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Autore: Miss_Slytherin    11/01/2010    9 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                              CAPITOLO 23

                                                                                                               I hate you!

 

 

Shane Burke si stava seriamente domandando perché in quel momento si trovasse appoggiato ad un umido muro del sotterraneo che ospitava la Sala Comune di Serpeverde.

Insomma, erano anni che Cassiopea Malfoy lo respingeva, lo insultava, lo evitava, rifiutava tutti i suoi inviti ad andare ad Hogsmade, non rispondeva alle sue lettere, e- quando quest’estate era andato in Irlanda per lei e si era preso un pugno da suo fratello- si era limitata a dirgli che ben gli stava. Perché si ostinava a perdere tempo con una snob Purosangue, interessata solo a quelli del suo stesso rango e che di certo non si sarebbe mai abbassata a stare con uno come lui? Di certo non era perché non avesse altre ragazze a disposizione. Sebbene non fosse all’altezza di ragazzi come Malfoy e Nott, Shane poteva vantare comunque un certo successo fra le studentesse. Quei suoi ricci castani sempre un po’ scompigliati, gli occhi scuri brillanti, la divisa spiegazzata con la cravatta allentata e quel suo essere buffone sexy gli garantivano un numero non indifferente di conquiste. Ma nonostante questo, la sera di  quel sabato 2 settembre, stava aspettando che Cassiopea uscisse per dirigesi al party che aveva organizzato con Glorya e Lily (che lui detestava nel profondo) sperando che lei lo degnasse di uno sguardo. Non era da lui comportarsi da zerbino-cagnolino –non si sarebbe mai sognato di adottare quest’atteggiamento con altre ragazze- ma quando vide la Malfoy si disse che per averla avrebbe fatto questo ed altro. Era semplicemente divina: slanciata e sottile, il corpo snello fasciato in un abito color cielo dallo scollo quadrato, i biondi capelli sistemati in una ordinata piega, che li faceva assomigliare ad una cascata di puro oro e i bianchi denti che facevano capolino fra le labbra rosate lo mandarono in estasi. Com’era possibile che gli facesse un tale effetto? E come sarebbe potuto andare avanti senza averla al proprio fianco?  Certo, Cassiopea aveva i suoi difetti come tutti: era dannatamente testarda, viziata come una bambina, insensibile nei confronti dei problemi altrui e sapeva essere veramente cattiva, ma nonostante questo, era e sarebbe sempre stata l’unica a tenere il cuore di Shane fra le dita…graffiandolo continuamente. Mentre si avvicinava a lei, a Shane venne in mente un vecchio detto che sua nonna gli diceva sempre, con aria saggia: al cuor non si comanda, figliolo…

-Barbie!- la chiamò, aspettandosi la solita occhiata di fuoco. Infatti: Cassiopea, avendolo riconosciuto, sembrò volerlo incenerire con un solo sguardo.

-Ti andrebbe di venire alla festa con me?- le chiese, strafottente.

Con un notevole autocontrollo, Cassiopea si rivolse a Glorya e Lily:

-Voi andate pure, vi raggiungo subito-.

Rimasta sola con lui, Cassiopea gli rispose, con tono di chi avrebbe voluto sputare fuoco:
-Sono esterrefatta. Tu stai invitando me alla festa che io ho organizzato?-

-Esatto- replicò lui con faccia…di bronzo.

Alla Malfoy stavano per cadere le braccia.

-D’accordo- disse, dopo un attimo di silenzio in cui aveva raccolto tutta la pazienza –generalmente scarsa- a sua disposizione, -ora ascoltami attentamente, perché non lo dirò più.

