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Autore: Purelove    13/01/2010    13 recensioni
Edward, Alice e Emmet sono fratelli e per di più sono i principi della famiglia reale italiana.
Per la loro condotta vengono spediti in America, a Forks, per riscattarsi dalle bravate commesse sul suolo italiano, lontano dai lussi e dalle tentazioni, ma a Forks, i ragazzi continuano a comportarsi come prima vista l'assenza di paparazzi pronti ad immortalarli in ogni istante della loro vita...ma un incontro con una ragazza del posto può far cambiare i modi del principe ereditario?
Tutto inizia da una scommessa fatta tra i cinque ragazzi che li porterà a dividersi e fare di tutto pur di vincere ed è da questo gioco che forse si può trovare il vero amore ma come può nascere quando è stato costruito su pilastri instabili a causa di un gioco?
Perché alla fine si sà che prima o poi tutto viene a galla...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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PRIGIONIERA

AVETE LETTO IL CAPITOLO PRECEDENTE?

 CIAOOOO!! Ecco questo capitolo...doppio. Ci sono due POV: il primo è quello di Edward per poi terminare con quello di Bella.
E' un capitolo di transizione ma utile, nel prossimo ci sarà la conversazione con Charlie sperando che la prenda bene. Tenete le dita incrociate! XD

 

EDWARD:

