DESTINY CAN BE CHANGE
1-PROLOGO.
Il rumore dei miei passi rimbomba mentre percorro l’asettico corridoio del quale ormai conosco ogni minuscolo angolo. I miei occhi sono fissi verso la fine del corridoio,dove una luce opaca filtra da sotto una porta chiusa. Mi avvicino a passi rapidi e veloci. I miei lunghi capelli neri ondeggiano alle mie spalle. I miei occhi viola cupo non lasciano trasparire l’agitazione che c’è dentro di me. Questa volta dev’essere una missione diversa,qualcosa di speciale.
Finalmente arrivo davanti alla porta. Come tutte nell’edificio,è blindata e il cupo grigio del ferro risplende alla luce smorta delle lampade al neon sul soffitto. Appoggio il palmo della mano ben aperto sopra allo scanner per le impronte digitali accanto alla porta e attendo i pochi secondi necessari alla risposta del macchinario. Quando una spia verde si accende illuminando il colorito candido della mia pelle,la porta si spalanca da sola.
Senza esitare varco l’ingresso e vengo inondata da una luce azzurrina proveniente dagli enormi lampadari di cristalli e lapislazzuli sul soffitto. Le pareti di bianco così candido da far quasi male agli occhi hanno come unico ornamento un quadro raffigurante un uomo con profondi occhi azzurri,capelli neri,circa quarantenne e sotto la dicitura in elegante corsivo Andrew Swan,fondatore dell’Associazione.
Fisso quel nome per un breve istante,poi i miei occhi scattano ad osservare l’uomo seduto all’imponente scrivania posta al centro della stanza. Gli occhi nero pece di Charlie Swan mi osservano. Ormai non sono più abituata a chiamarlo papà,anche se effettivamente lo è. Ma per me è come se non lo fosse. Per me lui non è nient’altri che il mio capo,punto.
« Signorina Swan,l‘ho fatta chiamare qui perché ho un compito molto importante da affidarle. Si sieda,così le illustro come si svolgeranno i giochi» . La voce del capo è tonante,capace di incutere timore anche quando è modulata in modo da risultare neutra. Mi accomodo su una delle sedie con cuscini imbottiti blu cupo davanti alla scrivania e presto attenzione alla spiegazione.
« Il suo compito è molto semplice. Lei è la nostra miglior agente e spero che non riscontri particolari difficoltà nell‘eseguire quanto richiesto da me; e cioè,l‘omicidio dell‘agente Edward Cullen,dipartimento Sicurezza Nazionale della CIA» .
Alle sue parole,un sorriso trionfante fa schiudere le mie labbra e un brivido percorre le mie braccia. Uccidere Edward Cullen. Erano 8 anni che aspettavo questo momento. Finalmente vendetta.
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Angolo Autrice: Salve a tutti! Ecco la mia nuova ff. Devo ammettere che quest’idea mi è venuta così,all’improvviso,e ho sentito subito il bisogno di metterla per iscritto. Si sa,quando viene l’ispirazione non bisogna lasciarsela scappare (ok,la frase mi è venuta al momento,però è carina,no?^^). Spero che abbiate voglia di commentare la mia ff,anche se volete dire che fa schifo,oppure volete darmi qualche suggerimento. Accetto tutto ^___^ Tra poco posterò il primo vero capitolo e spero che vi piacerà…. A presto!!!