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Autore: Hagne    23/01/2010    0 recensioni
Nulla viene concesso gratuitamente.
Nulla verrebbe donato così facilmente se dietro ad esso non ci fosse un tranello ben celato, quasi sformato, per poter assumere fattezze più dolci ma non meno pericolose.
Questo è ciò che accade in questa storia. Un patto. Un uomo consumato dall'amore. Una donna che nulla aveva se non il proprio dolore. Degli specchi che tutto sembrano fuorché semplici superfici lucide. Creature misteriose, maledette e quant'altro in questa favola, triste e dolce.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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le due metà
Piccola . Mi sentivo così piccola ora , sopraffatta da quell'odio che stentavo ad incanalare .
Piccola di fronte agli sguardi sconcertati ed increduli della mia famiglia .
Chinai il capo , turbata dal desiderio di far loro del male e fargliela pagare per la vita di rancore e rabbia alla quale mi avevano costretto .
 Perchè doveva essere tutto così difficile ?

Perchè eravamo arrivati a quel punto ?
In fondo ,  non mi sembrava di chiedere l'impossibile .
Desideravo solo essere amata da qualcuno , ma a quanto pare questo qualcuno per me non esisteva .
Tornai nuovamente a guardare la combriccola quando udì il bisbiglio terrorizzato della regina degli abissi , gli occhi bianchi sgranati per lo stupore e qualcos'altro che intuì essere...consapevolezza .
Forse lei sapeva cosa mi era successo , forse poteva darmi delle risposte , ma la sola idea di chiedere il suo aiuto mi disgustava .
Non ero così stupida da elemosinare un qualche supporto alla donna che mi aveva portato via Alec .
Non ero così patetica , nè tanto meno avevo intenzione di chiedere soccorso a mia madre .
Cosa poteva saperne lei ? Cosa poteva fare per me ?
L'unica cosa che erano stati capaci di fare era stato abbandonarmi e gettarmi via come un calzino vecchio .
Tutti .
 Nessuno si era posto il problema di come io potessi sentirmi , di come potessi reagire alla scoperta della mia vera natura , di cosa potessi provare nell'aver perduto per sempre l'amore del primo uomo che ebbi mai amato .

Disgustata distolsi lo sguardo dagli occhi grigi di mio padre, il bel viso affilato invecchiato da un espressione amara che mi fece ridere istericamente .
Cosa poteva saperne lui dell'amarezza ?
Come poteva anche solo pensare di sapere cosa fosse ?
Per anni non aveva fatto altro che progettare la mia schiavitù , la mia morte , ed ora mi supplicava con lo sguardo ?
Egoista , l'uomo era un dannato egoista .
Non meritava il perdono , non meritava la felicità , non meritava nulla se non la solitudine .
-  Amore .
Piegai le labbra verso il basso nell'udire la voce tremante e spezzata di mia nonna , aggrappata al braccio di un Alfred impietrito ed una Melanie sconvolta .

Anche loro erano egoisti , l'essere umano era meschino e crudele .
Un movimento sospetto mi fece assottigliare lo sguardo , e tesi le orecchie quando mi sembrò di distinguere il crepitio di fuoco , molto fuoco a giudicare dai bagliori scarlatti che illuminarono la notte.
Indietreggiai per puro istinto quando vidi fila e fila di uomini armati avanzare con fiaccole alle mani verso di me , gli sguardi spaventati ma pronti alla battaglia .
Volevano attaccarmi , potevo leggerlo nelle loro espressioni tese .
Strinsi i denti per l'ansia di una battaglia , scoccando un occhiata in tralice ad un Alec che continuava a guardarsi attorno con un'evidente ansia nello sguardo .
Era preoccupato ? Perchè ?
Sobbalzai quando un sibilo poco lontano dalla mia tempia mi fece sbarrare gli occhi , mentre il suono ovattato di qualcosa che affondava nel mare alle mie spalle mi faceva gelare .
Il contadino che mi stava davanti incoccò un'altra freccia , prendendo la mira , questa volta all'altezza del petto , e non potei che sentire un brivido di paura corrermi su per la schiena nel vedere quell'evidente minaccia .
Tentai , provai a dire loro che non avevo intenzione di far alcun male , ma non mi ascoltarono , il rumore di spari e di riti magici mi costrinsero a retrocedere velocemente , facendomi incespicare nei miei stessi piedi .
Mi portai le braccia davanti al viso nel tentativo di difendermi ,mentre urlavo loro di smetterla , di fermare gli incantesimi che mi intontivano , ma non mi ascoltarono .
Nessuno di loro provò anche solo a guardarmi senza bisbigliare parole di ribrezzo .
Continuai a pregarli di interrompere gli attacchi , di lasciarmi in pace , finchè non fui costretta ad urlare per il dolore quando una freccia mi si conficcò nel braccio destro .
Sibilai una maledizione contro quegli uomini insulsi , piangendo silenziosamente nell'estrarre la punta di metallo che scoprì essere imbevuta di veleno .
Bestia .
Mostro .
Continuavano a borbottare la folla che mi si era radunata attorno , fomentata dalla regina degli abissi che ordinava loro di mirare al cuore .
Di colpire la gemma che avevo appena sotto il collo .
Strega , dannata strega .
Strappai con un gemito l'ennesima freccia che mi si conficcò nel fianco , mentre il mare dietro le mie spalle mi lambiva i piedi , costeggiando la lunga pedana di legno che ben presto venne sommersa dalle onde impetuose dell'oceano nero .
Mi gettarono addosso le fiaccole , nel tentativo di dare fuoco alle quattro assi di legno che non erano ancora state inumidite dall'acqua , cosicchè bruciassi viva .
Ma ancor prima che potessi anche solo difendermi , un muro d'acqua si però a mia difesa , spegnendo la fonte di luce dei miei assalitori che mi si fiondarono contro con le lunghe lame tese in avanti .
Il fischio di un incantesimo mi fece alzare il volto verso il cielo rannuvolatosi all'improvviso , ora illuminato debolmente da un globo dorato che fungeva ai contatidini da sole .
Balzai all'indietro , ancora restia a far loro del male , confusa dalle loro voci , dai loro sguardi , dalle loro parole senza senso .
Perchè mi volevano uccidere ?
Non avevo fatto nulla di male , perchè diavolo stavano tentando di ammazzarmi ?
Fui costretta a retrocedere quando una spada si piantò ai miei piedi , mancando per fortuna la mia gamba destra , ma un altro fendente mi fece barcollare all'indietro .
Finì con il ferirmi gravemente ad una mano quando caddi a carponi sui vetri di una bottiglia che ,  nella foga del momento ,  mi avevano lanciato contro, e fu allora che sentì il sangue annebbiarmi il cervello .
Mi alzai con una furia ceca, afferrando per la gola un uomo anziano che tentò di infilzarmi con il forcone ma che si ritrovò inghiottito dalle onde alle quali lo diedi in pasto .
Cominciai a ricambiare le ferite , le urla , le maledizioni che gli uomini mi lanciavano contro a mò di attacco , nella speranza che mi dissolvessi .
Non mi risparmiai , usai il mio potere , e in meno di cinque minuti  , dell'immensa folla che mi aveva attaccato ne rimanevano meno di una decina .
Risi divertita dalle loro espressioni terrorizzate , asciugandomi il rivolo di sangue che mi sporcava le labbra  mentre i miei occhi guizzavano sulle lame che i superstiti mi puntavano contro .
Patetici .
Mi scagliai come una belva su una donna che aveva tentato di tagliarmi la testa con un pugnale , ma d'improvviso qualcuno mi afferrò per i capelli gettandomi contro un carro che si frantumò all'impatto con il mio corpo .
Annaspai in cerca d'aria sentendo una pressione dolorosa ai polmoni quando provai a rimettermi in piedi , ritrovandomi a fissare con occhi lucidi la regina degli abissi , un vortice blu scuro a sollevarle i candidi capelli .
Sgualdrina .
La afferrai a mia volta per i capelli , ma anzichè scagliarla contro la parete di una casa vicina le schiacciai il volto al suolo , strattonandola con rabbia per udire i suoi gemiti di dolore.
Continuai a torturarla , ebbra del potere che sentivo scorrermi nelle vene  finchè una voce infantile e spaventata mi fece sgranare gli occhi .
Distolsi la mia attenzione dalla figura accasciata sotto di me , portando il mio interesse  sulla piccola figura che rimaneva immobile in mezzo ai contadini terrorizzati .
Bastarono pochi secondi per far si che una parte del mio cervello riconoscesse il tenero volto pallido e i grandi occhioni color nocciola che il mio piccolo cugino Nicholas mi puntava contro.
Balbettai il suo nome , spaventata , ma un pugno della donna ai miei piedi ,liberatasi nel mio momento di debolezza , mi fece piegare per il dolore .
Caddi in ginocchio , gli occhi fissi sul bambino che mi tendeva le braccine paffute e sillabava il mio nome sulle piccole labbra tremanti , mentre un onda anomala sospingeva lontano da me la regina degli abissi e il resto dei miei assalitori .
Riemersi con sofferenza dalle acque che ora avevano raggiunto le case , ma il corpo privo di coscenza della mia avversaria assorbì completamente la mia attenzione .
Giaceva a pochi metri da me , potevo già pregustare la mia vittoria nell'ucciderla con le mie stesse mani , ma l'urlo disumano di un uomo mi costrinse a riportare lo sguardo su Nicholas .
Gelai sul posto quando vidi un mago , confuso dai rumori assordanti delle onde sempre più violente , puntare minaccioso contro il bambino con un piccolo pugnale tra le mani , ignaro del pericolo alle proprie spalle .
E per quanto mi costò , per quanto fu difficile abbandonare la mia sete di vendetta , il mio istinto mi spinse a correre verso il piccolo che presi tra le braccia con foga , ricevendo una pugnala in mezzo alla schiena .
Scalciai con un urlo di dolore l'uomo da dietro le mie spalle , mentre zoppicante stringevo a me quel piccolo corpo tremante .
E con le ultime forze che mi rimanevano mi dissolsi nell'aria con la magia .
Caddi in ginocchio davanti al profilo di un immenso castello dall'aria antica ed imponente , esausta e affaticata , mentre Nicholas mi asciugava con le manine le lacrime che mi inumidivano il viso .
Udì distintamente il cigolio di una porta e un urlo femminile terribilmente familiare , prima che mi lasciassi cadere a terra e il buio mi inghiottisse anime e corpo .

