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Autore: roxiee    22/01/2010    4 recensioni
Damien gioca a basket mentre Aliam suona il piano, il primo si innamorerà del secondo e dovrà penare per far si che quest'ultimo s'innamori a sua volta di lui e quando finalmente ci sarà riuscito il suo passato torna a galla per rovinare tutto. P.S. Spero che la trama sia chiara e che la storia vi piaccia. Mi raccomando se potete lasciatemi un commentino, che aiuta sempre.
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter     09:   Il piano.

 

Nei quindici giorni che seguirono, su tutti s’impresse una dolce e beata tranquillità.

La squadra di basket dell'Antareas vinse altre due partite del campionato, ottenute soprattutto grazie al loro campione, ma dovute anche al supporto dell'intera squadra, che, senza invidie e rivalismi interni, riusciva ad avere un affiatamento formidabile.

Gli affari della giovane Trustand si erano velocemente moltiplicati, al punto che si era ritrovata ad avere un circolo di clienti in cui spiccavano ragazze e ragazzi che, per i suoi particolari ed esclusivi articoli, venivano anche da altre scuole. La ragazza quindi si era potuta finalmente comprare la sua sognatissima nuova macchina fotografica professionale Nikon D3x da 24 Megapixel, grazie alla quale stava già per mettere in commercio la sua nuovissima collezione di foto, con i cui guadagni aveva intenzione di comprarsi l'ennesima raccolta di fotografie del suo fotografo preferito.

E l'amicizia nascente tra Damien e Aliam lentamente si stava consolidando per entrambi, al punto che ormai avevano preso l'abitudine di studiare insieme tutti pomeriggi, con la compagnia della rossa Lisa e del castano Michael, che accoppiati creavano inspiegabilmente le situazioni più contorte e assurde per mettere i due amici in situazioni imbarazzanti, dalle quali ne uscivano solo grazie all'intervento divino di Catherin, che, portando dolci o biscotti e buttando qualche battuta qui e la, bloccava i due cospiratori, calmava il piccolo Dersorp, già in assetto da fuggitivo, e dissuadeva Damien dai diversi tentativi di vendetta, che il ragazzo di volta in volta progettava.

 

Era la quarta partita del campionato che l'Antareas giocava e questa la disputava contro la Breestit, capitanata da Lucas Callonar. La partita procedeva senza troppi dislivelli, le squadre erano bilanciate e ormai la vittoria dipendeva solo dall'ala piccola dell'Antareas e dal capitano della Breestit, infatti, chi dei due sarebbe riuscito a resistere al pesante ritmo fino alla fine della partita, avrebbe portato la sua squadra alla vittoria.

Fra azioni spettacolari e difese altrettanto straordinarie, con rubi di palla e velocissimi passaggi, la partita si concluse a favore dell'Antareas per soli 2 punti di differenza.

Alla fine della partita entrambe le squadre e gli allenatori si scambiarono come di consueto un'amichevole stretta di mano, dopo di che i ragazzi furono liberi di andare negli spogliatoi.

Dopo una rigenerante doccia, Damien, insieme all'amico Michael, velocemente andò dal piccolo Aliam, che con la sorella lo aspettava all'entrata della palestra.

- Che ne dite se andiamo a festeggiare? La Breestit l'anno scorso era in semifinale e noi l'abbiamo battuta, ce lo meritiamo proprio di festeggiare. - propose esaltato l'ala grande dell'Antareas, gesticolando esageratamente con le mani, per dare importanza a ciò che diceva.

- Io ci sto volentieri e poi festeggio anche perché ho fatto un sacco di belle fotuccie, ci guadagnerò un sacco con queste. - acconsentì la rossa, felice più per i suoi prossimi guadagni che per la vittoria della squadra del fratello. - Vieni anche tu Aliam, vero? - chiese poi all'amico, sapendo che la risposta del fratello sarebbe dipesa inevitabilmente da quella del biondino.

- Beh ecco... Io non... - iniziò a parlare Aliam, venendo però bloccato dall'amica, che senza più interpellarlo aveva stabilito che anche lui avrebbe partecipato e, come previsto dalla rossa, anche Damien poi accettò di andare con loro.