Io non ti sopporto. Odio il tuo atteggiamento perennemente strafottente, il tuo ostinarti con me, il fatto che tu stia pensando che prima o poi cadrò ai tuoi piedi…beh, non è così! Io detesto il modo ebete con cui sorridi, detesto il tuo seguirmi sempre come un un’ombra, detesto il tuo modo disordinato di vestire, detesto i tuoi capelli che non stanno mai come dovrebbero e detesto persino le tue unghie rosicchiate! Te lo vuoi mettere in testa? Cercati un’altra ragazza! Una Grifondoro magari, che sicuramente adora il tuo modo di fare e che ricambi il tuo amore…è così difficile?-

Shane la fissò, mentre respirava piuttosto affannosamente a causa dell’enfasi che aveva messo nel suo monologo. Era bellissima…terribile, ma bellissima.

-Non posso- rispose alla fine.

-Non posso perché non c’è una cosa di te che a me non piaccia. Mi piace il tuo viso, altero, mi piacciono i tuoi occhi freddi, i tuoi capelli sempre perfetti, mi piace il tuo vestire alla moda, mi piace il modo in cui cammini. Non riesco ad odiarti neanche quando mi parli così, facendomi sentire una perfetta nullità dal sangue Babbano. E non riesco a fare a meno neanche di osservarti sempre, quando so che non mi vedi: a pranzo, mentre mangi il triplo di qualsiasi altra persona, inspiegabilmente mantenendo la linea, quando sei presa dallo studio, quando ridi, con quelle minuscole fossette buffe agli angoli delle labbra, quando osservi qualcosa in vetrina, valutandone la qualità e la modernità…persino quando parli, normalmente, senza cattiveria, con le tue amiche, le uniche persone che si siano meritate il privilegio di vedere il tuo sorriso. Non sai cosa farei, Cassiopea Sofia Malfoy, per poter ricevere anche un solo tuo sorriso. Questo è così difficile da capire, per te?- disse Shane, calmo, anche se il suo cuore batteva a mille. Vedendo che lei non accennava a parlare, le chiese ancora, approfittando di questa rara occasione per dirle tutto quello che pensava:

-E credi sia facile, vederti calpestare continuamente il mio cuore con i tuoi tacchi da dodici centimetri? Credi che non vorrei desiderare qualcun’altra, che non mi faccia soffrire così, respingendomi di continuo? Credi che sia bello, essere ossessionato in questo modo da te da cinque anni? Credi davvero che io possa smettere di volerti? Beh, sai cosa ti dico? Se avessi avuto altra scelta, ti avrei lasciato perdere ma…non è così. Non posso scegliere- concluse, rendendosi conto di aver appena detto la verità. Sapeva, nel suo cuore, che non avrebbe mai potuto amare nessun’altra, se non Cassiopea Sofia Malfoy. La voglia di andare alla festa gli era passata, così le voltò le spalle, lasciandola impalata in mezzo al corridoio, completamente spiazzata.

 

 

                                                     *****

 

Marìkaa Stewart era confusa. Insomma, non le sembrava di aver fatto una buona impressione a Lily Potter, quando si erano incontrate sul treno, eppure ora si trovava davanti allo specchio del Dormitorio di Corvonero, a fissarsi con occhio critico. Quando aveva provato ad indossare dei jeans appena più curati, con una maglietta che aveva giudicato seria e le care Converse, Molly Weasley, sua compagna di Casa nonché cugina della suddetta “Regina”- Marìkaa non faceva fatica a comprendere la ragione di quel nome- l’aveva guardata con tanto d’occhi.

-Pensi di andare a quel party così?- le aveva detto, con tatto. Marìkaa l’aveva guardata perplessa e aveva timidamente fatto sì con la testa.

-Marìkaa…giusto? Non vorrei offenderti ma…ecco, quello non è esattamente l’abbigliamento per una festa organizzata da Lily- aveva proseguito Molly, delicata.

-No…? E cosa dovrei mettere?- le domandò allora l’americana, in crisi. Non sapeva perché, ma sentiva il bisogno di “redimersi” agli occhi della Slytherin, avendo un aspetto decente. E questo la infastidiva, anche: non aveva mai sentito la necessità di cambiare anche solo la più piccola parte di sé stessa per piacere a qualcuno. Un qualcuno che, a quanto aveva sentito dire in quel primo giorno ad Hogwarts, le appariva piuttosto superficiale.