 
°°°
 
 

La prima cosa che distinsi nella confusione della mia mente fu un respiro regolare poco sotto la mia spalla .
La seconda fu un piccolo corpicino caldo stretto al mio e lo sguardo insistente di qualcuno che era seduto alla mia destra .
Sbattei più volte le palpebre, incapace di mettere a fuoco la stanza circostante , finchè non incrociai gli occhi verdi di un preoccupato William , chino sulla piccola figura accoccolata sul mio petto .
Provai ad alzarmi , ma una fitta alla schiena mi convinse a lasciar perdere , così tornai a stravaccarmi tra i cuscini che qualcuno aveva accuratamente posizionato ai lati della mia testa .
- Come ti senti ?
Impiegai un paio di secondi a registrare la domanda dell'uomo .
Mi era difficile riuscire a guardarlo senza provare ancora un pizzico di risentimento , ma ero così stanca che lasciai che tutto mi scivolasse addosso .

- Bene  ...ma cosa è successo ?
Mi stupì di come la mia voce risultasse arrochita , come se non parlassi da tanto , e forse dovette capirlo anche William perchè mi sorrise debolmente .

-  Hai dormito per tre giorni  , e quel piccoletto non ne ha voluto sapere di andare a dormire in un' altra stanza .
Abbassai lo sguardo sulla zazzera nera che mi solleticava il mento , sorridendo dolcemente nel vedere come Nicholas si aggrappasse al mio vestito bianco , quasi avesse paura di lasciarmi andare .

Cominciai ad accarezzargli i capelli , chiudendo gli occhi con un sospiro di sollievo nel constatare che il piccolo non aveva riportato nessuna ferita in seguito allo scontro.
Lo scontro .
Aggrottai le sopracciglia quando cominciai a ricordare più nitidamente cosa mi aveva ridotto in quello stato  , e la prima cosa che mi domandai fu il come e il perchè Nicholas si trovasse lì con me .
Cosa era successo ?
Ma ancora più importante , come aveva fatto ad arrivare fin qui ?
Sommersa com'ero da quelle domande non mi accorsi della carezza sulla fronte che mi fece aprire gli occhi , ritrovandomi davanti una sorridente Gemma .
Ricambiai il sorriso , seppur a fatica dato che mi dolevano tutti i muscoli , ma non me ne curai .
Ero contenta di rivederla , quella sera avevo seriamente pensato di morire .
Un mugolio mi convinse a chinare il capo , e la prima cosa che vidi furono due teneri occhioni scuri che mi scrutarono confusi , prima di diventare lucidi .
Risi debolmente nel sentire la presa del bambino aumentare attorno al mio collo , mentre William e Gemma mi guardavano dal fondo della stanza .
La donna mi informò che da lì a poco avrebbe servito la cena , ma il particolare che mi insospettì fu lo sguardo pensieroso del ladro rivolto verso un cielo che stentavo a riconoscere .
Rosso sangue nonostante fosse quasi sera , così luminoso da lasciarmi confusa .
Annuì senza neanche pensarci , mentre Nicholas mi prendeva per mano strattonandomi verso la porta , ma tutto ciò che decisi fu il chidere spiegazioni all'uomo che sembrava sapere cosa diamine stava succedendo .
Non appena finimmo di mangiare , Gemma convinse il bambino a giocare nel giardino dietro il castello verso il quale anche io e William ci dirigemmo , affiancati e silenziosi .
Mi lasciai cadere su una panchina di pietra , mentre Nicholas cominciava a giocare con la donna che sembrava raccontargli una favola con gesti teatrali , e come me l'uomo sembrava essere assorbito dal racconto .
Azzardai a lanciare un occhiata all'inquietante cielo scarlatto e ciò che vidi mi fece sgranare gli occhi per la sorpresa .
Se tre giorni fa mi era sembrato di distinguere i profili dei tecnologici palazzi della mia città , ora riuscivo chiaramente a riconoscerli e addirittura a scorgerne le strade .
Ma come era possibile ?
- Sapevo che avresti voluto delle spiegazioni -  sussurrò l'uomo vicino al mio orecchio prima di lasciarsi cadere al mio fianco , il naso rivolto verso il cielo come me e un sorriso malinconico sulle labbra sottili .
- Quella è la tua città vero ?
Annuì , incapace anche solo di formulare una frase di senso compiuto data la confusione che mi stava divorando .

Cosa stava succedendo ?
-  è molto bella . Sai che la vita è nata dal mare vero ?
Aggrottai le sopracciglia alle parole senza senso dell'uomo , e benchè dubitassi del vero scopo di quel discorso , fui costretta ad annuire per farlo continuare .

-  Si racconta che tutto sia nato dal profondo degli abissi , l'uomo , il mondo intero . Tutti noi proveniamo da lui e da lui saremo poi costretti a ritornare . Cominciai seriamente a sentirmi irritata da quel racconto senza capo nè coda , ma forse più per la curiosità che per vero e proprio interesse , mi costrinsi a tacere .-  Hai mai sentito parlare dell'anima gemella di un uomo ? La sua metà ?
Annuì nuovamente , sempre più confusa .

Cosa cercava di dirmi ?
Seguì una mano dell'uomo elevarsi verso il cielo , puntando un dito sulle costruzioni di metallo che si riuscivano a vedere nitidamente anche da lì .
-  Quella è la gemella di questo mondo , se vogliamo proprio essere corretti , la sua metà .
Strabuzzai gli occhi alle parole di William , il cuore che mi pulsava ferocemente nel petto, quasi volesse uscirmi dalla gabbia toracica .

- Ti sei mai accorta di una certa somiglianza di alcuni abitanti di questo mondo con quelli del tuo ?
Rimasi più che stupita da quella domanda , ma ancor di più dalla risposta che mi spinse ad annuire istintivamente .

Era vero .
Avevo notato una certa somiglianza tra Antoniette e Melanie , persino Ian mi ricordava Alfred .
Lo stesso Gigante buono mi faceva tornare alla memoria mio zio Alan , ma questo ora cosa voleva significare ?
Benchè conoscessi incosciamente la risposta ,  spinsi con lo sguardo l'uomo a continuare , troppo codarda da poter accettare quella verità .
-  Tutti noi possediamo la nostra metà alla quale siamo prima o poi costretti a ricongiungersi .
Mi portai una mano davanti agli occhi , in un gesto stanco come mi sentivo in quel momento .

Stanca , indebolita , fiacca .
Un' altra verità che non ero pronta ad accettare con così poco preavviso .
Finchè non provai a trovare conferma in una domanda che mi frullava in testa da un bel pò .
-  Eppure tu e Gemma non mi ricordate nessuno , come...
- Somigliamo a persone che forse avresti conosciuto in futuro prossimo , ma anche io possiedo una mia metà lassù .

Mi persi in quella risposta , incupita da un significato più profondo che mi fece accapponare la pelle .
Se loro avevano una metà in quel mondo , voleva dire che quella sera  , oltre ad aver ucciso quei contadini avevo ucciso anche le loro metà .
Impietrì , sconvolta da quella consapevolezza .
E se le loro metà fossero state qualcuno della mia famiglia ?
Avevo ucciso qualcuno di loro quella sera ?
Con un gemito di dolore mi piegai su me stessa , prendendomi la testa tra le mani .
Mi sentivo dilaniata da quella possibilità . Avevo ucciso mio zio Alan , o addirittura Alfred ?
Sentì gli occhi pungere sotto le lacrime che tentavo di ricacciare indietro , e la mano sulla mia testa mi aiutò in quel compito .
-  Non devi sentirti in colpa Clara , non potevi saperlo , e poi ti assicuro che non hai ucciso nessuno di loro.
Rinfrancata da quella confessione tornai a sedere compostamente , ponendo altre domande alle quali William mi rispose pazientemente , un guizzo divertito negli occhi .

Era gentile , affettuoso come non lo era mai stato .
Forse alla fine anche lui mi voleva bene .
Sorrisi durante il racconto , felice da quella possibilità .
-  Allora lo specchio è il collegamento tra i due mondi ? - bisbigliai per paura di sbagliarmi ,ma l'uomo annuì pacatamente , tornando a guardare verso l'alto .

 - Ma perchè sta succedendo proprio questo solo ora ?
Sapevo quale era risposta , o forse no , ma qualcosa dentro di me diceva che ero io la causa , o per meglio dire quello che mi stava succedendo .