Sono stravolto. S-T-R-A-V-O-L-T-O.
Aereo di linea? Mai più! Per mia sfortuna sono stato travolto da ragazzine urlanti, per non parlare dei paparazzi che ho trovato quando l'aereo è atterrato.
Per fortuna Alice è venuta immediatamente in mio soccorso.
«E Bella?» mi chiede guardando dietro di me cercando di scorgerla.
«Non c'è. È andata a Forks.»
Le labbra di mia sorella formano una O muta con tanto di occhi fuori dalle orbite.
«Ha detto di no?» chiede in ansia. Le metto le mani sulle spalle cercando di calmarla, «Ha detto di sì.»
Corruga la fronte, effettivamente non è il rientro che mi ero immaginato ma va bene lo stesso, l'importante è che lei sia felice.
«Ma torna vero? Vero?»
Non ero in ansia, affatto ma adesso a causa sua mi sento un fascio di nervi tanto che vorrei chiamarla immediatamente per sentire la sua voce e capire se va tutto bene, che non mi ha lasciato o rifiutato la mia proposta. Sta semplicemente informando suo padre di una decisione importante nel suo futuro. Tutto qui.
Dopo un'ora di viaggio in macchina continuando a sentire Alice che mi ripete che sarei dovuto andare con lei e non tornarmene in Italia, sono quasi tentato di far tornare indietro la macchina e prendere il primo volo per l'America. Mi mordo la lingua più volte cercando di non commettere questo errore.
«Quando mi chiamerà, andrò da lei.» dico non ammettendo repliche.
Appena scendo dalla macchina Lily viene a farmi le feste seguita da Emmet che probabilmente stava facendo una passeggiata con lei nei giardini di Palazzo.
«Bellina?» chiede guardando attraverso i vetri della macchina cercandola.
«E' andata a Forks.»
E' proprio vero che siamo fratelli. Nessuno scambio alla nascita. La stessa reazione di mia sorella la rivedo sul volto di Emmet. Incredibile.
«Alice e Jasper sono nel centro di un putiferio mediatico. Pensano che l'anello che loro due sono andati a portare a stringere serve per il loro matrimonio per farvi rimanere ancora un pò sotto copertura e Bellina ti ha detto di no?»
Possibile che tutti devono pensare ad un suo rifiuto quando non la vedono?
«Ora basta. Ha detto di sì. Devo fare una conferenza stampa?»
«Papà apprezzerebbe. Stava per uccidere Jazzy, lo sai quanto è geloso della sua unica figlia.» sghignazza Emmet dandomi una pacca sulla spalla. Alice sbuffa sonoramente riportando l'attenzione su di lei.
«Per adesso ci stiamo solo pensando. Papà deve avere un preavviso almeno di 2 anni.» barbotta mia sorella seguendoci fino in camera mia.
«Però non ci hai ancora detto il motivo per cui è tornata a Forks...» si lamenta Emmet sedendosi sulla poltrona accanto alla finestra.
«Voleva dirlo a suo padre prima dei paparazzi.»
Alice annuisce come se comprendesse e condividesse con lei questa scelta.
«Devo assolutamente distrarmi in questi giorni.» mormoro ma la cosa non sfugge a mio fratello. «Speriamo solo che non fai altre cazzate come hai fatto l'utlima volta.» commenta mettendosi la testa tra le mani immaginandosi già chissà quali mie mosse.
Evito di rispondere alla provocazione di Emmet cambiando totalmente discorso. «Nonna?» chiedo ad Alice che in questa stanza è l'unica che è rimasta seria.
«Terme.» risponde semplicemente. Effettivamente in questo periodo è sempre andata alle terme per rilassarsi e prendersi una pausa ma in questo momento le vorrei solo parlare visto che è stata lei a darmi l'anello di fidanzamento.
«La mamma lo sa.» Alice scatta su come una molla spaventandoci. «E allora?» chiede Emmet con una scrollata di spalle.
«Mamma non ha mai avuto quell'anello ma ad Edward la nonna la subito consegnato come se niente fosse.» spiega Alice sentendo già una morsa allo stomaco. Cavolo. Quindi sarà molto suscettibile su questo argomento. Perfetto. Veramente perfetto.
«Perchè non ha mai avuto l'anello?» chiede Emmet dando così sfogo anche alla mia curiostià. Questa cosa non la sapevo.
«Quando papà ha voluto fidanzarsi con lei, nonna non era d'accordo. Non ha acconsentito a darle l'anello.»
Ah.
«Eddy, la vedo dura.» commenta mio fratello.
Pensavo di dare la notizia ai miei insieme a Bella ma adesso, dopo questa notizia, credo che dovrò parlarne prima privatamente con i miei genitori.
«Voi non dite niente. Mamma non deve sapere niente delle mie intenzioni. Devo farlo io.»
Alice annuisce uscendo fuori dalla stanza mentre Emmet si intrattiene. «Rosalie?»
«Enorme come quando te ne sei andato via fratello.» commenta Emmet sorridendo. È proprio perso e sono contento di vederlo così. La ama alla follia, dalla prima volta che si sono visti è scattato qualcosa per entrambi. All'inizio si punzecchiavano a vicenda, poi con un pò di coraggio, mio fratello si è fatto avanti.
Sono insieme da quando avevano sedici anni.
La porta della mia camera si apre nuovamente mostrando un Jasper terrorizzato.
«Mi nascondete? Vi prego!»
Senza attendere una risposta si fionda sotto il letto come un ragazzino. Pochi secondi dopo entra mio padre con lo sguardo infuocato. «Jasper? È qui?»
Cercando di non ridere muovo la testa da destra a sinista in sincro con mio fratello.
«Se lo vedete mi dovete chiamare.»
Ancora una volta io e mio fratello annuiamo in contemporanea. Se apriamo bocca sono certo che scoppiamo a ridere ed inevitabilmente Jazz verrebbe scoperto e probabilmente massacrato.
Papà, anche se poco convinto, ci lascia da soli in camera. Pochi secondi dopo Esme entra tranquillamente e chinandosi sulle ginocchia alza le coperte del mio letto cercando Jasper.
«Tesoro non ti preoccupare. Gli passerà presto.» lo rincuora.
Questa casa è peggio di una sit-com! Scoppiamo a ridere mentre vedo Jasper spuntare fuori dal letto con uno sguardo mortificato. Fa un sorriso sforzato a mia mamma, sa benissimo che non è così. È pazzo il ragazzo.
«Siete tutti affetti dal virus del matrimonio in questi giorni?» chiede mamma soffermandosi su di me con lo sguardo. Da un bacio sulla testa a Jazz e lascia la stanza.
«Che cosa hai fatto?» chiede sghignazzando Emmet.
«Ho chiesto se in un futuro prossimo avrei potuto chiedere la mano di Alice.»
Emmet ed io scoppiamo a ridere.
Adesso si spiega il motivo dello sguardo infervorato di papà quando è entrato.
«Mamma lo sa! Questo è certo!» mi dice Emmet dandomi una pacca sulla spalle.
Dopo quella frase l'ho pensato subito anche io.
Escono tutti lasciandomi solo. Opto per una doccia e un breve pisolino in attesa che il volo di Bella atterri in America.



