simili attenzioni o gli aveva dato a vedere un simile interesse per lui.

-Keele-sama- la mano prese ad accarezzargli il viso insistendo particolarmente nella zona del suo occhio sinistro che sembrava esserle molto caro. Cominciava a temere il perché di quelle attenzioni. Gli afferrò brutalmente il mento costringendolo a guardarla negli occhi.

-Keele-sama…..lei è…….LA PROSSIMA CAVIA PER IL MIO ESPERIMENTO-

 

Si risvegliò tutto sudato nel suo giaciglio scollandosi di dosso le lenzuola pulite. Quella notte aveva trovato rifugio in un piccolo albergo che avrebbe poi pagato con i soldi che la madre gli dava ogni mese. Il suo stipendio da Marine non bastava più a coprire i vizi che si concedeva scappando da una parte all’altra della rotta maggiore. Ma perché aveva sognato quella notte in cui iniziarono tutti i guai che lo stavano accompagnando tuttora?

Ormai il sonno gli era passato completamente dopo quell’incubo, non sarebbe più riuscito ad addormentarsi facilmente, decise quindi di alzarsi per andare a fumare una sigaretta che aveva scroccato al proprietario dell’hotel.

Continua...............

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HESO A TUTTI BIMBI!!!! OGGI E' IL COMPLEANNO DI NAMI E QUINDI HO AGGIORNATO APPOSTA APPOSTA X L'OCCASIONE............beh, in realtà il capitolo dedicato al suo compleanno era il ventesimo.........ma non ho avuto tempo per visionare e mettere a posto anche il 19 per poterlo pubblicare ^^'' Cmq sono stracontenta per la mia Nami e anche se le avevo dedicato un disegno ma purtroppo oggi, non ce la faccio proprio a pubblicarlo, (anche perchè lo devo ancora finire) quindi per adesso le dedico solo questo capitolo............IN CUI FINALMENTE SI BACIA CON ZORO!!! GRAZIE SIGNORE GRAZIE *_* Domani però mi impegno e giuro che aggiorno il disegno..........non ti arrabbiare Nami, mi sono impegnata con tutta me stessa, ma tutte quelle foglie da cui sei attorniata.......SONO TROPPO LUNGHE!!!!! Beh, a parte questo.........ringrazio sempre per tutti i commenti che nessuno mi scrive mai a parte i soliti tre, è bello vedere quando un racconto prende tanto e fà appassionare le persone ^^ Ora poi è un periodo che stò in astinenza da Zonam visto che pure nel web, ho tutto il fattibile e non è che ci si spreca in FF..........che se pò fà?Io proseguo la mia strada.......il 23 luglio sarò al Rimini comix per chi fosse in giro........HESO E ALLA PROSSIMA!!!

 

  
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