Sentivo uno strano legame con quel che stava accadendo, quasi fosse una conseguenza delle mie azioni .
-  Ricordi che ti ho detto che tutto nasce del mare ?
Annuì nuovamente , ansiosa di sapere dove volesse andare a parare questa volta , sapendo però che ciò che avrebbe detto in seguito non mi avrebbe fatto per nulla piacere .

-  Quando il mare concede un pò di se stesso e l'uomo lo rinnega , questi è destinato a tornare nell'essere che lo ha generato , per punizione .
Assorbì con difficoltà le parole del ladro , non perchè non avessi capito il loro significato , ma perchè non volevo capirlo .

Eppure fui costretta ad ammettere quell'evidenza .
Ero stata io l'inizio di tutto .
In fondo la pietra che il mare aveva concesso alla regina degli abissi , una creatura per metà umana , non era forse una lacrima dell'oceano ?
Ed io non ero forse stata bistrattata fin dalla nascita , non mi avevano forse rinnegato ?
Dunque l'umanità era destinata a tornare nel mare ?
Questo ancora non l'avevo capito .
-  Cosa significa tornare nell'essere che lo ha generato ?
Questa volta però William impiegò parecchi secondi prima di rispondermi adeguatamente , e quando lo fece , sentì uno strano vuoto aprirsi in mezzo al petto .

- In poche parole ,  significa che verremo sommersi dalle acque , e moriremo -  disse con aria distaccata , quasi la cosa non lo riguardasse , ma ciò lo interessava in prima persona essendo umano .
Ed io invece ? Sarei morta anche io ?
La risposta mi giunse con una tale crudeltà che mi ritrovai a piangere silenziosamente senza neanche rendermene conto .
Io non sarei morta , non ero umana , ero una parte del mare, quindi sarei sopravvissuta .
Sarei stata l'unica a sopravvivere .
Era quell'unica che mi faceva male . Sarei rimasta da sola , ancora .
Forse era il mio destino .
Serrai gli occhi , sofferente , finchè una mano calda andò ad asciugarmi dolcemente le lacrime che continuavano a fuggire dai miei occhi .
-  Non piangere -  mi sussurrò l'uomo con tenerezza , e fu allora che presi la mia decisione .
Se davvero io ero la bambina dei desideri .
Se davvero potevo fare tutto quello che volevo .
Se davvero potevo avverare ogni mio volere , allora lo avrei fatto , bastava solo che cominciassi subito ad organizzarmi .
-  Modellerò un altro mondo nel quale andremo a vivere io tu , Gemma e Nicholas .
Sentì l'uomo sobbalzare al mio fianco , prima di guardarmi con occhi sconvolti , ma non gli permisi di controbattere .

- Andrò a cercare le vostre metà , così saremo salvi . Devi solo dirmi quanto tempo ci rimane -  ma anzichè rispondermi , William mi disse - Ma gli altri ? 
Non sorrisi , non accennai nessun espressione di rammarico .
Gli altri avevano fatto le loro scelte e mi avevano ferito , scacciato , abbandonato e avrebbero affrontato le conseguenze delle loro azioni .
- Quanto tempo ho ?
- Cinque giorni .
- Me li farò bastare .
Mi alzai con rinnovata speranza , lanciando un occhiata al piccolo che vidi corrermi in contro con uno sguardo luminoso , quasi per lui fossi il suo sole .

Lo presi in braccio nel mentre che Gemma si accostava a William , gli occhi verdi solcati da una strana inquietudine che non riuscivo a spiegarmi .
E fu mentre entrambi ci dirigevamo verso le rispettive camere da letto che l'uomo mi bisbigliò una frase che riuscì a farmi vacillare per un breve istante .
-  Hai già incontrato una metà , lo sai anche tu .
Non gli risposi , mi limitai ad allontarmi con passo celere dai due , benchè dentro di me cominciasse ad emergere lo sguardo candido del ventenne che da tempo avevo imparato ad amare .


 

°°°
 

 

 

Non persi tempo , il giorno seguente cominciai le mie ricerche con un insolito compagno di viaggio .
Nicholas non ne aveva  proprio voluto sapere di rimanere ad aspettarmi al castello .
 Si era messo a strepitare , ad urlare e poi a piangere disperatamente , facendomi capitolare .

Ed ora non potevo che sorridere nel vederlo stringermi la mano con un sorriso euforico , mentre entrambi ci inoltravamo nel fitto bosco che ci divideva dal villaggio .
Avevo già calcolato che , se mai qualcuno ci avesse avvistato dalla strada principale , avrebbe dato sicuramente l'allarme , e mi sarei ritrovata di nuovo a combattere .
Non era in sè un vero e proprio problema , sarebbe stato facile disfarmi di loro senza ucciderli per forza , ma la presenza di Nicholas mi rendeva irrequieta .
La sola idea di metterlo in pericolo mi terrorizzava .
Era stato l'unico che non mi aveva allontanato nonostante il mio aspetto fosse leggermente cambiato .
Non aveva fatto nessuna domanda , se non su quando avremmo mangiato o dormito .
Era un bambino molto intelligente , ma in quel momento non capivo perchè si comportasse così .
Non gli mancavano i suoi genitori ? E la sorella ?
Continuiai a domandarmi il perchè di quel così bizzarro comportamento finchè , dopo una lunga camminata , arrivammo in un piccolo spiazzo verdeggiante , al cui centro si ergeva una piccola pietra nera .
Con la coda dell'occhio vidi le condizioni del bambino , nascondendo un debole sorriso nel vederlo respirare pesantemente .
Era evidentemente stanco .
-  Che ne dici di riposarci ?
Lo vidi raddrizzarsi sull'attenti come un piccolo soldatino , guardandomi con un ingenuità tale da farmi sorridere dolcemente .
-  Io non sono stanco - borbottò scontroso , gonfianco le guanciotte paffute in un evidente gesto di stizza .

Probabilmente non voleva essermi di peso , così per non ferire il suo piccolo orgoglio , ammisi di sentirmi stremata .
Ci sedemmo sulla sporgenza , io intenta a scrutare la foresta , Nicholas preso a giocare con le dita della mia mano .
- Non ti manca il tuo papà ? - gettai lì con finta noncuranza ,seguendo con la coda dell'occhio l'espressione divertita del piccolo che con mia sorpresa non mutò .
Si limitò solo a negare con la testa anche quando gli domandai se gli mancassero la sorella e la madre , finchè non fui costretta a tacere , confusa dalla sincerità dei suoi occhi .
Che mi stesse mentendo ?
-  Se ci sei tu io sono felice -  sussurrò con un certo imbarazzo e la cosa mi fece trasalire leggermente .
Mi voltai completamente verso il piccolo, notando con tenerezza come le guanciotte si fossero arrossate e di come gli occhi nocciola rimanessero incollati alle nostre umane unite , quasi si vergognasse a guardarmi .
E benchè fosse un pensiero egoistico il mio , mi sentì felice delle sue parole come non lo ero mai stata .
Era forse il primo essere umano che mi amava sopra ogni altra cosa , anche se era un bambino e per di più mio cugino .
All'ultimo passaggio però mi pentì del mio pensiero .
Io non ero sua cugina ,non avevo nessun legame di sangue con lui .
Ero solo una pietra , non eravamo veramente parenti , non avevo nessuna comunanza , eravamo quasi estranei .
Chissà perchè la cosa mi rattristò .
Io per lui non ero nessuno in confronto al sangue del suo sangue .
Io che non ero neanche umana .
Chiusi gli occhi per il dolore , ferita dall'ennesima verità che mi doleva al cuore , finchè non percepì qualcosa di gelido stringermi l'anulare .
Riaprì gli occhi , confusa , ritrovandomi a fissare un piccolo cerchietto di ferro nero avvolto attorno al mio dito , a mò di fede .

Stralunata tornai a guadare Nicholas , gli occhi nocciola imbarazzati , le guance ancora più rosse di prima , e un tenero sorriso sulle labbra tremule .
-  Quando sarò grande ...io...-  mi chinai per meglio udire il bisbiglio del bambino che aumentò la presa sulla mia mano , incrociando i miei occhi con un espressione seria .
-  Quando sarò grande io ti sposerò e vivremo per sempre felici e contenti .
Quella batosta mi arrivò sotto forma di un debole sussurro emozionato che mi fece sgranare gli occhi per la sorpresa , e mi sarei messa anche a ridere se non avessi notato l'aria solenne che il bambino aveva assunto .

Tornai a guardare l'aria seriosa del piccolo , notando che il giubbottino che indossava mancava di un bottone , l'oggetto circolare che Nicholas aveva infilato al mio dito poco prima .
E ancor prima che me ne accorgessi lo stavo abbracciando con le lacrime agli occhi , un sorriso debole sulle labbra , mentre la risata di Nicholas rendeva meno crudele quel mondo che mi aveva tanto fatto male .

