Nox, Ludra Nox
Per le vie e per le strade,
le ombre ancor si diffondon,
sulle piazze e sul mare,
nel cuor troppo profondo;
Poeti pazzi, che cantano assenzio,
si ritrovano, di bar in bar, persi,
follia scivola in sorsi di Collio
e nel vino scrivono i loro versi;
Ma luce va scemando:
più fioca lei diviene,
sì gl'animi turbando
nelle tenebre nere.
Ma gl'aedi non si fermano, e ancora
spillan calici d'ambrato liquore,
finché ne' vicoli non giunga l'ora
per riposo ubriaco e per il calore;
In tenebra e anarchia
vagano le lor menti,
non v'è atarassia
a calmar questi venti;
Scrivono interriti e graffiano carte
di gigli bianchi e di candide rose,
di vita, di gioia, d'amore e morte,
in quella fretto in cui spirto li pose.
Ma alfin risosrge il sole,
tinge di luce il cielo
risveglia chi si dole:
d'ombra non v'è che'l velo;
Cadono sbronzi, al mattino, i cantori,
sopravvissuti alla notte danzando,
cessa la frenesia dei malori
e ad ogni domanda rispondon: "Blando!"