31 Dicembre.
“Insomma… fino al 5 Gennaio non avremo un attimo di
tregua, forse potrei scappare stasera. Ma credo mi troverebbero…”
-Joe, ti vuoi sbrigare??-
Joe sbarrò gli occhi, lanciando la
penna nera in aria al sentire quella voce. La penna fece un paio di volteggi,
prima di cadere per terra. Si alzò in piedi e chiuse il diario, nascondendolo
in fretta in un cassetto della scrivania. Appena in tempo, poiché la porta si
aprì in quel momento.
-Ehi, ma mi hai sentito?- domandò
Kevin accigliato, -E’ mezz’ora che ti aspettiamo di sotto.-
-Arrivo, arrivo.- lo tranquillizzò,
deglutendo.
Kevin sollevò un sopracciglio, -Stai
bene?- domandò, appoggiandosi allo stipite della porta.
-Sì, sì, sto bene.- Joe si alzò,
afferrando la giacca nera dal letto, posto in mezzo alla stanza, -Vai avanti,
ti raggiungo.-
-Questa frase l’ho già sentita.-
decretò Kevin, uscendo tuttavia dalla camera del fratello. Joe sospirò, riavvicinandosi
alla scrivania e riprendendo il diario. Lo aprì sulla pagina che aveva
contrassegnato come il 31 Dicembre.
Riagguantò la penna da terra e scrisse velocemente.
“Al solito… concerto di capodanno. Mi domando quando è
stata l’ultima volta che ho passato il capodanno lontano da un palcoscenico.
Spero che questa notte mi porti qualcosa. Qualsiasi cosa… qualcosa che mi
dimostri che l’anno nuovo sarà migliore di quello passato.
Buon anno.
Joseph”
Richiuse il diario e lo nascose come
al solito sotto i suoi vecchi libri di scuola, che non aveva mai buttato,
nell’ultimo cassetto a destra della propria scrivania. Si infilò la giacca ed
uscì di corsa dalla stanza, raggiungendo la famiglia al completo al pian
terreno.
-Mi chiedo cosa tu faccia ogni volta
in camera.- lo guardò strano Nick quando furono in macchina.
Joe lo guardò un po’ sorpreso: che
l’avesse beccato?
-Insomma… o è il tuo nuovo taglio di
capelli a farti stare tre ore davanti allo specchio oppure semplicemente sei un
pigrone.- annuì Nick, facendolo sospirare di sollievo.
-Nessuna delle due.- sorrise Joe,
passandosi una mano fra i corti capelli neri, -Nick… tu hai mai avuto un
segreto?- domandò a bassa voce, al fratello minore, che lo fissò confuso.
-E chi non ne ha?- ridacchiò il
fratello minore, affondando le mani nelle tasche del cappotto nero, fissando
Joe che invece aveva sprofondato metà viso nella voluminosa sciarpa di lana,
puntando lo sguardo fuori dal finestrino, verso le case che scorrevano veloci
davanti ai loro occhi, -Hai un segreto, Joe?-
Joe scosse la testa, -No.- mentì.
Non aveva intenzione di dirgli che teneva un diario segreto… quel diario, rosa confetto e con i
fiocchetti sulle pagine.
Kevin, seduto vicino al finestrino
di destra, si sporse verso l’orecchio di Nick, -Sta bene?- sussurrò
preoccupato.
Nick arricciò le labbra, studiando
Joe, che ancora fissava fuori, perso nei suoi pensieri, -Penso di sì… ma
nasconde qualcosa.- asserì, parlando a bassa voce, in modo che il
chiacchiericcio dei genitori e di Frankie soffocasse le sue parole, -Ricordami
di parlargli domani mattina.- disse, facendo annuire il fratello maggiore, che
tornò a parlare con il padre a proposito del concerto.
