Ecco qua l’ultimo capitolo! Non riesco a credere di aver già finito! Beh, spero che vi piaccia e che mi facciate sapere che ne pensate ;P grazie per le recensioni e chi legge!
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Capitolo 14
Il Ballo
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Quella a notte sarebbe stata la notte del ballo, ed ogni singolo studente stava discutendo eccitato. Sirius stava scavando con veemenza nel suo porridge, come sempre, mentre James e Remus stavano parlando animatamente.
“Sirius ha convinto sua nipote, una ragazza di nome Nymphadora, a venire con me. È solo al terzo anno (n.a. l’autrice sa che è molto più giovane, ma abbiate pietà, traduco e basta XD) ma è molto spiritosa e divertente,” raccontò Remus, cercando di sembrare il più entusiasta possibile.
“Non preoccuparti, Lunastorta. Ho un piano,” disse James, “Aspetta qui,” James si alzò in piedi, nonostante le proteste di Remus, e camminò fino ad una ragazzina del terzo anno, che stava cambiano colore dei capelli, divertendo i suoi amici al tavolo dei Tassorosso. “Tonks?” chiese alla ragazza.
Lei si voltò verso di lui e sorrise, “Ei James!” lo salutò allegramente.
“Ho sentito dire che andrai al ballo con Remus,” iniziò.
“Già,” annuì la ragazza.
“Beh, è piuttosto nervoso.”
“Lo so, mentre parlavo con Sirius, stavo cercando di convincerlo a invitare Maggie Harold, ma Sirius continuava ad insistere perché ci andassi io con lui. Ha bisogno di qualcuno della sua età,” sospirò Tonks.
“È perfetto! Remus era preoccupato che tu non volessi andare con lui. Dirò a Maggie che lui ha accettato,” disse prima di salutare Tonks e camminare via.
Lei sospirò tristemente, “Dovevo per forza aprire la mia boccaccia,” mormorò prima di cambiare la sua bocca, in modo che fosse grande solo due centimetri.
Proprio prima che la campanella suonasse, Lily s’imbatté in James. Lui le sorrise imbarazzato, grattandosi la nuca nervosamente. “Ci vediamo alle sette, Potter,” lei gli fece l’occhiolino prima di allontanarsi.
“Okay, ciao,” disse lui sognante.
Remus si avvicinò a James, sbalordito, e schioccò le dita davanti al suo volto. Niente. Lo prese per le spalle e lo scosse. Niente. “James! Ci sono dei muffin gratis,” gli urlò nell’orecchio.
“Huh? Dove?” chiese, facendo scattare la testa alla ricerca dei muffin. Remus alzò gli occhi al cielo prima di dirigersi a pozioni. “E dai, almeno dimmi dove posso trovarli!” chiamò il moro seguendolo. Quando arrivarono nei sotterranei, il Professor Lumacorno si sedette sulla cattedra, cercando invano di imitare Harry, ma invece la scrivania scricchiolò pericolosamente sotto il suo peso.
“Oggi,” disse mentre iniziava a dondolare le gambe, ma si fermò immediatamente quando i suoi piedi cominciarono ad ammaccare la cattedra, “Suppongo non dovremmo fare niente, non è giusto darvi i compiti il giorno del ballo, no?” chiese.
“No, per niente, completamente inutili!” furono d’accordo James e Sirius, a voce piuttosto alta. Remus affondò la testa nelle mani e sospirò esasperato ed imbarazzato.
Lumacorno ridacchiò, “E va bene, allora. Suppongo possiate tutti parlare tra di voi,” offrì. Quasi istantaneamente la classe si riempì delle voci degli studenti, talmente alte che Lumacorno dovette lasciare l’aula tappandosi le orecchie.
“Non sono mai stato a un ballo prima, che cosa si dovrebbe fare esattamente?” chiese James a Sirius. Naturalmente c’erano stati altri balli prima, ma James aveva sempre chiesto a Lily di andarci insieme, e non era mai andato con nessun altro.
“Rilassati amico. Sta
semplicemente con lei, parlale, balla,” Sirius scrollò le spalle, “Sii te
stesso. Guarda, sta leggendo da sola. Valle a parlare,” disse, spingendo James;
sfortunatamente lo aveva spinto troppo forte e lui cadde dalla sua sedia, “Ow,”
gemette James. “Scusa amico,” mormorò Sirius mentre James si rialzava,
massaggiandosi la testa.
L’intera classe lo
fissò confusa. “Che c’è? Un tizio non può essere casualmente controllato dalla
forza di gravità senza essere giudicato dagli altri?” chiese, “Sapete, se io
fossi quel tizio chiatto allora sarei molto offeso da voi gente,” aggiunse.
