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Autore: Lussissa    14/01/2010    22 recensioni
-James?- Lui alzò lo sguardo su di lei, cercando di non pensare a quanto stesse male, in quel momento. -Mi baci?- James la guardò, sentendo la rabbia che piano piano gli saliva al petto. Ripensò a tutte le volte che aveva sperato di sentire quelle parole uscire da quelle labbra.[...] E lei era lì, calda, invitante, con le labbra che tremavano leggermente, gli occhi verdi velati da un sottile strato di lacrime, i capelli rossi scarmigliati, che dava voce ai suoi desideri più profondi con una semplicità disarmante.[...]Ma non poteva, maledizione. Non adesso, dopo tutto quello che era successo.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 26 Lily si torse le mani, nervosa.
Per quanto cercasse di evitarlo, non poteva fare a meno di sentirsi agitata.
Da quanto tempo non parlava con quello che era stato il suo migliore amico?
Non riuscì a trattenere una smorfia, amareggiata, suo malgrado.
Si ricordava bene quella sera in cui lui aveva minacciato di dormire tutta la notte davanti alla Signora Grassa, se lei non veniva a parlargli.
Lo stesso giorno in cui lui l'aveva chiamata Mezzosangue.
Ripensarci le faceva ancora male.
Eppure non poteva dire che non se lo aspettasse. Da tempo, ormai, le loro strade si erano separate. Forse già da quel primo di Settembre in cui erano stati smistati uno a Serpeverde e l'altra a Grifondoro la loro amicizia aveva iniziato a incrinarsi, anche se impercettibilmente, creando pian piano una spaccatura che si sarebbe allargata negli anni, lentamente ma in maniera inesorabile, fino alla rottura definitiva.
Aveva davvero sperato che l'amicizia potesse andare oltre alla rivalità tra case.
Fino all'ultimo, aveva ignorato il fatto che Emmeline e le altre le dicessero di lasciarlo perdere, che Serpeverde era e Serpeverde rimaneva.
Le aveva sempre ammonite per questi pregiudizi, eppure, quando era avvenuto il fatto, non aveva potuto fare a meno di pensare che loro, le sue amiche, gliel'avevano detto.
Ogni giorno, Emmeline le diceva che Piton aveva insultato qualcuno, Mezzosangue come lei.
Ogni volta che Marlene passava davanti a dei Serpeverde da sola, non poteva fare a meno di ricevere battutine sprezzanti che la facevano arrossire di rabbia, e tra quelli che la insultavano gli occhi grigi di Marlene riconoscevano sempre, in qualche modo, Severus.
E Mary non poteva fare a meno di ricordare con indignazione quello scherzo di cattivissimo gusto che le avevano fatto gli amici del Serpeverde.
Ma lei, stupida, ogni volta che si arrabbiava con lui, poi lo perdonava.
Tutte le volte che lui la supplicava, lei si ritrovava a cedere, semplicemente perchè lui le diceva che non era quello, il vero Severus Piton.
Fino a quel giorno, in cui tutto le si era rivelato chiaro, cristallino. Incredibile come fosse stato lui stesso a sbatterle in faccia la cruda realtà.
Era stato orribile.
Le era stato detto che tante cose della vita finiscono, l'amore forse in primis, con i suoi alti e bassi, con i suoi salti verso l'ignoto.
Ma l'amicizia, no.
Aveva sempre creduto che quella fosse una delle poche cose che permangono per sempre. La solidità che dà l'amicizia, la certezza che qualcuno tenderà sempre la mano per aiutarti, la felicità di sapere che non sarai mai solo, tutto quello, non aveva mai pensato che potesse finire.
Scomparire, svanire per una strada sbagliata.
Per degli ideali che lei non capiva.
Che gusto ci poteva essere, nel diventare seguace di un pazzo assassino?
No, proprio non capiva. Non capiva dove fosse finito quel bambino che giocava con lei. Era stato sostituito da un ragazzetto che si divertiva a giocare con il fuoco.
Un fuoco che era pericoloso, un fuoco con le fiamme nere e tenebrose.
Troppo tardi forse si era accorta che l'immagine che aveva lei di Severus era in realtà un'immagine idealizzata, che rimandava ancora a quel bimbo timido che la spiava da dietro una siepe, diversissima dall'immagine che invece il resto del mondo aveva di Severus.
Quando finalmente si era accorta della distinzione tra le due immagini, tra le due figure, ancora aveva tentato di convincersi che l'immagine che aveva il resto del mondo era quella distorta, sbagliata, che lei in realtà sapeva che Severus non era così.
Ma in realtà era lei che si sbagliava. E di grosso, anche.
Era stata così stupida.
Il Piton che lei aveva creduto di conoscere in realtà forse non era mai esistito.
E l'aveva scoperto a sue spese.
Sarebbe riuscita a parlargli, ora, dopo tutto questo tempo?
Lui l'avrebbe ascoltata?Come avrebbe reagito se gli avesse chiesto un favore?
Forse l'avrebbe cacciata via e basta.
Ma almeno, doveva tentare. Per lui, per James. Per tutto l'amore che lui le aveva sempre dato, e che lei non ricambiava mai abbastanza, forse.
Se avesse saputo che ora lei era lì, diretta verso l'antro dei Serpenti, per cercare il suo ex migliore amico, sicuramente si sarebbe arrabbiato.
Però lei doveva assolutamente sapere.
Non poteva sopportare di rimanere con le mani in mano. E per quanto detestasse ammetterlo, Piton era sicuramente il migliore in Pozioni, dopo Lumacorno.
Fu fortunata: non fu costretta a scendere fino ai sotterranei, per trovarlo.
Lo incontrò in un corridoio, da solo, fermo, col naso adunco chinato su un libro.
Tipico da Piton, girare per i corridoi senza curarsi di guardare dove metteva i piedi.
Per un attimo, Lily rimase interdetta. Cosa poteva dirgli?
Fu lui a sollevare il naso da dove stava leggendo, e voltarsi, avendo sentito dei passi provenienti dalla sua schiena.
Lily riconobbe i tratti dello stupore sul suo volto, nonostante il Serpeverde cercasse di rimanere impassibile.
Si fissarono, per un lungo istante, in silenzio. lei sentiva chiaramente tutta la decisione di poco prima scemare. Cosa ci faceva lì? Si accorse che era l'ultimo posto dove voleva stare, faccia a faccia con il Serpeverde.
Quel ragazzo era un estraneo.
-Lily?Cosa ci fai qui?-
Lei esitò.
Ecco, alla fine. Era lì, ormai era in ballo, e doveva ballare.
Non tentò di fare inutili giri di parole.
-Ho da chiederti un favore.-
Nonostante tutto, dentro di lei, le stesse urlando di scappare, la voce le uscì abbastanza risoluta da non far trapelare alcuna emozione. Sulla faccia di Piton si dipinse un'espressione scettica, con anche una lieve punta di sarcasmo.
-E perchè saresti venuta a cercare proprio me?-
Lily dovette mettere da parte tutto l'orgoglio che premeva per venir fuori, per rispondergli. E fu solo grazie al suo spirito di Grifondoro, che non ascoltò l'istinto di fuggire via a gambe levate.
Lo guardò di sottecchi.
Da quando lui la metteva così a disagio?Anche se disagio non era propriamente la parola giusta. Stare lì con lui in un corridoio deserto, osservando i suoi capelli unticci attaccati quasi al suo volto, mentre lui la scrutava, la...inquietava.
Davvero non si era mai accorta della luce strana, quasi distorta, fanatica, che luccicava in fondo ai suoi occhi neri?
Quegli occhi non avevano niente della limpida sincerità delle nocciole di James. Erano torbidi, le davano l'idea di qualcosa di malsano, di inquietante.
Erano sempre stati così, quegli occhi?
Una volta si fidava di lui.
Adesso, anche con la più buona volontà, no. Inutile girarci attorno.
Improvvisamente non le sembrava stata una buona idea, venire fin lì.
Ma ormai c'era. Doveva farlo, per James, si ripetè, per l'ennesima volta.
-Perchè credo tu sia la persona più indicata per farmi questo favore.- fu soddisfatta del fatto che non aveva usato un tono particolarmente partecipe. Era risultata fredda, dura. Aveva usato lo stesso identico tono dell'ultima volta in cui si erano parlati.
Piton piegò il viso in una smorfia, sentendo la rabbia montargli dentro alla velocità della luce.
-E dimmi, cosa ne pensa il tuo fidanzatino, del fatto che tu sia venuta a parlarmi?-
Era stato volutamente cattivo.
Lily strinse i pugni, sentendo tutto il suo autocontrollo sbriciolarsi, piano piano.
-Lascia fuori James da questa storia.- ogni traccia di distacco era sparita dalla sua voce.
Con rabbia, Severus fece una risata.
-Non ci posso credere.- scosse la testa. -Mister-sono-il-più-figo non sa che sei venuta a parlare con il suo peggior nemico?Cosa dirà quando lo scoprirà?Quanti giorni è che state assieme, tre settimane?-
-Due mesi.- sibilò la rossa. Non le piaceva dove stava andando a parere il Serpeverde.
Quello ghignò, divertito.
-Due mesi. E già vi tenete nascoste le cose?Non ti sembra un po' blanda, come relazione?-
Lily sembrò sobbalzare, impercettibilmente. Strinse gli occhi verdi a fessura, decisa a non dargliela vinta.
