Grazie Patty ^///^
La
soffice neve...rossa
Luna Lovegood sedeva con sguardo assente su un tronco caduto di un pino. I
lunghi capelli biondi, ricadevano sulle sue spalle coprendo l’elegante
sciarpa. Suo padre l’osservava dalla finestra della cucina sorseggiando ogni
tanto del caffè.
Vicino a Luna vi era Ron. Sedeva a qualche centimetro e
con occhi tristi osservava il volo di un strano uccello. Nelle mani stringeva un
cofanetto.
“Oggi il cielo sarà verde, Luna?” la ragazza sospirò
alzando le spalle, “No, ci sarà la soffice neve...rossa...” Ronald sospirò.
Sperava nel verde.
Sperava nella speranza.
A qualche metro da loro Ginny stava creando un pupazzo di
neve insieme ai suoi fratelli maggiori. Stava tentando di creare degli occhiali
simili a Percy.
E rideva.
Bill ne era felice.
Luna sospirò. “Papà ha paura...” mormorò guardando
verso la sua più cara amica, “Dice che Ginevra è il tesoro della vostra
famiglia. E se è vero, allora lei potrebbe essere la prossima vittima di...”
sospirò ancora.
Ron aveva semplicemente annuito.
Ginny era qualcosa di meraviglioso, l’unica giusta in
quella numerosa famiglia. La vide lanciare una palla di neve a Charlie e
scappare verso la strampalata casa.
Sorrise.
“Non succederà...”
E la conversazione finì.
Lovegood s’alzò e si ritirò in casa. Suo padre
l’attendeva.
Non salutò.
Non ricevette saluto.
Ronald invece rimase fermo per un infinità di minuti. E
la neve cadeva su di lui, coprendo il suo capo, le spalle e le ginocchia. I
gemelli l’osservavano dalla finestra della loro stanza. Preoccupati i per la
sua salute.
“Tornerà secondo te?” Fred sospirò.
“Non lo so...” e George si avvicinò all’unica
fotografia che ritraeva tutta la famiglia, Frederik lo seguì con lo sguardo,
“Non è da lui starsene fermo.”
E quando i suoi occhi azzurri si posarono ancora su Ron,
lui era scomparso lasciando al posto suo una scatolina di legno.
“PAPA’!”
E fu tutto troppo veloce per comprendere le azioni.
Ognuno nel suo mondo fu scosso dai suoi pensieri, mentre
George e Fred scendevano dalle scale urlando.
“Se ne andato!” e
uscirono da casa.
Molly trattenne il respiro e Ginny seguì i gemelli.
E poi in un attimo erano tutti all’aperto a studiare la
scatolina di una mangiamorte...di J.Kate.
Ginny si fermò per respirare. Non sapeva chi l’avesse
deciso, ma si erano divisi per cercarlo e a lei, ora, mancava il respiro.
Un rumore alla sua destra la fece sorridere. “Ron!” e
s’avvicinò, ma di suo fratello quella persona non aveva niente.
I capelli biondi e lunghi erano accuratamente tirati sul
retro del capo; il viso pallido e le labbra fine...Spalancò gli occhi e le
labbra.
E il suo urlo raggiunse il resto della famiglia.