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Autore: Catherine Heathcliff    12/01/2010    15 recensioni
Hermione strinse ancora una volta un sottile ciuffo dei suoi capelli prima di scostarsi riluttante da Ron.I capelli rossi si sciolsero fra le sue dita,lasciando intravedere piccoli riflessi dorati,mentre le iridi di Ronald si ingrigivano,lasciando il posto a un argentato sguardo malinconico.(..)Draco sorrideva mentre la ragazza scatenava tutta la sua forza “bruta” si di lui,infierendo colpi che nemmeno lo toccavano più di tanto,colpi che riuscivano solo a fargli immaginare la stessa Granger che invece di picchiarlo,lo implorava di baciarla di nuovo.Sogghignò,prima di parlare. “sei più brava a baciare che a picchiare,Granger”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti.In questo capitolo ho apportato una modifica di poco conto;al posto  di inserire testi di canzoni,ho optato per semplici ed essenziali aforismi.Nonostante questo vi consiglio di leggere il capitolo ascoltando "Mad world".
Questo chapter,ad assere sincera,è quello in cui ho messo più anima.In effetti credo di aver trovato un modo efficace a cui Voldemort non aveva mai pensato.io Non ho bisogno di Horcrux per spezzettare la mia anima nei vari capitoli,mi basta scrivere!
meglio non farlo sapere al Signore Oscuro,però,potrebbe chiedermi di diventare un Mangiamorte e se io rifiutassi non potrei più aggiornare i capitoli,ahimè.A parte la pazzia post-studio,vi lascio al capitolo.
Voi fatemi sapere che ne pensate.(abbiamo raggiunto le 79 recensioni,sono davvero orgogliosa )
Nei prossimi giorni posterò una shot su Dobby,lunga meno di una pagina.Avrà un messaggio molto importante e sottile che forse non tutti apprezzerete .. io ve l'ho fatto presente.
Rammentato sempre il mio motto: una recensione rende uno scrittore felice

Dorota:
beh,non so proprio come commentare,hai detto già tutto!sono perfettamente d'accordo..anche a me piacevano Ron ed Hermione ma dopo aver letto qualche Dramione ho decisamente cambiato parere,ahimè.Sono contenta il capitolo ti sia piaciuto,questo lo trovo più avvincente !hai mai letto qualcosa di Savannah ? fammi sapere che pensi del capitolo,un bacione ;)

Piccola_Hermione2: ciao! sono contenta che la mia fic ti piaccia e che tu mi abbia lasciato un tuo parere.Mi piace uscire dalle recensioni delle solite persone fedeli che mi seguono e mi lusinga avere altri pareri! Grazie del tuo appoggio ;) mancano pochi capitoli alla fine..spero che questo ti piacerà anche di più,fammi sapere ;)tra l'altro...curiosità mia."piccola Hermione" è un nick dettato dalla tua età o semplicemente un vezzaggiativo?i nick delle persone mi incuriosiscono sempre molto,mi farebbe piacere saperlo :) un bacio

anna96: mi hai chiamata "scrittrice",non sai quanto mi sia piaciuta quella parola!speriamo di diventaro ufficialmente...eh sì !sono contenta che il mio vecchio stile ti piaccia di più anche perchè mi viene più naturale e,personalmente,lo preferisco.Riguardo i tuoi dubbi su Hermione,hai ragione.Avrebbe potuto dirlo..ma come ho scritto alla fine del capitolo "se lo avesse fatto forse lo avrebbe perso".Lui le aveva detto che se l'avesse implorato di restare,se ne sarebbe andato.Anche io avrei reagito in questo modo,fossi stata Hermione,probabilmente.A dire ill vero non lo so..sono situazioni molto delicate..comunque in questo capitolo ci sarà uno sviluppo..fammi sapere  che ne pensi :)

