CAPITOLO 23
I
hate you!
Shane
Burke si stava seriamente domandando perché in quel momento
si trovasse appoggiato ad un umido muro del sotterraneo che ospitava
Insomma,
erano anni che Cassiopea Malfoy lo respingeva, lo
insultava, lo evitava, rifiutava tutti i suoi inviti ad andare ad
Hogsmade, non
rispondeva alle sue lettere, e- quando quest’estate era
andato in Irlanda per
lei e si era preso un pugno da suo fratello- si era limitata a dirgli
che ben
gli stava. Perché si ostinava a perdere tempo con una snob
Purosangue,
interessata solo a quelli del suo stesso rango e che di certo non si
sarebbe
mai abbassata a stare con uno come lui? Di certo non era
perché non avesse
altre ragazze a disposizione. Sebbene non fosse all’altezza
di ragazzi come
Malfoy e Nott, Shane poteva vantare comunque un certo successo fra le
studentesse. Quei suoi ricci castani sempre un po’
scompigliati, gli occhi
scuri brillanti, la divisa spiegazzata con la cravatta allentata e quel
suo
essere buffone sexy gli garantivano un numero non indifferente di
conquiste. Ma
nonostante questo, la sera di quel
sabato
2 settembre, stava aspettando che Cassiopea uscisse per dirigesi al
party che
aveva organizzato con Glorya e Lily (che lui detestava nel profondo)
sperando
che lei lo degnasse di uno sguardo. Non era da lui comportarsi da
zerbino-cagnolino –non si sarebbe mai sognato di adottare
quest’atteggiamento
con altre ragazze- ma quando vide
-Barbie!-
la chiamò, aspettandosi la solita occhiata di fuoco.
Infatti: Cassiopea, avendolo riconosciuto, sembrò volerlo
incenerire con un
solo sguardo.
-Ti
andrebbe di venire alla festa con me?- le chiese,
strafottente.
Con
un notevole autocontrollo, Cassiopea si rivolse a Glorya e
Lily:
-Voi
andate pure, vi raggiungo subito-.
Rimasta
sola con lui, Cassiopea gli rispose, con tono di chi
avrebbe voluto sputare fuoco:
-Sono esterrefatta. Tu stai
invitando
me alla festa che io
ho organizzato?-
-Esatto-
replicò lui con faccia…di bronzo.
Alla
Malfoy stavano per cadere le braccia.
-D’accordo-
disse, dopo un attimo di silenzio in cui aveva
raccolto tutta la pazienza –generalmente scarsa- a sua
disposizione, -ora
ascoltami attentamente, perché non lo dirò
più.
Io
non ti sopporto. Odio il tuo atteggiamento perennemente
strafottente, il tuo ostinarti con me, il fatto che tu stia pensando
che prima
o poi cadrò ai tuoi piedi…beh, non è
così! Io detesto il modo ebete con cui
sorridi, detesto il tuo seguirmi sempre come un un’ombra,
detesto il tuo modo
disordinato di vestire, detesto i tuoi capelli che non stanno mai come
dovrebbero e detesto persino le tue unghie rosicchiate! Te lo vuoi
mettere in
testa? Cercati un’altra ragazza! Una Grifondoro magari, che
sicuramente adora
il tuo modo di fare e che ricambi il tuo amore…è
così difficile?-
Shane
la fissò, mentre respirava piuttosto affannosamente a causa
dell’enfasi che aveva messo nel suo monologo. Era
bellissima…terribile, ma
bellissima.
-Non
posso- rispose alla fine.
