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Autore: CipDebbi    14/01/2010    1 recensioni
Sette anni dopo l'incontro con i Volturi, la nostra Nessie è cambiata, cresciuta. Diviene sempre piu' bella e a cio', il nostro Jacob, non potra' certo rimanere indifferente. Dovranno oltrepassare dubbi, paure, indecisioni, gelosie, ma quando tutto sembra essere perfetto, ecco che qualcosa incombe sul destino dei due ragazzi. Ma L'amore riuscira' a trionfare anche stavolta?
"E fu come la prima volta che vidi la luce. I suoi occhi emanavano gioia e felicita'. Era come se lo vedessi dopo anni di assenza. Eppure, c'era stata quella mancanza. C'era stata quell'ignoranza da parte mia, una sorta di sbadataggine. Ma in quel momento ero fra le sue braccia, ed il suo calore mi avvolgeva soave. Stringevo a me la cosa piu' bella della mia vita, cio' che amavo come nient'altro al mondo."
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap.3- Sorprise


[Pov Nessie]

Quando la mattina seguente mi svegliai, sentivo le gambe totalmente intorpidite, la schiena che faceva fatica a riprendere elasticita' e il collo teso ed indolenzito.
-Nessie sei un cerotto- Mi avrebbe beffeggiata Jake, se fosse stato presente. Eppure lui non c'era. Non era li' con me, non era in quella precisa stanza dove me ne stavo io, seduta sul mio morbidissimo letto. Quel pensiero basto' a farmi sentire dentro come una profonda voragine che mi squarciava il petto e non la smetteva di bruciare. Mi sentii debole in quel momento. Non capii cosa era dovuto al fatto che Jacob mi mancasse tanto. Eppure, mille volte avevo dormito senza di lui, senza le sue buffe storielle senza senso che non avrebbero mai fatto addormentare nemmeno un marmocchio e le sue ninna nanne inventate.
-Amore, e' pronta la colazione!- Mia madre probabilmente mi aveva sentita alzare dal letto, e per un momento ringraziai il cielo che mio padre fosse rimasto dai nonni, la sera precedente. Mia zia Alice, (con Rosalie come complice) mi avevano costretta ad imparare dieci inni nazionali per avere almeno un briciolo di privyce ogni tanto, cosa del tutto impossibile con il padre-leggi-pensieri-a-piacimento che mi ritrovavo. Avevo comunque apprezzato il loro sforzo. Non avrei assolutamente voluto che qualcuno dei miei sapesse cosa mi stava succedendo, e sinceramente, non lo sapevo nemmeno io.
-Buongiorno, Renesmee- Mia madre era dolce come al suo solito e mi meraviglio' che mi chiamasse Renesmee anziche' Nessie. E' vero che inizialmente quel nomignolo la disgustava e la faceva andare su tutte le furie se qualcuno si azzardava a susurrarlo soltanto, ma alla fin fine si era rassegnata. Come zia Rosalie, d'altronde.
-Vuoi un toast o preferisci una buona tazza di latte?-
-A cosa devo tutto questo mamma? Il fatto che posso dar libero sfogo ai miei pensieri senza che papa' mi si intrufoli nella mente?-
-Non per molto ancora..- Sorrise dispiaciuta. Sentii il suo scudo coinvolgermi e la porta di ingresso si spalanco' lasciando che la incantevole figura di mio padre facesse la sua comparsa. Sorrise sussurrando un -Buongiorno- ed io feci lo stesso, accennando con il capo. Mi guardo' attentamente e poi sbuffo voltandosi verso mia madre.
-Hai gia' alzato lo scudo?- Le chiese sorridendo.
-Hai gia' avuto l'intensione di vegabondare nella mente di tua figlia?- Lui allargo' il sorriso e Bella sospiro'. Le lascio' un bacio a fior di labbra e sorrise a sua volta a me, chiedendomi perdono con lo sguardo. Scossi la testa ridacchiando e continuai a mangiare il mio gruzzolo di cereali croccanti con i quali mia madre mi aveva praticamente riempito la tazza. Quando ebbi finito scrostai il resto della colazione dal tazzone colorato e mi affrettai a salire in camera per rendermi presentabile. Avevo detto a Jake che sarei andata da lui, la sera precedente per farmi accompagnare a scuola e io mantengo costantemente le mie promesse. Ci teneva a fare queste cose per me, pensava che arrivare a scuola di una bellissima Golf con un bellissimo licantropo incorporato fosse davvero un colpo basso. In fondo lo era stato, e sicuramente, fu molto meno imbarazzante di quando il primo giorno di scuola, feci la mia comparsa con la macchina di mio padre. Scacciando quei pensieri dalla testa, indossai un paio di Jeans scuri e una felpa rossa che si intonava perfettamente alle mie immancabili sneakers e mi affrattai ad uscire riempendo la borsa con tanto di cellulare e libro da leggere in caso di disperata crisi depressiva da bilogia. Salutai velocemente i miei e preso il cappotto, mi inoltrai in una fredda giornata invernale dirigendomi dal mio lupacchiotto.