-Non saprei, non sono mai andata a quel tipo di festa…- le stava intanto dicendo Molly e Marìkaa parve di scorgere una nota di tristezza nella sua voce.

-Ma non è tua cugina?-

-Sì…- riecco quella nota nella voce di Molly.

-E non ti ha mai invitato?- ora era Marìkaa ad essere perplessa.

-No…vedi Lily è un po’ particolare, te ne accorgerai. Comunque, se vuoi ti posso prestare questo, se non hai nulla di adatto- rispose Molly, tirando fuori dal suo baule un semplice tubino nero, -dovrebbe andarti, siamo più o meno simili- aggiunse, tendendoglielo.

Aveva ragione: sebbene Marìkaa fosse più sottile della Weasley, bastò un semplice incantesimo per stringere l’abito; Molly le diede anche un paio di scarpe e l’aiutò a truccarsi. Marìkaa le era grata: in America non aveva mai ricevuto simili gentilezze, data la mancanza di amiche.

Così, incoraggiata da Molly e tuttavia ancora piuttosto insicura, Marìkaa uscì dal Dormitorio, un po’ traballante per via dei tacchi alti.

Cinque minuti dopo era seduta su un gradino di una scala che aveva cambiato percorso all’improvviso, a causa di una storta ma non solo…non aveva messo in conto di non saper raggiungere il luogo della festa. Vagamente disperata, si guardò intorno dicendosi che avrebbe fermato il primo studente per chiedergli qualche informazione.

Fortuna volle in quel momento passasse di lì un ragazzo, piuttosto alto, con una chioma corvina scompigliata, in giacca e camicia.

-Ehi!- disse Marìkaa, alzando la voce. Quello si voltò, piantandole addosso due smeraldi.

-Sì?- rispose cortese.

-Ecco io stavo cercando…la Camera del Bisogno…ehm no non si chiamava così…- gli disse, maledicendosi per aver scordato l’invito in stanza. Ma il ragazzo le sorrise, replicando:

-Forse intendi la Stanza delle Necessità-.

-Esatto!- ribatté Marìkaa, sorridendo a sua volta.

-Vieni, ti ci accompagno, anch’io sto andando lì…a proposito, sono Albus Potter- si presentò il ragazzo, aiutandola ad alzarsi, avendola vista piuttosto in difficoltà.

-Potter? Sei anche tu parente di Lily?- domandò Marìkaa, stranita: possibile che in quella scuola fossero tutti imparentati?

-Sì, sono suo fratello in effetti- replicò Albus, nascondendo un sorriso: altrochè figlio dell’eroe dei maghi, ormai lo riconoscevano per la parentela con Lily!

Così, fra una chiacchiera e l’altra, Albus e Marìkaa giunsero insieme in quella che era stata trasformata per l’occasione in una sala in stile Ballo delle Debuttanti. Due scale laterali, in marmo bianco, che conducevano al piano superiore, si diramavano dal pianterreno, decorato in pieno stile Lily Potter: elegante, ricercato, curato; in fondo si trovavano divanetti e sedie, per chi non avesse il dono della danza. La Regina della serata stava chiacchierando con qualcuno vicino ad un tavolo –con una leggera musica di sottofondo- ma quando vide arrivare Marìkaa spostò la sua attenzione su di lei e le si avvicinò.

-Marìkaa…lieta di vederti- l’accolse, con un sorriso tirato mentre registrava ogni più piccolo particolare del suo aspetto con una sola occhiata: vestito preso in prestito, scarsa attitudine a camminare su tacchi, femminilità zero.

-Ehm…grazie per avermi invitata- fu la risposta farfugliata dall’americana, che a sua volta studiava Lily. Impeccabile come sempre: abito dal corpetto grigio perla, stretto, come ad evidenziare il suo decoltè sotto il quale spiccava una rosa, ma dalla larga gonna di tulle, dalle tonalità più scure; vi erano coordinati dei sandali alti, neri, che le si legavano intorno alle caviglie. Aveva il viso truccato quel che bastava, capelli raccolti in uno chignon, dal quale sfuggivano alcuni riccioli, con i quali lei giocava.