-Quello che succede tra me e James non è affar tuo.-
Improvvisamente, il viso di Piton si contorse, e gli occhi lampeggiarono d'ira.
-Vi date da fare, vedo.- lo sguardo si era puntato sul collo di Lily, che aggrottò la fronte, portandosi una mano dove lui la stava guardando insistentemente.
Arrossì di botto, sentendo con un dito cosa intendeva il Serpeverde. Lì, sul lato del collo, la palle era lievemente arrossata, un chiaro ricordo lasciato da quella mattina iniziata così bene.
Non se ne era nemmeno accorta, presa com'era nel cercare informazioni.
-Non sono affari tuoi.- ribadì, decisa, mascherando l'imbarazzo.
Lui la guardò, torvo.
-Ma certo. Dimmi, cosa pensavi di fare?Venire qui tranquilla, chiedermi un favore e io avrei dovuto risponderti subito, sissignora, pronto per servirla?Davvero, Lily, cosa ti aspettavi?Non mi parli per due anni e poi te ne salti fuori all'improvviso chiedendomi un favore?Chi sono io, il tuo cagnolino da guardia?-
A quelle parole, lei si infuriò.
-Non ci provare!Non provare a rinfacciarmi il fatto che non ti parlo. Non sono certo io quella che ha scelto di andare tra le schiere dei Mangiamorte.-
Improvvisamente, con un brivido, le tornò in mente un sogno che aveva fatto, in un tempo che le sembrava lontano anni luce.
Il primo dei suoi incubi.
James che si sposava con una ragazza incantevole dagli occhi verde mela, e poi lui, Severus Piton, che l'accusava di essere una sordida Mezzosangue.
-Avremmo potuto comunque essere amici.-
Lily strabuzzò gli occhi.
-Cosa?Piton, i tuoi amichetti probabilmente sono coloro che stanno dando la caccia ai miei genitori, alla mamma di Marlene, a un sacco di altre persone!come puoi davvero dire avremmo potuto comunque essere amici?Tu avevi in programma di diventare quello che stai per diventare ancora prima che mi chiamassi Mezzosangue!E non negarlo. Quante volte ti ho chiesto di lasciar perdere quegli stupidi di Avery e Mulciber?Ma non mi sembra che tu mi abbia mai dato ascolto. Quindi non ti azzardare a fare finta che sarebbe potuto andare tutto bene. Se non mi avessi insultato quel giorno, lo avresti fatto in un'altra occasione. O, se non me, una delle mie amiche.-
Aveva parlato tutto d'un fiato, sentendo la rabbia ribollirle nelle vene. Per un attimo, si era dimenticata il motivo per cui era lì, arrabbiata com'era.
-Perchè proprio lui, Lily?- il tono di Severus si era improvvisamente abbassato.
Lei gli lanciò uno sguardo, confusa dal brusco cambio di tono e di argomento.
-Perchè Potter?Tra tutti, perchè ti sei andata a mettere con il mio peggior nemico?Andavano bene tutti, tranne Potter. Come puoi...lui è arrogante, è un pallone gonfiato...quanto pensi che ci metterà a tradirti?-
-Sai Piton, io ho smesso di giudicare le persone per quello che credo che siano. Forse, dovresti iniziare anche tu.-
Era stata un'idea sbagliata, voler venire lì. Doveva immaginarselo, che lui difficilmente l'avrebbe aiutata. Stava solo perdendo tempo, tempo che avrebbe potuto utilizzare per scoprire quello che le interessava.
Lui la ignorò.
-L'hai fatto per ripicca nei miei confronti?Si insomma, tra tutti ti sei andata a mettere guarda caso con quello che più odio.-
Lily lo fissò, incredula. Non riuscì a trattenere una risatina di scherno.
-Non posso davvero credere che tu creda a quello che hai appena detto.-
-Tu lo odiavi.-
-Hai mai sentito dire che le persone cambiano, Piton?-
Sembrava più un'accusa. Era stato lui, il primo a cambiare. A diventare quello che era. Non poteva permettersi di giudicare James, proprio non poteva.
Lui la guardò, attentamente.
Anche lei era cambiata. Non si era mai preso la briga di guardarla troppo a lungo, in quei due anni, rischiava di farsi troppo male.
Ma ora che lo notava, gli occhi brillavano di una luce diversa, gioiosa, come se nonostante tutta la discussione, avesse sempre la mente in un posto più felice di quello. I capelli rossi erano tenuti più corti rispetto a quello che usava quando era bambina. Si era fatta più alta, e ormai i lineamenti del viso erano quelli di una donna.
Della bambina che era stata non era rimasto pressochè nulla. Era bella, Lily, era indubbiamente una delle ragazze più belle che avesse mai visto.
Un tempo preferiva lui, a Potter.
Provò un moto di stizza verso il Malandrino. Lui gli aveva portato via anche la cosa più cara che aveva. Gli aveva portato via lei.
Tutti cadevano al fascino di Potter, e ora, persino lei era caduta nella rete.
Aveva quasi voglia di uccidere Potter. Ancora lo umiliava, ancora lo faceva sentire inferiore a lui, privandolo della cosa a cui aveva tenuto di più.
Con rabbia malcelata, fece un passo verso di lei. Aveva solo bisogno di offenderla.
-Formate proprio una bella coppia, voi due.- fece, con sarcasmo rabbioso. -Un pallone gonfiato e una Mezz...-
-Non hai ancora imparato a lavarti la bocca, Mocciosus?-
Lily si voltò, sbalordita, per vedere subito dopo James, in tutto il suo splendore, avviarsi verso di loro. L'espressione era dura, tesa, quasi si aspettasse di ricevere un attacco da un momento all'altro. La rossina per un attimo ebbe un fremito, e per pochi istanti si dimenticò di esserci rimasta male per aver scoperto che lui le nascondeva qualcosa.
-Come hai fatto a...-
Lui le rivolse un sorriso che però, le fece riacquistare il contatto con la realtà. Era un sorriso tristissimo.
-So sempre dove e come trovarti, Evans.-
Piton non poteva sopportare quello sguardo. Era come se fossero legati da due fili invisibili.  Era uno sguardo carico di sottointesi. Lei lo guardava come avrebbe voluto che guardasse lui, e questo non poteva sopportarlo.
-Sei venuto a marcare il territorio, Potter?- sibilò, maligno.
James precedette Lily, pronta a ribattere. Lo squadrò dall'alto in basso, con sufficienza, cosa che lo mandò ancora di più in bestia.
-Non credo ce ne sia bisogno, Mocciosus. Vedi, io, al contrario di te, tendo a fidarmi delle persone con cui sto.-
-Ma davvero?Allora suppongo sapessi che Lily era venuta qui per chiedermi, come dire...un favore.-
Lily si morse il labbro, nell'intento di non saltare al collo di Piton per staccargli la testa. Come si permetteva?Si, ok, lei era venuta lì senza avere detto nulla a James, e non gliel'avrebbe nemmeno fatto sapere se non fosse stato strettamente necessario, ma dal tono in cui l'aveva detto, la faceva sembrare una cosa talmente sporca, come se lei gli avesse chiesto di passare un'intera notte di fuoco con lei, quando in realtà lei voleva solamente chiedergli informazioni su una stupida pastiglietta rosa visto che un'altrettanto stupido-anche se pur sempre sexy, affascinante-Grifondoro non voleva rivelarle niente.
James rimase impassibile. Seppur dentro di lui sentisse chiaramente la vocina di Sirius che lo incitava a picchiare a sangue Mocciosus, e sebbene avesse una grandissima voglia di voltarsi verso Lily e chiedere conferma, un'altra vocina, più simile a Remus, gli diceva che l'indifferenza era l'arma migliore.
-Lily può fare quello che vuole, è grande e vaccinata, non ha sicuramente bisogno di chi la controlli. Avrà avuto i suoi buoni motivi.- e lui sospettava anche di sapere quali.
La rossina lo guardò, stupefatta. Per un attimo si chiese chi fosse quel ragazzo, non poteva trattarsi dello stesso James Potter che lei aveva sempre conosciuto.
Lui per tutta risposta le lanciò un'occhiataccia. Cosa credeva?Che non potesse avere anche lui un minimo di autocontrollo?
Anche se la voglia di fracassare la faccia di Mocciosus al suolo rimaneva. Forse poteva dargli una bottarella, in fondo, piccola piccola. Giusto per mettere in chiaro come stavano le cose.
No, James, sta buono. Ricordati, ha salvato tuo figlio. Per quanto sia un essere viscido e ributtante, ha salvato tuo figlio.
-Ma certo, Potter. Adesso giochi a fare la parte del buono e altruista Grifondoro solo perchè c'è lei, non è vero?Scommetto che ci metterai un attimo, appena si sarà girata, ad appendermi per le caviglie.-
James dispiegò le labbra in un sorriso compassionevole, che fece andare in bestia Severus.
-Vedi Mocciosus- la vocina di Remus gli diceva che forse sarebbe stato il caso di non chiamarlo più con quel soprannome, ma proprio non ce la faceva a darle ascolto -sei un po' troppo attaccato alle tue ossessioni. Non ho intenzione di appenderti per le caviglie.-
-Ma certo. Forse non c'è una folla abbastanza numerosa ad acclamarti, vero, Potter?Non è divertente se non ci sono i tuoi scagnozzi a coprirti le spalle, vero?-
Lily aggrottò la fronte. Sembrava che Piton volesse che James reagisse.