-Non
posso perché non c’è una cosa di te che
a me non piaccia. Mi
piace il tuo viso, altero, mi piacciono i tuoi occhi freddi, i tuoi
capelli
sempre perfetti, mi piace il tuo vestire alla moda, mi piace il modo in
cui
cammini. Non riesco ad odiarti neanche quando mi parli così,
facendomi sentire
una perfetta nullità dal sangue Babbano. E non riesco a fare
a meno neanche di
osservarti sempre, quando so che non mi vedi: a pranzo, mentre mangi il
triplo
di qualsiasi altra persona, inspiegabilmente mantenendo la linea,
quando sei
presa dallo studio, quando ridi, con quelle minuscole fossette buffe
agli
angoli delle labbra, quando osservi qualcosa in vetrina, valutandone la
qualità
e la modernità…persino quando parli, normalmente,
senza cattiveria, con le tue
amiche, le uniche persone che si siano meritate il privilegio di vedere
il tuo
sorriso. Non sai cosa farei, Cassiopea Sofia Malfoy, per poter ricevere
anche
un solo tuo sorriso. Questo
è così
difficile da capire, per te?- disse Shane, calmo, anche se il suo cuore
batteva
a mille. Vedendo che lei non accennava a parlare, le chiese ancora,
approfittando di questa rara occasione per dirle tutto quello che
pensava:
-E
credi sia facile, vederti calpestare continuamente il mio cuore
con i tuoi tacchi da dodici centimetri? Credi che non vorrei desiderare
qualcun’altra,
che non mi faccia soffrire così, respingendomi di continuo?
Credi che sia
bello, essere ossessionato in questo modo da te da cinque anni? Credi
davvero
che io possa smettere di volerti? Beh, sai cosa ti dico? Se avessi
avuto altra
scelta, ti avrei lasciato perdere ma…non è
così. Non posso scegliere- concluse,
rendendosi conto di aver appena detto la verità. Sapeva, nel
suo cuore, che non
avrebbe mai potuto amare
nessun’altra, se non Cassiopea Sofia Malfoy. La voglia di
andare alla festa gli
era passata, così le voltò le spalle, lasciandola
impalata in mezzo al
corridoio, completamente spiazzata.
*****
Marìkaa
Stewart era confusa. Insomma, non le sembrava di aver
fatto una buona impressione a Lily Potter, quando si erano incontrate
sul
treno, eppure ora si trovava davanti allo specchio del Dormitorio di
Corvonero,
a fissarsi con occhio critico. Quando aveva provato ad indossare dei
jeans
appena più curati, con una maglietta che aveva giudicato
seria e le care
Converse, Molly Weasley, sua compagna di Casa nonché cugina
della suddetta
“Regina”- Marìkaa non faceva fatica a
comprendere la ragione di quel nome-
l’aveva guardata con tanto d’occhi.
-Pensi
di andare a quel party così?- le aveva detto, con tatto.
Marìkaa l’aveva guardata perplessa e aveva
timidamente fatto sì con la testa.
-Marìkaa…giusto?
Non vorrei offenderti ma…ecco, quello non è
esattamente l’abbigliamento per una festa organizzata da
Lily- aveva proseguito
Molly, delicata.
-No…?
E cosa dovrei mettere?- le domandò allora
l’americana, in
crisi. Non sapeva perché, ma sentiva il bisogno di
“redimersi” agli occhi della
Slytherin, avendo un aspetto decente. E questo la infastidiva, anche:
non aveva
mai sentito la necessità di cambiare anche solo la
più piccola parte di sé
stessa per piacere a qualcuno. Un qualcuno che, a quanto aveva sentito
dire in
quel primo giorno ad Hogwarts, le appariva piuttosto superficiale.
-Non
saprei, non sono mai andata a quel tipo di festa…- le stava
intanto dicendo Molly e Marìkaa parve di scorgere una nota
di tristezza nella
sua voce.
-Ma
non è tua cugina?-
-Sì…-
riecco quella nota nella voce di Molly.
-E
non ti ha mai invitato?- ora era Marìkaa ad essere
perplessa.
-No…vedi
Lily è un po’ particolare, te ne accorgerai.
