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Autore: kokylinda2    12/01/2010    10 recensioni
Harry si è stufato dei commenti acidi che Piton fa sulla sua fama, così decide di rimettersi in pari. Per il giovane Harry è arrivato il tempo della vendetta. Non è una Slash!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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5- L'Apprendistato

Ecco il nuovo capitolo: ci ho messo un po’ per postarlo! Questa storia NON sarà una slash. Spero che vi piaccia. Ringrazio tutti quelli che leggono, recensiscono, e hanno messo la storia tra le preferite o tra le seguite.

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Il Fan Club di Severus Piton

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“Assolutamente no!” gridò Severus all’uomo estremamente calmo, con la barba bianca e i luccicanti occhi blu. “Mi rifiuto … mi rifiuto di avere come apprendista quel – quell’ incompetente, arrogante, impudente, sfacciato –“

“Calmati, Severus. Non hai detto tu stesso che i voti di Harry in pozioni stavano migliorando?”

Leggermente, preside. Ho detto leggermente. Così come quelli di tutti gli altri! Non avrei mai pensato che lo stupido club di quello stupido ragazzo avrebbe avuto un tale effetto –“

“Quindi il fan club è una buona cosa –“

“NON L’HO MAI DETTO! Ho semplicemente affermato che gli effetti sono piuttosto – inaspettati.”

“Vedo. Severus, potrai sicuramente tralasciare un vecchio rancore infantile nell’interesse dell’istruzione –“

“E va bene! Potter sarà il mio apprendista. Ma dillo a qualcuno, e lo rinnegherò!”

“A Harry farebbero bene anche un paio di lezioni di Occlumanzia –“

“Albus! Per quanto possa essere difficile per te da capire, non voglio spendere più tempo di quanto sia necessario con il moccioso Potter!”

Il preside non disse niente, ma i suoi occhi luccicavano sinistramente.

Severus deglutì.

 

“Potter!”

“Si, Professore?”

“Per quanto mi faccia piacere la tua compagnia,” Severus arricciò il naso. “Ho deciso di accettare la tua supplica per essere mio apprendista.”

La bocca di Harry si spalancò. Era stato uno scherzo. Non aveva neanche preso in considerazione l’idea che il maestro di pozioni accettasse. Si ricompose in fretta. “Figo! Quando cominciamo?”

Severus ghignò. Non si era aspettato che io accettassi. Oh, questo sì che sarà divertente! “Iniziamo Mercoledì, dopo cena. Non fare tardi.”

 

Severus era di cattivo umore. Tutti quanti quei irritanti testoni erano gentili con lui, non lasciandogli scuse per rimproverare, sgridare, o togliere punti. Non che importasse più se lo faceva. Niente di ciò che faceva riusciva a far passar loro la voglia di fare gli impertinenti. Sbatté la porta del suo ufficio alle sue spalle e si accigliò.

Un’altra Edizione Speciale di Cioccorane con una nota.

Caro Severus,

Harry me l’ha inviata questa mattina. È stata una sua idea, dopo la pubblicazione della tua cioccorana, ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere.

Albus

Severus aprì la scatola e trattenne il fiato. Davanti a lui c’era il viso sorridente di Lily. Con mani tremanti, girò la figurina.

Lilian Samantha Potter née Evans                                                                                                                                             (30 Gennaio, 1960 – 31 Ottobre, 1981)

La Donna-Che-È-Morta-Per-Salvare-Suo-Figlio. Chiamata Lily dai suoi amici, era intelligente, bellissima, vivace e conosciuta per la sua abilità nel vedere sempre il meglio nelle persone e per il suo genio in Incantesimi e Pozioni. Lily Potter ha salvato la vita di suo figlio con un sacrificio di amore, una rara e antica magia. È grazie a questo suo gesto altruista che il mondo magico ha l’esempio vivente del primo sopravvissuto all’Anatema che Uccide, evidenziato dalla cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte, un ricordo permanente dell’amore della madre per suo figlio.

Severus si asciugò le lacrime dal viso. “Era ora,” mormorò mentre apriva un’elaborata scatola intagliata sulla sua scrivania e vi depositava la figurina, in cima a tutte le altre memorie di Lily. Sentendosi con il morale molto risollevato, si diresse in Sala Grande per la cena, mormorando un paio di ‘buonasera’ agli studenti che passavano, che poi fissavano increduli il loro professore i cui occhi scuri brillavano e le cui labbra erano piegate in un sorriso.

 

“Che gli prende a Piton?” mormorò Ron.

Harry seguì il suo sguardo e aggrottò le sopracciglia pensoso. “Non lo so. Stasera c’è la mia prima lezione con lui. Starà probabilmente pensando alle tecniche di tortura che utilizzerà.”

Ron ghignò. “Ha visto la tua nuova maglietta?”

Harry ghignò a sua volta, “Non ancora.”

 

Severus indicò la maglietta del moccioso. “Potter! Cosa. Cazzo. È. Quella. Cosa?”

Il ragazzo, sfacciato, ghignò e abbassò lo sguardo sulla sua maglietta nera: una caricatura di Piton che si grattava il suo naso incorniciata dalle parole:

Imbecilli senza cervello:    

se non puoi batterli, chiedi loro un autografo

“Le piace? Un migliaio di queste sono già state prenotate.”

Severus stava per grattarsi il naso, ma poi si fermò a mezz’aria prima di completare il gesto. “PAGINA TRECENTOSESSANTADUE! NON SI PARLA!”

Aprì la porta del suo ufficio sbattendola e lanciò della metro polvere nel camino.

“AAAAAALLLLLLBBBUUUUUUUUUS –“ fu il ruggito che rimbombò per le sale, per i corridoi, fuori dal castello, oltre i terreni, fu sentito nella Foresta Proibita, nella stazione del treno, e nel piccolo villaggio chiamato Hogsmeade.

-

 

Allora? Che ne pensate? È passabile? Se vi piace o non vi piace, fatemelo sapere!

  
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