Grazie ragazze che mi seguite T_T sono commossa!
Lacrime
Quando
sua madre era salita sulla scura carrozza che l’avrebbe portata lontana da
lei, le aveva accarezzato dolcemente il viso e con tristezza le aveva sussurrato
quella maledetta frase.: “Pansy…Stai attenta
alla Grifone femmina…Stai attenta ai suoi occhi.”
Ma non c’era motivo di temere Ginevra Weasley. Essa era svenuta e presto sarebbe morta. E anche se il pensiero di essere lei la causa della sua morte la tormentava, Pansy voleva assolutamente togliere di mezzo una Grifondoro.
“Uccidila!” esclamò con rabbia.
Draco la guardò ancora per qualche secondo. Dietro la maschera la supplicava di ripensarci, ma la sua fidanzata non cambiava idea.
Doveva ucciderla per Pansy, per il suo amore...
Si volto verso Ginny e impugnata con maggior forza la bacchetta sospirò. E in quel momento, una piccola striscia blu, che s’intravedeva dalle palpebre appena dischiuse lo fece bloccare ancora una volta.
Ginevra si era svegliata.
Non ci volle molto per farle capire d’essere legata...di essere in mezzo a dei mangiamorte.
E spalancò gli occhi spaventata e supplichevole.
Pansy trattenne il respiro.
“Pansy…Stai attenta alla Grifone
femmina…Stai attenta ai suoi occhi.”
Piton inghiottì rumorosamente.
Draco stavo ancora esitando ed era un bene. Ma Lucius si stava avvicinando al figlio per spronarlo, ed era un male.
Lo bloccò con mano ferma. “Non vorrai aiutarlo, vero Malfoy?” sussurrò e il biondo s’arrestò indeciso se essere furente con il suo primogenito o con il suo migliore amico.
Poi tutto fu luce.
“Avada
Kedavra!”
Ginny
spalancò ancora di più gli occhi, mentre senti un dolore impensabile colpirla
al petto. Ci fu una attimo di silenzio.
Severus
spostò l’attenzione sul corpo della rossa, angosciato dal gesto di Draco.
Sperava che non lo facesse.
Lucius
sogghignò avido insieme alla moglie.
Draco
lasciò cadere la bacchetta. S’inginocchiò distrutto. “Padre cosa mi
avete fatto fare?” era un urlo di disperazione che rimbombò nella stanza
facendo paralizzare i pochi mormorii.
E
la luce cessò.
Lì, ai piedi di Ginevra Weasley vi era un corpo accasciato.
La maschera di mangiamorte stava sul pavimento vicino alla mano destra. E i capelli neri stavano sparpagliati sulle sue spalle, ma il volto si poteva notare benissimo.
Pansy Parkinson si era spostata per proteggere con il proprio corpo Ginevra.
Ed ora era morta.
Ginny ansimava con le lacrime agli occhi, mentre Draco strisciava a carponi verso la sua amata. Dalle labbra del ragazzo usciva solo il nome della fidanzata.
Poco distante, in una carrozza scura ferma davanti al cancello che delineava la proprietà dei Malfoy, una donna piangeva.
Piangeva la perdita della figlia, e la perdita di altre persone.
Piangeva perché sapeva già cosa sarebbe successo in pochi secondi.
E mentre lei versava lacrime la carrozza s’avviò.
***
Kadey guardava con sospetto il cielo limpido.
Erano arrivati da qualche minuto e con qualche trucco che i gemelli avevano inventato in quell’anno erano riusciti ad entrare nella proprietà dei Malfoy.
L’insegnante camminava sicura nel giardino verso il gazebo più lussuoso che avesse mai visto, e fischiettava.
“Padre
cosa mi avete fatto fare?”
Bill
si fermò pietrificato da quell’angoscia che l’urlo aveva trasmesso fin a
loro. Anche il resto della compagnia si era arrestato, spaventato già
dall’immagine di Ginny morta. Ma Kadey continuò imperterrita il suo viaggio e
giunta alla porta del gazebo entrò.