A
NEW LIFE.
Casa dolce Casa.
Dopo poco mi rendo conto di non saper affatto
dove si trovasse Casa Cullen. Con un’inversione a U tornai indietro . Mi persi
come sempre nei miei pensieri. Feci il punto. Stranamente, moolto stranamente sono attratta da Edward che per quanto
ne so è un emerito stronzo e sconosciuto. Vivrò con lui e mi ha chiesto di
uscire. Ma so anche che non è
interessato seriamente a me ma che
soprattutto si diverte . Quindi sicuramente, o quasi c’è qualcosa dietro. Pensai.
Tornai a scuola e mi misi a sedere su una
panchina aspettando che quei pazzi uscissero da scuola.
Chiusi gli occhi. Mi concentrai su i suoni
intorno a me. Scartai tutti quelli che non fossero provenienti dal bosco e ne
ottenni una sinfonia. Poi i ricordi mi affollarono la mente. I miei amici, i
miei migliori amici che avevo lasciato in Italia. Quelli che sapevano tutto,
quelli che avevano promesso che non lo
avrebbero detto a nessuno , quelli che mi hanno consigliato di non fare la
grande cavolata che ho fatto. Per colpa mia avevano perso la vita molti
vampiri. Lo hanno fatto per me. Si sono sacrificati per me. Per la mia
libertà. Quella che non avrò mai … Pensai triste.
Mi sarei guadagnata la libertà. Un pensiero mi
balenò in mente.
E
invece l’avrò! Lotterò! Ce la farò! E non conterò su nessun’altro che non su me
stessa. Mi allenerò e scapperò. Lontana e sarò libera! Lo devo fare per loro,
per tutti quelli che mi hanno aiutato e sono morti.
Trovai la determinazione. Mi alzai di scatto. Per adesso non sono pronta. Non so manovrare
il mio scudo abbastanza bene ma se mi
alleno allora nessuno potrà rintracciarmi, nessuno potrà vedere il mio futuro e sarò libera di
vivere secondo le mie volontà. Mi ributtai seduta avevo già preso la mia
decisione. Ma questa volta avrei avuto più tempo per organizzarla in ogni
minimo dettaglio e ce l’avrei fatta.
“Drrrrrrrrrrrrrrrrrin” Il suono della campanella
mi ridestò da i miei pensieri. Rumori di apssi dietro di me, troppo leggeri per
essere di un umano. Mi girai appena capii.
Alice a pochi passi da me che mi sorrideva. Edward dietro che aveva il
muso lungo.
Dietro ancora gli altri. Posai lo sguardo sulla
bionda che mi fisso inespressiva. Non distolsi lo sguardo e ricambiai lo sguardo. Cominciai a
provare della simpatia per quella ragazza. Faceva esattamente quello che avrei
voluto da tutti i Cullen perché la falsità è orribile e visto che so che loro
sono in combutta con I Volturi capisco
che sono falsi.
Alice mi abbraccia ma io rimango immobile e
fredda. Sciolgo l’abbraccio levandomi
quelle braccia dal collo. Lei mi fissò spalancando gli occhi. La fissai a mia
volta cercando di trasmettere più freddezza possibile.
Alice mi avrebbe tradito in qualsiasi momento
così come gli altri. D'altronde sono
amici dei miei cari, carissimi parenti di Volterra.
<< Perché? Che ho fatto? >>
<< non voglio confidenze >>Dissi
con voce che avrebbe gelato chiunque. Lei si aggrappò a Jasper che mi guardò
male. Io in cambio ringhiai ma nessun umano mi sentì. Lui si fermò a guardarmi.
Io gli diedi le spalle e montai sulla moto.
<< Ci diamo una mossa?! >>
Dissi mettendomi il casco notando che mi
stavano guardandomi colpiti dal mio distacco nei loro confronti.
Partirono e io li seguii la loro casa era
immersa nel bosco nascosta da sguardi indiscreti.
Scesi dalla moto. E loro entrarono in casa io
li segui ma Edward, che era rimasto indietro, mi prese per un polso e mi fermò.
<< Perché fai così? >>
<< Così come? >>Feci la finta
tonta.
<< Dai che lo sai, lei vuole esserti a
mica e te la tratti con tanta indifferenza! >>
<< ohoh!
Sentite io non voglio la vostra amicizia. Non voglio vicina gente come
voi! >> Sbottai infuriata. Lui strabuzzò gli occhi.
<< Bene allora perché non te ne troni da
tuo padre? Guarda che facciamo presto a chiamarlo! >>
<< AH! SAI CHA PAURA! TANTO NON C’E’
DIFFERENZA! PER VOSTRA INFORMAZIONE NON STARO’ QUI PER MOLTO! E PUOI DIGLIELO
PURE AD ARO! E POI SE TI AZZARDI ANCORA A DIRE CHE QUELL’ESSERE è MIO
PADRE TI AMMAZZO! >>Dissi
trattenendo le lacrime.
<< Però lui è tuo padre >>
Ringhiai e gli saltai addosso. Gli diedi un
cazzotto. E la rabbia mi accecò. Sentii calde lacrime solcarmi il viso.
Mi sentii prendere da dietro per i fianchi.
Mi dimenai.
Avevo bisogno di sfogarmi e lui mi aveva provocato. Lui non poteva
criticarmi. Lui non sa chi sono.
Avevo pianto poche volte in pubblico, cercavo
di trattenermi. Ma adesso non ci riuscivo. Potrei sembrare pazza, stupida. Non
mi interessa . Non riesco neanche a ringhiare a chi mi tiene. Una rabbia folle
mi acceca.
<< Mollami! >>Urlai.
<< Calmati Bella! >>
Riuscii a ringhiare ma sommessamente .
Riuscii a liberarmi e gli diedi una gomitata
che lo fece cadere. IO con un salto acquistai spazio. E vidi che tutti mi
guardavano stralunati.
Mi voltai e corsi. Nel bosco e mi fermai solo
quando vidi il mare.
Eccomi con un nuovo capitolo. Ringrazio tutti.
Mi raccomando recensiteee!
Baybay. Checca.