_Blue_Rose: grazie mille del tuo parere !(senza offesa) ma con te mi dilungherò meno,visto che abbiamo sempre modo di parlarne anche a scuola.Ho un dubbio che mi è sorto.Da scarsa navigatrice di internet non ho idea di cosa sia un personaggio IC.Non è che potresti illustrarmi la faccenda?vedo che diverse persone lo usano,fuori da questa fic..sono davvero curiosa.
Inoltre,almeno qua che la marta non ci sente,credo proprio che Ron ne sarebbe capace.Vedremo ;) questo capitolo lo hai già letto,ho apportato qualche modifica,anche perchè ho lasciato il capitolo che avevamo corretto da qualche parte..e quindi ho dovuto ricominciare a fare le correzioni da capo durante le vacanze,ahimè :(

mollicadipane: sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo !questo,secondo me,li batte tutti.La fic è agli sgoccioli ma la faccenda non si semplifica affatto,se possibile.Inoltre sono contenta che ti piacciano i miei "aforismi" che,nel bene o nel male,fanno parte del mio stile e non posso fare a meno di inserire.Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo e magari,sappimi dire quando aggiorni :) un bacione

Hiba_Kaulitz_emogirl: sono contenta del tuo giudizio al riguardo della fic ! mi dispiace davvero non aver potuto rispondere alla mail che mi mandi,ma giuro che in questi giorni lo farò.Ho un sacco di cose da fare,se non avessi già i capitoli pronti sarei morta ! letteralmente,perchè ci pensereste voi a linciarmi se non aggiornassi!Gennaio è un pessimo mese in cui mettere le cose sul fuoco..vabbè,io scelgo sempre pessimi momenti >.< inogni caso sono lusingata dal tuo giudizio sul mio stile,quando dicevo "sopra" che qualcuno di voi mi ha già dato il suo parere,mi riferivo soprattutto a te,che mi dedichi sempre tante attenzioni ! un bacione,carissima

deaselene: grazie mille delle tue frequenti recensioni,mi fanno davvero piacere.Vega mi piaceva molto ma credo che tu faccia bene a rivederla,anche io ho dovuto sospendere la mia fic "oscurità per rivederla un po'.In ogni caso,questo capitolo penso lascerà tutti voi un po'..avrei l'aggettivo giusto ma non voglio toglierti la sorpresa.Fammi sapere che ne pensi e grazie del tuo scorso parere sul mio stile :) mi siete tutti davvero utili :) un bacione,carissima

Leah Wood: hai perfettamente ragione,dovrei aggiungere alcuni parti in cui interagiscono con gli altri compagni ma,purtroppo,questa è la mia prima long-fic Dramione e mi sono lasciata prendere la mano.Ho già scritto tutti i capitolo tranne l'ultimo(e la storia sta per terminare),il penultimo capitolo vedrà l'inserimento anche di altri studenti,credo ti piacerà e soddisferà il tuo dubbio !
ho una domanda,sono molto curiosa.Il tuo nick "Leah" si riferisce al personaggio(non tra i principali,lo ammetto) di Twilight?un bacione

musicamylife: capisco il dramma.Tua madre dovrebbe leggerlo.La mia ci ha riprovata gli scorsi giorni e lo ha già richiuso;è un caso disperato,ahimè.Adesso sto leggendo l'ultimo libro di Jane Austen che mi manca:Mansfields Park.Lo hai mai letto?
fammi sapere che ne pensi del capitolo..ciao !






