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Autore: Mia_hp    22/01/2010    2 recensioni
Rose è stata lasciata dal suo ragazzo a causa della sua poca femminilità. Lei, stanca delle persone che si lamentano del suo aspetto fisico si rivolge a Scorpius chiedendogli aiuto. E' determinata a riconquistare il suo ex. Come si evolverà la situazione? Leggete per scoprirlo!
Dall'ultimo capitolo: -Io e te- gli dissi dolcemente –Insieme-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Parlami d’Amore

07.00.

La sveglia trillò e cercandola a tentoni la spensi. Mi stropicciai gli occhi quando un raggio di sole filtrò dalla finestra, colpendomi dritto sul viso. Mugugnai infastidita. Non avevo voglia di alzarmi. Ieri sera Dominique dopo essersi bevuta la mia piccola bugia (le ho raccontato di essere stata in infermeria, luogo in cui lei non mette piede a causa dei germi ma soprattutto del sangue: sarebbe anche capace di vomitare l’anima se soltanto lo vedesse), mi ha tenuto sveglia fino all’una e mezza per parlare di Lysander, uno dei figli gemelli di Luna e Ralph, di cui è pazzamente innamorata ormai da ben sette mesi. Peccato che per lui, Dominique è soltanto un’amica. Sta organizzando l’ennesimo piano infallibile per conquistarlo, spero solo che non mi coinvolga come sempre. Lui deve essere uno dei pochissimi ragazzi a Hogwarts che non fanno la fila per mia cugina.

E se fingessi di essere malata? Potrei dormire un altro po’, per poi ordinare i miei nuovissimi vestiti nell’armadio. Oggi è venerdì, pensai, venerdì 20 gennaio…che materie ho?

Poi mi ricordai…fra meno di una settimana avrei compiuto 17 ANNI!  Il 26 gennaio era il mio compleanno! Cavolo, me ne ero completamente dimenticata! Divento maggiorenne…finalmente posso fare quello che voglio! Dovevo organizzare una festa, sisi…diciassette anni si compiono soltanto una volta! Niente obblighi e restrizioni varie! E perché no…proprio alla mia festa avrei fatto vedere la vera me a tutti! Ero un genio.

 

-Rose! Rose!- esclamò Dominique afferrandomi il braccio e stringendolo forte –E’ arrivato Lysander!- mi disse mentre un ragazzo biondo e dagli occhi neri prendeva posto al tavolo di Corvonero, -E’ bellissimo!-

Alzai lo sguardo dalla Gazzetta Del Profeta –Dominique, lo conosco da quando sono nata…so com’è fatto- gli feci notare, alquanto annoiata.

Lei, però, non si accorse del mio tone di voce e continuò a espormi tutti i pregi di Lysander –Vorrei essere quel succo di zucca!- esclamò sognante quando lui si portò alle labbra il calice.

-Si, certo-

-Ha proprio un bel sedere, non trovi?- domandò lei, iniziando a spalmare della marmellata di fragole su una fetta biscottata.

-No, non trovo…non incarna il mio prototipo di uomo ideale- risposi ripiegando il giornale, l’avrei letto più tardi in tranquillità.

-A proposito di bei ragazzi…guarda un po’ chi è arrivato- mi fece notare mia cugina indicando con un dito Scorpius che in quel momento entrò con Nicole attaccata al braccio come una specie di sanguisuga.

-Si, è carino- mi limitai a dire.

Bugiarda, Rose, bugiarda.

Ci mancava anche la vocina rompipalle adesso, uffa!

Ok, molto carino. Va bene?

No.

Bene, è un bel ragazzo…contenta?

Bello?

Si! E basta!

Scossi la testa, cercando di cancellare quei pensieri molto sconvenienti dalla mia mente…erano assurdi, cavolo!

-Tra una settimana compio diciassette anni…vorrei organizzare qualcosa- buttai lì cercando di distrarmi.

Dominique quasi si strozzò con il caffè, tossicchiò appena per poi dirmi –Cosa?!- esclamò, quasi incredula dalle mie parole.

-Una festa, si mi piacerebbe!- le chiarii.

-Chi te l’ha detto?- mi domandò severa, iniziando a ticchettare con le unghie perfettamente laccate sul tavolo, impaziente.

Le presi la mano per fermarla,odiavo quel rumore…mi rendeva nervosa –Chi mi ha detto cosa?-

Lei in quelle mie parole probabilmente capì qualcosa che non avevo assolutamente detto poiché si girò alla sua sinistra, dove Albus che chiacchierava allegramente con un suo amico. Gli diede uno scappellotto dietro la testa –Sei proprio un idiota!-

-Ahia!- si lamentò Albus portandosi una mano tra i capelli corvini –Che ho fatto adesso?- domandò.

