AVETE LETTO IL CAPITOLO PRECEDENTE?
CIAOOOO!! Ecco questo capitolo...doppio. Ci sono
due POV: il primo è quello di Edward per poi terminare con quello di
Bella.
E' un capitolo di transizione ma utile, nel prossimo ci sarà la
conversazione con Charlie sperando che la prenda bene. Tenete le dita
incrociate! XD
EDWARD:
Sono stravolto. S-T-R-A-V-O-L-T-O.
Aereo di linea? Mai più! Per mia sfortuna sono
stato travolto da ragazzine urlanti, per non parlare dei paparazzi che ho
trovato quando l'aereo è atterrato. Per fortuna Alice è venuta immediatamente in mio
soccorso.
«E Bella?» mi chiede guardando dietro di me
cercando di scorgerla.
«Non c'è. È andata a
Forks.»
Le labbra di mia sorella formano una O muta con
tanto di occhi fuori dalle orbite.
«Ha detto di no?» chiede in ansia. Le metto le
mani sulle spalle cercando di calmarla, «Ha detto di sì.»
Corruga la fronte,
effettivamente non è il rientro che mi ero immaginato ma va bene lo stesso,
l'importante è che lei sia felice.
«Ma torna vero? Vero?»
Non ero in ansia, affatto ma
adesso a causa sua mi sento un fascio di nervi tanto che vorrei chiamarla
immediatamente per sentire la sua voce e capire se va tutto bene, che non mi ha
lasciato o rifiutato la mia proposta. Sta semplicemente informando suo padre di
una decisione importante nel suo futuro. Tutto qui.
Dopo un'ora di viaggio in
macchina continuando a sentire Alice che mi ripete che sarei dovuto andare con
lei e non tornarmene in Italia, sono quasi tentato di far tornare indietro la
macchina e prendere il primo volo per l'America. Mi mordo la lingua più volte
cercando di non commettere questo errore.
«Quando mi chiamerà, andrò
da lei.» dico non ammettendo repliche.
Appena scendo dalla macchina
Lily viene a farmi le feste seguita da Emmet che probabilmente stava facendo una
passeggiata con lei nei giardini di Palazzo.
«Bellina?» chiede guardando
attraverso i vetri della macchina cercandola.
«E' andata a
Forks.»
E' proprio vero che siamo fratelli. Nessuno
scambio alla nascita. La stessa reazione di mia sorella la rivedo sul volto di
Emmet. Incredibile.
«Alice e Jasper sono nel centro di un putiferio
mediatico. Pensano che l'anello che loro due sono andati a portare a stringere
serve per il loro matrimonio per farvi rimanere ancora un pò sotto copertura e
Bellina ti ha detto di no?»
Possibile che tutti devono pensare ad un suo
rifiuto quando non la vedono?
«Ora basta. Ha detto di sì. Devo fare una
conferenza stampa?»
«Papà apprezzerebbe. Stava per uccidere Jazzy,
lo sai quanto è geloso della sua unica figlia.» sghignazza Emmet dandomi una
pacca sulla spalla. Alice sbuffa sonoramente riportando l'attenzione su di
lei.
«Per adesso ci stiamo solo pensando. Papà deve
avere un preavviso almeno di 2 anni.» barbotta mia sorella seguendoci fino in
camera mia.
«Però non ci hai ancora detto il motivo per cui
è tornata a Forks...» si lamenta Emmet sedendosi sulla poltrona accanto alla
finestra.
«Voleva dirlo a suo padre prima dei
paparazzi.»
Alice annuisce come se comprendesse e
condividesse con lei questa scelta.
«Devo assolutamente distrarmi in questi giorni.»
mormoro ma la cosa non sfugge a mio fratello. «Speriamo solo che non fai altre
cazzate come hai fatto l'utlima volta.» commenta mettendosi la testa tra le mani
immaginandosi già chissà quali mie mosse.