Capitolo 10



Si direbbe che io abbia lavorato tutti questi anni
solo per far mostra, in ultimo,
 di un bell'esempio di magnanimità. ù
Ma non è così, no: è che ho perduto la facoltà di godere
 della loro distruzione,
e son troppo pigro per distruggere senza motivo.
Cime Tempestose-Emily Bronte


L'assenza diminuisce le passioni mediocri e
 aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e alimenta l'incendio. 
- François de La Rochefoncauld -




Non esistono regole in guerra e in amore.
Suo nonno glielo ripeteva sempre.
Eppure,Hermione,mentre osservava con sguardo vacuo il boccale di burrobirra davanti a sé,aveva l’impressione che forse qualche semplice regola esistesse.
Come ad esempio quella che,volente o nolente,una volta che ti sei lasciato,devi capire che niente sarà più come prima.
Certo Hermione non si aspettava che tutto rimanesse esattamente uguale,ma per qualche assurdo motivo sembrava che anche la propria ragione stesse cedendo.
Non riusciva proprio a capire cosa ci fosse di costruttivo nello stare seduta a un tavolo de “La testa di Porco” con quelli che aveva sempre considerato rispettivamente amico,migliore amica e ragazzo,senza parlare.
Hermione alzò lo sguardo,soffermandosi su quello di Ronald,che sembrava particolarmente intento a scrutare la porta,come se attendesse da un momento all’altro l’arrivo di qualcuno.
Hermione,ormai,non aspettava più l’arriva di nessuno.
Se n’era ndato e non sarebbe più tornato.
Ridicolo da una serpe,che non strisciasse per riaverla.
Avrebbe giurato che un serpente fosse disposto a tutto.
Forse lei non valeva nemmeno un semplice qualcosa.
 Hermione portò alle labbra il boccole,assaporando la burrobirra che le scendeva lungo la gola.Un senso di caldo torpore l’avvolse,suggerendole che quello era probabilmente lunico modo per essere senza pensieri.
Senza Pensieri.
Hermione non ricordava nemmeno l’ultima volta che aveva pensato di essere “senza pensieri”,neanche la sua infanzia era stata sormontata da momenti di estrema banale gaiezza.
In certi momenti le sarebbe piaciuto ascoltare il rumore del vento senza pensare a Catherine Heathcliff di Cime Tempestose,o ascoltare il ritmare della pioggia senza rivedere gli occhi di Draco Malfoy.
Avrebbe davvero desiderato ascoltare la risacca del mare senza vedere altro che spuma,senza vedere il ghiaccio dei riflessi che si creavano alla superficie.
Senza vedere se stessa.
“allora.Abbiamo affrontato di tutto,possibile che non riusciamo semplicemente a parlare come delle persone normali?”brontolò Harry in tono stanco,buttando giù altro whisky e tossendo
“noi non siamo delle persone normali,rammenti?”lo scimmiottò Ginny,picchiettando con le nocche sul legno.
Quel rumore era l’unico che si poteva sentire nel locale,oltre al ticchettare della pioggia sulla finestra.
Quelle gocce che ricordavano..
Hermione scacciò il pensiero.
Senza pensieri.
Senza Draco Malfoy.
Questa sarebbe stata la sua vita.
Dimenticare Malfoy sarebbe stato facile.
Era Draco che non voleva andarsene.
Il suo sguardo,il tocco delle sue labbra,il suo odore che sapeva di malinconico desiderio..era eccitante,la inebriava e di sua scelta aveva dec-
“potremmo provarci.Abbiamo affrontato Voldemort,non cre-”
“Tu-Sai-Chi!”gridò Ronald,guardandosi attorno con circospezione “non nominare il suo nome..miseriaccia”borbottò sussultando.
Hermione abbassò lo sguardo.
Era stata appena implicitamente paragonata al Signore Oscuro e nessuno aveva avuto da puntualizzare il piccolo dettaglio che lei assolutamente non era così senza cuore,almeno per il senso letterale.
Ad Hermione ogni tanto capitava di posare una mano sul proprio petto e provare a sentire se veramente quello cotinuava a pulsare,ritmeticamente,seguendo il flusso del proprio respiro.
“Ron,non possiamo paragonare un problema con Hermione a uno col Signore Oscuro”borbottò Harry,lanciandogli un’occhiata di disappunto
“hai ragione,Harry”assentì Ginny,dorridendo
Hermione alzò la testa,sorpresa.
Ginny la stava appoggiando?Caspita.
“Hermione non è pelata.Ancora”ghignò,impugnando la bacchetta con aria minacciosa
Hermione si alzò in piedi di scatto.
La sua battuta sarebbe stata simpatica,in un altro momento.
Possibile che tutto potesse essere così sbagliato,nonostante lei avesse fatto la scelta giusta?
Perché aveva fatto la scelta giusta,vero?
“Harry,non ho intenzione di lasciarmi deridere.Ancora”replicò Hermione,prima di sorridere diabolicamente “è questione di Dean-nità”sillabò impercettibilmente,in modo che solo l’amica potesse sentire cosa avesse effettivamente detto.
Di fatti quelli impallidì,stringendo le dita alla bacchetta.
“qui l’aria si fa pesante.Esco”ringhiò Ginny,afferrando la sciarpa
“Oh,no,cara mia.Sono io ad uscire”scattò Hermione,afferrando il mantello e saettando verso la porta.
Il suo piede si impigliò e lei rovinò a terra,o meglio,rovinò nelle braccia di-
-ella pioggia.
Draco Malfoy la strinse a sé,aiutandola a rialzarsi.
Quel contatto impercettibile col suo corpo la scosse,ricordandole il dolce sfiorare delle loro labbre e quel “senza pensieri” che esisteva solo quando lo toccava,quando lo baciava..quando era Draco e non Malfoy.
“tutto a posto,Granger?”sibilò questo,allontanandola da sé con disinvoltura e prendendo posto a sedere con i suoi scagnozzi.
Hermione avrebbe trovato piuttosto degradante stare con degli individui che probabilmente si confondevano persino a sillabare il lorno nome,figurarsi un semplice incantesimo.
“s-si”balbettò,bloccandosi
Gli occhi della ragazza le scivolavano addosso.
Pioggia.
La lasciavano allontanare per un momento e quando lei cercava quello sguardo,tornavano,vigili,fuggendo poi,di nuovo.
Mare.Onde.
Il ghiaccio delle sue iridi.

