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Autore: NovemberRain    21/01/2010    5 recensioni
Era diversa dalla regina delle stelle che aveva conosciuto l’altra sera. Gli stessi capelli che si erano sparsi sul suo petto come rivoli di passione adesso erano più chiari,niente onde solo piastrati e tenuti indietro da un cerchietto nero. La canotta azzurra si sposava perfettamente con la canagione abbronzata e i pantaloncini neri intonati col cerchietto. Era bella certo,ma in quel momento si accorse che la stava guardando con occhi diversi,sotto un nuovo punto di vista completamente diverso da come era abituato prima a vedere una donna. Era il punto di vista di un padre...
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Another part of me - Saga'
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3. Bring me to life (minutes to midnight)

Quando Stephanie fu di ritorno trovò il suo compagno addormentato sul divano,con le mani nodose si copriva gli occhi.

Sorrise nel vederlo:sembrava un angelo.

Anni prima nessuno avrebbe paragonato Axl Rose ad un angelo,la gente l’avrebbe presa come una battuta.

Invece in quel momento chiunque lo avrebbe detto.

Sapeva solo di dolcezza e basta. Fino a pochi giorni prima sembrava che fosse ancora quel ragazzo pieno di sé uguale a come era nel 1983 quando ci fu il suo esordio nel grande mondo della musica rock.

Erano bastati due giorni per cambiarlo.

Ovviamente lei non era a conoscenza di Kleopatra ma aveva intuito come andavano le cose:e per Axl i problemi erano alquanto difficili da affrontare.

Così decise di lasciarlo dormire,quell’angelo stanco,perché tanto un nuovo giorno sarebbe sorto prima o poi inondandolo di luce.

Si Axl…la luce splenderà ancora per te…

ORE 23.00 LOS ANGELES (periferia)

Kleopatra uscì di casa sentendo la fresca aria della notte pizzicarle la pelle. Si infilò di fretta la felpa da sopra al pigiama.

Che stava facendo non lo sapeva,e aveva anche la strana sensazione di non comprendere a fondo il perché delle sue azioni.

Si voltò verso la graziosa villetta che aveva preso in affitto con sua madre e sorrise mentre una lacrima amara le si posava sulle labbra aride.

-Scusami mamma…-

Camminò a passo svelto nella periferia,l’occhio cadde anche sulla casa di Slash,notò una finestra ancora aperta e la luce veniva dall’interno. Si fermò e aspettò,dopo poco vide una figura dai voluminosi capelli con un braccio un bimbo che teneva teneramente il viso appoggiato alla sua spalla:evidentemente Cash faceva fatica a mettersi a letto.

Sorrise nuovamente:

-Scusami “mister capelli all’aria“…- era quello il soprannome che aveva dato a Slash anni prima quando era ancora piccola. Lui era sempre stato un padre,un amico e un fratello per lei. E adesso metteva a letto Cash proprio come tante volte aveva fatto con lei,mentre la mamma era in cucina a piangere. Se lo ricordava bene.

Mandò via questi pensieri.

Aveva ben altro da pensare.

Quanto le mancava la sua New York?? Non lo sapeva. Era troppo.

Era venuta a Los Angeles solo per quella stupida festa che le aveva rovinato l’esistenza.

Non sarebbe stato meglio starsene a casa,buona buona a cantare e suonare la chitarra in quella topaia che impropriamente osava chiamare cameretta???

Si

Mille volte si.

Invece era lì,in una fresca notte d’estate,sotto il cielo buio della città degli angeli.

Camminò ancora a lungo osservandosi i piedi con solo i calzini che strisciavano uno avanti all’altro. Ad un tratto squillò il cellulare.

Il suono fastidioso squarciò il silenzio della notte. Kleopatra vide il display lampeggiante che inizialmente le fece chiudere gli occhi.

Lesse : Alessio.

