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Autore: Mrs C    17/01/2010    9 recensioni
«Che stai facendo... Granger?» La voce strascicata e roca di Malfoy le fece correre un brivido lungo l'intera colonna vertebrale. Si diede mentalmente della stupida, mentre si voltava indietro, trovandosi davanti gli occhi chiari, grigi, del ragazzo che fino a poco prima stava "spiando". Aggiustò la sua posizione, guardandolo dritto negli occhi. L'avrebbe preso in contropiede a modo suo. «Ti stavo spiando, Malfoy.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passo avanti parte seconda Spazio autrice

Sono rimasta molto stupita di tutte le recensioni che mi sono state lasciate e delle richieste di continuare questa fic. o.o
Dico davvero, non ero molto convinta di questo scritto in quanto sono appena uscita da un blocco scrittoforo e non sono sicura che ciò che ho scritto abbia un senso e che, se anche c'è l'abbia sia leggibile, quindi vi ringrazio. *S'inchina*

-Barbarak: grazie mille per aver letto la mia one-shot, eccoti accontenta, spero ti piaccia anche questo continuo. ^^
-Flopi: grazie per averla letta, ecco a te il seguito, spero ti piaccia. =)
-Giselle: non so se è un seguito ideale ma spero ti piaccia ugualmente, grazie mille. ^^  
-DeeplyBellatrix: grazie mille per i complimenti, sono lieta che ti sia piaciuta e spero che anche questo seguito possa piacerti. =)
-Dramione_Ron: in realtà non era previsto il continuo ma le vostre richieste mi hanno talmente commossa che ho deciso di scriverne uno apposta per voi. Spero ti piaccia. ^^
-96opal: eccoti accontentata, spero ti piaccia e di non aver deluso le vostre aspettative, grazie mille. =)
-Mkath: in realtà c'è stato un semi-bacio, Draco ha solo sfiorato le labbra di Hermione, nessun bacio approfondito, per capirsi. xD Spero che questo continuo ti piaccia, fammi sapere e grazie mille. ^^
-Chiacchia21: ecco a te il continuo richiesto, spero ti piaccia. Grazie mille per i complimenti, sono contenta, davvero. =)
-Sweet me: sono davvero contentissima che tu abbia letto la mia oneshot, specialmente che ti sia piaciuta nonostante tu non amassi particolarmente questo genere di scritti. Sono onorata, dico davvero. Ecco il continuo, spero ti piaccia e grazie mille. ^^
Ps. Non hai affatto scritto male, stai tranquilla. xD

Grazie a cino nero, Dubhe92, Elsew, Giselle, Haley_James, Jotica90, Mojito86, PenPen, ShadowhuntersNihal, SlytherinMac, Swan90, _Slytherin_Pshiche_feFfe, 96opal, CuLlEn_AdOtTiVa, Hermionegranger95, Swan90, Yukeyko che hanno aggiunto la mia oneshot ai preferiti e alle seguite. *Inchino*

Detto questo trovate gli avvertimenti al precedente capitolo. Voglio ringraziare chi ha commentato/letto/aggiunto ai preferiti e alle seguite, sono davvero contenta che vi sia piaciuta, dico sul serio. Quindi, questo continuo, lo dedico a tutti voi che mi avete sostenuta e che mi avete chiesto un continuo di quella che inizialmente era una one-shot. Vi ringrazio e ne sono molto felice, dico sul serio. Ora vi lascio al secondo capitolo, se così si può chiamare, un bacio a tutti. ^^