Il Grifondoro sbuffò, senza essere particolarmente toccato da quelle parole. Non riusciva più veramente a vedere Severus come un bersaglio, un rivale.
Ormai per lui provava solo un sentimento di pietà, e, anche se non l'avrebbe mai ammesso sotto tortura, un lieve filo di gratitudine. Perchè anche se sarebbe diventato un Mangiamorte, anche se aveva chiamato Lily e tutti quelli come lei in maniera ignobile, anche se era stato il primo a rivelare la Profezia che li avrebbe condannati a Voldemort, anche se era innamorato della sua ragazza, anche se aveva passato anni a cercare i modi più subdoli per fare del male a lui e i suoi amici, colpendoli alle spalle, aveva davvero salvato suo figlio.
Anche se stentava a credere che quella persona fosse la stessa che gli stava davanti, e anche se il suo odio per lui non era scomparso del tutto, doveva sforzarsi di tenere a mente che lui, prima o poi, avrebbe fatto qualcosa di buono, quantomeno per amore di Lily.
-Ho smesso con queste ragazzate, Piton.- usò un tono calmo, sapendo che lui voleva solo provocarlo, per dimostrare a Lily che era il solito James Potter quindicenne e idiota.
-Adesso dimmi una cosa, Potter- il tono era sibillino, mellifluo. Aveva cambiato tattica, capendo che continuando a sfidarlo in quel modo non sarebbe approdato da nessuna parte. -quanto pensi ci metterai a trovartene un'altra?-
Lily sobbalzò, a quelle parole. Fece per dire qualcosa, indignata, quando Severus parlò di nuovo, con rabbia crescente. Non sopportava che quei due stessero insieme ancora, non riusciva proprio a capacitarsene.
-Ne hai a decine, ai tuoi piedi. Belle, brutte, more, bionde, alte, basse, ne hai per ogni genere. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, Potter, e io non credo che davvero tu sia diventato questo stinco di santo. Ti ci vorrà poco a tradirla, vedrai. Basterà che una qualsiasi ti sbatta gli occhioni verdi sotto il naso, e la tua Mezzosangue l'avrai già bella che dimenticata.- fece un sorrisetto subdolo, sapendo bene di avere appena oltrepassato il limite.
Aveva appena toccato uno dei tre tasti intoccabili di Potter.
Malandrini, Lily e Quidditch, ognuno in quella scuola sapeva che non bisognava mai scherzare su quegli argomenti, con James.
E lo sapeva anche il Serpeverde. Eccome, se lo sapeva.
Fu un attimo. Un attimo, e Piton si ritrovò la bacchetta di Potter puntata alla gola.
Non potè fare a meno di trattenere un ghigno. Ecco il Potter che conosceva e che voleva scatenare. Ecco quello che Lily disprezzava.
-Non dire mai più una cosa del genere, Mocciosus.- James strinse gli occhi a fessura, ogni briciolo di calma scomparso.
Lily aveva spostato lo sguardo a terra.
Si sentiva strana. Come se nella sua mente stesse squillando un campanello d'allarme, che le diceva di stare attenta.
Come se la sua mente cercasse di fare spazio a qualcosa.
Di nuovo, nella mente le riaffiorò il suo primo incubo, quello dove James si sposava. Rabbrividì, improvvisamente ricordandosi per cosa lei era venuta lì.
Intanto la discussione continuava, senza prestare attenzione a quello che le stava succedendo.
-Sei un povero illuso se speri che per lasciarla mi basti che mi passi davanti una qualsiasi altra ragazza dagli occhi verdi.-
Lily spalancò gli occhi. Fu come se improvvisamente le si fosse bloccato l'udito, la vista, tutto.
Attorno a lei si creò un vuoto. Una specie di bolla, che non le faceva capire nulla di quello che c'era all'esterno.
Harry è la mia copia spiccicata, mi basterà mettermi con una qualsiasi dagli occhi verdi.
Non sentì la risposta di Piton.
Mi basterà una qualsiasi dagli occhi verdi.
Non la sentì proprio.
Quella voce...
Harry è la mia copia spiccicata.
Quegli occhi...
La voce di James e Piton le arrivava ovattata, come se si fosse trovata in un'altra stanza.
Mi stai mollando, Potter?
Un sorriso. Triste, amaro.
è mai cominciata, Evans?
Sobbalzò. E in quel momento, nella sua testa successe qualcosa di strano.
Fu come se nel suo cranio iniziassero a formarsi delle crepe.
Tante. Piccole. Lente. Piccole crepe che improvvisamente si aprono.
Pensi che io potrei mai dimenticare che tu avevi smesso di considerarmi come un pallone gonfiato?
Tante, piccole crepe. Che facevano male.
Nella sua testa sentiva come se qualcosa stesse esplodendo. Sentiva le tempie pulsare, dolorosamente.
E non capiva.
Non capiva cosa le stesse succedendo.
Immagini. Immagini lontane, di un altro tempo, di un altro spazio...
Io non voglio dimenticare.
Era tutto così confuso...
Una bacchetta nera, un uomo incappucciato..Dov'era James?Era morto?
Harry, doveva proteggere Harry...
Un lampo verde.
Si portò le mani alla fronte, non riuscendo a sopportare quel dolore, quella pulsazione incessante alla testa. Chiuse gli occhi, senza nemmeno accorgersene.
Una donna anziana stava in piedi, ritta di fronte a loro, lo sguardo rigido.
Ho scoperto come farvi tornare a casa.
Devo cancellarvi la memoria.
Io...no...James...
Tu dimenticherai tutto, Evans. Sarà...come se non ci fosse stato...nulla, tra di noi.
No!
Le si mozzò il fiato in gola. Barcollante, si allontanò impercettibilmente, per avvicinarsi al muro. Non sapeva nemmeno lei cosa stesse facendo. Si appoggiò al muro, tremante. La vista era offuscata. Non vedeva nulla di quel corridoio, di James che si era appena girato a guardarla, con la fronte aggrottata, o di Piton, ammutolito.
Non vedeva niente.
Non sentiva niente.
Immagini, immagini le vorticavano nella testa. Sprazzi di luce. Dolore. Dolore, dolore...
James, mi baci?
Questa volta singhiozzò, portandosi una mano all'altezza del cuore. Le faceva male. Batteva pesantemente, come un macigno. Come un cuore che sta per fermarsi.
Le faceva male.
Non servirà a nulla, Evans. Dimenticherai tutto.
Perchè la voce di James era così dannatamente straziata?
Questa volta provò un'altro tipo di dolore. Più intenso, profondo, proveniente direttamente dall'anima.
Molti in seguito si chiesero come si fosse sentito il pluriomicida Sirius Black, sapendo che aveva consegnato il suo Signore dritto tra le braccia della morte...
Tremò. Cosa le stava succedendo?
Chiuse gli occhi, cercando di respirare correttamente. Sentiva la sua razionalità lottare contro tutto quello. Eppure serviva solo a farle aumentare il mal di testa, lo sentiva.
Non siamo stati dei buoni genitori, vero, Harry?
Fu troppo.
Le gambe le cedettero, non sostenendola più. Crollò a terra, con un tonfo.
Percepì appena il grido di James che le correva incontro, chiamandola.
Quel James apparteneva alla vita reale.
Lei si stava ricordando l'altro.
-Lily!Cosa...-
La rossina sbattè le palpebre, tentando di scacciare la patina offuscata che le copriva gli occhi.
Fu inutile. Non aveva il controllo del proprio corpo. Si sentì cadere in avanti, senza trovare le braccia.
James l'afferrò un attimo prima che finisse con la faccia a terra.
-Lily.- aveva una nota di panico, nella voce. La sentiva tremare violentemente. -Lily, che succede?Ti prego, parlami.-
Severus Piton era rimasto immobile, lontano da loro, impietrito. Cosa stava succedendo?Era troppo terrorizzato per correre da lei.
Non era un Grifondoro, lui.
Lily si aggrappò alla camicia di James, annaspando in cerca d'aria.
Avrebbe dovuto rispondergli.
-James.- fu tutto quello che riuscì a dire, prima di sentire di venir risucchiata da un altro ricordo.
Evans, fidati di me.
Non hai detto che hai sempre desiderato fare l'angelo?
Meglio avere rimorsi che rimpianti, non credi, Evans?
Non so da quale inferno tu sia venuta, ma io ho smesso di avere una sorella da molto tempo.
Si accorse di avere il viso bagnato di lacrime solo perchè in uno sprazzo di lucidità, vide James spalancare gli occhi, spaventato da quello che le stava succedendo.
Le passò una mano sul viso.
-Ti porto in infermieria.- fece per alzarsi per prenderla in braccio, ma lei glielo impedì, aggrappandosi a lui con tutte le sue forze.
-No.- inspirò, ancora in cerca d'aria. -No.- ripetè, solo. Non sapeva cosa le stesse succedendo, sapeva solo che se si fosse staccata da lui sarebbe successo qualcosa di spaventoso.
-Lily!- le prese il volto tra le mani, cercando di farsi guardare negli occhi. Lei sbatteva le palbebre ritmicamente, gli occhi inondati di lacrime. -Lily, ti prego. Riesci a sentirmi?Devi dirmi che succede, devo sapere come posso aiutarti. Cosa posso fare?-
-Non lasciarmi.- fu tutto quello che riuscì a dire. Non trovava le parole, realtà e irrealtà si confondevano, nella sua testa. Non sapeva a chi stesse dicendo quelle parole, se al James che vedeva nella sua testa, o al James che stava davanti a lei. -Non lasciarmi.- ripetè, questa volta, fu sicura, al James davanti a lei.
-Sono qui, Lily. Non ti lascio.-