 

 °°°
 

 

  

Viaggiammo per tre giorni .
A volte fui costretta a portarlo in braccio per non farlo affaticare troppo , proprio come stavo facendo in quel momento , mentre oltrepassavo l'ultima fila di alberi che portavano alla piccola casupola che avevo scovato qualche giorno prima e all'interno della quale dormivano le due metà di William e Gemma .
Li avevo trovati il secondo giorno , era stata più una fortuna che un vero e proprio piano .
Un uomo sulla ventina , alto e biondiccio , dagli occhi neri e il sorriso bonario, affiancato da un avvenente diciassettenne che gli stringeva la mano con venerazione .Era bastato un attimo , un gesto istintivo il mio , sapevo che erano loro quelli che stavo cercando , lo sentivo , così li assalì , nascosta accuratamente sotto un mantello , nascondendoli nel mio rifugio .
Era stato facile convincerli a rimanere con me , avevo ordinato loro di stare lì ed aspettare il mio ritorno , perciò se anche avessero voluto non avrebbero mai potuto disobbedirmi .
A volte il mio potere era molto utile .

Continuai a camminare , stanca dell'ennesimo buco nell'acqua .
Erano ore che vagavo per il villaggio , nascosta ,ma non avevo trovato la metà di Nicholas, forse la più importante .
Perciò , notando come il bambino si fosse stancato , avevo deciso di lasciare perdere per quel giorno .
D'un tratto sobbalzai quando udì uno scricchiolio e un respiro mozzo che mi fece rizzare i capelli sulla nuca , così come mi fermai a pochi passi dalla casupola quando mi accorsi con sorprendente chiarezza di non essere sola nel bosco .
Che qualcuno mi avesse seguito ?
Impossibile , avevo fatto attenzione, nessuno mi aveva notato .
Strinsi il bambino contro il mio petto , gli occhi attenti e indagatori su ogni cosa che provasse a muoversi a tre metri di distanza da me , ma nulla sembrava esservi a parte noi due .
Registrai lo scricchiolio della porta e poi la voce carezzevole di Jillian , la metà di Gemma , che mi chiedeva se stessi bene .
Poi lo scocco di una balestra che Taddeus , la metà di William , aveva inforcato raggiungendomi in due falcate assieme alla compagna .
Rimanemmo immobili , all'erta , i sensi amplificati dal mio potere , l'ansia e la paura di un attacco a sorpresa , la presenza di un numero maggiore di uomini , ma la figura che scivolò elegantemente verso di noi era solo una e decisamente familiare , anche troppo .
Impiegai una manciata di secondi per riconoscere il passo fluente e cadenzato di Alec , così come il suo profumo di menta .
Raggelai per lo stupore , maledicendomi per la mia incompetenza , cedendo Nicholas tra le braccia amorevoli di Jillian per così dar man forte a Taddeus .
Non potevo permettere che l'uomo morisse proprio ora , altrimenti anche William avrebbe fatto la stessa fine e non potevo permetterlo , non proprio adesso che ero così vicina alla meta .
Divaricai le gambe , minacciosa , ordinando all'uomo al mio fianco di fare attenzione , ma Alec non sembrava aver alcun intenzione malevola , o almeno così mi era parso .
Aspettai che si disfasse del cappuccio e mai errore fu più grande .
Era bello , così bello da mozzare il fiato , e per quanto tentassi di non rimanere imbambolata , mi costò non poca fatica non addolcire il tono di voce allo sguardo triste del ventenne .
-  Cosa vuoi ? - sibilai con astio , ritrovando l'acidità e il rancore che era nascosto da qualche parte dentro il mio cuore e che ora avevo tutta l'intenzione di riversargli contro .

Il mercenario non cambiò espressione finchè non notai un guizzo di rabbia saettare per gli occhi bianchi di Alec quando Taddeus mi strinse contro il proprio fianco con un braccio.
Trasalì , turbata , quando  vidi il ragazzo serrare la mascella e assottigliare lo sguardo , una luce minacciosa negli occhi chiarissimi , e non capì il perchè di tutto quell'astio finchè non lo udì ruggire contro il mio compagno - Allontanati da lei , subito !
Non compresi il perchè di quell'atteggiamento , anzi mi indispettì e mi strinsi maggiormente contro l'uomo che intensificò la presa sulla mia spalla , scoccandomi un sorriso fraterno che Alec scambiò per altro .
Infatti ,  ebbi appena il tempo di rialzare il capo che il mercenario si era avventato su Taddeus con una furia che mi terrorizzò .
Vacillai , scontrandomi contro il tronco di un albero  mentre guardavo spaesata i due fronteggiarsi con violenza , ma mentre il biondo parava con difficoltà gli artigli di Alec con la balestra , l'altro continuava con sempre più foga ad attaccarlo .

Strillai , spaventata , quando Taddeus riuschiò di venir trapassato dal braccio del mercenario , gli occhi bianchi carichi di un tale odio e rancore da lasciarmi basita ,ma per poco .
Con uno slancio considerevole mi avventai su Alec , prendendolo alle spalle e facendolo rotolare assieme a me sull'erba .
E con un colpo di reni riuscì a bloccarlo sotto di me e ad imprigionargli i polsi con entrambi le mani , mentre sentivo il sangue affluirmi alle guance nel ritrovarmi così vicina al ragazzo .
Faticai , e non poco , ad impedire alle mie labbra di accostarsi a quelle sottili del mercenario , gli occhi bianchi carichi di una rabbia che stentavo a capire .
- Ti ha toccata ? -  mi abbaiò contro ancor prima che potessi ricollegare il cervello , e la sua domanda non fece altro che confondermi ulteriormente .
Sbattei le palpebre, stralunata , quando Alec tornò ad aggredirmi con rinnovata foga , indicando con lo sguardo il povero Taddeus poggiato ansimante contro un albero .
-  Allora ? -  mi urlò contro ,  con gli occhi iniettati di sangue ,  e fu allora che persi la pazienza .

Mi chinai minacciosamente in avanti , lo sguardo furioso per quel suo comportamento così strano e fastidioso , tanto che mi ritrovai a sibilargli contro un no secco che fece trasalire l'uomo alle mie spalle .
E mi aspettavo di tutto , che mi attaccasse , che mi urlasse contro , che mi pregasse di lasciarlo correre dalla reginetta , ma tutto ciò che fece fu sorridermi , un sorriso che mi fece balzare il cuore in gola .
Era dolce , era delicato , era il sorriso che mi rivolgeva ogni notte dopo che avevamo fatto l'amore .
- Clara .
Sobbalzai nell'udire l'urlo isterico di Nicholas , svegliatosi per l'evidente baccano , e ancor prima che me ne accorgessi , stavo già correndo dal bambino per calmarlo quando percepì un sonoro schiocco alle mie spalle .

Feci appena in tempo a voltarmi  , che una freccia andò dritta a conficcarsi nella spalla di Alec  , il quale non emise un solo gemito di dolore , si limitò a stringere i denti e a chiudere per un secondo le palpebre .
Fu invece un altro urlo a farmi sbiancare , l'urlo che scoprì provenire dal mio piccolo Nicholas , accasciato al suolo con un evidente chiazza color cremisi appena sopra il braccio , sulla spalla destra .
Mi avventai sul bambino con il cuore in gola , abbracciandolo con delicatezza , mentre guardavo con crescente sorpresa la ferita dalla quale , copiosa , usciva sangue .
Cominciai a tamponare con il mio mantello il taglio , udendo alle mie spalle un sonoro tonfo , e quando mi accorsi di quanto in realtà fosse profonda la ferita , fui costretta ad usare un pò del mio potere .
La casacca che Nicholas indossava tornò nuovamente pulita , e il respiro del bambino si fece regolare , così potei tirare un sospiro di sollievo .
-  Clara ?
Mi alzai con attenzione , accarezzando il piccolo corpicino stretto al mio petto  mentre vedevo Jillian raggiungermi leggermente più tranquilla assieme a Taddeus .

Colsi con la coda dell'occhio la figura che l'uomo aveva issato sulla spalla , e bastò dare un occhiata alla ferita oramai scomparsa per rendermi conto della cruda verita .
La verità che già conoscevo , ma che non volevo ammettere .
-  Lo portiamo con noi ?- mi domandò Taddeus con sguardo curioso .
 Mi limitai ad annuire prima di guidare i due verso il castello ,  poichè la mia missione era ormai conclusa .

Ma ora si presentava un problema ancora più difficile .
Come convincere Alec a seguirmi e ad abbandonare la regina degli abissi ?

Non ne avevo alcuna idea , ma qualora il mercenario si fosse rifiutato di collaborare , lo avrei costretto .
E sebbene la cosa non mi andasse a genio , questo era tutto ciò che potevo fare al momento .
Perchè , dopotutto , Alec era la metà di Nicholas, e per quanto avessi sperato che non fosse così , ora come ora non potevo che farmi trascinare dagli eventi e vedere come andava a finire .