_Lily_



Passo avanti- Parte seconda




«Hermione! Hermione che diavolo succede? Hermione ti prego, fermati!»
La
Grifondoro grugnì infastidita, in direzione del suo migliore amico Harry, mentre percorreva il corridoio del secondo piano come un bufalo imbestialito. Non riusciva a capire che diavolo le avesse dato più fastidio se il fatto che l'avesse scoperta a studiarlo o il fatto che avesse cercato di sedurla. O più il fatto che ci stesse quasi riuscendo...
Io ti piaccio, Granger.
La ragazza strinse così forte il libro che aveva in mano che per un momento, Harry pensò che stesse per rompersi in mille pezzi.
Non aveva capito cos'era successo ma quando aveva visto la sua migliore amica scappare via, con Malfoy alle spalle che urlava qualcosa d'incomprensibile, pensò che sicuramente le avesse fatto qualcosa. E in quel caso gliel'avrebbe fatta pagare, o sì.
«Maledetto bastardo, pezzo d'idiota, cretino, stupido, deficiente, imbecille!»
Hermione spalancò la porta della biblioteca con un colpo secco, facendo sobbalzare tutti i presenti, bibliotecaria compresa. Poggiò il libro sopra il bancone e si diresse ad uno scaffale poco lontano dalla soglia d'ingresso, cercando un tomo più grosso da quello precedente.
Magari per tirarlo in testa a Malfoy, in quel caso, Harry pensò, non gli sarebbe dispiaciuto affatto assistere alla scena.
«Dove diavolo è Ron?»
Domandò, isterica, la riccia sfogliando qualche libro per poi rimetterlo al posto di partenza e fare la stessa cosa con un altro tomo. Hermione ne prese alcuni, dirigendosi ad un tavolo libero, sedendosi senza troppa grazia sulla sedia, attirando l'attenzione di tutti i presenti. Harry seguì ogni suo movimento, sedendosi a sua volta nello stesso tavolo, fissando la sua migliore amica.
«Ron è inciampato ed è rotolato dentro il lago Nero. E' in infermerie per farsi curare la storta che ha preso alla gamba.»
Al giovane Potter gli venne da ridere ma la sua migliore amica non era dello stesso parere perciò smise subito, nascondendo la risata con una tosse finta. Hermione lo ignorava bellamente, eppure le sembrava assorta a pensare a tutt'altro.
Era il momento di chiederlo... anche se avrebbe rischiato la vita, visto com'era.
«Herm... »un grugnito«... cos'è successo con Malfoy?»
Lei gli lanciò un'occhiataccia, facendolo trasalire impercettibilmente.
Per qualche secondo non ci fu risposta, poi Hermione mugugnò qualcosa ma, ovviamente, Harry non riuscì a sentirlo.
«Hermione... non ho sentito.» Disse, cercando di nascondersi più lontano possibile da lei e dai suoi libri.
La ragazza tirò un colpo al tavolo, alzano la testa e inarcando un sopracciglio nevrastenica. Harry pensò che fosse arrivata la sua fine ma per fortuna così non fu.
«Non è successo niente con Malfoy! Deve per forza essere successo qualcosa? Non è successo niente!»
Detto questo si rituffò nella falsa lettura del suo libro, ignorando la faccia impaurita e sconvolta del suo migliore amico... e di tutto le persone che erano loro vicini.