-Infondo devi inserirti ad Hogwarts…e quale occasione, se non questa semplice festa?- le stava dicendo Lily, attorcigliandosi una ciocca intorno al dito, con fare distratto. È un’attrice, pensò Marìkaa, che sa come ammaliare il suo pubblico.

-Lily…non mi presenti la tua amica?- intervenne un ragazzo, avvicinatosi a loro.

-Edward, ti presento Marìkaa…Marìkaa, Edward- disse prontamente la Potter, come se fosse la padrona di casa; ed in effetti lo era. Guardando il modo in cui Edward aveva posato con familiarità una mano sul braccio di Lily, a Marìkaa venne da pensare che fra i due ci fosse qualcosa; d’altra parte insieme facevano la loro figura.

-Lieto di conoscerti, Edward Nott- le disse il ragazzo, porgendole una mano, che Marìkaa accettò un po’ imbambolata. Possibile che in quel posto non ci fosse un ragazzo brutto o una ragazza che non somigliasse ad una fotomodella? Facevano dei provini, prima di ammetterti ad Hogwarts? Ma osservando l’ambiente intorno a sé, Marìkaa capì che probabilmente la gente mediocre non era stata invitata. Per la seconda volta, si chiese perché Lily la volesse lì.

Cercò di chiacchierare senza balbettare con i due e ci stava quasi riuscendo, quando il ragazzo dagli occhi grigi del treno fece il suo ingresso. Era elegante: pantaloni neri dal taglio perfetto, camicia candida con i primi due bottoni sbottonati, che facevano intravedere il collo, giacca scura aperta sul davanti. E, naturalmente, oltre ad essere elegante, era dannatamente bello: capelli biondo chiaro appena più lunghi sul davanti, occhi che sapevano catturati anche mentre non ti stava guardando, labbra sottili eppure piene…con suo sommo imbarazzo, Marìkaa si immaginò come sarebbe stato baciarle. Appena ebbe formulato quel pensiero, avvampò. Insomma! Lei non era il tipo di ragazza che faceva pensieri poco puri su un ragazzo appena conosciuto, che per di più le sembrava il classico tipo bello e maledetto che tutte adorano, dunque pieno di sé!

-Aaaah…abbiamo la nostra yankee, qui- disse Scorpius Malfoy, raggiungendo Edward e Lily.

-Non credo di essermi presentato ufficialmente…Scorpius Hyperion Malfoy- aggiunse poi, tendendole una mano.

-Marìkaa Stewart- rispose l’americana, accorgendosi con orrore che la sua voce assomigliava al pigolio di un pulcino bagnato….e che soprattutto il suo cuore stava pompando il triplo del sangue necessario.

-Mia sorella?- Scorpius si rivolse ai due; Edward fece spallucce, ma Lily rispose:

-Credo si stia accapigliando con Shane Burke-.

Malfoy strinse impercettibilmente le labbra, al nome del Grifondoro. Possibile che non avesse ancora recepito il concetto? Doveva forse usare una qualche Maledizione Senza Perdono, affinché capisse che Cassiopea non era alla sua portata?

-Piuttosto…Derek?- disse a sua volta Edward.

-Con Glorya- fu la risposta di Scorpius e questa volta fu Lily ad irrigidirsi. In quel mentre, il volume della musica passò da soft a “a palla”, segnalando così l’inizio della festa; le luci si abbassarono e l’elite di Hogwarts si riversò in pista.

-Ti andrebbe di ballare?- chiese galantemente Edward a Marìkaa, la quale pur possedendo la grazia di un ippopotamo che si lava nel fiume, fu costretta ad accettare per buona educazione.

Lily rimase ferma invece, ad osservare la sua opera: tutto era perfetto, come lei l’aveva predisposto.

-Cosa succede fra quei due?- domandò Scorpius, socchiudendo gli occhi come faceva quando qualcosa gli sfuggiva.