 

 
°°°
 

 

Fin dal mio ritorno al castello  , avevo fatto di tutto pur di evitare di incontrare Alec e metterlo davanti a quella costrizione .
Ringraziai ancora mentalmente William per averlo distratto con l'incresciosa situazione che si era creata tra i due fratelli che , dopo qualche urlo e maledizione gettata qua e là erano riusciti a riappacificarci .
In fondo non era giunta forse la fine ? Che senso aveva lasciare le cose in sospeso ?
Smisi di rimuginarci sù quando Nicholas mi costrinse a dondolarmi sui piedi , goffamente a dir la verità , in quello che poteva essere un valzer .
E data la bassa statura del bambino e la mia non predispozione alla danza  , mi resi conto di sembrare più ad un ubriaco che ad una ballerina ,il che però non mi preoccupò .
In compenso mi divertì parecchio a saltellare assieme al piccolo , ed ero tanto presa da quel passatempo che non mi accorsi della presenza alle mie spalle .
Fu quando gettai la testa indietro per ridere che scorsi con la coda dell'occhio un alta figura poggiata con una spalla all'archetto del giardino .
Non gli badai , anzi ,  continuai a zompettare con Nicholas che sembrava non essersi accorto del nuovo arrivato , al contrario  , io riuscivo a percepire chiaramente il suo sguardo perforante bruciarmi la schiena .
Provai a distrarmi , riprendendo a ridere con il bambino , ma persino lui alla fine si irrigidì , aggrappandosi con le manine paffute al mio vestito .
- Chi è quello ? - borbottò con aria scontrosa il piccolo , indicando con la manina il mercenario ancora immobile come una statua di marmo , il volto imperscrutabile .
Che cosa stava pensando ?
Aveva già provato a scappare per andare dalla sua bella ?
Chissà perchè quella possibilità mi indispettì più del lecito , perciò decisi di ignorarlo per tutto il pomeriggio , ma Nicholas non sembrava dello stesso avviso .
Con crescente sorpresa lo vidi assottigliare gli occhi nocciola in una chiara minaccia , sfidando con lo sguardo Alec che per la prima volta da quando era arrivato nel giardino si mosse , venendoci incontro .
Nicholas mi tirò per l'orlo della gonna , tendendo le braccia verso l'alto in un chiaro desiderio e io non glielo negai , anzi lo strinsi forte al mio petto per paura di ciò che il mercenario avrebbe potuto dirmi .
Riuscì comunque ad avere un espressione indifferente a giudicare dalla smorfia che si dipinse sul volto di Alec e la cosa , per quanto ridicola , mi fece sogghignare
.

-  Ciao -  soffiò con voce neutra il ventenne , guardandomi con attenzione , quasi tentasse di carpire ogni più piccola informazione da una reazione che purtroppo non gli concessi .

Gli avevo concesso anche troppo pensai amaramente .
Strinsi le labbra per la stizza , indicandogli la panca di pietra sulla quale mi sedetti assieme a lui .
Sentì Nicholas stringersi maggiormente contro il mio seno , afferrando una ciocca di capelli con la quale cominciò a giocare , e per quanto fulmineo fu il gesto , vidi chiaramente Alec digrignare i denti e scoccare uno sguardo astioso al bambino .
Curioso.
-  Di cosa volevi parlarmi ?
Itono accondiscente, e quasi annoiato mandò in fumo la mia buona volontà nel mostrarmi calma e posata , perciò non gli risparmiai nè uno sguardo glaciale al quale lo vidi sobbalzare leggermente , nè un tono di voce atono che sorprese anche me .

-  Credo che William ti abbia gà detto cosa ho intenzione di fare , o sbaglio ?
Aspettai una risposta positiva e quando lo vidi annuire , ripresi a parlare  - Bene , tu devi venire con noi  .

Vidi un sopracciglio di Alec scomparire sotto la frangia scarlatta, mentre un espressione saccente e canzonatoria rendeva il suo viso ancora più attraente ma non meno irritante .
-  Devo ? - disse con voce incolore , sottolineando però con il sopracciglio alzato il suo disappunto al riguardo , ma non mi importava nè che fosse oltraggiato, nè che fosse contrario .
Lui doveva venire .
Annuì con vigore  , e non mi accorsi di star indurendo il tono di voce - Devi venire , non è una domanda , nè una possibilità , è un ordine al quale non puoi opporti e se mai , nel malaugurato caso tu tentassi di scappare ,stai sicuro che verrei a prenderti - finì con una dose di veleno che stupì anche me , ma che mi rese orgogliosa di me stessa .
Ero stata ferma e distaccata , proprio come volevo apparire .
Attesi una sua risposta ,  e notai come un lampo di speranza saettasse ad intervalli regolari in quegli occhi bianchi che tante notti mi avevano tormentato nei miei sogni , speranza per qualcosa che non comprendevo .
-  E perchè mai ? -  ribadì atono , incatenando i miei occhi ai suoi , ma una vocina sottile mi costrinse a chinare il capo sul delizioso visetto di Nicholas , accoccolato contro una mia spalla .
-  Perchè senza di te , Nicholas non potrebbe venire  , e questo mi spezzerebbe il cuore .
Raddolcì il tono , rendendolo così tenero da farmi dubitare che fossi stata davvero io quella ad aver parlato , e seppur mi aspettassi una frecciatina velenosa mi stupì invece di quello che disse .

-  Solo per lui ? -  sbottò con crescente irritazione , mentre leggevo chiaramente la delusione nel suo sguardo...ferito ?
Non sapevo spiegarmelo , nè la rabbia che vidi montargli dentro e che mutò in un basso ruggito che mi fece balzare in piedi .
-  Cosa ti fa credere che io resti qui per un moccioso ? Ho altre cose più importanti da fare, persone più importanti delle quali preoccuparmi -  sibilò crudele nel mio orecchio prima che egli stesso si rendesse conto di ciò che aveva detto .
Non ero una persona importante per lui , ero un niente .
Mi ritrassi come scottata, allontanandomi di qualche passo , e sebbene fossi consapevole del bisogno di mostrarmi forte e agguerrita , non potei comunque evitare un evidente tremito nel labbro inferiore .
Gli voltai le spalle così velocemente che non colsi l'espressione disperata che gli aveva distorto i lineamenti, in quel momento non mi importava , non mi importava più nulla .
Aveva ammesso la verità che avevo tentato di camuffare e rendere una menzogna , una bugia bianca , ma era stato proprio lui a dirmelo tra le righe .
Lui aveva la regina , non aveva bisogno di me .
Il dolore che mi sommerse fu tale che sentì qualcosa incrinarsi nel mio petto , ma riuscì comunque a non traballare sulle mie gambe .
Lo salutai con una velata minaccia se mai avesse provato a scappare ,  anche se l'idea non sembrava tanto malvagia neanche a me .
Ora come ora non volevo più vederlo , volevo solo pensare alla mia nuova vita nella quale lui sarebbe stato solo un personaggio marginale .

 

 
°°°
 

 

 

 

Quando Nicholas riuscì ad addormentarsi dovevano essere circa le tre di notte , ma era ormai da giorni che la notte non calava , solo quel rosso intenso illuminava quel mondo che stava andando in rotoli .
Non avevo sonno , perciò decisi di andare un pò in giro per il castello , tanto per svagarmi un pò .
Facendo attenzione a non far entrare nella stanza in penombra nessun raggio luminoso ,  sgattaiolai velocemente fuori dalla stanza , incamminandomi lentamente verso la torre più alta , quella nell'ala nord .
Percorsi diversi scalini, corridoi ,  e mai come allora quella piccola porticina rossiccia mi sembrò così lontana .
Mi trascinai stancamente all'interno dell'angusta stanzetta circolare , accostandomi alla finestra che dava direttamente sull'oceano .
 Mi issai sul davanzale , accoccolandomi contro la gelida parete e lasciai ciondolare un piede fuori , tirandomi la gamba sinistra contro il petto .

Acqua , per chilometri e chilometri non si estendeva altro che acqua .
Il villaggio era stato sommerso e anche gran parte del bosco .
L'oceano stava divorando tutto .

Chissà se erano tutti in salvo. Chissà se stavano bene .
Nascosi il viso tra le ginocchia , afflitta , gli occhi gonfi di un pianto che non volevo sfogare .
Non avevo più lacrime , non me ne restavano più .
Non volevo tornare a soffrire ora che avevo la felicità a portata di mano .
Un bagliore , insolito , mi spinse a portare la mano davanti agli occhi ,  e quasi non risi del piccolo bottoncino di metallo che Nicholas mi aveva regalato come fede di nozze .
Nicholas , quel bambino che si era mostrato più forte di quanto mai avrei immaginato .
Aveva accettato il mio racconto , sebbene avessi notato un leggero fastidio da parte sua nel sapere che Alec sarebbe venuto con noi , cosa che ancora non riuscivo a spiegarmi .
Sembrava che i due fossero quasi gelosi , ma ne dubitavo .
Come si poteva essere gelosi della metà di se stessi ?
Ma la domanda che mi tormentava da giorni era una ed una sola .
Sarei riuscita a voltare le spalle alla mia famiglia , al mondo intero per un mio capriccio ?
Sarei stata in grado di vedere intere popolazioni soccombere sotto l'impetuosità del mare per un mio singolo desiderio ?
Sarei stata tanto egoista da lasciar morire tanti  bambini e le loro famiglie?
Non lo sapevo .
Il solo pensiero mi disgustava ,ma la decisione era presa , sebbene non ne fossi del tutto convinta .
Nè Gemma , nè William avevano fatto una piega nel venire a conoscenza del mio piano , entrambi si erano limitati a domandarmi se li avrei seguiti .
Ora toccava ad Alec darmi una risposta , anche se il solo pensiero di rivederlo mi incendiava il sangue .
Cosa voleva saperne lui di me ? Niente .
Avrebbe sicuramente cominciato ad urlarmi contro di lasciarlo andare , anzi mi avrebbe supplicato di farlo tornare dalla regina degli abissi , proprio come nella favola che Eleonora mi raccontava da bambina .
E il principe sposò la principessa vivendo per sempre felici e contenti , ma l'antagonista a cosa era destinata ?
Cosa mi si prospettava davanti se non un eterna solitudine ?
Perchè la cattiva doveva sempre soccombere ?
Anche lei provava dei sentimenti , perchè allora non poteva esserci un lieto fine anche per lei , per me ?