BELLA:

Non devo tornare indietro. Non devo tornare indietro.
Me lo sto ripetendo come un mantra da quando ho messo piede a Forks.
Il grigiore di Forks mi fa desiderare di essere ancora nella primaverile Volterra ma sopratutto mi sto chiedendo come cavolo mi è venuta in mente questa idea.
Dovevo farlo partire con me ma non sapendo la reazione di Charlie ho preferito restare nei primi danni.
Non so se l'ha perdonato o comunque potrebbe appoggiarmi nella mia scelta visto quello che ho passato. Lui mi è stato accanto come meglio ha potuto. Noi due abbiamo dei caratteri molto particolari ma capivo benissimo ogni suo gesto, seppur minimo, per cercare di farmi stare meglio.
«Papà!»
Di certo non mi aspettavo di trovarlo ad aspettarmi dietro le porte scorrevoli.
«Mi ha avvisato Edward.» mi spiega cercando la mia valigia che ovviamente però non possiedo. «La tua valigia?»
«Non mi serve.»
«Sei scappata per caso?» mi chiede iniziando ad agitarsi per il nervoso.
«No, stai tranquillo. Niente di tutto quello che puoi immaginare. Ho solo pensato di viaggiare leggera visto che tanto a casa ho tutto quello che mi serve.» gli spiego mentre mi accompagna alla macchina.
«Immagino quindi che questi viaggi intercontinuentali non sono ancora terminati.» sbuffa mentre saliamo nella macchina della polizia. Perfetto, tutti andranno così piano che a questo punto arriveremo a mezzanotte.
Per tutto il viaggio non parliamo, restiamo in silenzio.
Mi godo il paesaggio guardando con una punta di malinconia la città di Forks. Quando arriviamo a casa scatto in bagno per fare una doccia, mi asciugo velocemente i capelli senza prestargli però la minima attenzione.
Sembra così strano adesso tornare in questa casa dopo tutto quello che ho passato in Italia. Di certo mi mancherà dormire con Edward.
Appena esco dalla doccia prendo il cellulare.
"Mi machi già", invio aspettando trepidante una risposta mentre cerco di fare il calcolo delle ore di differenza tra l'Italia all'America. Mi sembra otto. Quindi da lui sarà notte inoltrata.
Ci rimango veramente male perchè volevo sentirlo, almeno con un messaggio.
Pochi secondi dopo sento il cellulare vibrare, scatto a sedere sul letto.
"Ti amo".
Il cuore scalpita. Sento già la sua mancanza e dio solo sa quanto vorrei chiedergli di raggiungermi immediatamente ma non posso. Domani ne parlerò con mio padre e in base alla sua risposta vedrò il tempo che mi serve per fargli apprezzare l'idea.
È strano come una volta lontani l'uno dall'altro, tendo a peggiorare la situazione. Sono giovane, questo lo so ma Edward ed io ne abbiamo parlato a lungo. Ci sposeremo solo a studi terminati, non abbiamo fretta perchè noi due ci apparteniamo.

 

Allora? Che ne dite? Piaciuto anche se è stato di transizione?
Spero di sì. Mi raccomando ricordatevi di commentare che mi fa molto piacere. E' un periodaccio per me e mai come adesso avrei bisogno di sentirvi. Non deludetemi please...

Per chi ancora non lo sapesse ho creato un blog dove metto le anticipazioni dei capitoli visto che non tutti possono seguire su facebook. Tenetelo sott'occhio perchè potrete trovare tante cosine riguardanti la storia e....(non ho ancora finito => ) vi lascio le parole calde delle altre mie storie così se ne avete voglia potete leggerle.

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