Arrivarono quindici minuti dopo sul
luogo del concerto, passando sulla strada lasciata libera dalle transenne,
dietro le quali già una buona dose di persone attendeva loro e tanti altri
artisti. La macchina parcheggiò dietro al palco e i Jonas Brothers scesero
velocemente, salutando con dei sorrisi e un cenno della mano i fans, prima di
scomparire dietro al grosso palco. L’esibizione durò tutta notte, i cantanti si
alternavano, cantando gruppi di quattro o cinque canzoni. Quando mancarono due
minuti alla mezzanotte salirono tutti sul palco e aspettarono lo scoccare della
mezzanotte.
Joe si voltò verso i due fratelli,
-Ragazzi… dopo la mezzanotte andiamo a fare un giro?- domandò ai due, che si
scambiarono uno sguardo.
-Dove vuoi andare?- domandò Nick.
-Non lo so… ovunque. Non qui.-
precisò Joe a bassa voce, con una scrollata di spalle, tornando ad ascoltare il
presentatore del concerto, che stava parlando alla persone presenti che
cercavano di richiamare l’attenzione degli artisti.
-Joe, io ti porto dove vuoi. Però
vorrei capire che ti prende stasera.- ribatté immediatamente Kevin, sbuffando
contrariato, -Sei strano da quando siamo usciti di casa fino ad adesso.-
bisbigliò.
-Non ho niente! Voglio solo passare
il capodanno con i miei fratelli.- ma non ebbe modo di dire altro, poiché partì
il conto alla rovescia e prima di quanto pensassero la parola Zero risuonò all’unisono. Durante i
festeggiamenti Nick strinse Joe in un abbraccio, ma lo bloccò prima che il
fratello si spostasse, -Nick, soffoco.- biascicò.
-Tu mi nascondi qualcosa, non so
cosa, ma lo scoprirò, sappilo.- fece un sorrisone, allontanandosi dal fratello,
che lo fissò spiazzato, -Buon anno, Joe!!- esclamò, per poi andare a fare gli
auguri a Demi Lovato, con loro sul palco.
Joe rimase un attimo fermo, -Devo
trovare un nascondiglio migliore.- bisbigliò a volume inudibile, pensando che,
se Nick avesse trovato il diario, sarebbe stata la fine.
You’d better
stop
And try to think
Look what you’re doing
Oh, Ruby
-Fermiamoci qui!- esclamò Joe
mezz’ora dopo indicando un locale poco fuori città. Kevin si fermò,
parcheggiando la macchina (erano tornati a casa apposta per prenderla e uscire
tranquilli), per poi appoggiare un braccio al volante e fissare il locale, dal
quale proveniva lontana la musica.
-Sei sicuro di non voler andare in
un posto un po’ meno… chiassoso?- tentò di trovare la parola adatta il più
grande.
-Dì pure “meno affollato”.- lo aiutò
Nick.
-E’ perfetto, forza!- Joe aprì la
portiera e senza attendere risposta scese dalla macchina, raggiungendo
velocemente l’altra parte della strada. Aprì la porta, su cui spiccava il
cartello Aperto per Capodanno e fissò
l’interno: era abbastanza piccolo, ma accogliente come posto. Un bancone lungo
e dall’aria abbastanza vissuta stava
a destra, mentre i tavoli e le sedie erano stati spostati tutti sulla sinistra
del locale, lasciando uno spazio centrale dove molte persone ballavano a tempo
della musica, a coppie o a gruppi. In fondo, proprio di fronte a lui, c’era un piccolo
palco, sopra al quale stava un mixer. Infine notò che le pareti erano chiare,
ma non di un colore accecante: suppose che il locale fosse aperto da anni, in
uno stile che richiamasse pura semplicità.
Appena entrati nel locale Kevin
prese per una spalla Joe, tirandolo un poco indietro, come a spingerlo verso
l’entrata, -Joe, non mi sembra una buona idea…- tentò, ma venne messo a tacere
dalle urla dei presenti. Allarmati i tre ragazzi fecero un passo indietro
automaticamente, ma Nick sbarrò gli occhi, bloccando i due fratelli maggiori.
-No, aspettate.- esalò, aggrottando
le sopracciglia pensieroso, -Non è per noi
che gridavano.- li informò, in qualche modo sollevato, -E’ per loro.- indicò un gruppetto di cinque
persone, piuttosto grandi, sul palco. Tutti erano accalcati sotto al palco,
battendo le mani e urlando.