Tanto lei sceglie sempre te.

Dolore.
Il suo,il mio.
Il nostro.
Hermione sentendo il battere del suo cuore si domandò che fine avesse fatto il proprio.
Pur continuando a respirare,sapeva di non riuscire a sentirlo.
Sembrava essersi bloccato,in un effimero attimo in cui stava assaporando la morte,per poi ripartire e affidarsi alla vita,fino a quando quel battito non si sarebbe di nuovo mescolato a quello di Draco.
Hermione distolse infine lo sguardo,osservando la pioggia che lentamete scacciava la neve.Forse,mandando via l’inverno,avrebbe mandato via anche il proprio dolore oppure l’avrebbe solo trasformato in acqua,aspettando il gelo successivo.
Hermione rabbrividì,muovendo un passo verso la porta.
Tutti erano lì,eppure non si era mai sentita così sola.
Forse era davvero come diceva suo nonno.
Il vero amore esiste.
Solo che quando lo capisci,può essere già finito.

***


tutte le sere io prego di potergli sopravvivere,
 perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa.
Cime Tempestose.



Hermione sapeva che la preparazione per gli esami di metà anno,doveva occupare molto del suo tempo;era sempre stato così,era una piccola certezza.
Ogni volta si ritrovava con Harry e Ronald a ripassare ogni singolo incantesimo e molto spesso quelle formule si tramutavano in risate da parte dei due ragazzi e rimproveri da parte sua.
Hermione ascoltava il solo scricchiolare delle pagine sulle sue dita,la debole fiammella di una candela accanto al pesante tomo che stava consultando.

“non sopporto chi fa stare male le donne al posto mio”

Bastardo.
Era stato sincero,Draco Malfoy era stato sincero.
Solo lui poteva farla stare male,solo lui poteva far soffrire qualsiais donna.
Era così che si entivano le donne di Malfoy?
Le donne di Malfoy.
Da quando lei si era considerata una di queste?