I quattro ragazzi e il resto della squadra più la manager e la fidanzata di Michael, decisero così di andare tutti al McDonald’s, dove dopo aver avvicinato i tavolini ed essercisi impiantati, passarono tutta la serata a scherzare e ridere anche sulle cose più stupide, con Michael che, con il supporto di Lisa, metteva su le scenette più comiche mai viste prima.

La serata passò tranquilla e briosa mentre tutti si divertivano, anche se il piccolo Dersorp più volte si adombrava, con il conseguente aumento della preoccupazione di Damien, che non si spiegava cosa avesse.

"Forse si sente solo un po' a disagio." pensava il bruno incerto. "O forse è arrabbiato perché non voleva venire e Lisa l'ha costretto?. Avrei dovuto fermare Lisa." concluse poi, continuando a interrogarsi su quale delle due ipotesi fosse quella più giusta.

 

Erano passati cinque giorni dalla partita contro la Breestit e Damien, invece di andare in palestra, se ne stava negli spogliatoi ad andare avanti e dietro, senza fermarsi un attimo o ascoltare i compagni di squadra che lo chiamavano.

- Si può sapere che ti è successo, è un'ora che stai qui, ti senti male? - chiese Michael all'amico. - I ragazzi di là si stanno preoccupando e indovina un po' chi hanno mandato in perlustrazione? - scherzò poi, cercando alleggerire la tensione, che senza motivo vedeva nell'amico, non ricevendo però dal ragazzo nient'altro che un'occhiataccia avvelenata.

- Ok, è una cosa seria, non scherzo più, ma calmati. - riprese a parlare Michael, iniziando a preoccuparsi. - Cos'è successo? Si tratta del pulcino? -

- Sì. - si decise a rispondere il bruno dopo alcuni minuti di silenzio, Michael era il suo migliore amico e ora aveva bisogno di parlare con qualcuno, quindi ne avrebbe discusso con lui decise.

- Il pulcino sta male? - chiese ancora l'ala grande dell'Antareas.

- No, lui sta bene, ma... - iniziò a parlare per poi fermarsi, non sapendo come spiegarsi.

- Ma? - continuò a chiedere Michael, cercando di incoraggiare l'altro a parlare.

- Ma io sto per impazzire. - esclamò infine Damien, accasciandosi su una delle panchine presenti nello spogliatoio.

- E perché staresti impazzendo di grazia? - riprese a chiedere l'ala grande dell'Antareas, sentendosi quasi un poliziotto a causa di tutte le domande che stava facendo.

- Mi evita e non so neanche che ho fatto di sbagliato. Come faccio a scusarmi, se non so neanche cosa ho sbagliato? Tu hai notato qualcosa? - rispose Damien a bassa voce, ma guardando l'amico dritto negli occhi.

- No, non ho notato nulla, ma tu sei sicuro che ti eviti, non è che stai esagerando un po' solo perché sono un paio di giorni che il pomeriggio non viene a casa tua? L’ha detto a Lisa no? Sta aiutando la madre che in questi giorni non sta bene. Non preoccuparti troppo. - rispose a sua volta Michael, cercando di calmare l'amico anche se anche lui aveva notato un certo allontanamento del pulcino dall'amico. "Poverello però" pensò poi l'ala grande dell'Antareas "è proprio sfortunato in amore, gli c’era voluto un sacco di tempo per avvicinarsi al pulcino e ora che c'era riuscito, sta di nuovo punto e a capo."

- Michael non capisci, non è perché non viene a casa, il problema è che non mi parla più, non ricambia quando lo saluto, cambia corridoio o fa dietro-front quando lo incontro nei corridoi. Ieri l'ho fermato fuori scuola, gli ho chiesto come stava la madre e lui è scappato via senza neanche alzare lo sguardo. Mi sembra di essere tornato all'inizio, dannazione devo sapere cosa ho sbagliato. - sbottò il bruno, sfogandosi con l'altro ragazzo, mentre in automatico si rialzava e ricominciava a camminare avanti e indietro.