Ci fu qualche minuto di silenzio in cui Harry si riprese, sedendosi composto nella sua sedia e decise di far parlare la sua migliore amica. Anche a forza, se necessario.
«Hermione... ti prego, parlami. Cos'è successo?»
Lei alzò gli occhi, leggermente più tranquilla ma fulminandolo ugualmente.
«Non è successo niente Harry. Assolutamente niente. Sto leggendo un libro come al solito, vedi? Non vedo perché debba sempre essere successo qualcosa!»
Harry sfilò il libro dalle mani tremanti della sua migliore amica, sorridendo appena.
«Hermione... questo libro è al contrario.»
La riccia guardò le pagine del tomo sgranando appena i bellissimi occhi color oro per poi abbassarli, rossa in volto. Poggiò i gomiti sul tavolo, prendendosi la testa fra le mani e sussurrando un debole “scusa” al suo migliore amico che sorrise, riconoscendo la bambina di un tempo. Prese la sedia e si avvicinò a lei, accarezzandole i morbidi capelli alla viola con una mano. Non le chiese ancora cosa fosse successa, era sicuro che prima o poi avrebbe parlato lei se avesse voluto.
«Harry... non so più cosa mi succede. Ho seguito Draco! Per Merlino, Draco Malfoy!»
Il suo migliore amico inarcò le sopracciglia quando Hermione chiamò il suo acerrimo nemico, detto comunemente Malfoy o ancora più comunemente Malferret, ma non fece nessun commento in merito. Iniziava già a capire qualcosa.
Hermione abbracciò il suo migliore amico, che ricambiò sussurrandole di stare tranquilla, che la situazione si sarebbe risolta sicuramente. Hermione scuoté prepotentemente la testa.
«No, Harry, no. Non si risolverà.»
Rispose lei, a bassa voce.
«Perché no?»
Domandò lui, anche se ormai aveva perso totalmente il filo del discorso.
«Quando ha... quando mi stava... o Dio, quando mi ha sfiorata io non ho provato disgusto... volevo solo che non smettesse.»
Harry stette in silenzio, stringendola solo un po' di più, in modo da farla sentire più al sicuro possibile. I suoi dubbi stavano per essere colmati. Pensò che Ron non sarebbe stato contento di conoscere come s'erano evolute le cose, ma in effetti era colpa sua, decise di non preoccuparsi di lui in quel preciso istante. Se ne sarebbe occupato dopo.
Harry si allontanò di qualche centimetri, asciugandole gli occhi gonfi di lacrime.
«Hermione... io ho capito.»
Sorrise, cercando di darle conforto ma con quella frase le diede solo modo di piangere nuovamente. Harry in preda al panico si alzò in piedi, trascinando con sé la ragazza.
«Senti, ascoltami! Ascolta senza piangere!»
Disse, e Hermione annuì leggermente. Harry si sentì rincuorato e accennò ad un sorriso.
«Se a te... piace» fece una smorfia, associando quella parole con Malfoy e ciò fece sorridere la sua migliore amica «fai un passo avanti tu, ora. Lui l'ha fatto a quanto ho capito. E sai bene che non è da Malfoy.»
Borbottò qualcosa che somigliava vagamente a “non riesco a capire come diavolo fa a piacerti quell'idiota ciuffettone”. Hermione accennò ad un sorriso, asciugandosi gli occhi con una mano. Harry aveva ragione. Draco Malfoy le piaceva e doveva essere lei a fare un passo questa volta, proprio come aveva fatto lui poco prima.