Comunque, se
vuoi ti posso prestare questo, se non hai nulla di adatto- rispose
Molly,
tirando fuori dal suo baule un semplice tubino nero, -dovrebbe andarti,
siamo
più o meno simili- aggiunse, tendendoglielo.
Aveva
ragione: sebbene Marìkaa fosse più sottile della
Weasley,
bastò un semplice incantesimo per stringere
l’abito; Molly le diede anche un
paio di scarpe e l’aiutò a truccarsi.
Marìkaa le era grata: in America non
aveva mai ricevuto simili gentilezze, data la mancanza di amiche.
Così,
incoraggiata da Molly e tuttavia ancora piuttosto insicura,
Marìkaa uscì dal Dormitorio, un po’
traballante per via dei tacchi alti.
Cinque
minuti dopo era seduta su un gradino di una scala che aveva
cambiato percorso all’improvviso, a causa di una storta ma
non solo…non aveva
messo in conto di non saper raggiungere il luogo della festa. Vagamente
disperata, si guardò intorno dicendosi che avrebbe fermato
il primo studente
per chiedergli qualche informazione.
Fortuna
volle in quel momento passasse di lì un ragazzo, piuttosto
alto, con una chioma corvina scompigliata, in giacca e camicia.
-Ehi!-
disse Marìkaa, alzando la voce. Quello si voltò,
piantandole addosso due smeraldi.
-Sì?-
rispose cortese.
-Ecco
io stavo cercando…
-Forse
intendi
-Esatto!-
ribatté Marìkaa, sorridendo a sua volta.
-Vieni,
ti ci accompagno, anch’io sto andando
lì…a proposito, sono
Albus Potter- si presentò il ragazzo, aiutandola ad alzarsi,
avendola vista
piuttosto in difficoltà.
-Potter?
Sei anche tu parente di Lily?- domandò Marìkaa,
stranita:
possibile che in quella scuola fossero tutti imparentati?
-Sì,
sono suo fratello in effetti- replicò Albus, nascondendo un
sorriso:
altrochè figlio dell’eroe dei maghi, ormai lo
riconoscevano per la parentela
con Lily!
Così,
fra una chiacchiera e l’altra, Albus e Marìkaa
giunsero
insieme in quella che era stata trasformata per l’occasione
in una sala in
stile Ballo delle Debuttanti. Due scale laterali, in marmo bianco, che
conducevano al piano superiore, si diramavano dal pianterreno, decorato
in
pieno stile Lily Potter: elegante, ricercato, curato; in fondo si
trovavano
divanetti e sedie, per chi non avesse il dono della danza.
-Marìkaa…lieta
di vederti- l’accolse, con un sorriso tirato mentre
registrava ogni più piccolo particolare del suo aspetto con
una sola occhiata:
vestito preso in prestito, scarsa attitudine a camminare su tacchi,
femminilità
zero.
-Ehm…grazie
per avermi invitata- fu la risposta farfugliata
dall’americana, che a sua volta studiava Lily. Impeccabile
come sempre: abito
dal corpetto grigio perla, stretto, come ad evidenziare il suo
decoltè sotto il
quale spiccava una rosa, ma dalla larga gonna di tulle, dalle
tonalità più
scure; vi erano coordinati dei sandali alti, neri, che le si legavano
intorno
alle caviglie. Aveva il viso truccato quel che bastava, capelli
raccolti in uno
chignon, dal quale sfuggivano alcuni riccioli, con i quali lei giocava.
-Infondo
devi inserirti ad Hogwarts…e quale occasione, se non questa
semplice festa?- le stava dicendo Lily, attorcigliandosi una ciocca
intorno al
dito, con fare distratto. È un’attrice,
pensò Marìkaa, che sa come ammaliare il
suo pubblico.
-Lily…non
mi presenti la tua amica?- intervenne un ragazzo,
avvicinatosi a loro.