Mi lasciai andare contro la parete quando mi accorsi che l'alba del quinto giorno stava ormai sorgendo , o almeno  , potevo indovinarlo dal fatto che la luce già di per sè abbagliante si era fatta più intensa .
La fine allora era giunta così velocemente ?
Era davvero il momento di decidere cosa fare della mia vita ?
- Cosa stai facendo ?
Per poco non caddi di sotto quando riconobbi la voce , un pò troppo vicina , di Alec .

Fui così sorpresa  , che non pensai minimamente a mascherare la tristezza del mio sguardo a quegli occhi chiarissimi che mi scrutarono con una certa ...preoccupazione ?
Impossibile , pietà mi corressi velocemente .
Inghiottì due fiotti d'aria prima di prendere parola .
- Cosa ci fai quassù ?
- Non si risponde ad una domanda con un' altra domanda -  mi sbottò contro con astio , poggiandosi a braccia incrociate contro la parete di fianco alla mia  , e da lì potei vedere con sofferenza quanto bello in realtà fosse .

Dalla casacca aperta riuscivo ad intravedere il petto levigato e muscoloso , il fisico asciutto e atletico , i corti capelli rosso fuoco che gli incorniciavano la pelle alabastrina del collo e del mento .
Rimasi ancora più affascinata nel notare come la luce rossastra rendesse i suoi lineamenti decisi e duri ancora più virili , e mi accorsi con una fitta al cuore , di quanto quegli occhi candidi fossero gelidi ed impenetrabili .
Era dunque quello il mio destino ?
Avrei dovuto passare la mia eternità sotto lo sguardo accusatore di Alec ?
Sarei stata in grado di sopportarlo ?
No ,non ci sarei riuscita .
Per quanto odiassi la regina ,per quando la disprezzassi , non sarei mai stata in grado di renderlo felice come avrebbe potuto farlo lei .

Forse Alec desiderava ardentemente stare al fianco della sua amata anche alla fine del mondo , morire insieme era un pensiero che forse lo allettava più della possibilità di stare con me per sempre .
Doveva essere così , per forza .
Ed io ero tanto egoista da negargli quell'ultimo desiderio ?
No , l'ultimo desiderio di un condannato a morte era sacro anche per me ,  e sebbene ciò mi avrebbe spezzato il cuore , decisi di lasciarlo andare .

Tornai a fissare il mare, nascondendo con i lunghi capelli il mio sguardo ferito e sofferente , ma quando provai ad aprir bocca mi uscì solo un gemito di dolore e nessuna voce dura e gelida come invece avrei voluto.
Udì i passi frettolosi di Alec alle mie spalle,  e presa dal panico gli urlai contro di tornare dalla regina , schiacciandomi contro la parete nel vano tentativo di proteggermi da lui , dal dolore che mi stava dilaniando da dentro .
Nascosi le lacrime con un braccio , turbata dal desiderio di voltarmi verso di lui per vedere la sua espressione ,ma ero davvero pronta a vederlo sorridere nel sapersi libero , lontano da me ?
No , non ero così forte dopotutto .
Aspettai di sentire il rumore della porta che sbatteva con forza e quando l'udì , il gelo mi inghiottì e tornai a non provare nulla se non il vuoto .
Era finita , era davvero finita questa volta .
Mi accascai sul pavimento, il cervello scollegato , ogni mio granello di forza era come stato prosciugato da quell'unica frase che aveva dettato la mia condanna a morte, perchè per quanto avessi tentato di convincermene , senza di lui mi sentivo terribilmente sola.
Perciò mi stupì di udire il grattare di una serratura e lo schiocco di una chiave girata nella toppa prima che due mani grandi e fredde mi afferrassero per le braccia tirandomi sù di peso .
Non capì subito cosa stesse succedendo , riuscì solo a vedere i lineamenti sfocati di Alec e i suoi occhi bianchi accecati da un rancore profondo e una sofferenza forse pari alla mia .
Lasciai che mi scuotesse come una bambola ,ma da me non ebbe nessuna reazione.
Sentivo la mia testa ciondolare avanti ed indietro , mentre la presa sulle mie braccia si faceva più intensa e dolorosa e le urla di Alec cominciavano a dolermi al cuore .
Cosa stava dicendo ? Non lo capivo , non riuscivo a capire il perchè fosse ancora lì .
Forse per farmela pagare per quel che avevo fatto alla regina ?
Mi concessi un debole sorriso prima di chiudere gli occhi stancamente .
Che facesse di me quello che voleva , oramai nulla aveva più importanza . Mi sentivo svuotata da ogni volere , forza , lucidità , persino i miei desideri si erano fatti effimeri e impalpabili .
Era come se fossi morta ,  e forse era davvero così .
Continuò a scuotermi  , finchè non sentì le sue labbra morbide premere con violenza contro le mie , ma non mi mossi , non fiatai , non riaprì le palpebre incredibilmente pesanti , non sentivo più nulla se non un leggero formicolio .
Ero priva di emozioni, proprio come un diamante .
Senz'anima .
- Clara ! Clara apri gli occhi !
Forse fu l'urgenza nella sua voce , o la presa fattasi più dolce attorno alle mie braccia che mi spinse ad aprire gli occhi , ma quando lo feci  ,  potei concedermi solo un guizzo nella mascella , nient'altro nel vedere la disperazione di Alec .

Perchè era ancora lì con me ?
Perchè non mi aveva lasciato come gli avevo chiesto ?
Aveva ancora intenzione di torturarmi ?
Non smisi di fissarlo ,inespressiva come lo ero da bambina , gelida come un pezzo di ghiaccio  , e questo sembrò terrorizzarlo a morte .
Cominciò a massaggiarmi le braccia , proprio dove vi erano due chiazze violacee che le sue dita avevano lasciato nell'atto di stritolarmele , ma non accennai un sorriso , nulla se non la più completa indifferenza .
Come aveva fatto a ridurmi in quel modo ? Quale oscuro potere aveva su di me ?
Tempo addietro William mi aveva accennato al fatto che il padrone della lacrima del mare avrebbe avuto il completo abbandono da parte della gemma .
Così come quando lui era stato il mio padrone , io non potevo rivoltarmi in alcun modo ai suoi voleri , nessuno poteva .
Il potere che il padrone possedeva era quello di un dio , incorruttibile , indistruttibile , era onnipotente .
Perciò come faceva Alec ad avere un simile ascendente su di me ?
Tornai a prestargli attenzione  , e nell'atto di guardare il mio riflesso negli occhi bianchi del ragazzo mi accorsi di un particolare significativo .
All'interno dei miei occhi vi era scritto un nome , quattro parole messe in riga , invisibili ad occhio umano , ma non ai miei .
Un nome era inciso dentro di me , il nome del mercenario che cominciò a chiamarmi con le lacrime agli occhi , il bel viso spezzato da un dolore che conoscevo .
Lui era il mio padrone , forse lo era sempre stato , forse avrebbe continuato ad esserlo anche dopo la fine di quel mondo .
Fin da quando ero bambina lo avevo amato , avevo amato la presenza invisibile che mi teneva compagnia quando ero sola , che mi proteggeva come quando rischiai di cadere dal cornicione .
Da adolescente avevo amato la sua silenziosa presenza , il suo tangibile affetto per me , sebbene io non riuscissi a vederlo .
Da ragazza avevo amato tutto di lui , la sua freddezza , la sua solitudine, il suo dolore .
Lo amavo , lo amavo come non avevo mai amato nessuno in vita mia .
Tornai a vederlo veramente quando sentì una sua lacrima bagnarmi le ciglia , e fu allora che tesi una mano , accarezzandogli la guancia umida e liscia .
Sorrisi debolmente della sua espressione sorpresa , così come cominciai ad accarezzagli i capelli nel tentativo di calmarlo , ma anzichè placarsi , Alec mi abbracciò con rabbia , spingendomi il viso all'altezza del suo petto , all'interno del quale sentivo il battito frenetico del suo cuore .
E fu durante quell'abbraccio che il mercenario confessò di amarmi , di avermi sempre amato fin dal primo momento che mi aveva visto tra le braccia di Eleonora .
Chiusi gli occhi , felice , quando mi raccontò di come riuscì ad introdursi con una magia nel mio mondo , standomi accanto per proteggermi , non perchè si sentisse in colpa , ma perchè nutriva un forte legame con me.
Mi raccontò di come non amasse più la regina , di come l'avesse dimenticata nel momento esatto in cui incrociò i miei occhi la volta in cui andò da mia madre a chiedere il pagamento del patto .
E rimasi ad ascoltare il fiume di parole balbettate , sussurrate , a volte urlate , parole che trasudavano l'amore che Alec aveva sempre nutrito per me e che io ricambiavo .
Mi sentì felice come non lo ero mai stata , ancor più felice di quando mio padre aveva ammesso di volermi bene da bambina .
Per la prima volta nella mia vita mi sentivo completa , non più divisa a metà , non più sola .
Seppure con un certo imbarazzo ammisi anche io di amarlo ,  e lo sguardo emozionato che il mercenario mi rivolse mi fece capitolare e sciogliere il cuore .
Mi abbandonai al suo abbraccio e al bacio che ci scambiammo al sorgere del quinto giorno , e sebbene non avrei dovuto sentirmi preoccupata , una parte del mio cervello catalogò quel bacio come l'ultimo attimo di felicità che potevo ancora concedermi .