Io sono qui, Lily. Sarò sempre qui per te, te lo prometto.
Si rese conto di stare battendo i denti.
Si accorse appena che James aveva voltato la testa, verso un punto che non riusciva a vedere, nel corridoio.
Riusciva solo a percepire James, il viso di James, gli occhi di James, accanto a lei. Sentiva che la stava stringendo, con le braccia che quasi tremavano per la preoccupazione.
E poi, tutte quelle immegini...
-Piton, vai a chiamare qualcuno, Silente, la Mcgranitt, chiunque. Subito!-
Severus spalancò gli occhi alle parole di James, guardandolo. Non riusciva a muoversi.
L'unica cosa che vedeva era Lily avvinghiata a Potter.
Lei voleva lui. E lui non poteva farci niente. Era tra le sue braccia, che voleva stare.
L'aveva persa.
Per sempre.
Che senso aveva aiutarli, adesso?Quando lei sarebbe stata meglio, non si sarebbe ricordata di Severus Piton, che aveva chiamato aiuto. No, si sarebbe ricordata di Potter che la teneva stretta contro di sè, tentando di darle un qualche tipo di conforto, pur non sapendo che cosa le era capitato per farla stare così.
Non c'era posto per lui, lì.
-Muoviti.- ringhiò Potter. Ci mancava solo che la Serpe si facesse prendere da un attacco di panico.
Piton gli lanciò un altro sguardo spiazzato, e James alzò gli occhi al cielo.
-Maledizione.- sussurrò. -Ho capito, mi devo arrangiare.-
Con una mano tirò fuori la bacchetta, mentre con l'altra cercava di reggere Lily, che continuava a singhiozzare, contro di lui.
Cercò un pensiero felice, per evocare un Patronus, ma era così difficile, con lei lì che soffriva, e non sapeva perchè, come fare a alleviarle il dolore.
Il senso di impotenza lo opprimeva, impedendogli qualsiasi pensiero in grado di evocare il cervo luminoso.
Perchè diamine Piton se ne stava lì senza fare nulla?Non vedeva che Lily stava male?Maledizione!
Lily mugugnò qualcosa di incomprensibile.
Lui sospirò, e chiuse gli occhi, sollevando la bacchetta. Doveva riuscirci, per lei.
-Io non voglio dimenticare, Potter.-
Spalancò gli occhi, e la guardò, stupefatto.
Aveva gli occhi serrati, il volto distorto in una smorfia di dolore. Respirava a fatica, e continuava a tremare.
Improvvisamente, capì.
Si sentì prendere dal panico, non arrivando al perchè lei stesse ricordando.
Cosa le aveva fatto scattare i ricordi?
Un altro singulto di lei gli fece capire che non c'era tempo da perdere. Doveva andare in infermieria, e subito. Al resto avrebbe pensato dopo.
Tutto, purchè lei stia bene, pensò. Avrebbe accettato qualsiasi cosa, a patto che lei stesse bene. Anche che lo lasciasse, anche che si allontanasse. Andava bene, se avesse smesso di tremare.
Sollevò di nuovo la bacchetta, chiudendo gli occhi.
Ce la doveva fare.
Cercò di non pensare a lei che gli stava tra le braccia, e pensò invece ai momenti più belli. Quella mattina, quando si era risvegliato con il suo bacio, la prima volta che gli aveva detto che lo amava. Stranamente, gli tornò in mente anche la prima volta che erano andati ad Hogsmeade, da soli, nel futuro. Era da un po' che non si concedeva quei pensieri, aveva fatto di tutto per toglierseli dalla testa.
Per fortuna, l'incantesimo riuscì, dopo pochi tentativi.
Appena il cervo bianco gli trotterellò a fianco, si sentì subito meglio. Sarebbe andato tutto bene.
-Vai da Silente e avvertilo.-
Strinse le labbra, quando il cervo si allontanò. Sapeva che avvertire Silente sarebbe significato che avrebbe dovuto spiegargli tutto. Raccontargli del futuro, spiegargli perchè Lily stava così.
Ma andava bene. Tutto, purchè lei stesse bene, si ripetè, come una litania.
La rossina emise un gemito di dolore, e lui la strinse, sentendo il cuore che si stava macerando dal dolore.
Le baciò la fronte, trattenendo con tutto sè stesso la voglia di piangere.
-Sh, andrà tutto bene, Lily. Te lo prometto.-
Per un attimo, lei sembrò riacquistare lucidità. Lo guardò, un secondo. Fece per dire qualcosa, quando la vista le si annebbiò di nuovo.
Strizzò gli occhi. Non voleva perdere il contatto con il viso di James, non di nuovo. Voleva vederlo, rassicurarlo. Qualsiasi cosa.
Ma fu inutile. Di nuovo, fu accecata dai ricordi.
James?
Lui alzava gli occhi su di lei. Anche lui stava soffrendo, lo vedeva. Lo vedeva bene.
Mi baci?
Le era costato dire quelle parole?Non se lo ricordava.
Ma forse no. Era stato abbastanza istintivo. Aveva assecondato la voglia del momento. Quell'occasione non sarebbe mai tornata, lui se ne sarebbe andato...
Non servirebbe a niente, Evans.
Lo so.
E quindi perchè mi chiedi una cosa simile, se sai che non cambierebbe nulla?
Aveva fatto un lungo sospiro, questo se lo ricordava, si. Non riusciva a pensare di perderlo, dopo così poco che si era accorta che sentimenti provava per lui. Non sopportava che quel qualcosa tra di loro sparisse così.
Perchè servirebbe a me. Vorrei sapere cosa avrei provato, se quel giorno tu mi avessi baciato.
Vide James vacillare. Vedeva nei suoi occhi farsi spazio qualcosa, oltre alla sofferenza.
Desiderio, forse.
Evans, sarebbe tutto inutile. Fra un po' dimenticherai tutto, compreso il fatto se io ti abbia baciato o meno. Sarà come se non ci fosse mai stato...nulla, tra di noi.
Lo aveva guardato, sentendo di avere voglia di picchiarlo. O di baciarlo. Come poteva davvero pensare sarebbe stato come se non ci fosse stato nulla tra di loro?Davvero pensava che sarebbe stato come se non ci fosse stato mai amore, tra loro?
No, era impossibile.
Ti farò solo del male, Lily.
Meglio avere rimorsi che rimpianti, no?
In un attimo, le sue mani sul suo viso, sui suoi zigomi, sul suo mento.
Le sue labbra sulle sue, le sue dita tra i capelli, il suo respiro sul suo viso...
Ti amo, Evans.
Sobbalzò. Un nuovo dolore le lacerò il cuore. Strinse ancora di più gli occhi, aggrappandosi ancora di più a lui, sentendo che lui rispondeva, abbracciandola ancora più stretta, con un singulto.
-Lily. Rimani sveglia, ti prego.- non sapeva cosa sarebbe accaduto, se si fosse addormentata. Non sapeva come andavano, queste cose. Cosa succedeva alla mente umana, quando un incantesimo di memoria si spezzava?Perchè a scuola non gli insegnavano queste cose, dannazione, invece di perdere tempo a cianciare su inutili battaglie di Troll?
Eppure sentiva che doveva tenerla sveglia.
Ti amo, Evans.
Lily vedeva tutto buio, ora. Sentiva le forze che la abbandonavano, piano.
C'era una luce, in fondo al buio, ma era lontana, troppo...non riusciva, non riusciva a raggiungerla...
Eppure doveva combattere, doveva rimanere sveglia, lo sapeva, o sarebbe stata la fine. Non si sarebbe svegliata più.
Cercò di concentrarsi su James, il James reale, che sentiva le stava accarezzando il viso, i capelli, sussurrandole parole per tenerla sveglia.
Parole che però erano ricoperte dai suoi ricordi.
Ti amo, Evans.
Restare sveglia era pressochè impossibile.
Lui avvertì le sue resistenze cedere, piano piano.
-Lily!Non ti addormentare, chiaro?Non ci provare.- la strinse a sè, forte. -Ti racconterò tutto, Lily. Ti dirò come sono andate le cose. Poi potrai fare quello che vorrai. Potrai insultarmi, uccidermi, lasciarmi, fare quello che vuoi. Ma ti prego, è l'unica cosa che ti chiedo, non addormentarti. Per favore, resta sveglia. Per me, resta sveglia.-
La rossina avrebbe voluto annuire, ma non ce la faceva. Le sue forze stavano scemando, la mente le mandava solo immagini vorticanti e confuse, sprazzi di pensieri le pulsavano nella testa, facendole male.
E in fondo una dormitina non poteva essere questa brutta cosa, no?
Le faceva così male la testa.
E c'era così buio...
Le sembrò che del fumo la inondasse, del fumo bianco, e non capiva cosa fosse.
Sapeva che però, prima di addormentarsi, doveva rispondere al suo ricordo, non doveva lasciarselo sfuggire, non un'altra volta.
Ti amo, Evans.
Ormai il buio si era impossessato di ogni cosa, attorno a lei. James le aveva detto di rimanere sveglia, per lui. Doveva farlo...ma...
Non riusciva.
Si sentì precipitare sempre di più verso il buio.
Sentì chiaramente un'unica, ultima lacrima rigarle la guancia.
Ti amo, Evans.
Parlò, in un ultimo rantolo.
-Anch'io ti amo, Potter.-
Il moro spalancò gli occhi, rendendosi conto che le resistenze di Lily erano crollate.
-No!- James la scosse, non troppo forte per non farle male. -Lily, maledizione, svegliati!- si lasciò scappare un singhiozzo.
Che cosa aveva fatto?Era tutta colpa sua. Se avesse parlato prima, se le avesse detto tutto, oppure se le avesse lasciato mangiare la pastiglia, forse ora lei non sarebbe stata così male.
Era tutta colpa sua.
La rossina non dava segni di vita.
Si alzò, prendendola in braccio, un po' barcollante. Doveva portarla da Madama Chips, subito.