-Mmh…mi sembra stiano ballando- rispose Lily, credendo si riferisse ad Edward e Marìkaa.

-Intendevo fra Glorya e Derek!- ribatté Scorpius, seccato per il fatto che lei non avesse colto al volo. La Potter, risentita, lo rimbeccò:

-Scusa tanto se non sai mettere un soggetto, un verbo e un predicato che diano senso logico alla frase!-

-Mi inchino di fronte alla sua intelligenza, o mia Regina!- fu la rispostaccia di Scorpius.

Inutile: dopo cinque anni, eccoli ancora lì a beccarsi come due bambini.

-E fai bene, cos’altro potresti fare con me, se no?-. Lily non era da meno quanto a veleno. Scorpius le piantò addosso le sue pozze d’argento, e avvicinandosi in un lampo a lei, disse, con voce estremamente bassa:

-Questo-.

 Prima che Lily potesse rendersene conto, le passò le braccia forti intorno alla vita, attirandola a sé; si chinò su di lei e le soffiò del fiato caldo sul collo, che le fece scendere brividi lungo la schiena, prima di deporvi un unico bacio. L’uno poteva sentire il battito del cuore dell’altro, stretti com’erano finché…

-Lasciami immediatamente- disse lei fredda e perentoria, ma Scorpius si limitò a scostarla leggermente da sé, affinché potessero guardarsi negli occhi.

-Perché? Ti infastidisce che io ti tocchi, temi che possa sciupare la tua bellezza sfiorandoti? Non sei fatta di marmo, Lily Potter…- le sussurrò, ad un centimetro dal suo viso e, come a confermare la veridicità delle sue parole, le passò le labbra su una guancia candida. La sentì irrigidirsi contro di sé e avvertì delle unghie piantate sui fianchi, con forza.

Ma un inaspettato sorriso spuntò sul volto di Lily:

-Neanche tu, Scorpius Malfoy…- e passò delicatamente con le dita dalla schiena al braccio, dal braccio alla nuca, dalla nuca ad una guancia e dalla guancia passò alle labbra, che sfiorò impercettibilmente. Lui le schiuse, guardandola con sfida, come a dirle: osa Lily Potter, osa…

Fu lei a cedere, rompendo ogni contatto fra loro.

-Ti brucerai con il fuoco, Lilian, se non stai attenta- l’avvertì Scorpius, prima che lei sparisse in mezzo alla folla.

 

                                                       

                                                 *****

-Cosa vuoi, Derek?-

Glorya Zabini, splendida nel suo abito color champagne dallo scollo generoso sulla schiena, fissava impaziente suo fratello, Derek Zabini, anch’esso perfetto nel suo abito elegante.

Appena l’aveva intravista in sala, Derek l’aveva quasi presa di peso e trascinata fuori, con somma irritazione di Glorya.

-Secondo te cosa posso volere, Glorya?- rispose lui, secco, enfatizzando il nome della sorella, come se fosse un’estranea. E ormai lo era diventata…

-Dimmelo tu, visto che non ti sei degnato di parlarmi per quattro anni ed ora mi trascini fuori di peso, ignorando completamente la mia volontà- ribatté lei, altrettanto dura.

-Certo, perché invece tu da quando hai preso quell’assurda decisione ti sei forse degnata di parlarmi?-

-Mi hai fatto chiaramente capire che non ti interessava sapere le mie ragioni- gli ricordò Glorya ironica.

-E infatti non mi interessano neanche ora. Ti volevo solo comunicare che nostra madre è finita in ospedale- le disse Derek, tendendole il biglietto mandatogli dal San Mungo poche ore prima.

Glorya inarcò un sopracciglio, senza prenderlo.

-E allora?-

-Allora?! È pur sempre tua madre, Glorya!- esplose Derek, sempre più incazzato per l’indifferenza che sua sorella mostrava.