Evito di rispondere alla
provocazione di Emmet cambiando totalmente discorso. «Nonna?» chiedo ad Alice
che in questa stanza è l'unica che è rimasta seria.
«Terme.» risponde
semplicemente. Effettivamente in questo periodo è sempre andata alle terme per
rilassarsi e prendersi una pausa ma in questo momento le vorrei solo parlare
visto che è stata lei a darmi l'anello di fidanzamento.
«La mamma lo sa.» Alice
scatta su come una molla spaventandoci. «E allora?» chiede Emmet con una
scrollata di spalle.
«Mamma non ha mai avuto quell'anello ma ad
Edward la nonna la subito consegnato come se niente fosse.» spiega Alice
sentendo già una morsa allo stomaco. Cavolo. Quindi sarà molto suscettibile su
questo argomento. Perfetto. Veramente perfetto.
«Perchè non ha mai avuto
l'anello?» chiede Emmet dando così sfogo anche alla mia curiostià. Questa cosa
non la sapevo.
«Quando papà ha voluto fidanzarsi con lei, nonna
non era d'accordo. Non ha acconsentito a darle l'anello.»
Ah.
«Eddy, la vedo dura.»
commenta mio fratello.
Pensavo di dare la notizia ai miei insieme a
Bella ma adesso, dopo questa notizia, credo che dovrò parlarne prima
privatamente con i miei genitori.
«Voi non dite niente. Mamma non deve sapere
niente delle mie intenzioni. Devo farlo io.»
Alice annuisce uscendo fuori
dalla stanza mentre Emmet si intrattiene. «Rosalie?»
«Enorme come quando te ne
sei andato via fratello.» commenta Emmet sorridendo. È proprio perso e sono
contento di vederlo così. La ama alla follia, dalla prima volta che si sono
visti è scattato qualcosa per entrambi. All'inizio si punzecchiavano a vicenda,
poi con un pò di coraggio, mio fratello si è fatto avanti.Sono insieme da quando
avevano sedici anni.
La porta della mia camera si apre nuovamente
mostrando un Jasper terrorizzato.
«Mi nascondete? Vi
prego!»
Senza attendere una risposta si fionda sotto il
letto come un ragazzino. Pochi secondi dopo entra mio padre con lo sguardo
infuocato. «Jasper? È qui?»
Cercando di non ridere muovo la testa da destra
a sinista in sincro con mio fratello.
«Se lo vedete mi dovete
chiamare.»
Ancora una volta io e mio fratello annuiamo in
contemporanea. Se apriamo bocca sono certo che scoppiamo a ridere ed
inevitabilmente Jazz verrebbe scoperto e probabilmente
massacrato.
Papà, anche se poco convinto, ci lascia da soli
in camera. Pochi secondi dopo Esme entra tranquillamente e chinandosi sulle
ginocchia alza le coperte del mio letto cercando Jasper.
«Tesoro non ti preoccupare.
Gli passerà presto.» lo rincuora.
Questa casa è peggio di una sit-com! Scoppiamo a
ridere mentre vedo Jasper spuntare fuori dal letto con uno sguardo mortificato.
Fa un sorriso sforzato a mia mamma, sa benissimo che non è così. È pazzo il
ragazzo.
«Siete tutti affetti dal virus del matrimonio in
questi giorni?» chiede mamma soffermandosi su di me con lo sguardo. Da un bacio
sulla testa a Jazz e lascia la stanza.
«Che cosa hai fatto?» chiede
sghignazzando Emmet.
«Ho chiesto se in un futuro prossimo avrei
potuto chiedere la mano di Alice.»
Emmet ed io scoppiamo a
ridere.
Adesso si spiega il motivo dello sguardo
infervorato di papà quando è entrato.
«Mamma lo sa! Questo è certo!» mi dice Emmet
dandomi una pacca sulla spalle.
Dopo quella frase l'ho pensato subito anche
io.
Escono tutti lasciandomi solo. Opto per una
doccia e un breve pisolino in attesa che il volo di Bella atterri in
America.