You never get to
give it all you got
‘Cause you forgot to take it to the top
Oh Ruby Blue
-Prendiamo qualcosa da bere.- disse
Joe, raggiungendo il bancone del bar ormai deserto.
Nick si passò una mano fra i ricci,
lanciando uno sguardo a Kevin, -Non guardarmi così, sai?- domandò, cogliendo la
sua occhiataccia, -Papà ha detto di non perderlo di vista, andiamo.- lo spinse
verso il bancone del bar, prendendo posto alla destra di Joe. Kevin si sedette
invece alla sua sinistra. La barista dava loro le spalle, pulendo alcuni
bicchieri con un panno bianco. I capelli scuri le ricadevano in boccoli fino a
metà schiena e si notava il fiocchetto del grembiule bianco che indossava.
-Che vi porto, ragazzi?- domandò
continuando a dare loro le spalle. Fu Nick ad ordinare e un minuto dopo, mentre
loro erano intenti ad osservare il gruppetto ballare sul palco, le bibite
furono davanti ai loro occhi, -Grazie.-
Joe alzò lo sguardo sulla barista,
che ora non dava più loro le spalle. Armeggiava con le bottiglie, sbuffando
leggermente. Si scostò un boccolo sfuggito davanti al suo viso e lo rimise al
suo posto dietro all’orecchio destro, -Sei… giovane.- valutò accigliato.
Kevin gli diede una gomitata, -Ti
sembrano cose da dire?- bisbigliò concitato.
La ragazza mise davanti a loro una
ciotola di terracotta marrone, con dentro delle patatine, -Ho diciannove anni.-
disse, cogliendoli un attimo di sorpresa: che ci faceva una ragazza di appena
diciannove anni in un locale frequentato da persone molto più grandi di lei?,
-Sono la figlia di un’amica del proprietario.- li informò, con un sorriso, -Che
ci fanno in un locale fuori città, la notte di capodanno, i Jonas Brothers?-
domandò d’un fiato.
-Ah… ci hai riconosciuti quindi.-
ribatté Joe, mentre Nick si domandava mentalmente quanto fosse stupida
quell’affermazione: non erano mascherati o altro, erano perfettamente
riconoscibili.
-Beh… è piuttosto facile se non
indossate occhiali o cappelli vari, non credi?- sorrise la mora, tornando a
pulire i bicchieri, dando voce ai pensieri del più piccolo del gruppo, -State
tranquilli, comunque… sono tutti over-30. Non vi noteranno.-
Why do you make
a start
With no means to go on
It’s on the tip of your
Ruby, we used to love you truly
You used to make us laugh
It really was a gas
But now you’re a bore
-Tesoro,
vieni qui, dai!!- la chiamò dal palco una donna bionda, sulla quarantina,
mentre agitava le mani sopra alla testa, cercando di ballare naturalmente, per
quanto lo scoppio di ridarola che ne conseguì potesse permetterglielo.
La ragazza scosse la testa, una
smorfia divertita sul viso, -Sto bene dove sto!- le gridò in risposta, facendo
scoppiare a ridere i tre ragazzi, -Visto? Due bicchieri di vino e le persone
vanno fuori di testa.- rise con loro. Lanciò un’occhiata alle spalle dei
ragazzi e il sorriso aumentò, -Vi piace ballare?- chiese, con una punta di
ironia nella voce.
Joe non ebbe modo di ribattere,
poiché vide i fratelli ai suoi lati essere trascinati all’indietro da un paio di
persone, che li spinsero ballando e cantando verso il palco. Sbarrò gli occhi,
voltandosi verso la ragazza che dopo quella scena non riusciva a smettere di
ridere, una mano sulla bocca nel tentativo di calmarsi. La osservò un attimo,
soffermandosi un attimo più del dovuto sulle sue guance arrossate di
divertimento e sulla sua risata, che trovò in qualche modo particolare.
