CAPITOLO 9

Quand’era piccolo e abitava ancora dai Dursley non gli era permesso leggere qualcosa che non fossero libri di scuola; ma un Potter è un Potter e, adulto o bambino, l’infrangere le regole era proprio del suo dna.

Così, spesso, nel cuore della notte sgattaiolava nella seconda camera del cugino, per poter provare tutti quei meravigliosi giochi che a lui non regalavano mai, per portarsi nel ripostiglio quei bei libri illustrati che zia Petunia leggeva a Dudley per farlo addormentare.

Harry era affascinato da quelle storie, piene di draghi, cavalieri, bambini rapiti e streghe cattive, in cui tutti i problemi si risolvevano sempre nel migliore dei modi, in modo che tutti potessero sempre vivere “felici e contenti”; quante volte si era addormentato sognando un finale simile anche per sé, fantasticando su parenti provenienti da paesi molto lontani che lo portavano via dai Dursley per farlo vivere con loro, in una bella casa con tanti giocattoli e bambini con cui giocare.

Crescendo Harry aveva abbandonato quelle fantasie, ma nel suo cuore la speranza di quel “felici e contenti” rimase, assumendo magari contorni un po’ differenti da quelli che aveva assunto nell’infanzia, ma comunque idilliaci.

Ebbene, sembrava proprio che il paese delle favole esistesse veramente e, ancora meglio, che Harry vi abitasse da qualche tempo, immerso in sogni che da tempo aveva credeva perduti

Sirius era vivo, l’incontro con il suo padrino non era stato frutto della sua fantasia, era reale; il migliore amico di suo padre era tornato realmente, senz’ombra di dubbio, era lì, accanto a lui, senza cambiamenti visibili. La stessa ironia lo accompagnava, la stessa risata, la stessa imprudenza. Era Sirius Black. Ed era tornato.

Non si deve credere che dopo la morte di Voldemort Harry non abbia dovuto affrontare problemi e difficoltà, tutt’altro; tuttavia la consapevolezza di essere diventato un mago qualunque lo inebriava. Non che la gente non lo riconoscesse ovunque andasse, questo no! Non bisogna nemmeno pensare che Harry accettasse questa popolarità a cuor leggero… Lui era sempre lo stesso Harry Potter, con gli stessi limiti, la stessa irascibilità, la stessa impulsività. Ma adesso lui poteva definirsi tranquillamente un mago qualsiasi, un Auror, un amico, un marito, un padre. Un uomo con molte responsabilità, ma non la salvezza del mondo magico. Non più, almeno.

The end.

Emh…ciao a tutti! Storia terminata, magari non proprio terminata nel vero senso della parola… però questa è la fine… Un finale un po’ aperto perché la storia non termina qui, ma prosegue con Harry, nella sua nuova vita da uomo “normale”…

Una scelta discutibile, questo è vero, però…così è uscita!

Fatemi sapere se vi è piaciuta!

Briseide: anche per me le vacanze non si vedono ancora…il mio obiettivo primario è arrivare viva il quindici luglio… J ti ringrazio per la tua immensa pazienza, per le tue meravigliose recensioni, per il tuo essere puntigliosa…mi hai dato consigli preziosi, spero di saperli mettere in pratica!

Elisabetta: grazie per avere letto la mia storia, sei stata in assoluto la prima a recensirla, ti ringrazio per la collaborazione!!! J

Silvia: ecco qui l’ultimo capitolo, pronto per te! Visto che l’ho postato prima di sabato??? Grazie per le tue recensioni!

HermioneCH: Spero che ti sia piaciuta anche la conclusione, grazie per aver letto la mia storia e avermi dato il tuo parere!

Grazie anche a tutti quelli che hanno letto senza commentare!

A presto

Anduril