-Sono grato che lei abbia accettato di parlarmi, signorina Vance.-
Il preside la scrutava dagli occhiali a mezzaluna, sereno.
Emmeline si mosse, a disagio, sulla sedia. Sentiva la presenza dell'elfo dietro di lei, e gli occhi azzurri di Silente erano così seri e saggi, che quasi la inquietavano.
-Di niente, preside. Cosa voleva dirmi?-
Lui la fissò ancora per qualche istante in silenzio, per poi sorriderle.
-Mi sono arrivate delle voci, signorina Vance. Voci su di lei.-
Emmeline aggrottò la fronte, perplessa. Perchè mai il Preside doveva interessarsi dei suoi problemi?
-A che proposito, signore?-
-A quanto vedo, ha deciso di sposarsi.-
La bionda non replicò, abbassando lo sguardo.
-Crede che sia la scelta migliore, signorina Vance?-
Questa volta, lei sollevò lo sguardo, decisa.
-Si, signore.-
Silente sospirò.
-Potrei chiederle perchè?-
-Perchè devo proteggere chi mi è più caro.-
Il Preside continuò a fissarla, in silenzio. Sembrava preso da chissà quale riflessione. Emmeline non sapeva cosa pensare, di quella conversazione. Perchè il preside si interessava a lei?
L'uomo fece un sospiro.
-Bene. Visto come stanno le cose, signorina Vance, avrei da chiederle un grande favore.-
Em aggrottò la fronte. Fece per rispondere, quando improvvisamente sentirono un raschiare alla porta.
Silente aggrottò la fronte, corrucciato. Aveva chiesto di non essere disturbato.
-Avanti.- disse, pacato.
Dalla porta non provenne nulla, se non ancora un insistente raschiare.
Fu Elphias ad aprire la porta, con la fronte aggrottata.
-Ma chi..-
Una forte luce li colpì, entrambi. Emmeline fu la prima a balzare in piedi, riconoscendo la figura di un cervo.
-Ma è il Patronus di James!Che cosa...-
Il Patronus luminoso non la lasciò finire, parlando con la voce di James.
-Professore, ho bisogno d'aiuto. Lily sta male, serve che lei venga, subito.-
Emmeline spalancò gli occhi, incredula.
Lily stava male?
Senza pensarci, guardò il preside. Sollevata, vide che annuiva, evidentemente preoccupato anche lui dal tono urgente che aveva il Malandrino.
-Portami da lui.-