«Grazie Harry» Sorrise.
L'amico le fece una carezza, poi si fece serio.
«Malfoy non è più pericoloso. Ma stai attenta, ti prego.»
Lei annuì, sorridendo. Sapeva quanto quelle parole costassero ad Harry e lo apprezzò veramente. Successivamente, uscendo dalla biblioteca, si ricordò di qualcosa che il suo migliore amico aveva detto prima...
«Senti ma... è vero che Ron...»
Harry roteò gli occhi annuendo esasperato per la stupidità dell'amico ed entrambi scoppiarono a ridere, mentre la bibliotecaria li fulminava con lo sguardo.

Hermione, subito dopo aver parlato con il suo migliore amico uscì dalla biblioteca, correndo verso il lago Nero. Se si fosse sbagliata forse non sarebbe più andata a cercarlo, ma doveva tentare. Doveva cercarlo per parlargli e se non ci fosse riuscita se ne sarebbe pentita per sempre.
Si fermò al centro del parco, ansimando leggermente per la corsa che stava per fare. Lo cercò con lo sguardo sotto ogni albero poi lo vide, seduto esattamente com'era prima, osservando le increspature dell'acqua, intento a pensare a chissà cosa.
Il suo cuore batteva all'impazzata ma non poteva fermarsi in quel momento, no, non l'avrebbe fatto. Ma ogni passo che stava per fare le costava innumerevoli sforzi, dannato orgoglio.
«... fai un passo avanti tu, ora. Lui l'ha fatto.»
Harry aveva ragione. Doveva farlo, Hermione Granger non si sarebbe arresa.
«Un passo...»
Hermione lo fece accennando ad un sorriso. Non era poi così difficile.
«Due passi...»
La chioma di Malfoy si faceva sempre più chiara e così anche i suoi lineamenti fini e aggraziati.
«Tre... quattro... cinque passi.»
Draco Malfoy si voltò nella sua direzione inarcando un sopracciglio vedendo la Granger guardarsi i piedi e contando i passi che faceva. Possibile che si sia ammattita?
«Che diavolo stai facendo, Granger?»
Domandò con voce roca e incrociando le bracca al petto, non riuscendo a capire bene cosa stesse facendo.
Lei fece un ampio gesto con la mano, facendolo zittire.
«Chiudi il becco Malfoy.»
Disse, continuando a contare mentre lui continuava a non capire.
«Otto... nove... dieci.»
Al decimo passo, si trovò faccia a faccia con Malfoy che nel frattempo s'era alzato, accennando ad un sorriso imbarazzato.
Lui ghignò, vedendola rossa in volto, chinandosi per sfiorarle il naso col suo in un gesto provocatorio che Hermione non accolse ma cercò di frenare i battiti del suo cuore, fortemente accelerato dalla presenza del giovane.
Lui si allontanò, divertito.
«Dunque, Granger. Che ci fai qui?» Domandò, incuriosito.
Ecco, era arrivata la prova del nove. Hermione sospirò, abbassando gli occhi per poi rialzarli di colpo verso quelli grigi del ragazzo davanti a lei.
«Voglio che mi ripeti la frase che hai detto prima.» Disse, risoluta.
Lui inarcò le sopracciglia, come se stesse cercando di ricordare qualcosa di vagamente importante... poi schiuse leggermente le labbra e se le sfiorò con un dito, ghignando divertito, per poi fare passo verso di lei.
L'avrebbe tenuta sulle spine, o sì.
«Perché dovrei, Granger?» Domandò, inclinando la testa da un lato e ghignando serafico.
Lei lo fulminò ma non lo aggredì cercando di mantenere la calma, anche se la situazione la mandava in bestia. Per sfidarlo, fece un passo verso di lui, imitandolo, lasciando il ragazzo spiazzato per qualche secondo.
«Perché sto facendo un passo avanti, Malfoy. Come hai fatto tu.»
Disse, cercando di contenere l'emozione che in quel momento la stava soggiogando.
Malfoy inclinò la testa, smettendo di ghignare. Faccia a faccia, sembrava che si stessero per attaccare per chi guardava da fuori. Eppure era tutt'altro.
«Io ti piaccio Granger.»
Disse, serio. Lei si perse per un secondo nei suoi occhi poi arrossì, annuendo leggermente. Era giunto il momento.
«Sì Malfoy. Tu mi piaci.»
Draco non le diede il tempo di dire nulla, si chinò su di lei e posò le sue labbra, calde, su quelle della riccia. Hermione gemette contro le sue labbra, aggrappandosi alla sua schiena come se stesse per cadere.
«Hai fatto un bel passo, Granger.»
Mugugnò Malfoy per poi riappropriarsi delle labbra della ragazza e schiudere le sue, infiltrando la lingua nella bocca della riccia mentre lei sorrise sulle sue labbra.
Appunto mentale: ringraziare Harry per il suggerimento. E fare qualche passo avanti in più, la prossima volta.

***

 «Harry, dov'è Hermione?»
«Ron... credimi, non è il caso che tu me lo chieda.»
«E perché no? Volevo che mi portasse qualche cioccorana inizio ad avere tanta fame e non mi fanno mangiare nulla qui.»
«... sei veramente un'idiota.»
«Cosa?! Non è affatto vero!»
«Ron, credimi, lo sei...»
«
Io volevo solo delle cioccorane!»
«Appunto...»
«Voglio delle cioccoraneeee!» 


 
 


   
 
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