Già, la mia vita è cambiata. Io, sono cambiato. È tutto così diverso da.. qualche giorno fa. Era solo qualche giorno fa. Quattro, per la precisione.
Vivo in casa Cullen, ora. Non so come sia successo. So solo che lei mi ha portato in una stanza per gli ospiti e mi ha detto che posso stare lì quanto voglio.
L'unico che mi sopporta forse è Emmett, o, se non mi sopporta, non lo dà a vedere. Anche Esme fa lo stesso, in realtà. È sempre molto gentile, nonostante sia io. Mi tratta come un ospite qualunque. Forse fa a finta di non vedere che sono io. Di non vedere i miei occhi rossi dal sangue umano.
Poi c'è il dottore. Lui è strano. Non sembra arrabbiato, né preoccupato. Ma ogni tanto lo colgo guardarmi strano. Sembra voglia dirmi qualcosa ma non si decida.
Ma, tra gli altri, c'è un piccolo problema. Non mangio da quattro giorni. E sono debole, questo sì, ma non sento il bisogno di andare a uccidere. Non ho voglia di andare a farlo. Ma non è che mi sono pentito di quello che sono. Non è che adesso uccidere umani mi disgusti, anzi. Solo è come se non avessi voglia per pigrizia. Anche se so che non è così.
Ma forse la compassione si sta facendo davvero strada verso di me. No, impossibile. Io sono Demetri, quel segugio spietato, che compie sempre il suo dovere, che ci gode a uccidere. No, mi sbaglio. Non è possibile, sarebbe troppo irreale.
I Cullen sembrano più tranquilli, ora che sono più debole. Jasper continua e odiarmi, basta vedere il suo sguardo. Lui ed Edward non hanno detto niente agli altri. Lo so perché, se fosse altrimenti, ormai non sarei più qui. Non so perché non l'abbiano fatto, loro vogliono che me ne vada.
Forse fa loro troppo schifo per dire ad alta voce che mi sono innamorato di Alice Cullen.