-Signor Potter, forse ora è il caso che lei mi dia qualche spiegazione.-
James guardò il Preside.
Era passata un'ora, da quando aveva portato Lily in infermieria.
Un'ora, e Madama Chips ancora non era stata in grado di fare nulla.
Si erano radunati tutti lì. I Malandrini erano lì per lui, naturalmente, ma le prime ad accorrere erano state le amiche di Lily. Emmeline si era posizionata dall'altro lato del letto, totalmente intenzionata a passare lì il tempo finchè la sua migliore amica non si fosse svegliata.
Nemmeno lui aveva intenzione di abbandonare la sua postazine, affianco del letto di Lily.
La rossa aveva gli occhi chiusi. Sembrava serena, come se dormisse.
Ma era troppo pallida perchè ci si potesse illudere che stesse solamente dormendo.
Era tutta colpa sua.
Sapeva di avere gli occhi infossati, e si sentiva stanco morto, come se non avesse dormito per giorni e giorni.
La vista di Lily così, il senso di colpa, l'avevano prosciugato di qualsiasi energia avesse ancora in corpo.
Sospirò. Sapeva che quel momento sarebbe arrivato, non poteva certo sperare che il Preside ignorasse tutto per sempre. Tanto più che, se voleva davvero aiutare Lily, doveva dire tutto, in modo che trovassero una soluzione per lei.
Guardò Emmeline, che lo fissava. Non con aria accusatrice. Era la solita Emmeline, che tentava di scavare a fondo per scoprire quello che lui non voleva rivelare.
-James..- tentò la bionda.
Spostò lo sguardo sugli altri, scuotendo la testa.
Poteva davvero raccontare tutto, davanti a loro?
Osservò i Malandrini.
Sirius, suo fratello, lo guardava dritto negli occhi, cercando di capire cosa provava, cosa sentiva.
Una volta gli bastava un niente, per leggere gli occhi di James. E ora, invece, non ci riusciva.
E questo non riusciva ad accettarlo.
Cosa gli nascondeva, suo fratello?
Anche Remus lo guardava, anche se non così apertamente. Perchè James era diventato così misterioso, così silenzioso, tutto d'un tratto?
Poi James spostò lo sguardo su Peter. E improvvisamente, gli venne da chiedersi come avrebbe reagito, se gli avesse rivelato ciò che avrebbe fatto.
Il piccolo Peter. Timoroso, guardava nella sua direzione, dispiaciuto del suo dispiacere, senza capire davvero cosa fosse successo.
Non era un mostro. Era ancora il suo migliore amico. Non riusciva a non vederlo come tale, proprio non ci riusciva.
Era assurdo che proprio lui fosse il suo assassino. Assurdo. Solo pensarci gli si stringeva il cuore.
Cosa aveva fatto al piccolo Peter, perchè iniziasse ad odiarlo al punto di venderlo in quel modo?
Quali scelte sbagliate aveva compiuto, per portarlo su una strada così pericolosa?
Peter era fragile. Peter era facilmente condizionabile.
Ma era Peter,che diamine.
Il suo amico Peter.
Uno dei suoi migliori amici, anzi.
Non avrebbe superato la notizia di averlo condannato a morte, non in quel momento.
Lo avrebbe spinto a fare qualche sciocchezza, se gli avesse rivelato tutto.
Non voleva sconvolgerlo così.
Come diavolo faceva a non considerarlo uno dei suoi migliori amici?Davvero, come avrebbe fatto?
Aveva passato sette anni a considerarlo tale.
dalla prima volta che era entrato a far parte dei Malandrini, un lontano giorno d'inverno del primo anno, i Malandrini erano sempre stati quattro, e mai avrebbero potuto non essere quattro.
Come faceva a condannarlo così?
Era ancora uno di loro.
Guardò Sirius, chiedendogli scusa mentalmente. Sapeva che ci sarebbe rimasto male. ma doveva farlo. Loro non dovevano sapere. Nessuno di loro si sarebbe mai perdonato, ognuno per le proprio scelte.
Spostò lo sguardo su Silente.
-Preside, io...preferirei parlarle da solo.-
Com'era prevedibile, Sirius sobbalzò. Guardò James, incredulo.
Era la prima volta che suo fratello non voleva condividere qualcosa con lui.
La prima volta.
Si sentì quasi male.
Cosa stava succedendo al James che aveva sempre conosciuto?Perchè non si confidava più?
Per un attimo, James gli lanciò un'occhiata.
Un'occhiata che gli chiedeva chiaramente scusa. Gli diceva che avrebbero parlato, era una promessa.
Per un attimo, si sentì sollevato.
Remus scrutò James, sentendosi il cuore che palpitava, preoccupato.
Per un attimo si chiese chi fosse quel ragazzo. Non poteva essere James. James con loro parlava. James con loro si sfogava, non li teneva mai all'oscuro di nulla.
Era un po' che il loro James era cambiato, facendo spazio a una persona più adulta, matura. Era un James che pareva sempre addolorato per qualcosa. Era un James più riflessivo.
Eppure era sempre James. Lo stesso James che rideva e scherzava, lo stesso James che lo aveva aiutato nelle sue notti più terribili. Lo stesso James che aveva sempre un sorriso per tutti.
Remus si chiese da quanto tempo James nescondesse qualcosa.
Persino Peter lanciò al moro un'occhiata perplessa.
James era strano, troppo strano. Non li aveva mai mandati via senza una spiegazione, senza nemmeno un sorriso scherzoso.
Fu Sirius a girarsi per primo, attirando l'attenzione di Remus e Peter.
-Andiamo.- disse, con una scrollata di spalle.
-Ma...- tentò di protestare Peter. Non era da Sirius arrendersi così.
Black gli posò una mano sulla spalla. Lanciò una fugace occhiata a James, giusto in tempo per vederlo rivolgergli un breve sorriso, che scomparve subito.
Aveva capito giusto, quindi.
-Andiamo.- ripetè, in tono perentorio.
Ci sarebbe stato tempo per le spiegazioni, suo fratello gliel'aveva promesso in un'occhiata. E lui si fidava di James.
Emmeline osservò James, per un attimo. Il moro guardava il Preside, senza fiatare.
Con un sospiro, si alzò. Si rivolse a Marlene e le altre.
-Andiamo anche noi. Torneremo dopo, appena Madama Chips avrà capito cosa è successo a Lily.-
Poi riguardò James.
-E tu, non colpevolizzarti troppo, per favore. Sono sicura che non è stata colpa tua.-
Lui fece una smorfia.
-Ma certo.-
Non era decisamente riuscito a mascherare il sarcasmo.