-Edward,
ti presento Marìkaa…Marìkaa, Edward-
disse prontamente
-Lieto
di conoscerti, Edward Nott- le disse il ragazzo, porgendole
una mano, che Marìkaa accettò un po’
imbambolata. Possibile che in quel posto
non ci fosse un ragazzo brutto o una ragazza che non somigliasse ad una
fotomodella? Facevano dei provini, prima di ammetterti ad Hogwarts? Ma
osservando l’ambiente intorno a sé,
Marìkaa capì che probabilmente la gente
mediocre non era stata invitata. Per la seconda volta, si chiese
perché Lily la
volesse lì.
Cercò
di chiacchierare senza balbettare con i due e ci stava quasi
riuscendo, quando il ragazzo dagli occhi grigi del treno fece il suo
ingresso. Era
elegante: pantaloni neri dal taglio perfetto, camicia candida con i
primi due
bottoni sbottonati, che facevano intravedere il collo, giacca scura
aperta sul
davanti. E, naturalmente, oltre ad essere elegante, era dannatamente bello: capelli biondo chiaro appena
più
lunghi sul davanti, occhi che sapevano catturati anche mentre non ti
stava guardando,
labbra sottili eppure piene…con suo sommo imbarazzo,
Marìkaa si immaginò come
sarebbe stato baciarle. Appena ebbe formulato quel pensiero,
avvampò. Insomma!
Lei non era il tipo di ragazza che faceva pensieri poco puri su un
ragazzo
appena conosciuto, che per di più le sembrava il classico
tipo bello e
maledetto che tutte adorano, dunque pieno di sé!
-Aaaah…abbiamo
la nostra yankee, qui- disse Scorpius Malfoy,
raggiungendo Edward e Lily.
-Non
credo di essermi presentato ufficialmente…Scorpius Hyperion
Malfoy- aggiunse poi, tendendole una mano.
-Marìkaa
Stewart- rispose l’americana, accorgendosi con orrore che
la sua voce assomigliava al pigolio di un pulcino bagnato….e
che soprattutto il
suo cuore stava pompando il triplo del sangue necessario.
-Mia
sorella?- Scorpius si rivolse ai due; Edward fece spallucce,
ma Lily rispose:
-Credo
si stia accapigliando con Shane Burke-.
Malfoy
strinse impercettibilmente le labbra, al nome del
Grifondoro. Possibile che non avesse ancora recepito il concetto?
Doveva forse
usare una qualche Maledizione Senza Perdono, affinché
capisse che Cassiopea non
era alla sua portata?
-Piuttosto…Derek?-
disse a sua volta Edward.
-Con
Glorya- fu la risposta di Scorpius e questa volta fu Lily ad
irrigidirsi. In quel mentre, il volume della musica passò da
soft a “a palla”,
segnalando così l’inizio della festa; le luci si
abbassarono e l’elite di
Hogwarts si riversò in pista.
-Ti
andrebbe di ballare?- chiese galantemente Edward a Marìkaa,
la
quale pur possedendo la grazia di un ippopotamo che si lava nel fiume,
fu
costretta ad accettare per buona educazione.
Lily
rimase ferma invece, ad osservare la sua opera: tutto era
perfetto, come lei l’aveva predisposto.
-Cosa
succede fra quei due?- domandò Scorpius, socchiudendo gli
occhi come faceva quando qualcosa gli sfuggiva.
-Mmh…mi
sembra stiano ballando- rispose Lily, credendo si
riferisse ad Edward e Marìkaa.
-Intendevo
fra Glorya e Derek!- ribatté Scorpius, seccato per il
fatto che lei non avesse colto al volo.
-Scusa
tanto se non sai mettere un soggetto, un verbo e un
predicato che diano senso logico alla frase!-
-Mi
inchino di fronte alla sua intelligenza, o mia Regina!- fu la
rispostaccia di Scorpius.
Inutile:
dopo cinque anni, eccoli ancora lì a beccarsi come due
bambini.