-Ale che vuoi adesso…- sussurrò,si fermò sedendosi sul marciapiede e rispose

-Pronto…-

-Oi scusami se ti disturbo stavi dormendo??- la sua voce era allegra come sempre. Non che ci fosse stata una volta in cui era triste,mai successo.

-No no…è che è successa una cosa sconvolgente…- ammise con le lacrime agli occhi. Piangeva un po’ perché si trovava in una situazione terribile,un po’ perché non ci capiva un cazzo di niente in quella storia,un po’ perché Alessio le mancava da morire.

E le piaceva da morire.

-Dai Kle vedrai che si sistema tutto…adesso ascoltami!- era stranamente eccitato,ma lei non desisteva

-No Ale ascoltami tu! Qua sto morendo,Los Angeles è una città di merda io non ci volevo tornare ma mia mamma mi ha costretta e io non ce la faccio più capisci??- disse tutto d’un fiato e ad alta voce.

-Ehi calma! Guarda che possiamo parlarci dal vivo!-

-Sei impazzito???- lei restò allibita.

-Guarda che io sono a Los Angeles!-

-Sono su scherzi a parte lo so…e ti dico anche che non è il caso- si allontanò i capelli dal volto e respirò profondamente. Quanto desiderava andare al centro dove tutta la notte c’è caos e gente dappertutto. Invece in quella cavolo di periferia non c’era un cane.

-Non sei su scherzi a parte Kle credimi. Dimmi dove sei-

-Ma sono in una strada buia,da sola,seduta sul marciapiede,in periferia-

-Ho capito tutto sai??- disse scherzosamente il ragazzo

-Ascolta qua c’è un parco vediamoci lì…- gli spiegò a fatica dove doveva andare,per fortuna egli aveva un senso dell’orientamento infallibile e capì presto il luogo dove si trovava

-Ho capito ma stiamo al telefono mentre non ci arriviamo entrambi così siamo sicuri di tenerci in contatto e poi non si sa mai…tu da sola in una periferia…- era protettivo,molto. Ma tuttavia alla ragazza non dispiaceva affatto avere qualcuno che ci tenesse a lei oltre a poche,rare persone.

Per quasi tutto il tempo parlò solo lui. Kleopatra si limitava ad annuire o a semplici esclamazioni,cosa alquanto strana perché anche lei come la madre era dotata di una loquacità paurosa. Tuttavia Alessio non glielo fece notare,parlò e basta tenendo sempre lo stesso tono felice per non buttarla giù nonostante si sentiva tristissimo anche lui.

Poi a distanza si videro. Kleopatra tolse il cellulare dall’orecchio e chiuse. Lui sentendo il classico segnale acustico chiuse e lo mise in tasca avviandosi verso di lei.

Si venivano incontro a vicenda,poi in silenzio la avvolse in un abbraccio.

Alessio era un ragazzo mulatto,abbastanza scuro di pelle,capelli riccissimi sui quali teneva sempre un cappello o nero o bianco. Statura media,fisico davvero bello.

Carattere straordinario.

Per Kleopatra era una roccia,unico elemento fermo dinnanzi agli occhi anche quando,come in quel momento,le sembrava che le girasse tutto intorno. Si aggrappava ogni volta alle sue spalle come un naufrago al primo scoglio che incontra,e respirava il suo profumo come fosse un soffio vitale.

-Come stai?- gli chiese

-Io bene…- rispose lui con il viso affondato nei rossi capelli di lei

-Ma sei venuto fino a qui…per me?- chiese commossa

-Si certo- si staccò leggermente per poi tenerle il viso fra le mani e baciarla sulla fronte.

-E adesso però mi racconti tutto,per filo e per segno- si stesero sull’ erba fresca,lo sguardo diretto al cielo.

Kleopatra osservava le stelle brillare.

Erano quelle che,come muse,la ispiravano a raccontare quello che era successo.