Ciaoooooo!!!ebbene si, sono riuscita a postare dopo sole due settimane, invece dei soliti duemilaquattrocento giorni XD siete contente?muhauha XD
Bene, come vi dicevo, le cose iniziano a precipitare...ah, poi, non so veramente se i Patronus passino attraverso le porte, oppure siano in grado di raschiare le porte per fare rumore O.o me la concedete una piccola licenza poetica?XD
Poi...altro da dire?Come ho reso Piton?Dovete sapere che io lo odio XD però tento sempre di non esagerare, nè con l'odio nè con il non odio...in fondo lo odio più per osmosi, diciamo così, ma questa è un'altra storia, non vi farò perdere tempo con le mie chiacchere XD
Poi...mmm...ho accellerato il passo della scoperta XD non preoccupatevi se non avete totalmente capito come Lily ha ricordato, credo lo spiegherò meglio nel prossimo capitolo XD
Altro da dire non mi pare ci sia...a parte che si, lo so che sono la solita sadica, ehm XD dettagli, ormai dovreste conoscermi XD
Passo ai ringraziamenti XD un bacio!



alix black: grazie mille ^^ si in effetti per James i guai sono tutt'altro che finiti XD povero, lo faccio soffrire troppo, e si che lo amo alla follia XD ehm XD un bacio XD