-E
fai bene, cos’altro potresti fare con me, se no?-. Lily non
era
da meno quanto a veleno. Scorpius le piantò addosso le sue
pozze d’argento, e
avvicinandosi in un lampo a lei, disse, con voce estremamente bassa:
-Questo-.
Prima che Lily potesse
rendersene conto, le passò le braccia forti intorno alla
vita, attirandola a
sé; si chinò su di lei e le soffiò del
fiato caldo sul collo, che le fece
scendere brividi lungo la schiena, prima di deporvi un unico bacio.
L’uno
poteva sentire il battito del cuore dell’altro, stretti
com’erano finché…
-Lasciami
immediatamente- disse lei fredda e perentoria, ma
Scorpius si limitò a scostarla leggermente da sé,
affinché potessero guardarsi
negli occhi.
-Perché?
Ti infastidisce che io ti tocchi, temi che possa sciupare
la tua bellezza sfiorandoti? Non sei fatta di marmo, Lily
Potter…- le sussurrò,
ad un centimetro dal suo viso e, come a confermare la
veridicità delle sue
parole, le passò le labbra su una guancia candida. La
sentì irrigidirsi contro
di sé e avvertì delle unghie piantate sui
fianchi, con forza.
Ma
un inaspettato sorriso spuntò sul volto di Lily:
-Neanche
tu, Scorpius Malfoy…- e passò delicatamente con
le dita
dalla schiena al braccio, dal braccio alla nuca, dalla nuca ad una
guancia e dalla
guancia passò alle labbra, che sfiorò
impercettibilmente. Lui le schiuse,
guardandola con sfida, come a dirle: osa Lily Potter, osa…
Fu
lei a cedere, rompendo ogni contatto fra loro.
-Ti
brucerai con il fuoco, Lilian, se non stai attenta-
l’avvertì
Scorpius, prima che lei sparisse in mezzo alla folla.
*****
-Cosa
vuoi, Derek?-
Glorya
Zabini, splendida nel suo abito color champagne dallo
scollo generoso sulla schiena, fissava impaziente suo fratello, Derek
Zabini,
anch’esso perfetto nel suo abito elegante.
Appena
l’aveva intravista in sala, Derek l’aveva quasi
presa di
peso e trascinata fuori, con somma irritazione di Glorya.
-Secondo
te cosa posso volere, Glorya?- rispose lui, secco,
enfatizzando il nome della sorella, come se fosse
un’estranea. E ormai lo era
diventata…
-Dimmelo
tu, visto che non ti sei degnato di parlarmi per quattro
anni ed ora mi trascini fuori di peso, ignorando completamente la mia
volontà-
ribatté lei, altrettanto dura.
-Certo,
perché invece tu da quando hai preso quell’assurda
decisione ti sei forse degnata di parlarmi?-
-Mi
hai fatto chiaramente capire che non ti interessava sapere le
mie ragioni- gli ricordò Glorya ironica.
-E
infatti non mi interessano neanche ora. Ti volevo solo
comunicare che nostra madre è finita in ospedale- le disse
Derek, tendendole il
biglietto mandatogli dal San Mungo poche ore prima.
Glorya
inarcò un sopracciglio, senza prenderlo.
-E
allora?-
-Allora?!
È pur sempre tua madre, Glorya!- esplose Derek, sempre
più incazzato per l’indifferenza che sua sorella
mostrava.
-Ha
smesso di essere mia madre quando mi ha spaccato un labbro nel
momento in cui le ho comunicato che avrei vissuto da papà.
Ha smesso di essere
mia madre quando mi ha chiamata puttanella da quattro soldi dopo avermi
vista
baciare un ragazzo. Ha smesso di essere mia madre quando ha dato fuoco
a tutti
i miei vestiti prima che mi trasferissi. Ha smesso di essere mia madre
da
quando ti ha Cruciato la prima volta. Lysa Stanford non
è mia madre- rispose Glorya, pacata, con il bel
volto inespressivo.