“fossi in te smetterei di credermi,Granger.Davvero”

Hermione lasciò che una lacrima bagnasse la pagina giallognola del libro.
Non le importava delle pagine scritte.
Inutili pagine vissute.
Aveva sempre considerato la vita come un libro,un libro di cui basta continuare a leggere per andare avanti.Allora perché lei era ancora ferma alla stessa parola:Dolore.?
Le sue mani si strinsero alla carta sottile,sfiorandone i lati.
Hermione sentì il polpastrello bruciarle mentre sul dito tagliato cominciava ad apparire una piccola macchia di sangue.
Sangue.

Sono quello che sono e non voglio apparire diverso

Sangue.

“dall’odio alll’amore c’è la distanza di un bacio”

Sangue.

Hermione poteva sentire il fiato caldo del ragazzo sulla propria pelle,sentire le sue mani vicino al proprio viso e la bocca di Malfoy che si avvicinava alla sua,esitante.
“no!”Hermione lo bloccò,portando le braccia avanti e spingendolo contro il muro,con rabbia.
“cosa vuoi da me?io non sono una delle tue sciacquette!”incrociò le braccia al petto,guardandolo con rancore
“si vede.Non sei per niente divertente.Tutte le mie sciacquette,testuale,si divertivano un sacco,credimi


Sangue.

“vado dall’uomo della mia vita”rispose Hermione,sorridendo di scherno
“allora non avrai da camminare molto”


Sangue.
Hermione guardò un’ultima volta il proprio dito.
Non esistono regole in guerra e in amore.
Sangue.
Non aveva importanza se fosse puro o meno.
Non esistono regole in guerra e in amore.

*

Andai nei boschi per vivere in profondità, succhiando tutto il midollo della vita,
sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto(attimo fuggente)


Hermione sentiva i propri passi sulla neve.
Non le importava se fossero rimaste delle impronte di se stessa,dietro di lei.
Il sangue era più importante.
Il richiamo del sngue valeva più di tutto.
Alcuni fiocchi le sfiorarono le labbra ed Hermione rabbrividì,desiderando ardentemente che ci fosse lui,lui soltanto.
Sarebbe bastato il suo fiato e ancora una volta il sole sarebbe potuto anche tramontare.
Inspirò profondamente prima di accellerare e cominciare di nuovo a correre in direzione del campo da Quidditch.
Sentiva il tocco del vento.
Catherine Heathcliff in Cime Tempestose.
Non le importaba,in fondo che valore ha la morte quando si lascia la propria anima a qualcuno?che valore ha la vita quando questa non ti appartiene più?
Hermione continuò a correre.
Che valore aveva l’amore se era come l’odio?
Hermione continuò a correre.
Sentiva il proprio fiato sul collo e il petto le pulsavo ma doveva arrivare.
Doveva raggiungerlo.
Hermione continuò a correre.
Il tramonto,lentamente,lasciava spazio alle stelle,che brillavano speranzose all’orizzonte.
Hermione continuò a correre.
Sentì i suoi passi prima ancora di riuscire a vederlo.
Quelli dovevano essere i suoi,non poteva essere altrimenti.
Il modo in cui si confondevano coi propri,il loro soffice,lento strascicare,il debole scintillio dei suoi capelli che si mescolava all’oro della notte e al rosso del Tramonto.
Hermione continuò a correre.
Sentire i propri passi sulla neve le faceva male,consapevole che ogni passo verso di lui era un passo di meno verso di sé.
Hermione continuò a correre.
Arriva,però,un momento in cui bisogna fermarsi,smettere di cercare di raggiungere qualcosa e vivere.
Vivere per non morire.
Le sue labbra si dischiusero per implorare il suo nome al vento,supplicandolo di non farlo scivolare via.
Hermione vedeva i suoi occhi grigi che la studiavano,malinconici.
“Granger..”mormorò questo,stupito,smettendo di camminare.
Hermione si fermò,ansimando,posando le mani sulle ginocchia,cercando di non crollare a terra,esamine.
Non poteva mancarle il fiato adesso.
Non proprio quando aveva deciso di cominciare a vivere davvero.
“Granger..”ripetè,scuotendo la testa e sorridendo di scherno “se sei qua per il tuo tomo di-”
“sta' zitto”ansimò questa,portandosi una mano al petto e cercando di riprendere fiato “sta' zitto”ripetè,in un mormorio sommesso.
Malfoy alzò lo sguardo su di lei,pensoso.
“come scusa?”
“i-io..io”cominciò Hermione,cercando di non affondare nel ghiaccio ..sei una codarda,Granger..No.No.Alzò di nuovo lo sguardo su di lui e per un attimo ebbe la consapevolezza che forse quel ghiaccio,avrebbe potuto sciogliersi,se qualcuno ci avesse provato.
E forse,per quanto potesse essere assurdo,doveva provarci lei.
“Granger?”
Hermione sentiva le gambe che le tremavano.
Più di sempre.
Spostò lo sguardo sul proprio dito,sfiorando il piccolo segno rosso sul polpastrello.
Sangue.
“i-io…anche tu”concluse in un sussurro,smettendo di ansimare.
In quel momento ebbe l’impressione che persino il respiro le si fosse mozzato in gola ed ebbe paura che fosse così che si moriva,smettendo semplicemente di respirare.
Si muore perché non c’è più ossigeno.
Si muore perché il cuore si rifiuta di battere.
“anche tu,cosa,Granegr?”
“anche tu..mi sei mancato”sussurrò