Dominique lo picchiò nuovamente -Hai rivelato a Rose che le stavamo organizzando una festa a sorpresa!-

-Ehi! Ma io non ho detto niente! L’avrà scoperto da sola!- si difese lui.

-Davvero?-mi intromisi nella conversazione incuriosita –Grazie!-

I miei cugini si voltarono contemporaneamente verso di me, Albus aveva un’espressione vittoriosa.

-Non ne sapevi niente vero, Rose?- mi domandò Albus.

-L’ho appena scoperto- gli assicurai

-E allora perché mi hai detto “voglio organizzare una festa”?- mi domandò infastidita Dominique.

-Perché la voglio organizzare davvero!- risposi con ovvietà.

Ma era tanto difficile capirlo?

-Non è possibile! Tu odi il giorno del compleanno…credi che una persona debba essere festeggiata e circondata dalla persona a cui vuole bene sempre non soltanto un giorno!-

Albus mi sorrise alzando i pollici, dando a sua volta un pugno sul braccio di Dominique –Vedi che io non c’entravo niente questa volta? Hai rovinato tutto! Sei proprio un’idiota- esclamò lui, cercando di imitare la voce della cugina.

-Ti stacco il braccio se osi toccarmi un’altra volta, Albus - esclamò irritata Dominique, poi si rivolse a me dispiaciuta –Merda! Scusami Rose! Doveva essere una sorpresa!-

-Non fa niente-la tranquillizzai –Quel giorno farò una faccia sorpresa. Va bene questa?- domandai facendo una smorfia, che più di sorpresa sembrava dolorante.

-Sei una pessima attrice!- mi rimbeccò lei

Bevvi un sorso di succo di zucca dal mio bicchiere velocemente poi mi alzai dalla panca prendendola per un braccio e tirandola –Dai rovina-sorprese dobbiamo andare a Pozioni. Potrai raccontarmi di come procedono i preparativi strada facendo-

Dominique fece finta di strozzarsi con una ciocca di capelli quando sentì la parola “Pozioni”, prese la sua borsa e mi seguì.

-La odio…è una materia stupidissima! Non ho ancora capito perché mi hai costretto a continuarla…-

-Perché…- inizia prima di essere interrotta da lei

-Per di più la professoressa che la insegna  è una orribile mostriciattola untuosa. Ha anche un nome orribile…Charlotte Mivar…ma MivAr eh! Ma è sposata? Mai a sbagliare la pronuncia! Per di più non ha il benché minimo senso dell’umorismo ma soprattutto estetico…-

-Dominique…- cercai di fermarla. La professoressa di cui parlava era proprio dietro di noi e ascoltava la sua descrizione molto attentamente. Ma ormai mia cugina era partita…e non si sarebbe fermata fino a quando non le avrebbe finito di analizzare ogni minimo difetto.

-E’ inutile che cerchi di difenderla Rose, ma è la verità! Ti ricordi quelle orribili scarpe di pelle verde a punta squadrata che indossava la lezione scorsa? E quei cappelli stopposi? Pieni di doppie punte…-

-No…dai, non sono poi così male…-

-Sai il suo odore cosa mi ricorda?- mi domandò pensierosa

Oh Merlino, per favore non dirlo!

Guardai di lato e con un dito cercai di zittirla o almeno avvertirla di chi c’era alle sue spalle…ma mai nessun mio tentativo fu così vano.

-Oh! Ma hai comprato un nuovo smalto?- mi domandò esaminandomi le unghie smaltate di rosso  –Dicevo che ha un odore simile a…-

Scossi la testa in direzione della professoressa in un ultimo tentativo che ovviamente fallì miseramente.

-Signorina Weasley…- la voce acida della Mivar la fece trasalire –Fossi in lei non mi preoccuperei del mio aspetto fisico ma della sua media alquanto scadente nella mia materia…forse devo ricordarle che nella sua ultima ricerca ha preso D?- domandò, ma non le diede il tempo di rispondere che riprese –Innanzitutto ha appena fatto perdere alla sua Casa 20 punti, soltanto perché questa mattina sono gentile. Passerà poi, per due anzi no tre settimane a pulire e riordinare la dispensa degli ingredienti e perché no…anche a catalogarle in ordine alfabetico. Naturalmente senza magia e guanti di protezione…- sputò la punizione quasi fosse una sentenza di morte –Sarà un lavoro tedioso e anche abbastanza disgustoso, perciò non si preoccupi a passare lo smalto sulle unghie. Ha capito?-

Mia cugina strinse i pugni –Si, ho capito professoressa- pronunciò quelle parole come se fosse sotto tortura.