-Ah
sì? E chi ti fa ora da madre?- chiese Derek ironico, -Blaise
forse?-
-Non
ho bisogno di una madre, ho imparato a far senza Derek.
Dovresti fare anche tu così- gli suggerì Glorya,
con finta saggezza.
-Davvero,
dovrei fare anch’io come te, correre da quello che
chiami padre, a farti riempire di abiti e galeoni, dimenticandomi che
è stato
lui far impazzire mia madre, a tradirla? Cancellare gli anni in cui non
c’è
stato, i compleanni dimenticati, i regali comprati dalle segretarie,
gli
abbracci mai ricevuti? Dovrei far finta che sia un padre meraviglioso?-
inveì
Derek, sempre più fuori di sé.
-E
io dovrei dimenticare le ossa rotte, i tagli, i lividi, le
Maledizioni Senza Perdono, le centinaia di bottiglie d’alcool
che abbiamo
buttato, lei ubriaca, lei folle? Mi dispiace, ma non posso. Blaise non
è il
padre migliore del mondo, ma non urla, non mi picchia, non mi insulta
semplicemente perché la sua vita non è andata
come voleva, non scarica su di me
le sue frustrazioni! Sei
tu il folle
Derek, tu che continui a giustificarla, a credere che le cose
cambieranno, che
smetterà di prendersela con te…credi che non
abbia notato ogni ferita che ti è
stata inferta da lei? Stalle ancora vicino, e di te non
rimarrà nulla- disse
Glorya, calma tanto quanto il fratello era arrabbiato. Fece per
andarsene,
quando lui le urlò:
-Sei
una vigliacca!-
Si
voltò a guardarlo, prima di rispondere, con un sorrisetto:
-Meglio
viva e vigliacca, che martire e morta-.
*****
Erano
le quattro del mattino e Lily camminava lentamente, sola,
con le scarpe in mano, per la scuola deserta; inutile far finta che
dopo una
serata passata a ballare i piedi non le dolessero.
Ora che la festa era finita e tutti erano
tornati nei propri letti, Lily poteva permettersi di scendere per un
solo attimo
dal suo piedistallo, camminando scalza, incurante del freddo marmo
sotto i
piedi. Non sapeva dove fossero Glorya e Cassiopea: la prima,
probabilmente
avendo litigato con Derek, non era più tornata al party,
mentre la seconda dopo
essersi presentata e aver raccontato della lite con Shane aveva
dichiarato di
essere troppo arrabbiata per poter rimanere. Così ora Lily
tornava al
Dormitorio in solitudine, beandosi del silenzio attorno a lei.
Le
piaceva Hogwarts addormentata, forse perché per pochi
istanti
non doveva essere sotto gli occhi di tutti impeccabile e perfetta,
forse perché
poteva, di tanto in tanto, scoprirsi.
…Ti
brucerai con il
fuoco, Lilian, se non stai attenta…
Sì,
brucerò con il
fuoco Malfoy, se ti permetterò ancora di avvicinarti
così al mio corpo, di
sfiorarmi come se fossi tua…ma brucerai anche tu con me.