Spesso quando si lascia il proprio cuore a qualcuno,ce ne rendiamo conto solo quando ce ne viene donato in cambio un altro.

Draco si avvicinò,rapidamente,violando la distanza che li separava.
Violando la distanza del sangue.
Nei suoi occhi non c’era più malinconia,solo una smarrita emozione che cresca ogni attimo,silenziosamente.
Le sue labbra si posarono su quelle di Hermione con violenza,sbaragliando ogni ostacolo,impadronendosi di ogni centimetro della sua bocca.
Le sue mani calde la avvolsero bramose,senza esitazione,mentre i loro petti si sfioravano,vibrando l’uno al contatto dell’altro.
La violenza,la rabbia,il desiderio,l’amore,con il quale la stava bramando,la confondeva.
Sentiva le sue labbra sulle proprie,le loro lingue che danzavano ritmicamente mentre i loro petti respiravano in simbiosi,nutrendosi l’uno dell’altro,respirando l’amore che li sconvolgeva.Le loro ciglia che si riscladavano a vicenda,scacciando i fiocchi di neve che prepotenti volevano riportare l’inverno.
Le sue mani che le tenevano la vita,le spalle e le braccia,tenendola ferma,impedendole di scappare.
Come se lei desiderasse farlo.
Sangue.
Puro semplice stupido legame di sangue.
Draco si staccò,continuando a sfiorarle la palle e mormorandole da quella posizione poche,sufficienti parole:
“Granger,non provare a dirmi di andarmene.Qualsiasi cosa tu faccia,non servirà”
“esistono delle regole in guerra e in amore”sussurrò lei,lasciando che il proprio respiro si infrangesse sulle labbra di lui,inebriandole.
Quando due cuori battono insieme per la stessa cosa è inutile tenerli lontani per tentare di sopravvivere.Si rischia di farli morire e basta.
“illuminami,Granger,illuminami..”sibilò questo,continuando a baciarle le labbra e mordicchiarle,non riuscendo a satccarsi da quella bocca che sembrava infondergli la vita.
Vita dannata.
“ad esempio smettere di baciarmi mentre parliamo..”sussurrò,consapevole che nessuno dei due era desideroso di farlo.
Le labbra di Malfoy continuavano a sfiorare le sue,elettriche,lasciandola ogni volta senza respiro,prendendone ogni brandello d’anima rimasta.
Anima dannata.
Gl occhi grigi si schiusero per sfiorarle semplicemente una guancia.
Le sue labbra si mossero nuovamente su quelle della ragazza,violando la nuova regola imposta,Ronald aveva paura di prendersi le cose,Malfoy le faceva sue e basta,non importava a chi le sottraesse.
E mentre quel desiderio violato si infrangeva sulle sue labbra,Hermione sorrise,lasciandosi baciare,senza avere la forza di smettere più.
Vivere.
Vivere.
Come aveva potuto accontentarsi di esistere soltanto,in tutto quel tempo?
Il ragazzo fece scivolare il suo fiato caldo,il soffio di vita dell’amore,fra le labbra di lei,profano ricordo della Dannazione.
“in fondo non ho mai detto di seguire le regole..”
E mentre quelle poche parole si perdevano fra le proprie labbra,Draco Malfoy si chinò a baciarla di nuovo,riprendendosele.
Non importava cosa avrebbe detto.
Tanto,ogni volta,le sue labbra avrebbero dischiuso quelle di lei,per riprendersi il loro valore e impedirle di sopravvivere.
Vivere o morire.
Questo è il costo dell’esistenza.
Le vie di mezzo sono solo imitazioni.