 

 

 

°°°

 

 



Ero sola , come era giusto che fosse quando mi incamminai verso quello che rimaneva del bosco .
Avevo pregato Alec e Nicholas di non seguirmi  , e sebbene i due si fossero mostrati infuriati al solo pensiero ,  dovettero cedere al mio desiderio .
Odiavo usare su di loro il mio potere  , ma in quel momento era necessario .
Avevo bisogno di mettere in ordine le idee confuse che mi frullavano in testa .
Era arrivato il momento di decidere cosa fare , abbandonare al loro destino un intero mondo fuggendo con i miei compagni in un altra dimensione da me creata o ...nulla .
Quella era l'unica soluzione .
Non c'erano scappatoie , ed anche se avessi deciso di lasciar andare Alec e gli altri il mondo sarebbe stato sommerso ugualmente , con o senza il mio aiuto .
E sarebbero morti tutti ,  lasciandomi sola .
Rabbrividì a quel pensiero , stringendomi nel pesante mantello del mercenario .
Riuscì a rilassarmi nel riconoscere il profumo di menta che impregnava il tessuto , ma non del tutto .
Il pensiero di vedere Alfred e la mia famiglia annaspare nell'acqua in un vano tentativo di soccorso mi stringeva il cuore .
Avevano le loro colpe certo , ma erano pur sempre coloro che mi avevano cresciuto e ai quali ero affezionata .
Perciò come potevo anche solo pensare di voltare loro le spalle per un mio egoistico desiderio ?
Come potevo vivere serenamente sapendo che tutti loro avevano invocato il mio nome nella speranza di un mio aiuto ?
Non potevo .

Mi sentivo schiacciare da entrambi i lati , mi sentivo quasi soffocare dalla possibilità di lasciarli morire , ma se anche avessi salvato loro cosa ne sarebbe stati degli altri ?
Loro non avevano colpe , non mi avevano mai neanche sentito nominare , perciò come potevano essere puniti per un qualcosa che mi avevano fatto altri ?
Eppure sapevo di non essere in grado di aiutare tutti, il mio potere da solo non era tanto forte come invece avrei voluto .
Sfinita mi accasciai contro un tronco , osservando con occhi spenti l'acqua che mi aveva lambito i piedi .
Eravamo già a quel punto ?
Il tempo oramai cominciava a scarseggiare .
E poi , chi mi diceva che il mio potere poteva davvero qualcosa contro un oceano intero ?
Come potevo anche solo pensare di sconfiggere un simile nemico se io stessa ero solo una piccola parte di esso ?
Non mi sopravvalutavo di certo fino a quel punto .
Perciò cosa dovevo fare ?
Non c'erano altre scappatoie ?
Dovevano per forza morire tutti ?
Cominciai a torturarmi e a lamentarmi   , fin quando non percepì una presenza a pochi passi da me , familiare , forse anche troppo .
Sapevo già chi fosse ancor prima di alzare gli occhi ed incrociare quelli candidi della regina degli abissi , diversa da come la ricordavo .
Ancora più pallida, la sua pelle sembrava essersi raggrinzita , i lunghi capelli erano ora simili ad alghe e lo sguardo battagliero era segnato da una sofferenza che in un certo senso divenne la mia .
Provai pena per lei , ma non del tutto , rimaneva comunque la mia rivale in amore , anche se Alec aveva affermato di amare solo me .
- Mi hai mentito tutto questo tempo vero ? Lui non ti ama più da molto oramai - sibilai con acidità all'indirizzo della donna che vidi afflosciarsi al terreno, uno sguardo triste e nostalgico che sembrava chiedere il mio...perdono ?
Possibile ?
La guardai con attenzione e mi resi finalmente conto in che condizioni era la creatura magica .
Stava morendo , lo sapevo , lo sentivo .
Era al limite, anche lei si stava spegnendo come il resto del mondo .
Sentì una fitta acuta al petto a quel pensiero .
Stava morendo per colpa mia , tutti stavano morendo per colpa mia .

Possibile che fossi io la causa di tutto quello ?
 Si, lo ero, lo sapevo fin dal mio arrivo lì .

Era quello allora il mio destino ? Assistere alla morte dei miei cari senza poter far nulla ?
Nel mentre che continuavo a torturarmi con quelle domande , una in particolare mi fece gelare .
E se Nicholas , crescendo , mi avesse odiato per aver lasciato morire la sua famiglia ?
Mi avrebbe mai perdonato ?
Ed Alec , sarebbe mai riuscito a guardarmi con completa fiducia sapendo che avevo ucciso i suoi compagni di viaggio ? Come potevo anche solo pensare di poter essere felice con un simile fardello sulle spalle ?
Fu allora che mi resi conto che non avevo via di uscita da quel gioco crudele .
Non sarei mai stata del tutto felice sapendo di aver condannato all'estinzione un'intera razza , era inconcepibile .
Possibile che non ci fosse un altro modo per salvarli tutti ?
- C'è invece .
Trasalì al sussurro smorzato della donna , sdraiata contro una roccia , il viso spento e stanco .

Senza neanche accorgermene mi trascinai fino ai suoi piedi ,  e per la prima volta capì che era sincera .
- Quale ? -  mormorai con un filo di voce , rincuorata nel sapere che c'era ancora una scappatoia che avrebbe potuto salvarci .
- Alla fine tutti si riuniranno con le proprie metà , questo è impossibile da cambiare, ma c'è una possibilità che riescano a sopravvivere -  sussurrò con voce flebile , quasi faticasse anche solo a respirare , ma quello bastò ad accendere una luce di speranza dentro di me .
C'era una certezza nel suo tono stanco ,una certezza che mi fece capire che avrei fatto di tutto per renderla tale anche nella realtà  , e non più un'ipotesi .
Ero pronta a tutto pur di salvarli , anche se sapevo che il prezzo da pagare sarebbe stato alto , almeno per me .
Infatti la vidi titubare quando le chiesi qual'era l'unica condizione per fare in modo che quello avvenisse , quasi avesse paura di una mia reazione .
-  Se la punizione è partita dal mare , il mare può assolvere le colpe riavendo indietro ciò che ha ceduto all'uomo -  disse con una luce strana negli occhi , pietà forse , ma ora non mi importava .

Avevo capito cosa voleva dire , lo avevo capito anche troppo bene ,  e tutto questo era talmente logico che mi sorpresi nel non averci pensato prima .
Era tutto così...giusto .
Una vita per un mondo , era giusto come prezzo da pagare no ? Si, lo era .
Io non avevo la mia metà , io in verità non sarei dovuta neanche esistere , era giusto così , lo sapevo , lo sentivo , ma non riuscivo ad accettarlo .
Come potevo affrontare ora Alec e gli altri ? Dir loro che dovevo uccidermi per farli vivere ?
Mi avrebbero ostacolato ? Si , lo avrebbero fatto , e seppur la cosa mi lusingasse non potevo permetterlo .
Oramai avevo capito che quella era l'unica soluzione .
Mi feci spiegare come dovevo fare , se dovevo usare la magia per un rito o qualcos'altro , ma la risposta della regina fu semplice , diretta , per l'ennesimo volta dannatamente giusta .
Non appena capì cosa era necessario fare per placare la rabbia del mare decisi di far ritorno al castello il più in fretta possibile .
Desideravo passare più tempo possibile con loro prima di scappare ed andare in contro a quel destino che forse era stata l'unica cosa vera tra tutte quelle menzogne .
In fondo ,  ogni cosa doveva tornare prima o poi da colui il quale   gli aveva dato la vita , e così io stessa avrei fatto .



 

 
°°°
 
 

 

Come avevo programmato dal mio solitario ritorno , passai ogni secondo con Alec e Gemma .
Giocai per ore con Nicholas fino al punto che il bambino stesso mi chiese una pausa per riposare .
Rimasi a chiaccherare amabilmente con Gemma , Jillian e i loro compagni , ridendo di tanto in tanto a qualche loro battuta .
E tentai di mascherare nelle ore che io ed Alec passammo a fare l'amore il mio dolore , riuscì persino a sfiancarlo ,  il che sorprese sia me che lui , così fui costretta a rimanere accoccolta sul suo petto sudato per qualche ora prima di accorgermi che la sera era ormai calata .
Ci trovavamo tutti nel giardino , Nicholas intento a giocare con le due donne , Alec e gli uomini poggiati contro la parete che sogghignavano per qualche anneddoto o racconto piccante  ,  ed io immobile sotto l'archetto di fiori .
L'unica a rimanere in disparte .
Tentai di imprimermi nella mente i loro sorrisi , i lineamenti dei volti, le voci , e fu piuttosto dura non rimanere imbabolata nel guardare l'espressione serena di Alec .
Mi avrebbe mai perdonato per ciò che stavo per fare ?
Ne dubitavo , mi avrebbe odiato per l'eternità .
Presi un lungo respiro prima di desiderare che nessuno di loro si accorgesse della mia assenza per un pò , così , nascosta sotto il mantello del mercenario fuggì via dal castello , una lacrima solitaria a rigarmi la guncia prima che il mio sguardo si facesse duro e severo come mai lo era stato in tutti quegli anni .
Vagai come un' anima in pena per le zone affollate dall'acqua , percorrendo monti e colline dove l'oceano stava oramai per arrivare , finchè non scorsi in lontanaza delle sagome ingobbite e schiacciate , le casupole che i superstiti avevano costruito per avere un riparo .
Mi sentì sommergere da una pena infinita nel sorpassare una corrozzina all'interno della quale una bambina piangeva disperata , mentre cercavo di passare inosservata tra la moltitudine di persone riunita a cerchio attorno ad un piccolo focolare .
Sembravano tutti così stanchi , affaticati , disperati che compresi che il mio era un dovere, non una scelta .
Dovevo farlo perchè quello era il mio destino, ricongiungermi a quella distesa di acqua che potevo chiamare padre e al quale mi sentivo legata .
Era giusto così , doveva essere giusto così .
Non mi accorsi di essermi fermata fino a quando non percepì uno sguardo bruciarmi la schiena .
Sobbalzai leggermente nel rendermi conto che qualcuno si era accorto di me , e non una persona qualunque , ma il Gigante buono .
Tremai leggermente , stringendomi nel pesante mantello che sapevo , l'uomo conosceva bene .