-Bene…adesso si sbrighi ad arrivare in classe se non vuole far perdere altri venti punti alla sua Casa per un ritardo non giustificato-la riprese sistemandosi gli occhiali neri sul naso appuntito –Buongiorno Signorina Weasley- mi salutò gentilmente, il suo tono di voce era completamente cambiato. Ci superò stringendo al petto dei libri e il registro di classe.

Dominique aspettò che la professoressa svoltò l’angolo per poi sbottare –Merda! E’ proprio una stronza! Mi ha rovinato la giornata…e anche il prossimo mese!-, si accorse della mia risata e mi fulminò con lo sguardo –E tu? Che ti ridi? Aspetta un’altra mezzora ad avvertirmi, cocca della prof!- esclamò cominciando a camminare velocemente, tanto che dovetti allungare il passo per starle dietro.

Mi portai una mano sulla bocca cercando di reprimere una risata, senza successo –Dom, secondo te tutti quei gesti a che servivano? –

-Al risveglio muscolare, ecco a che servivano!-

Scossi la testa arrendendomi – Lascia perdere, andiamo in classe…dai- e spintonandola entrammo nell’aula ridendo.

 

-No…no…assolutamente non ci siamo. Ti muovi  come un orsetto epilettico, Rose!- mi riprese Scorpius, spegnendo la musica che a un volume di parecchi decibel sopra la media mi aveva spaccato i timpani fino a pochi secondi fa. –Davvero ma come fai? Non azzecchi mai il ritmo!-

Sbuffai, infastidita dalle sue continue prese in giro-Non tutti nascono imparati come te! E poi non ne sono capace!- mi lamentai, incrociando le braccia al petto.

Lui alzò gli occhi al cielo –Cazzo…ma un po’ di autostima in più, no? Se c’è una cosa che mi fa innervosire sono proprio le persone che non credono in se stessi. Se tu sei la prima a non farlo come puoi pensare che lo facciano gli altri? –Dai ti insegno io!- esclamò, riaccendo la musica tunzeggiante per poi venirmi vicino lentamente. Lo guardai attentamente aspettando la sua prossima mossa. Mi tirò a se, facendo aderire i nostri corpi.

-Scorpius…-

Si piegò leggermente su di me, portandomi una mano dietro la schiena –Ti fidi di me?-

Beh…quanto tempo ho per rispondere? E’ una domanda difficile quella che mi poneva. Dovevo valutare la piega che la situazione stava prendendo.

Notando che la mia risposta tardava ad arrivare mi disse –E ci devi pensare per dirmelo?-

Scossi la testa imbarazzata –Diciamo di si…si abbastanza-

Un ghigno si aprì sul suo volto –Abbastanza- ripeté -…Dovrei offendermi?-, poi  avvicinò le labbra al mio orecchio sussurrando sensualmente –Ascolta la musica…vivila-

La sensazione del suo alito caldo sulla mia pelle mi provocò mille brividi che mi percorsero velocemente la schiena.

-Non riesco ad ascoltare la musica e poi a pensare i passi…- gli dissi, il cuore in gola.

-Non importa- Mi strinse con forza la vita – Se non sai ballare non seguire il ritmo. Muoviti lentamente-, accompagnò queste parole portandomi una mano sopra il collo e spingendomi delicatamente giù il capo.

-Ma sensuale…-riprese, avvicinando di più in nostri bacini –Così…come se fossi intorpidita-

Io mi abbandonai completamente a lui, se dovevo imparare…beh volevo farlo nella maniera migliore e se questo voleva dire ballare in quel modo con Scorpius…beh, ben venga! Dovevo pensare anche a me, no?

Si allontanò leggermente, mise le mani sui miei fianchi –Devi muoverli…quasi ondeggiare, provocante. Come se stessi facendo l’amore…-mi fissò sicuro, facendomi sentire quasi nuda.

Odiavo quel suo sguardo, non riuscivo ad interpretarlo. Era totalmente inespressivo…dovevo ammettere che mi affascinava.

Il colore dei suoi occhi era come il cielo che cade giù.

La canzone sfumò lasciando il posto ad un’altra.

I Like To Move It Move It
I Like To Move It Move It
I Like To Move It Move It
Ya Like To (MOVE IT!)