- Beh magari un po' hai ragione. - acconsentì Michael, cercando mentalmente una soluzione per l'amico. - Hai provato a chiedere a Lisa? Stanno nella stessa classe, forse con lei ha parlato. - propose infine, non avendo trovato di meglio.

- No, non le ho chiesto nulla. - si limitò a rispondere Damien.

- Ho un’idea. - esclamò dopo alcuni minuti Michael, vedendo che l'amico non si riprendeva, mentre iniziava a cambiarsi - Ora ti cambi, andiamo a prendere tua sorella e ce ne andiamo a casa tua a parlare, tanto è inutile restare qui, ora come ora non riusciresti neanche a fare un buon passaggio. Avanti muoviti. -

Damien rimase fermo per alcuni secondi, prima di iniziare a cambiarsi anche lui, pensando mentalmente che alcune volte anche l'amico dava qualche buon consiglio, per poi andare con lui dietro alla palestra per prendere la sorella, che a vederseli lì all'improvviso si preoccupò non poco.

- Che succede? - chiese ansiosa la ragazza, dopo aver mandato via tutte le ragazze che si erano accalcate vicino al suo tavolino.

- Si va a casa vostra. - rispose l'ala grande dell'Antareas al posto del bruno, che restava silenzioso.

 

- Allora, si può sapere cos'è successo? - chiese di nuovo Lisa, appena arrivati a casa, mentre tutti e tre si sedevano sul divano.

- Tuo fratello è in crisi d'amore, non è riuscito a cominciare ad allenarsi, da non credere, lui che sarebbe capace di allenarsi anche col terremoto. - spiegò Michael, ricevendo in cambio uno sguardo assassino dall'amico.

- Sapevo che era questo il problema, ti sta evitando? - chiese la rossa rivolgendosi al fratello, ricevendo come risposta un cenno affermativo.

- E ci chiedevamo se per caso tu sapessi come mai il pulcino evita Damien. - continuò a spiegare l'ala grande dell'Antareas.

- Sta evitando anche me, mi spiace. - fu la risposta laconica della ragazza, che guardava preoccupata il fratello.

I tre continuarono a proporsi a vicenda tutte le possibili cause dell'allontanamento di Aliam, senza però trovarne però un’adeguata.

- Ho trovato. - esclamò alla fine Lisa, stanca di girare intorno al problema senza trovare però una soluzione plausibile - tu credi che sia arrabbiato con noi per qualcosa che abbiamo fatto, giusto? -

- Sì. - rispose Damien attento, sapendo che quando la sorella aveva un'idea, questa nella migliore delle ipotesi ti creava solo qualche piccolo problemino, ma che però miracolosamente riusciva anche a risolvere il problema iniziale.

- E noi non sappiamo cosa abbiamo fatto, giusto? - chiese ancora, con l'unico scopo di creare un po' di suspense nel fratello e nell'altro ragazzo.

- Già. - rispose questa volta Michael, cercando di capire dove andasse a parare stavolta quella rossa scatenata.

- Ho un piano. - esclamo infine con aria da cospiratrice, notando solo di sfuggita le occhiate preoccupate che i due ragazzi si erano scambiati.

 

 

Ps: Per quanto riguarda la macchina fotografica, non so se quella effettivamente è una professionale che si può comprare a Montreal, in Canada, ho cercato su internet e ho trovato quella, non me ne intendo molto di fotografia, quindi se teoricamente non andasse bene come modello, please perdonatemi, ma non sapevo proprio che modello scrivere XD.

 

Recensioni:

Saretta_Trilly_, grazie per la recensione, sono contenta che ti sia piaciuto, al prossimo ciao.

Shasha5, mi fa piacere che ti sia piaciuto il chap, ma soprattutto che ti piacciano Damien e Aliam, al prossimo capitolo ciao ciao.

Cry_chan,ahahah lo so sono troppo smielata, ma giuro che non era mia intenzione, però poi mentre scrivevo è andata così, so che è stupido dirlo, ma inizialmente nella mia testa la storia la vedevo in linee generali, poi mentre la scrivo per per sé, al prossimo chap ciao.

  
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