One
Two
Three
But now you’re a bore
La ragazza riaprì gli occhi,
scontrandosi con quelli castani di lui, che la osservava con un sorrisetto in
volto, -Che hai da fissare?- domandò, placando piano le risate.
-Tu.- ridacchiò Joe.
-Io?- ripetè lei divertita.
-Sì, tu.- Joe si sentì preso da una spalla e riconobbe l’espressione
seria di Nick, -Dobbiamo andare, vero?- domandò, alzandosi dallo sgabello.
-Decisamente.-
Nick indicò con l’indice della mano destra Kevin, il quale era salito sul palco
e ballava a ritmo della musica. La barista scoppiò a ridere nuovamente,
soffocando le risate nel panno asciutto, facendo voltare verso di lei Joe, che
si unì alla risata, -Non c’è niente da ridere!- replicò Nick, anche se un
sorriso gli si era disegnato in volto.
-Stai ridendo anche tu, avanti.- lo
incitò Joe, -Pensavo di essere io quello pazzo in famiglia, ma da qualcuno devo
aver pur preso.- dichiarò, salutando con un cenno della mano Kevin che agitava
una mano in alto per salutarli, -Forza, riportiamolo con i piedi per terra,
prima che trovi una chitarra.-
It was you
And them
And me
Look what you do
Oh, Ruby Blue
Ci misero relativamente poco a far scendere
Kevin dal palco e prima di uscire Joe tornò al bancone, tirando fuori il
portafoglio dalla tasca inferiore dei jeans, -No, lascia stare. Offre la casa.-
lo bloccò lei, con un sorriso.
-Almeno dimmi come ti chiami.- propose
Joe.
La ragazza parve pensarci un attimo,
prima di annuire, -Mary.- rispose, facendolo sorridere.
-Buon anno, Mary.- augurò battendo
una mano sul bancone, per poi allontanarsi verso l’entrata del locale, dove
Nick e Kevin lo aspettavano. Aprì la porta del locale e voltandosi indietro
vide Mary pulire i bicchieri con le loro bibite e ridendo ancora si lasciò alle
spalle la musica e il locale.
___Note di Titty90
Eccomi qui! xD Prima che mi
dimentichi la canzone è “Ruby Blue” di Roisin Murphy :3
Beh, che dire… io ringrazio le 3 persone che hanno messo questa storia
nei preferiti e le 2 che l’hanno
inserita tra le seguite *w* sappiate che vi adoro u_ù passo a ringraziarvi una
per una:
sarettajb (ecco il seguito! Sì, la scena dove cade dalla sedia
è piaciuta anche a me xD e tutto per un diario rosa!)
Minako_86 (Sììì, adoro anche io le scene tra fratelli, Marta
*w* infatti cercherò di inserirle dove posso, perché, diciamocelo… sono scene
che secondo me vale la pena di inserire in ogni capitolo xD finalmente il nuovo
capitolo, visto? Anche se hai già ricevuto qualche chicca ;D)
jeeeeee (hahaha, sì! Ma la copertina è un dettaglio, l’importante
è il contenuto… :D)
Sheep (la mitica Chiara *O* *si inchina* sappi che mi fa
piacere piacerissimo ricevere una tua
recensione u_ù e poi non ti preoccupare, non mi offendo per niente, anzi! Sono
le recensioni come le tue che aiutano a migliorarmi, sono uno dei motivi per
cui sono tornata su EFP! (: haha, sì, potrà sembrare strano aprire i regali
poco prima del cenone, però c’è un buon motivo, manca una frase che avrei
dovuto inserire *si scusa* e lasciatelo dire, non vedo l’ora di leggere ciò che
stai progettando :D)
vavinana (sono contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto
*w* aspetto di sapere come trovi questo x3)
E poi ovviamente devo ringraziare le 5
persone che hanno messo “Un senso di te” fra i preferiti *_* E anche Minako_86 e Sheep che hanno recensito *lancia baci*
Per questo capitolo (come lo scorso
e gli altri che verranno) si ringrazia quella santa (?) della mia migliore
amica, senza la quale sarei persa u_ù <3
Beh… vado *w* a presto e commentate!
Love <3