Vide un paio di persone alzare gli occhi al cielo mentre si sedeva accanto a
Lily, sorridendo ampiamente.
“Bell’improvvisata,”
disse lei chiudendo il suo libro.
“Già, bisogna essere
una persona speciale per cadere dalla propria sedia,” ammise James
orgogliosamente.
“Già, molto speciale
Potter. Ritardato speciale,” acconsentì Lily.
“Sono James,” disse
lui confuso.
Lei sospirò, “Posso
aiutarti in qualcosa?” chiese.
“Sì,” ammise lui
prima di posarle un bacio sulla guancia, “Voglio solo parlare. Che c’è di
nuovo?” chiese allegramente.
“Riesci a credere al
fatto che Harry se ne va?” domandò lei rattristata.
“Già, fa davvero
schifo,” disse James. Gli piaceva sul serio Harry come insegnante di Difesa.
Era stato il migliore da quando avevano avuto Malocchio Moody come sostituto
per un mese. La notizia che se ne sarebbe andato solo dopo un mese e mezzo lo
rendeva più deluso di quanto aveva scoperto che doveva seguire sia Antiche Rune
e Divinazione durante il suo terzo anno.
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Quella sera, James
era così nervoso che tremava, cosa che rendeva allacciarsi la cravatta molto
difficile. “Amico, è solo sopra, sotto e tira,” disse Sirius prima di
aggiustargliela.
“Grazie,” mormorò
James prima di sedersi sul suo letto.
“Perché sei così
nervoso?” gli chiese il suo migliore amico.
“Perché è il mio
primo appuntamento con Lily, e se lo rovino, sarà anche il mio ultimo,” lui
sospirò. “E se dico qualcosa di stupido? E se … e se faccio qualcosa di stupido?” domandò facendosi prendere dal panico.
“James, calmati.
Saremo lì per chiuderti il becco se dici qualcosa di stupido,” lo rassicurò
Sirius.
James sospirò di
nuovo, ma si alzò in piedi e controllò il suo orologio da polso. Erano le sette
in punto. Corse fuori dal suo dormitorio senza aggiungere altro e si precipitò
in Sala Comune, dove Lily, proprio in quel momento, stava scendendo le scale.
Stava indossando un abito verde con lo spacco che arrivava fino al ginocchio, i
suoi capelli erano stati acconciati in morbidi ricci e messi in ordine da delle
forcine, e i suoi tacchi a spillo erano neri con dei fiori ai lati.
“Sei … sei …”
balbettò James.
“Sì?” chiese Lily
avvicinandosi a lui, mordendosi il labbro nervosa.
“Bellissima,” disse
lui sognante.
“Grazie,” rispose,
ridacchiando un attimo prima di prendergli la mano. Lui le sorrise prima di
guidarla fuori dalla stanza. “Anche tu non sei poi così male,” aggiunse lei.
Mentre entravano
nella Sala Grande, Sirius gli diede i pollici alzati, ma come aveva fatto ad
arrivare lì prima di James, il moro non lo sapeva. “Wow Lils, sei proprio
sexy,” si complimentò Sirius mentre si avvicinavano a un tavolo circolare
insieme a Melanie (l’accompagnatrice di Sirius”, Remus e Maggie.
“È un complimento o
dovrei schiantarlo?” chiese Lily.
“Detto da Sirius?
Entrambi,” rispose Remus. Risero tutti, tranne Sirius naturalmente.
“Oh, e dai Felpato.
Stiamo solo scherzando,” gli disse James, facendo sfoggia del suo solito ghigno
arrogante. Sirius sorrise mentre Melanie appoggiava la testa sulla sua spalla,
sospirando.
“Sirius, sei come un
grosso cucciolo,” notò lei all’improvviso.
“Un cucciolo? Un
cucciolo?! Io sono un uomo bambola, un dobermann,” annunciò, approfondendo la
sua voce.
“Dobermann? Io direi
che se un –“ iniziò James.
“Educazione prego,”
li ammonì Remus.
“****” concluse
James.
“Voi ragazzi siete
così immaturi,” rise Melanie. “Non so come faccia Remus a starvi dietro.”
“Starci dietro? È lui quello che legge tutte
il tempo, fa i suoi compiti, e si comporta responsabilmente. È quasi troppo da
sopportare,” disse James. La sua voce fu coperta da una canzone, che venne
proiettata tuto volume per la stanza.
“Oh, adoro questa
canzone,” squittì Melanie, “Balla con me,” ordinò a Sirius.
“Anche tu,” disse
Maggie, tirando Remus con sé.
“E tu,” disse Lily
afferrando James.
Iniziarono a ballare
al ritmo della musica delle Sorelle Strambe, quando poi Sirius si rivolse a
Remus. “Perché non volevi andare con Tonks?” chiese piano.