kokylinda2: questa volta sono stata più veloce, hai visto?e la verità è venuta a galla XD come hai iniziato l'anno nuovo?un bacio XD

Bella1309: diciamo che la mente di Sirius è genialmente contorta XD forse prima o poi ci racconterà cosa ha fatto marcire sotto al letto, intanto continueremo a sospettare che ci abbia nascosto il morto XD hai ragione per quanto riguarda James: è troppo disorganizzato e disordinato, è questo che lo ha fregato. un bacio XD

brando: James in effetti è distrutto, ma perchè è il solito paranoico che si attribuisce tt le colpe di qst mondo Xd ma dettagli XD tutto andrà per il meglio XD grazie della recensione XD un bacio!

caramella_rosa_gommosa: ma mark x quello ricomparirà fra un bel po', credo XD anche se in realtà nn lo so con esattezza XD Piton non ha approfittato, ma diciamo che non è nemmeno stato utile XD è che io un po lo odio O.o più che altro ok, si, amava Lily...ma se non fosse stato che Harry era il figlio di Lily, l'avrebbe consegnato a Voldemort senza problemi, quindi per carità io l'ho un po rivalutato, ma nn me la sento proprio da etichettarlo a santo, settimo libro o non settimo libro. Perdona lo sfogo XD un bacio XD

Mousse: io le vacanze le ho passate bene...a parte, come dire, un minuuuuscolo inconveniente: chiamato Genitori-che decidono-allegramente-di-andare in vacanza-con-i-loro amici. E naturalmente chi sono i loro amici??I genitori di James Potter??I genitori della mia migliore amica??Ma no, ovviamente, NO. sono i genitori del mio fottuto ex. Ma è oooooooovviooooo, ma fate pure con comodo, eh, non mi offendo mica se a appena un mese dalla rottura mi fate fare convivenza forzata con lui, eh -.- vabbe, tralasciamo XD muhauha XD(poi mi dovrai spiegare la questione dell'amico-ancora x-poco, eh XD)  Questione pastiglia fuxia...O.o me legge sconcertata le tue parole: magari fa un figlio con Mocciosus O.o me va a vomitare, suuuubito O_O ti prego!non dire mai più una cosa del genere, qst volta sei TU che stavi facendo morire ME O.o bleeeeeeah che schifo che schifooo XD nn dirlo mai più, muhaiuhauha XD  mmmm...poi...Ma io non ho mai detto che Remus e Emmeline non si metteranno mai insieme...ho solo detto che...MAH; BOH; CHISSà(testuali parole XD) muhauhauha XD va bene, sono sadica, lo so, lo so. Accidenti, devo contenermi O.o mmmm naaaaahhh voglio fare la sadica ancora per un pochetto XD ti preeego XD giusto il tempo di farli morire tutti, muhauhauhauha XD sto scherzando, io amo James (non si direbbe, da come mi tratti -.- ndJames)(James, amore, shhhh ndme)(James amore a chi??O.o ndLily) (zitta tu, torna a dormire ndme) (O__O ndentrambi) ok dopo questo piccolo teatrino, ehm, direi che è ora di andare, si?XD muhauhauha XD a presto cara XD un bacio XD ps: si, sono proprio bastarda XD muhauha XD

zukky: muhauhauhauhauhauha XD le sai le paroline magiche, si?ti adoro XD

Miss Rainbow: ehm...che male c'è a morire di crepacuore??muhauhauhauhauha XD ma Oo a proposito di cose equivoche e di integrità morale...non è che si è fatta qualche canna?O.o mauhauhauhauha Xd la adoro suddita, se lo ricordi XD

Iva27: non mi da affatto fastidio, anzi, mi fanno sempre piacere, più lunghi sn i commenti più mi piacciono XD è vero, povero James, il mio amato mi fa tanta tenerezza O.O eppure lo faccio soffrire di continuo, sono una vera bastarda, eh?XD mmm bella architettura, da un lato come lavoro mi sarebbe piaciuto, solo che sn completamente negata x la matematica, quindi ehm XD sono contenta che Sirius ti piaccia...qui è comparso poco, ma comunque è importante XD un bacio XD

S_marti_es: no, tutte le mie amiche mi chiamano Lussi, puoi farlo tranquillamente XD io ti chiamerò Marty, ti va?XD cooomunque...su emmeline e remus ho la bocca cucita XD muhauhauha XD chi preferisco dei malandrini?Vediamo...quello che faccio SEMPRE, perennemente soffrire come un cane XD muhauha, ma James, è naturale XD non hai idea di quento io lo ami O.o e ti capisco: nemmeno i miei amici maschi reggono mai il confronto, maledizione XD anch'io voglio un James potter nudo nel letto, porca puz XD e il tuo?XD un bacio XD

oOoPRONGSIEoOo: la mia tessssora ^^ ma sao ^^ parliamo bene su msn uno di questi gg, ti va?io e te ci dobbiamo fare una luuuunga chiaccherata muhauhauha XD ti voglio bene XD

ramoso4ever95: tranquilla per il ritardo, capisco benissimo ^^ muhauha si Sirius è fatto apposta x essere...Sirius XD nn ci sono altre parole x descriverlo XD muhauha XD un baciio!

pony: ciao Jame Austen2 alla vendetta XD mi sn spaventata all'inizio della recensione ho detto oddio adesso mi schiatta sul serio O.o muhauhauha XD ma O.o perchè tutte state a dire che piton e lily si mettono insieme?XD no no no momento, sia ben chiaro...Unto-Man e Lily staranno SEMPRE a una distanza di sicurezza di ALMENO venti metri XD non me ne frega se lui tenta di usare ogni mezzuccio subdolo x farla cadere ai suoi piedi, giammai si sfioreranno, non nelle mie fic XD(hai visto che termini anch'io poco grezzi?ho scomodato persino il giammai, muhauha XD ok la finisco XD) mark mark mark...mark ricomparirà, ma, sinceramente, non credo i suoi piani comprendano molto James e Lily...lui punta MOLTO più in alto, sai com'è. muhauhauhauha XD ora vado però, che mio padre mi ammazzerà fra molti pochi istanti XD ciao XD e non morire ti prego O.o sono così belle le tue recensioni ^^ saooo XD

malandrino4ever: ed ecco la risposta a tutte le tue domande XD muhauha XD spero ti sia piaciuto il capitolo, grazie di tutto XD

silverine85: Sirius è pur sempre Sirius XD probabilmente non si accorgerà tanto presto di Marlene, conoscendolo Xd ma vedrò cosa posso fare XD un bacio!

PrincessMarauders: non ti preouccupare, io stessa non sono una che recensisce ogni capitolo delle fic, semplicemente nn ho mai tempo XD quindi don't worry XD poipoipoi...nn so dirti se sceglierà ancora Peter come custode segreto, ma fose la vera domanda sarebbe, James accetterà davvero di NON fidarsi di Peter?James è sin troppo buono, e a volte, forse pecca d'ingenuità: tende davvero troppo a fidarsi degli amici, anche di quelli sbagliati. Mah, vedremo XD un bacio XD

La Nika: tranquilla x il ritardo ^^ lo so, lo so, adesso ci saranno taaaaanti casini, ma vedrete che tutto si sistemerà XD

karmenpotter: mmmm. sai che hai detto una cosa interessante?in effetti Lily percepiva il viaggio come una cosa distantissima da lei: è un semi anticipo del prossimo capitolo, ma shhh però, tu fai finta che io nn abbia detto niente XD poi ci hai azzeccato: maggior parte della tua recensione in realtà, è una previsione per il futuro, ma anche questo tienitelo x te XD e hai ragione, alla fine James non poteva fare altro che stare con le mani legate, povero l'amore della mia vita XD e anche su emmeline e remus potresti avere ragione O.o oddio, sai troppo, no basta, devo stare zitta XD muhauhauha XD un bacio!













  
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