BELLA:
Non devo tornare indietro. Non devo tornare
indietro.
Me lo sto ripetendo come un mantra da quando ho
messo piede a Forks.
Il grigiore di Forks mi fa desiderare di essere
ancora nella primaverile Volterra ma sopratutto mi sto chiedendo come cavolo mi
è venuta in mente questa idea.
Dovevo farlo partire con me ma non sapendo la
reazione di Charlie ho preferito restare nei primi danni.
Non so se l'ha
perdonato o comunque potrebbe appoggiarmi nella mia scelta visto quello che ho
passato. Lui mi è stato accanto come meglio ha potuto. Noi due abbiamo dei
caratteri molto particolari ma capivo benissimo ogni suo gesto, seppur minimo,
per cercare di farmi stare meglio.
«Papà!»
Di certo non mi aspettavo di
trovarlo ad aspettarmi dietro le porte scorrevoli.
«Mi ha avvisato Edward.» mi
spiega cercando la mia valigia che ovviamente però non possiedo. «La tua
valigia?»
«Non mi serve.»
«Sei scappata per caso?» mi
chiede iniziando ad agitarsi per il nervoso.
«No, stai tranquillo. Niente
di tutto quello che puoi immaginare. Ho solo pensato di viaggiare leggera visto
che tanto a casa ho tutto quello che mi serve.» gli spiego mentre mi accompagna
alla macchina.
«Immagino quindi che questi viaggi
intercontinuentali non sono ancora terminati.» sbuffa mentre saliamo nella
macchina della polizia. Perfetto, tutti andranno così piano che a questo punto
arriveremo a mezzanotte.
Per tutto il viaggio non parliamo, restiamo in
silenzio.
Mi godo il paesaggio guardando con una punta di
malinconia la città di Forks. Quando arriviamo a casa scatto in bagno per fare
una doccia, mi asciugo velocemente i capelli senza prestargli però la minima
attenzione.
Sembra così strano adesso tornare in questa casa
dopo tutto quello che ho passato in Italia. Di certo mi mancherà dormire con
Edward.
Appena esco dalla doccia prendo il
cellulare.
"Mi machi già", invio aspettando trepidante una
risposta mentre cerco di fare il calcolo delle ore di differenza tra l'Italia
all'America. Mi sembra otto. Quindi da lui sarà notte
inoltrata.
Ci rimango veramente male perchè volevo
sentirlo, almeno con un messaggio.
Pochi secondi dopo sento il cellulare vibrare,
scatto a sedere sul letto.
"Ti amo".
Il cuore scalpita. Sento già
la sua mancanza e dio solo sa quanto vorrei chiedergli di raggiungermi
immediatamente ma non posso. Domani ne parlerò con mio padre e in base alla sua
risposta vedrò il tempo che mi serve per fargli apprezzare
l'idea.
È strano come una volta lontani l'uno
dall'altro, tendo a peggiorare la situazione. Sono giovane, questo lo so ma
Edward ed io ne abbiamo parlato a lungo. Ci sposeremo solo a studi terminati,
non abbiamo fretta perchè noi due ci apparteniamo.
Allora?
Che ne dite? Piaciuto anche se è stato di transizione?
Spero di sì. Mi
raccomando ricordatevi di commentare che mi fa molto piacere. E' un periodaccio
per me e mai come adesso avrei bisogno di sentirvi. Non deludetemi
please...
Per chi ancora non lo sapesse ho creato un blog dove metto le anticipazioni dei capitoli visto che non tutti possono seguire su facebook. Tenetelo sott'occhio perchè potrete trovare tante cosine riguardanti la storia e....(non ho ancora finito => ) vi lascio le parole calde delle altre mie storie così se ne avete voglia potete leggerle.
IL MIO BLOG THE REAL ME THE TWILIGHT SAGA's CELESTIAL PRIGIONIERA LA MIA PAGINA DI EFP
Kissoni