Per lui era diverso. Aveva gli occhi puntati sul viso perfetto della ragazza,sulle lacrime cristalline che scendevano sugli zigomi e brillavano sotto la luce della luna. Ogni tanto faceva un respiro profondo per liberare il naso ma per il resto la sua voce non tremava anzi;era tranquilla come se quel caos e quel dolore non la toccassero da vicino,come se il suo corpo fosse lì ma l’anima trasmigrata in un posto lontano,conosciuto solo dalla sua immaginazione.

Parlò della sua difficoltà nei rapporti col padre,che quasi amava; della madre che rivoleva indietro il suo uomo e non si curava delle sofferenze di sua figlia ma soprattutto di quanto le mancasse la vita di un tempo…quando tutto era semplice.

Non appena ebbe finito si asciugò le lacrime e si voltò verso di lui.

-Non soffrire per me…- gli accarezzò una guancia.

-Soffro invece…siamo amici da una vita e mai che una volta io abbia pensato di abbandonarti,anche nei momenti più difficili. Soffro con te e lo sai…- la ragazza chiuse gli occhi appoggiandosi col viso sul suo petto caldo.

-Capisco la situazione Kle…e capisco che non è semplice. Secondo me devi provare a parlare a tua madre. Tante volte all’inizio ti avevo detto di scappare,ma non credo che fuggire dai problemi sia un modo per evitarli. Inizialmente sembra di aver superato tutto,ma alla prima occasione ti si ripresentano ancora più difficili di prima.- le accarezzava i capelli morbidi mentre parlava e la teneva forte quasi per proteggerla da quello che c’era oltre il loro mondo,il cui confine erano le sue robuste braccia.

-Hai ragione… ma che posso fare?-

-Sei scappata vero?- la guardò negli occhi ma con un mezzo sorriso. Lei sorrise e annuì.

Dal mini bar vicino provenivano le note dei lenti che si presumeva stessero ballando ubriache coppie di amanti.

You are not alone: Michael Jackson.

-Balla- disse Alessio con semplicità e si alzò,maestoso nella sua singolare bellezza.

-Cosa??- lei si sollevò sui gomiti lasciando che il rosso dei capelli sporcasse il verde scuro dell’erba

-Dai vieni…- sorrise.

Come dirgli di no?

Kleopatra si alzò.

Era in pigiama,capelli scompigliati al massimo e calzini.

Agli occhi di lui era sempre bella…sorrise e la prese per mano.

Era mezzanotte e loro ancora ballavano felici e liberi.

Come tante volte avrebbero desiderato di essere.

Via da un mondo che non gli apparteneva.

Insieme.

 

Eccomi qua dopo un lungo lungo lavoro!! XD

Mi sono accorta di un piccolo errore…prima non avevo detto che Cleopatra e la mamma erano di New York a differenza di Axl che è a Los Angeles…

Comunque in questo capitolo bisogna ammettere che ci sono parechie emozioni della protagonista che rispecchiano le mie in questo periodo…purtroppo.

Vabbè un kiss a tutti!!!

Angus Girl : ecco qua tu la prima a recensire e io ti cito per prima!!! XD sono davvero felice che ti piaccia la storia nonostante sia molto diversa dalle altre fan fiction sui Guns n’ Roses… comunque il carattere di Axl emergerà molto in sua figlia,più avanti si rischia di confonderli!!!! XDxD Un kiss spero che ti piaccia il nuovo chappy!!!

Funny_lady_ : e tu cara mi conosci….è vero Kleopatra è molto simile a me… povera Annie sarà la vittima della mia crudeltà xD!!!! E anche Axl me la paga per non avermi sposato!!!! xDxD Ti amoooooooooo

PS hai visto ce l’ho messo anche qui il mio Ale <3<3 xD

S3cr3tS_Myr3 : essì Kleopatra è proprio figlia di suo padre xD sono felice che ti piaccia la fan ficcy <3

Crazy_Me : sono contentissima che ti piaccia la fan ficcy!!!! Anche a me è venuta la stessa curiosità è per questo che ho scritto questa follia!!! XDxD spero che continuerai a seguire…

Roxanne under red light

 

 

 

 

 

   
 
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