Mi fece fare una piccola giravolta per poi farmi poggiare sul suo petto, -Dai, prova. Da sola-specificò, allontanandosi da me. Poggiò la schiena contro l’armadio in legno della stanza, affondò una mano in tasca tirando fuori un pacchetto di sigarette, la accese con un colpo di bacchetta, poi fece un tiro, -Su…sto aspettando –buttò fuori il fumo –Ricorda quello che ho detto-

Iniziai a canticchiare dentro di me la canzone che passava allo stereo, poi rievocando le sue parole cominciai a ballare. Beh…non so se potevo azzardarmi a chiamarlo così, ma Scorpius non mi riprese ed il mio pensiero era solo uno: Thomas.

Inclinai leggermente le gambe, piegai la testa di lato lasciando che i capelli mi ricoprissero ribelli il volto, flettei il braccio destro mentre quello sinistro lo portai su con una lentezza quasi estenuante. Giocherellai con il nodo della cravatta sciogliendolo e lasciandolo largo intorno al collo. Reclinai la testa all’indietro portando le mani tra i capelli scombinandoli. Mi piegai sulle ginocchia e mi rialzai muovendo i fianchi, trattenendo a stento un sorriso quando mi accorsi che il viso di Scorpius aveva un’espressione compiaciuta.  Mi girai di spalle, continuando a giocare con qualche ciocca castana; poi mi ritornarono in mente le sue parole: Come se stessi facendo l’amore. E allora mi buttai, misi le mani sui fianchi e lentamente iniziai a muovere il bacino ritmicamente mentre piano piano aumentai la velocità.

Mi stavo divertendo, si. Stavo bene.

Scorpius spense lo stereo, lasciandomi per un istante fuori del mondo e con la musica che mi rimbombava in testa. Scossi la testa per riprendermi, poi mi girai verso di lui in attesa del suo giudizio. Neanche fossi davanti alla corte plenaria.

-Bene, bene, bene, Rose. Mi hai sorpreso- mi disse con un sorriso che dovrebbe essere considerato illegale, -Non credevo che imparassi così in fretta. Mi è piaciuto particolarmente l’ultimo pezzo…-

Mi aprii in un sorriso –Avevi ragione-

Aspettate…io sto dando ragione a Malfoy? Ah, il mondo sta cambiando…ma soprattutto io sto cambiando, e non mi dispiace per niente.

-… Bastava lasciarsi andare ed  io l’ho fatto. Grazie-

-Aspetta a ringraziarmi, prima dobbiamo vedere se tutto andrà per il meglio. Ma se continui su questa strada abbiamo ottime speranze che tutto vada per il verso giusto-

Mi avvicina alla poltrona dove avevo lasciato la mia borsa –Questi sono i tuoi compiti- gli dissi, tirando fuori dei rotoli di pergamena piegati con cura, glieli tirai. Lui da abile cercatore lo prese al volo. –Il mantello non sono riuscita a ripararlo…sono una frana in quei lavori-

-Lo sospettavo…fra qualche giorno me ne arriverà un altro. Hai saputo niente per qualche festa?- mi domandò accomodandosi sul letto.

-Beh…fra qualche giorno, il 26 per esattezza, è il mio compleanno perciò i miei amici mi stanno organizzando una festa. Non so i particolari, però- gli spiegai brevemente, guardai l’orologio –Cavolo…è tardissimo. Dovrò inventarmi qualcosa…-

-Quel giorno sarà il tuo giorno, Rose. Nel vero senso della parola.  Ora vai. Ci vediamo domani per il trucco. Stesso posto, stessa ora-

 

 

 

Ciao!

Come vi va la vita? A me bene, anche se questa scuola mi stressa xD!

 Che ve ne pare di questo capitolo? Io non ne sono molto sicura^^, dato che non succede molto.

 Nel prossimo, Rose perderà tutto il suo buonumore, vedrà qualcosa che non le farà assolutamente piacere.

Veve_tonks: Ciao! Grazie per la tua recensione. Beh…i sono sempre immaginato uno Scorpius che apprezza lo stile, ma non troppo attaccato alle apparenze. Spero mi dirai il tuo parere.

Sbrodolina: Grazie per i complimenti. Mi fanno troppo piacere. Spero mi dirai cosa ne pensi di questo capitolo. Ciao ciao!

Ombrosa: Ciao! Grazie! Mi fanno sempre piacere i complimenti xD, che ne pensi di questo capitolo?

Jadina: Ahah vedrai la reazione di Thomas fra pochi capitoli, anche se non so se ti piacerà perché Scorpius…vabbè non aggiungo altro xD! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi^^!

Grazie alle 17 persone che hanno messo la storia nei preferiti e le 24 nei seguiti. Se volete lasciarmi una recensione…ne sarò felicissima!

Questa è la foto di Scorpius: http://i735.photobucket.com/albums/ww351/rosalovesblue/Toby%20Hemingway/ReidGarwintoby_hemingway.jpg.

Greta.  

 

  
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