*


Quando la guerra sarà finita, saremo troppo stanchi per goderci la vita. 

Jim Morrison




Ronald scivolò di soppiatto nel Parco,seguendo Hermione che correva,disperatamente,verso le stelle che si accendevano all’orizzonte.
Ron si strinse nel mantello,ascoltando il rumore del vento che gli fischiava nelle orecchie.
Osservava le impronte dei suoi passi,osservava quegli stessi passi come se avesse semplicemente potuto fermarli,farli voltare e farli venire verso di sé.
Spesso,però,quello che vogliamo non è quello che vogliono gli altri.
Ronald continuò a correre,seguendo le impronte,pregando con tu se stesso che lei tornasse indietro.
Non importava cosa avrebbe trovato una volta arrivato,l’unica cosa che importava era cosa stesse provando mentre correva,
I propri passi si mescolarono a quelli di Hermione.
Ronald sperò che quegli si sarebbero mescolati,come sempre,creando ombre sbiadite del loro passato,nascondendosi di nuovo nel presente,sfuggendo al futuro.

“mi ami,vero Hermione?”domandò con voce baritonale Ron,accarezzandole il volto.
“si”rispose senza esitazione,perdendosi nei suoi occhi oltremare.

Idiota.
Era stato un idiota a crederle.
I suoi occhi catturarono l’immagine del corpo di Hermione che sfiorava quello di Malfoy,delle loro labbra che si cercavano.
Non importava quanto Ron chiudesse gli occhi,quelle brevi immagini si sarebbero ripetute nella sua testa,all’infinito,dimenandosi al cuore.

“tranquillo,Weasley.Lei sceglie sempre te”

Malfoy era un bugiardo.
Eppure,lui gli aveva creduto.

A Hermione non piacciono certe smancerie.Preferisce le cose semplici.E poi noi stiamo insieme da mesi,a che servono certi gesti?"bronotlò Ron,avvampando "miseriaccia,Hermione non è una ragazza come le altre

Una ragazza come le altre.
Ronald lasciò che una lacrime gli colasse lungo la guancia.
Non gli importava se qualcuno lo avesse visto.
Aveva imparato che quando si tiene a una persone bisogna dimostrarlo,altrimenti si rischia di perderla.

Il vero amore esiste.
Solo che quando lo capisci,può essere già finito.

*

Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre. 