Perciò non mi sorpresi di vederlo avvicinarsi con un sopracciglio alzato , ma questo bastò a gettarmi nel panico .
Cominciai a correre come una furia , ma le gambe dell'uomo erano più lunghe e più forti , era scontato che riuscisse a raggiungermi .
Provai ugualmente a schivarlo  , ma riuscì comunque ad afferrarmi per l'orlo del mantello e a tirarlo verso di sè .
Fu tanta la forza che usò nel tirarmi indietro che rotolai a terra senza più nulla con il quale coprirmi .
Mi rialzai a fatica , con il fiatone , osservando l'abito bianco che indossavo macchiato di terra e fango , ma ora non mi importava dato che l'uomo davanti a me stava indietreggiando con il respiro mozzo .
Distolsi lo sguardo dagli occhi del Gigante buono con stizza , ansiosa nel pensare che avrebbe potuto chiamare i rinforzi per attaccarmi e il solo pensiero mi terrorizzò .
Non ora che ero così vicina , non erano loro che avrebbero avuto questo compito .
Scattai in piedi come una molla ,  e usufruendo del mio passo leggero e veloce mi volatilizzai alla vista dell'uomo , sentendo comunque il suo sguardo continuare a scrutarmi dentro come se cercasse una spiegazione alla mia fuga .
E sperai vivamente che non avesse capito cosa avevo intenzione di fare .
Raggiunsi in pochi minuti il luogo che la regina degli abissi mi aveva descritto , ma nel vederlo in prima persona mi resi conto di quanto pericoloso fosse in realtà .
Avanzai tremante verso la punta del dirupo che fendeva le acque , e quando abbassai gli occhi potei riconoscere il vortice d'acqua che portava direttamente al centro degli abissi .
Il mio luogo di nascita .
Chissà perchè non provai nessun emozione nel pensare ciò , forse perchè non lo riconoscevo come mia vera e propria dimora , ma quella era la realtà , era lì che dovevo tornare.
Inspirai ed espirai con lentezza , memorizzando la sensazione di sentire l'ossigeno riempire i miei polmoni , del vento che mi accarezzava il viso , del rumore delle onde che si infrangevano sulla scogliera in basso .
Impressi nella mia mente ogni più piccolo particolare affinchè ne serbassi il ricordo , anche se dubitavo che dopo essere stata inghiottita dalle acque sarei stata in grado di ricordare alcunchè .
Eppure persi tempo , quasi avessi paura di quello che stavo per fare , e forse ne avevo , e tanta .
Non avevo mai fatto attenzione alla mia paura di morire , forse perchè avevo avuto troppe cose a cui pensare , ma ora quella stessa paura mi faceva tentennare .
Guardai con occhi stanchi le oscure profondità dell'oceano ed indietreggiai istintivamente , assalita dal terrore di affondare in tutto quel buio .
Provai nuovamente a sporgermi , ma a farmi sobbalzare questa volta furono le cento o più voci che  spezzarono il silenzio che mi circondava .
Pregai di essermele solo immaginate , una conseguenza dei miei timori di gettarmi di sotto , eppure sapevo che non era così .
Ebbi conferma del mio timore quando , voltandomi , vidi delle sagome nere avanzare con le fiaccole alle mani , illuminando lo spiazzo che mi divideva dalla foresta .Che fossero tornati a finire il lavoro ? No ,non potevano , mi sarei gettata prima che mi avessero trovato .
Tremante mi avvicinai al limite della liscia pietra grigia , ma un urlo mi pietrificò , la voce disperata che mi urlava contro di restare ferma .
Mi voltai immediatamente , terrorizzata di riconoscere il proprietario di quella voce che amavo più di me stessa e che mi si presentò con le sembianze di un bel ragazzo dagli occhi bianchi sgranati per la paura e la preoccupazione .
Al suo volto ne seguirono altri .

Quello ansioso di mia nonna .
Quello supplichevole di mia madre .
E quello triste di Nicholas .
C'erano tutti ,tutta la mia famiglia e gran parte dei superstiti mi osservava dal limitare del bosco con sguardi sorpresi e occhi spenti  , dovuti forse al fatto di star  assistendo al suidicio di una ragazzina .
Perchè erano lì ?
Cosa volevano ?
Indietreggiai leggermente , sfiorando con i piedi nudi il limitare del dirupo ,  ed udì di nuovo la voce spezzata di Alec urlarmi contro di non muovermi, di non fare una sciocchezza ,  ed infine capì il perchè della loro venuta .
Erano venuti a salvarmi , tutti quanti , potevo leggere anche negli occhi di mio padre il desiderio di allontanarmi da quello strapiombo .
Sentì gli occhi pungere per la commozione , ma questa volta non frenai le lacrime , le lasciai fuggire dai miei occhi lucidi .
 In fondo , quella  era l'ultima volta nella quale avrei potuto piangere .

- Amore mio - sussurrò mia madre nel tendermi le braccia tremanti  ,  e fu dura non correrle in contro e stringerla contro il mio petto , fu doloroso negare con il capo e tentare di sorridere , ma sapevo che il mio , più che un vero e proprio sorriso , era una smorfia triste .
-  Clara !
Addolcì lo sguardo nell'incrociare gli occhi bianchi di Alec , la mascella serrata nello sforzo di non urlare  con il rischio di spaventarmi , le labbra morse duramente dai denti che le arrossavano per lo sfregolio , le mani strette in pugni lungo i fianchi e lo sguardo implorante .

Avrei potuto mandare al diavolo tutto ed infischiarmene della fine del mondo, di ciò che ero .
Avrei potuto corrergli incontro ed urlargli quanto lo amavo e che desideravo stare sempre con lui .
Avrei potuto , ma non lo feci .
Mi limitai solo a sillabargli un 'ti amo senza emettere alcun suono e poi aprì le braccia , sbilanciandomi all'indietro .
Caddi con una tale velocità che l'urlo di Alec venne zittito dall'impatto del mio corpo con l'acqua .
Era fredda , gelida , ma sembrava cingermi in un abbraccio anzichè soffocarmi .
Mi sentii tirare per il basso da una forza sconosciuta e la lasciai fare .
Era il mare che mi reclamava , era mio padre che mi rivoleva con sè ed io lo avrei accontentato .
Chiusi gli occhi , serena , quando udì una specie di vibrazione sopra di me , verso la superficie .
Curiosa riaprì le palpebre  , e per poco non spalancai la bocca nel vedere Alec tentare di raggiungermi il più in fretta possibile .
Stupido , era un dannato stupido .
Gli urlai di andarsene via , anche se sapevo che non avrebbe sentito nulla , ma invece lo vidi scuotere il capo con forza prima di tornare a nuotare verso di me .
Perchè rendeva il mio sacrifico così inutile ?
Perchè mi rendeva tutto più difficile ?
Serrai gli occhi nel momento in cui mi tese la mano che io non afferrai , al contrario ,  desiderai di affondare più velocemente così da farlo desistere  , e così fu .
Sperai con tutte le mie forze che se ne andasse  , e quando percepì l'assenza di movimento sopra di me capì che aveva fatto ciò che volevo .
Era giusto così , ma allora perchè mi veniva da piangere ?
Soffocai un urlo col suo nome  , tappandomi la bocca , finchè qualcosa alle mie spalle mi abbracciò con dolcezza, fermando la mia discesa verso il basso .
Non capì immediatamente cosa stava succedendo fin quando non riconobbi la mano grande e bianca che mi voltò il viso , costringendomi ad incrociare gli occhi di Alec .
'Perchè sillabai con la bocca , stringendomi contro di lui con rabbia .
Perchè stava facendo tutto questo ?
Con un dito mi alzò il mento  , e poco prima che le sue labbra sfiorassero le mie udì il suo desiderio più profondo .
Il desiderio del mio padrone che per la prima volta coincideva con il mio .
"Desidero stare con te per sempre" mi sussurrò a fior di labbra , ed io chiusi gli occhi .
Lo avrei avverato quel desiderio , in un futuro , ma ora fui in grado solo di materializzarlo sulla terra ferma prima che il mare mi inghiottisse e il mio corpo si dissolvesse nelle onde alle quali Alec urlava il suo dolore e i suoi ti amo strozzati .

 

 

 

 

 

CONTINUA...
  
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