PROLOGO

Nella notte due figure correvano veloci nel buio dove tutto sembrava diverso dal solito, rispetto ai giorni tranquilli, quando ambedue vivevano sereni in quella boscaglia. La luna illuminava la strada e i due rapidamente fuggivano da una folla infuriata, che ha poca distanza illuminava la via con le fiaccole.

La ragazza bella e agile come un cervo, aveva una carnagione bianca come la luna, una veste candida quasi come la sua carnagione, guardò con sguardo preoccupato gli occhi del ragazzo affianco a lei. Lui era un cacciatore si riconosceva dall'arco che portava sulle spalle e dal loro sguardo s'intravedevano paura e amore:

"dobbiamo andare ancora più veloce o ci prenderanno!" disse la ragazza

"tu come stai? hai ancora le gambe ferite! Riesci a correre o ti devo prendere in braccio?" lei sorrise i suoi occhi grigi luccicarono alla luna.

La folla si avvicinava sempre di più erano ormai sull'orlo di un precipizio e dovettero fermarsi. Si voltarono entrambi estrassero l'arco. Avrebbero lottato prima di morire, insieme per l'ultima notte.

"PRENDIAMOLI!!!" la folla arrivò sul luogo e fu accolta dalle frecce degli innamorati, che colpirono due del gruppo.

"fermatevi o continueremo! e prima che noi cadremo sotto i vostri colpi, la metà di voi sarà morta!" disse minacciosa la ragazza

"lui deve morire!!!" disse uno di loro

"SII!!!!" acclamò il resto della ressa

"œperché ci fate questo?"

La ragazza abbassò l'arco e con le lacrime agli occhi si avvicinò:

"perché non ci possiamo amare?!"

"TU SEI UNA CACCIATRICE DI DIANA!!! QUESTO LA DEA NON LO ACCETTERA' E SE LA PRENDERA' CON NOI!"

"LASCIATECI IN PACE!!!" Urlò il ragazzo avanzando. Una freccia, proveniente dai ranghi posteriori dello sciame di persone, colpì la spalla del ragazzo che cadde e fu subito immobilizzato.

"NO!!!! LASCIATELO VE NE PREGO! FARO' QUALSIASI COSA, MA LASCIATELO!". La ragazza s'inginocchiò i capelli lunghi biondi chiarissimi ricaddero delicatamente al loro posto.

"DEVI MORIRE COSI' LA DEA NON SI ADIRERA' CON NOI PERCHE' TI SEI INNAMORATA DI UN UMANO CHE OLTRE TUTTO FA PARTE NEL NOSTRO VILLAGGIO"

"Si" disse all'unisono la folla

"così sia"

"ELENAY NOOOOO!" la ragazza si buttò nel burrone. Il ragazzo liberatosi si gettò per abbracciarla. I due si guardarono intensamente, le lacrime scendevano copiose dai loro visi baciandosi con dolcezza.

"perché ti sei buttato! Tu devi vivere!" disse lei accarezzandogli il viso.

"non c'è vita senza di te... ti amo!"

Entrambi alzarono gli occhi alla Luna pregando di potersi amare, un giorno lontano, in un tempo lontano. Chiesero perdono e una seconda possibilità , per poi schiantarsi e morire abbracciati.

La folla guardò con rammarico la coppia morire. Un temporale improvviso scoppiò quasi a voler dimostrare la sua tristezza e tuonando per dimostrare il suo rancore.