Jim Morrison


Ronald camminava silenziosamente sotto il mantello,sperando di non scontrarsi contro nessuno;imbrogliare Harry per ottenere il mantello era stato semplice persino per lui che non si distingueva certo per piani estremamente geniali.
Il corridoio che portava al dormitorio dei Serpeverde era ombroso e pesanti tede scure coprivano le finestre,impedendo alla luce di penetrare.
Ronald continuò a camminare,fermandosi solo quando fu giunto davanti alla porta del dormitorio.
Adesso doveva solo aspettare,aspettare che il Lombrico uscisse e poi lo avrebbe colpito senza pietà.
Non gli importava se fosse stato espulso.
Non gli importava niente.
Ronald rimase immobile,aspettando che qualcuno entrasse o uscisse dal dormitorio.
Uno scricchiolio attirò la sua attenzione mentre tre ragazzi uscivano,brandendo le bacchette e guardandosi attorno con circospezione.
Ronald strizzò gli occhi per vedere meglio chi fosse.Uno era senza dubbio il Furetto Platinato,gli latri potevano essere vagamente i suoi amici.Ronald si avvicinò di soppiatto,cercando di carpire qualche parola o di vedere meglio.
Sgrabò gli occhi non appena vide che Zabini,o perlomeno quello che doveva esserlo,strava tenendo la mano a Malfoy.
Ronald strizzò ancora di più gli occhi e rimase immobile,sorridendo appena.
Soldi.
Zabini e Goyle studiavano Malfoy,taciturni.
Ronald si avvicinò ancora,lentamente.
Non riusciva a sentire cosa dicessero ma non aveva importanza.
Malfoy sembrava impaziente e si guardava attorno con circospezione.
Tyger gli tendeva i soldi,replicandogli qualcosa di poco intelligente,probabilmente.
Draco replicò qualcosa,funerio,allontanandosi in direzione della Sala Grande.
“ti sei fatto la Granger,Malfoy!questi erano i patti!”gridò Zabini,tanto che Ron riuscì a sentire ogni singola parola con chiarezza prima
voltarsi indietro e incamminarsi verso il proprio dormitorio,guardando un'ultima volta gli occhi di Mafloy.
Scrutò i suoi occhi grigi.
Quegli occhi grigi in cui si era riflessa Hermione.
Non avrebbe combattuto Draco Mafloy con la violenza.
Avrebbe usato la sua stessa arma:
Il dolore.
E con quello che aveva scoperto,il Dolore sarebbe stato immenso e gratificante.
Gratificante.
E mentre Malfoy scompariva dietro l’angolo,Ronald pensò che forse sarebbe stato molto divertente vederli soffrire,insieme.
Quella sarebbe stata l’ultima volta che Hermione Grager si era specchiata nel grigio malinconico delle sue iridi.
L’unica cosa in cui si sarebbe potuta riflettere,da quel momento in poi,sarebbero state le sue stesse lacrime.

*

Meno di un'ora prima.

La felicità è fatta d'un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto.

Jim Morrison

Hermione inspirò il suo profumo,posando la testa sulla sua spalla.
Draco le alitava sul volto,riscaldandola.
Le sue labbra si posarono ancora su quelle di Hermione.
Profumo.
“Perché fai questo?”borbottò la ragazza,distaccandosi appena
“perché,esistono regole in amore,allora?”la rimproverò questo,continuando a sfiorarle le labbra,sensuale
“non saprei.Tu le rispetteresti?”domandò Hermione,allotanando il viso per guardare quegli occhi che le insegnavano sempre cose nuove.
“mi sembra di essere stato chiaro”sussurrò questo,perdendo le ultime parole in un lungo bacio
Profumo.
Profumo di dolore.

Non c’era gusto a giocare con Harry Potter in mezzo.Vincere diventava fin troppo semplice.



ps.mi ripeto(lo ammetto),voglio sapere cosa ne pensate del mio modo di scrivere.Vorrei saperlo da persone diverse..di alcuni di voi ho già avuto dettagli,ma di altri non so nulla.Mi farebbe piacere oltre che essermi di aiuto per il libro che sto portando avanti,più che per la fic in sè.Fatemi questo regalino,non costa nulla.Grazie dell'appoggio che mi date,Lucrezia.
  
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