-Ha smesso di essere mia madre quando mi ha spaccato un labbro nel momento in cui le ho comunicato che avrei vissuto da papà. Ha smesso di essere mia madre quando mi ha chiamata puttanella da quattro soldi dopo avermi vista baciare un ragazzo. Ha smesso di essere mia madre quando ha dato fuoco a tutti i miei vestiti prima che mi trasferissi. Ha smesso di essere mia madre da quando ti ha Cruciato la prima volta. Lysa Stanford non è mia madre- rispose Glorya, pacata, con il bel volto inespressivo.

-Ah sì? E chi ti fa ora da madre?- chiese Derek ironico, -Blaise forse?-

-Non ho bisogno di una madre, ho imparato a far senza Derek. Dovresti fare anche tu così- gli suggerì Glorya, con finta saggezza.

-Davvero, dovrei fare anch’io come te, correre da quello che chiami padre, a farti riempire di abiti e galeoni, dimenticandomi che è stato lui far impazzire mia madre, a tradirla? Cancellare gli anni in cui non c’è stato, i compleanni dimenticati, i regali comprati dalle segretarie, gli abbracci mai ricevuti? Dovrei far finta che sia un padre meraviglioso?- inveì Derek, sempre più fuori di sé.

-E io dovrei dimenticare le ossa rotte, i tagli, i lividi, le Maledizioni Senza Perdono, le centinaia di bottiglie d’alcool che abbiamo buttato, lei ubriaca, lei folle? Mi dispiace, ma non posso. Blaise non è il padre migliore del mondo, ma non urla, non mi picchia, non mi insulta semplicemente perché la sua vita non è andata come voleva, non scarica su di me le sue frustrazioni!  Sei tu il folle Derek, tu che continui a giustificarla, a credere che le cose cambieranno, che smetterà di prendersela con te…credi che non abbia notato ogni ferita che ti è stata inferta da lei? Stalle ancora vicino, e di te non rimarrà nulla- disse Glorya, calma tanto quanto il fratello era arrabbiato. Fece per andarsene, quando lui le urlò:

-Sei una vigliacca!-

Si voltò a guardarlo, prima di rispondere, con un sorrisetto:

-Meglio viva e vigliacca, che martire e morta-.

 

 

                                               *****

 

Erano le quattro del mattino e Lily camminava lentamente, sola, con le scarpe in mano, per la scuola deserta; inutile far finta che dopo una serata passata a ballare i piedi non le dolessero.  Ora che la festa era finita e tutti erano tornati nei propri letti, Lily poteva permettersi di scendere per un solo attimo dal suo piedistallo, camminando scalza, incurante del freddo marmo sotto i piedi. Non sapeva dove fossero Glorya e Cassiopea: la prima, probabilmente avendo litigato con Derek, non era più tornata al party, mentre la seconda dopo essersi presentata e aver raccontato della lite con Shane aveva dichiarato di essere troppo arrabbiata per poter rimanere. Così ora Lily tornava al Dormitorio in solitudine, beandosi del silenzio attorno a lei.

Le piaceva Hogwarts addormentata, forse perché per pochi istanti non doveva essere sotto gli occhi di tutti impeccabile e perfetta, forse perché poteva, di tanto in tanto, scoprirsi.

…Ti brucerai con il fuoco, Lilian, se non stai attenta…

Sì, brucerò con il fuoco Malfoy, se ti permetterò ancora di avvicinarti così al mio corpo, di sfiorarmi come se fossi tua…ma brucerai anche tu con me.

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!!

Questa volta sono stata super veloce…ehm…confesso di aver avuto già il capitolo pronto ^_^

Beh, cosa dirvi su questo capitolo… l’unica cosa che vorrei sottolineare, anche se penso si sia capita, è che Lily ogni tanto si permette di provare emozioni, pur nascoste che siano, come una normale ragazza di certo non immune al fascino di uno come Scorpius (…o di Edward?) e che a volte desidera lasciarsi andare, anche osare…ma che alla fine rimane sempre se stessa. Okay, rileggendo mi accorgo che non si capisce molto cosa intendo, ma nei prossimi capitoli cercherò di esprimere meglio questa sua personalità multipla (che sembra molto una malattia psichiatrica). Bene, detto questo ringrazio chi mi ha aggiunta alle preferite e alle seguite, chi legge senza commentare e chi invece mi lascia recensioni che apprezzo sempre davvero tanto e cioè: Lady Lynx, Rebby, Sunflower_,Kalahary, Aislin, Le_Tre_Sclerate e 979:

Lady Lynx: tu hai capacità veggenti? No, perché fra Marìkaa e Albus effettivamente qualcosa succederà…! Sì Lily è odiosa, ma il fatto è che ama esserlo ^_^

Non scusarti per la brevità della recensione, per la quale ti ringrazio, per me è già tanto che tu me ne abbia lasciata una…grazie davvero! Alla prossima

Rebby: grazie per la recensione!!! Come vedi Scorpius ha fatto una piccola breccia nel cuore di Lily…spero ti sia piaciuto il pezzo su di loro : ) per rispondere alla tua domanda sì, Lily ha avuto delle storie, ma le inserirò più in là magari con dei flashback…ancora grazie per la recensione, alla prossima!!

Sunflower_: ciao!!! Mi ha fatto molto piacere trovare la tua recensione, non me l’aspettavo!! Grazie grazie grazie!!! Ho detto grazie, vero? In realtà non so bene cosa risponderti, se non che a) forse Blaise si salverà dalla tua ira (che sarebbe terribile, ne sono certa!!) come il povero James che l’ha scampata per un pelo, b) Edward aspetta da anni di mettere le mani su Lily, si farà avanti vedrai… sempre che Scorpius non lo freghi :P c) Marìkaa forse senza volerlo combinerà non pochi disastri, credo odierai anche lei ed infine Lily…ovviamente non smette di atteggiarsi, ma in questo cap l’ho fatta giusto un filo più umana, spero ti sia piaciuta. Ti ringrazio in particolare per i complimenti sul mio modo di scrivere, che davvero ho apprezzato tantissimo…grazie : ) okay, ora concludo, spero di trovare entro questo secolo un’altra tua recensione…scherzo, recensisci quando vuoi e puoi, non farti problemi : ) alla prossima! 

Kalahary: grazie per la recensione!!! Inutile dire che l’apprezzo moltissimo, vero?  Spero che il pezzo su Lily e Scorpius ti sia piaciuto, decisamente qualcosa si è smosso…ti ringrazio anche per il complimento sul mio modo di scrivere, è bellissimo sapere che a qualcuno piace : ) alla prossima, ancora grazie!! 

Aislin: davvero, le tue recensioni mi lasciano stupefatta (nel senso buono ovviamente). Cogli perfettamente ciò che intendo dire, il modo in cui vorrei mostrare le cose, anche se spesso non ci riesco…Grazie!! Spero di aver aggiornato abbastanza in fretta e che Glorya ti sia piaciuta, come nei capitoli passati : ) ti ringrazio anche per il modo accurato in cui commenti, mi fai notare cose di me stessa che non pensavo ci fossero e questo non può che essere positivo…di nuovo grazie!! Lo so sono ripetitiva, ma non ci posso fare nulla, sono davvero contenta per i tuoi commenti…alla prossima!! 

Le_Tre_Sclerate_The_Best: grazie mille per la recensione, non preoccuparti se non recensisci sempre, l’importante è che la storia ti piaccia : ) spero di essere stata abbastanza veloce ad aggiornare e che mi dirai cosa te ne pare di questo capitolo…ancora grazie mille, alla prossima!! 

979: ciao ale!!! Grazie mille per la recensione, trovarne una tua è sempre un piacere… : ) come vedi la nostra Lily vacilla un po’ sotto le mani di Malfoy, ma anche lui non è di certo indifferente a lei…che si sciolgano a vicenda? E anche qui Marìkaa –che tu guarda non è insensibile a Malfoy- e Lily continuano a studiarsi, anche perché è per questo che Lily l’ha voluta alla festa…per ora c’è quiete…la classica prima della tempesta : ) ancora grazie, alla prossima!

  
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