“Io? Pensavo che tu
l’avessi costretta ad uscire con me. Non volevo che facesse qualcosa che non
voleva fare,” ammise Remus.
“No, lei voleva
davvero venire con te,” concluse Sirius prima di tornare a Melanie.
Remus percepì i sensi
di colpa inondarlo e si sentì malissimo. Lei era voluta venire con lui, si era
offerta, e lui aveva trovato un modo per sfuggire all’impegno. Non era che non
voleva andare con lei; Tonks gli piaceva molto, ma sarebbe stato goffo se lei
fosse uscita con lui solo perché era stata costretta da un suo parente
distante: Sirius. Sarebbe anche stato brutto se fosse stato rifiutato da una
tredicenne, ma ora sapeva di sbagliarsi.
Si voltò e vide Shaun
Finnigan che passava. Gli afferrò un braccio, “Shaun, che ne dici di ballare
con Maggie?”. Non attese una risposta, spinse semplicemente i due insieme e
cominciò a farsi strada tra la folla. Finalmente, individuò una testa rosa che
saltellava a ritmo della musica e Tim Corner, un ragazzo del quarto anno, che
ballava con lei. Camminò arditamente verso la coppia e picchiettò le dita sulla
spalla di Tim. “Tim?” chiese.
“Come va fratello?”
esclamò lui.
“Ti spiace concedermi
un ballo?” chiese.
“Nah,” disse quello,
scansandosi per far spazio a Remus. “Vado a bere qualcosa,” si strinse nelle
spalle.
La canzone finì e,
per coincidenza, un lento cominciò a suonare, “Tonks, mi dispiace. Pensavo che
non volessi venire con me,” disse Remus imbarazzato.
“Perché non dovrei
volerlo?” domandò lei, “Remus, sei brillante, intelligente, spiritoso e
gentile. Dovresti davvero cercare di aumentare la tua autostima, sei più di
solo un … un … un tu-sai-cosa”
“Lo sai?” chiese
Remus scioccato.
“Sirius me l’ha
detto,” lei scrollò le spalle.
“Dannato cane,”
mormorò, facendola ridacchiare, “Non è che possiamo semplicemente
ricominciare?” chiese.
“Mi piacerebbe,”
disse Tonks e lui l’abbracciò.
“Awwww,” fecero James
e Sirius in coro vedendoli. Entrambi ricevettero uno scappellotto in testa da
parte delle loro dame. “Ow,” dissero in sincrono, proteggendosi la testa.
Remus sorrise.
Guardando oltre la spalla di James poteva vedere Maggie ballare con Shaun
felicemente, “Tutto è bene quel che finisce bene,” mormorò.
“Torno presto
ragazzi,” salutò James lasciando il gruppo ed uscendo dalla Sala Grande, alla
ricerca del bagno.
******
“Harry, fa presto,
sono arrivati!” urlò Silente in direzione di Harry. Il professore era nella
Sala Grande, facendo da Chaperon per il ballo, quando il preside era arrivato.
“Di già?” chiese
Harry sorpreso. Aveva sperato in un’altra settimana con James, Lily e gli
altri, ma gli mancava la sua famiglia.
“Sì, sì, ora vieni.
Veloce!” disse Silente frettolosamente. Lui e Harry schizzarono fuori dalla
sala senza aggiungere altro.
“Dove stanno
andando?” si chiese James mentre usciva dalla Sala. Li seguì fuori, dove
iniziarono a dirigersi verso l’ufficio di Silente. Si fermarono di fronte ai gargoyle
di pietra, dove James intravide qualcosa di luccicante. In mezzo al corridoio
c’era un piccolo raggio di luce proveniente da non si vedeva dove,
perpendicolare al soffitto.
“Proprio qui,” disse
Silente, “Addio. Suppongo, però, che le nostre strade si incroceranno di nuovo,
un giorno,” il preside gli porse la mano.
“Addio signore,”
salutò Harry.
È una passaporta? pensò James. Silente camminò
attraverso i gargoyle e nel suo ufficio. Harry mise un piede nella colonna di
luce e lo sentì venire risucchiato, “Aspetta!” urlò James, sorprendendo Harry.
“James, cosa ci fai
qui?” chiese, rimanendo in piedi davanti alla luce.
“Chi sei?” domandò lo
studente.
“Sono Harry Potter.”
“Da dove vieni?”
chiese James.
“La domanda migliore
sarebbe da quando vengo,” mormorò
Harry, “Io … io vengo dal futuro. Una mia amica ha creato un giratempo che
porta indietro di anni. Lo stava custodendo per lei, ma mentre lo stavo
guardando ci sono caduto dentro. Silente ha trascorso un bel po’ di tempo
cercando di trovare un modo per farmi tornare indietro.”