[Pov Jake]

Incredibile come fosse puntuale Nessie quando non doveva andare in nessun posto cosi' importante. Era persino in anticipo di cinque minuti la sanghuisuga.
-Ehi, brutta pulce. Cosa ti  successo? Eddy ti ha buttato fuori dal bagno minacciandoti, per caso?- La stuzzicai. Quella mattina, in confronto alle sera precedente era completamente diversa, un'altra Nessie. Un'altra Nessie deliziosamente e ugualmente meravigliosa. Quei Jeans attillati mettevano in risalto le sue forme, e la cosa non mi piacque molto. Tutti quei polli che le gracchiavano dietro come cornacchie mi davano sui nervi, e se non fosse stato per il fatto che avrei messo a repentaglio tutto il branco, avrei voluto volentieri tirargli il collo come alle galline.
-Buongiorno anche a te, brutto cagnaccio..- Mi sorrise affettuosa con gli occhi ancora un po' assonnati e velati da qualcosa che non avevo mai visto prima. Brillavano di luce propria, erano a dir poco splendidi.
-Andiamo, non vorrai fare tardi anche una volta che arrivi in anticipo?- Scoppiai a ridere per il mancato senzo logico della frase, ma la sua risata cristallina mi mando' in escandescenza. Mille sonagli dolci e squillanti si emanavano nell'aria, e non potei fare a meno di accarezzarle uno zigomo perfettamente perfetto. Ecco cos'era Nessie. Perfetta. Meravigliosa, travolgente, unica, gioiosa, serena, altruista, dolce, sincera, libera, bellissima.. La amavo con tutto me stesso, ma avrei anche atteso una vita intera per averla mia. Finche' lei non mi avrebbe corrisposto io avrei dovuto tenere il becco chiuso, solo nel momento opportuno avrei dovuto confessarle il mio amore.
-A cosa pensi?- Mi chiese Nessie voltata verso il finestrino, guardando sconsolata la pioggia che picchiottava monotona sui vetri e sul tettino.
-A niente..- Risposi guardandola. -Perche'?-
-Perche' e quasi due giorni che ti incanti a fissare il vuoto, pensieroso. L'ho notato anche ieri sera.- Disse con voce atona.
-Beh', in realta' non sono certo io pensieroso in questi giorni.. Tu, piuttosto. Cos'hai?- Le chiesi cercando di sembrare meno invadente possibile. Mi guardo' fissa per due secondi, poi scosse la testa e torno' a guardare fuori.
-Niente, non ho niente.- Eppure mi sembrava che nella sua voce ci fosse qualcosa, qualcosa che nascondeva anche a me.
-Non voglio intromettermi nei tuoi affari.. Ma se c'è qualche problema io sono qui.. Se hai bisogno di qualcuno..-
-Si Jake, lo so- Sorrise senza guardarmi e ringraziai il cielo non non fosse in vena di litigare.
Arrivammo alla scuola in un baleno, e, come sempre succedeva, tutto il corpo studentesco fisso' lo sguardo attento su di noi. Cosa aspettavano? Un bacio appassionato forse? Nessie si copri' il capo con il cappuccio per non bagnarsi i capelli.
-Grazie Jacob- Disse fissando le sue pozze color cioccolato, dentro le mie, nere come la pece. Sorrisi. Sussurro' un -ciao- e sorridendomi un'ultima volta apri' lo sportello, correndo veloce verso i suoi amici.

 

Mi stavo giusto svaccando sul divano, quando il telefono' squillo' acuto. Il nervosismo che cresceva in me ad ogni squillo era tremendo. Balzai in piedi imprecando in tutte le lingue e afferrai la cornetta.
-Pronto.- Dissi scocciato.
-Vieni subito qui, abbiamo bisogno di parlarti.- Riconobbi la voce di Edward che non mi dette tempo di rispondere, ed aveva gia' riattaccato.
Sospirai rassegnato, e dando uno sguardo alle chiavi della macchina poggiate sul cassettone, decisi di fare una corsetta. Urlai a mio padre che sarei andato dai Cullen, e che se avesse avuto bisogno di qualcosa poteva chiamarmi al cellulare.
Mi affrettai ad uscire e mi trasformai, correndo freneticamente nella foresta della riserva.
-Eccoti, finalmente.- Mi accolse Alice senza sorridere.
-Ho fatto il prima possibile- Mi giustificai entrando ed aggangiandomi i pantaloni che mi ero legato alla caviglia. Feci il mio ingresso nel salotto e il tanfo che mi colpi' era del tutto nauseabondo. Vidi Edward in piedi davanti alla porta di cucina e mi fissava cercando di leggermi nella mente.
-Si, era proprio quello che avevo intenzione di fare- Io feci una smorfia e ripresi: - Che è successo?- Ero tranquillo, sapendo che la mia Nessie era a scuola, al sicuro.
-E' proprio pre questo che non è al sicuro Jake.- Quelle parole mi perforarono lo stomaco e il petto.
-Che significa?- Chiesi ansioso.
-Vieni, sediamo un momento, devo farti vedere una cosa.- Strubuzzai gli occhi.
-Hai appena detto che Nessie è in pericolo, e vuoi farmi vedere una cosa?? Dico ma sei impazzito?! Io vado a prenderla..-
-No! Nessie non sara' al sicuro quando tu ti farai vedere sulle soglie di quel Liceo. Per adesso è tutto sotto controllo- Disse calmo, ma il suo tono di voce lasciava trapelare la sua agitazione. In fondo Nessie era importante per me come per lui.
-Osservazione intelligente. Ora vieni.- Si volto' dirigendosi in cucina, dove l'odore vampiro era piu' percettibile. Quando la porta di spalcanco' non potei credere ai miei occhi e iniziai a ringhiare sottomesso. Cosa ci facevano qui??

Non finiro' mai di ringraziare tutte le meravigliose ragazze che ogni volta recensiscano questa storia. Vi devo davvero molto. Riguardo agli errori mi scuso con _Starlight_ e con tutte voi. Si nota vero che mi coglie l'ispirazione alle undici di sera? xD p.s: Lo so che perfettamente perfetto non si dice, era soltanto per sottolineare la meraviglia che è Nessie per Jacob. Spero che non siate rimasti cosi' O.O Grazie ancoraa
  
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