Spazio
autrice:
Questa
volta sono stata super veloce…ehm…confesso di
aver avuto già il capitolo pronto
^_^
Beh, cosa
dirvi su questo capitolo… l’unica cosa che vorrei
sottolineare, anche se penso
si sia capita, è che Lily ogni tanto si permette di provare
emozioni, pur
nascoste che siano, come una normale ragazza di certo non immune al
fascino di
uno come Scorpius (…o di Edward?) e che a volte desidera
lasciarsi andare,
anche osare…ma che alla fine rimane sempre se stessa. Okay,
rileggendo mi
accorgo che non si capisce molto cosa intendo, ma nei prossimi capitoli
cercherò di esprimere meglio questa sua
personalità multipla (che sembra molto
una malattia psichiatrica). Bene, detto questo ringrazio chi mi ha
aggiunta
alle preferite e alle seguite, chi legge senza commentare e chi invece
mi
lascia recensioni che apprezzo sempre davvero tanto e cioè: Lady Lynx, Rebby,
Sunflower_,Kalahary,
Aislin, Le_Tre_Sclerate
e 979:
Lady Lynx: tu hai
capacità veggenti? No,
perché fra Marìkaa e Albus effettivamente
qualcosa succederà…! Sì Lily
è
odiosa, ma il fatto è che ama esserlo ^_^
Non
scusarti per la brevità della recensione, per la quale ti
ringrazio, per me è
già tanto che tu me ne abbia lasciata una…grazie
davvero! Alla prossima
Sunflower_: ciao!!! Mi
ha fatto molto
piacere trovare la tua recensione, non me l’aspettavo!!
Grazie grazie grazie!!!
Ho detto grazie, vero? In realtà non so bene cosa
risponderti, se non che a)
forse Blaise si salverà dalla tua ira (che sarebbe
terribile, ne sono certa!!)
come il povero James che l’ha scampata per un pelo, b) Edward
aspetta da anni
di mettere le mani su Lily, si farà avanti
vedrai… sempre che Scorpius non lo
freghi :P c) Marìkaa forse senza volerlo
combinerà non pochi disastri, credo
odierai anche lei ed infine Lily…ovviamente non smette di
atteggiarsi, ma in
questo cap l’ho fatta giusto un filo più umana,
spero ti sia piaciuta. Ti
ringrazio in particolare per i complimenti sul mio modo di scrivere,
che
davvero ho apprezzato tantissimo…grazie : ) okay, ora
concludo, spero di
trovare entro questo secolo un’altra tua
recensione…scherzo, recensisci quando
vuoi e puoi, non farti problemi : ) alla prossima!
Kalahary: grazie per
la recensione!!!
Inutile dire che l’apprezzo moltissimo, vero?
Spero che il pezzo su Lily e Scorpius ti sia piaciuto,
decisamente
qualcosa si è smosso…ti ringrazio anche per il
complimento sul mio modo di
scrivere, è bellissimo sapere che a qualcuno piace : ) alla
prossima, ancora
grazie!!
Aislin: davvero, le
tue recensioni mi
lasciano stupefatta (nel senso buono ovviamente). Cogli perfettamente
ciò che
intendo dire, il modo in cui vorrei mostrare le cose, anche se spesso
non ci
riesco…Grazie!! Spero di aver aggiornato abbastanza in
fretta e che Glorya ti
sia piaciuta, come nei capitoli passati : ) ti ringrazio anche per il
modo
accurato in cui commenti, mi fai notare cose di me stessa che non
pensavo ci
fossero e questo non può che essere positivo…di
nuovo grazie!! Lo so sono
ripetitiva, ma non ci posso fare nulla, sono davvero contenta per i
tuoi
commenti…alla prossima!!
Le_Tre_Sclerate_The_Best: grazie
mille per la recensione,
non preoccuparti se non recensisci sempre, l’importante
è che la storia ti
piaccia : ) spero di essere stata abbastanza veloce ad aggiornare e che
mi
dirai cosa te ne pare di questo capitolo…ancora grazie
mille, alla prossima!!
979: ciao ale!!!
Grazie mille per la
recensione, trovarne una tua è sempre un piacere…
: ) come vedi la nostra Lily
vacilla un po’ sotto le mani di Malfoy, ma anche lui non
è di certo
indifferente a lei…che si sciolgano a vicenda? E anche qui
Marìkaa –che tu
guarda non è insensibile a Malfoy- e Lily continuano a
studiarsi, anche perché
è per questo che Lily l’ha voluta alla
festa…per ora c’è quiete…la
classica
prima della tempesta : ) ancora grazie, alla prossima!