“Perché proprio
quest’anno?”
“Questo è l’anno in
cui i miei genitori hanno cominciato ad uscire insieme.”
“Li conosco?”
“Sì.”
“Aspetta. Vieni dal
futuro, il tuo cognome è Potter, e il migliore amico di tuo padre era un
licantropo.”
“Sì,” ammise Harry
esitante.
“Quindi … io sposo
Lily,” disse, facendo due più due, con un sorriso in faccia. Harry annuì, “E …
muoio, tra circa tre anni?”
Harry sospirò. Perché
gli stava dicendo tutte queste cose? “Già,” ammise.
“Beh, se sei mio
figlio, allora penso che ne è valsa la pena di sacrificare la mia vita per te.”
“Grazie,” lo
ringraziò sorridendo. “Ma non lo potrai mai dire a nessuno. Il corso degli
eventi sarebbe totalmente incasinato,” lo avvertì.
“Non lo dirò a
nessuno,” promise James.
“Grazie ancora,”
ripeté, prima di fare un passo nella luce, “E non fidarti mai di Peter!” lo
avvisò prima di diventare un immagine sbiadita e scomparire.
James ricevette come
una pugnalata alle spalle di Harry, il suo stesso figlio, il fatto che gli
avesse detto di non fidarsi del suo migliore amico. Naturalmente, lui e Peter
non erano mai stati molto legati, ma cosa poteva andare di sbagliato?
Non lo potrai mai dire a nessuno, si ricordò. E non
lo fece mai, e tre anni dopo, il suo segreto morì con lui. Nessuno, a parte
Silente, conosceva la storia del Professore di Difesa Che Viaggiò Nel Tempo, e
così sarebbe dovuto rimanere per almeno altri trent’anni.
Fine
******
Haaaaa! (sospiro
soddisfatto)
Finalmente ho
concluso questa fic (devo ammettere che è la prima che finisco XD). Spero che
vi sia piaciuta, io almeno mi sono divertita a tradurla. Fatemi sapere che ne
pensate della storia e di questo capitolo, vi prego!!! Se avete domade, sarò felice di rispondere.
Voglio ringraziare tutti
coloro che l’hanno messa tra le preferite, ovvero:
1 - 1__SiriusBlack__1
2 - ale146
3 - Alexandraleon
4 - alexiell
5 - Ali96
6 - anele87
7 - AundreaMalfoy
8 - Auron_san
9 - Ayappe
10 - celebrian
11 - cesarina89
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14 - DANINO
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31 - marcolp
32 - Marty_youchy
33 - millyray
34 - muryhana
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36 - naruto
hokage
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38 - novecento_princi
39 - Pecky
40 - piccola
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41 - sackiko_chan
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47 - Soruccio
48 - Stabuck
49 - Thaleron
50 - tribalspirit9
51 - Vale
Lovegood
52 - valle_kezan09
53 - vulneraria
54 - zanna
Inoltre ringrazio tutti
coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite, ovvero:
1 - aliena
2 - argy
3 - ArwenBlack
4 - baby93
5 - bellissima90
6 - brando
7 - Briciolina
8 - Clady
9 - CuLlEn_AdOtTiVa
10 - Dark_lady88
11 - delichan123
12 - Didyme
13 - dodo
14 - dorota
15 - dracogirl
16 - dream
17 - ellys
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19 - ELPOTTER
20 - era87
21 - Finleyna
4 Ever
22 - franza
23 - fuckinmind
24 - giunigiu95
25 - Half
Blood
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29 - Jayne
30 - jazz211
31 - kairi4ever
32 - kamura86
33 - Lily
Evans 93
34 - lucciola93
35 - Luciana
Menditegui
36 - lucia_hp
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38 - miley2805
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46 - Raim
47 - Rebecca
Lupin
48 - rosy90
49 - Roxar
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51 - sawakochan
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58 - suschy
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60 - Travers
61 - Vekra
62 - wyaoi
63 - xevel
64 - xx_Nana_xD
65 - Yami
Hihara
66 - yuke
Vorrei anche ringraziare tutti coloro che hanno solo recensito,
perché mi avete aiutato a tradurre *_*
È stato un piacere. Ringrazio tutti coloro che sono anche solo passati per dare uno sguardo ;P la storia non ha continuo (almeno credo), perciò, beh, finisce qui. L’ho trovata sul sito inglese quest’estate e ancora non riesco ancora a credere di essere riuscita a metterla su quello italiano.
Consiglio ancora una volta a tutti di dare un occhiata a fan fiction.net.
Un bacio, alla prossima storia sui viaggi temporali
Koky :P