A NEW LIFE

SIATTLE.

<< Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! >>Apro gli occhi.

 Sono  per terra avvolta dalle lenzuola.

 Mi alzo lentamente ancora molto assonnata.  Mi accorgo che ho ancora un occhio chiuso. Guardo l’orologio. SONO LE 6.00!

Mi riprendo completamente presa dalla rabbia.

<< Non vorrei essere scortese, MA TI RENDI CONTO CHE SONO LE SEIIIIIII?! SEI PAZZA O COSA!? VUOI FAR MORIRE QUALCUNO OGGI?! >> Chiedo urlando. Sento una risatina e mi accorgo che dietro di lei ci sono Emmet ed Edward.

 Scuoto la testa.

 Oggi se ricordo mene non c’è scuola.

 Mi avvicino al letto e mi butto di peso. << Notte notte >>Dico in semi-coscienza. All’improvviso vengo sovrastata da un corpo. Non sento più il materasso sotto di me.

 Immediatamente ringhio. Apro un occhio è Emmet.

Mi rimette in piedi davanti Alice.

 <  poi…  >> Le metto un mano sulla bocca e l’abbraccio, più che altro mi sorreggo. << Ti prego ti scongiuro non portarmi a fare shopping! Per favore! >> Dico poi mi inginocchio e la guardo con occhi da cucciola.  A questo punto scoppiano delle risate.

<< Bella, non ti piace lo shopping ? >>Chiede a occhi spalancati.

<< Meglio la morte >> Dico.<< Anzi meglio Aro >>

Lei spalanca anche la bocca.  Sospiro e mi alzo.

 << Mi vuoi proprio male Alice… >> Dico andando in magno. Mi faccio una doccia veloce.

Esco avvolta in un telo poi prendo il mio scatolone e lo alzo poi lo rovescio.  Lascio lo scatolone di lato poi cerco tra i vestiti ammassati sul letto. Infilo la biancheria poi mi infilo una maglietta aderente e un paio di jeans pieni di buchi aderenti, fatti a posta ovviamente. Mi liscio i capelli, poi infilo le converse nere.   Mi metto un po’ di matita nera  ed esco. Alice mi fissa.

Sbuffo. << Mi vesto come voglio io alice, mi dispiace … >>Dico prendendo le chiavi della volvo di Edward. << Andiamo o no?! >> Chiedo .

Alice esulta saltellando e battendo le mani.<< Edward! Emmet! Rose! Andiamo! >>Urla, come se ci fosse bisogno.

Subito appaiono e io lancio le chiavi ad Edward.

 << Andiamo. >>Sussurro sconsolata poi esco. Il freddo della mattina di forks mi sveglia totalmente. Non sento freddo, non con la mia pelle  quasi marmorea.

Mi controllo la mano. Il gesso pesa. Uffa!

Monto nella macchina di Edward. Gli altri mi raggiungono e partiamo verso il mio inferno ersonale.

Dopo un lungo viaggio siamo a Siattle. Mi stiracchio le braccia allungandole. La ferita al braccio mi fa male e stringo il braccio al petto emettendo un gemito. Merda. Alzo la magletta e le bende sono insanguinare. Alzo lo sguardo e incontro quello di quattro Vampiri improvvisamente famelici. << B-B-Bella? >>Esco di macchina veloce e alzo la benda. Due  punti si sono spaccati.

<< Merda! >>Impreco.

<< Ti accompagniamo a casa? >>

 Guardo il taglio. Sembra non sanguinare molto, anzi sta smettendo … Guarisco in fretta.

<<  Mmm .. >> Alzo lo sguardo su Alice che ha il muso lungo. Sbuffo. << Penso che un pochino di shopping possiamo farlo … Basta che non mordete .. >>

 Mi giro incamminando mi verso il centro commerciale.

La mattinata passa tra un negozio e l’altro io ho comprato pochi vestiti e tutti non approvati da Alice, uno solo l’ho preso per farla felice. Un vestitino-ino multi colore.

Il braccio mi fa vedere le stella ed ad un certo punto non ce la faccio più. << Bella! forse è meglio se andiamo a casa  ragazzi … >>

<< Bella, vieni ti accompagno, voi continuate pure lo shopping >>Dice Edward alzandosi.

 << Grazie, ma non importa posso tornare anche a piedi >> Insisto imbarazzata e allo stesso tempo attanagliata dal dolore.

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<< Ma tu che ne sai? >>Chiedo sorpresa.

<< Ho un potere, riesco a percepire le emozioni altrui >>

<< Forte! >> Esulto colpita. << Voi avete poteri? >>Chiedo girandomi verso gli altri.

<< Il vedo il futuro >>Dice Alice divertita.

Spalanco la bocca.

<< E io leggo nel pensiero. >>

Merda Sono nella merda penso sconvolta serro lo mascella e lo fisso ad occhi spalancati.

<< I tuoi però no >>Dice sghignazzando.

Vero! Che stupida, mi sono dimenticata dello scudo!

Mi do una leggera botta sulla testa. << Mi ero dimenticata … mamma che stupida >>Sospiro scuotendo scuotendo la testa.

<< Ora mi chiedo com’è possibile >>Dice.

<< Sono uno scudo >>Dico semplicemente.

In mente mi ritornano i brutti pensieri.

<< Forse è meglio che andiate >>Dice Jasper.

<< Ti fa molto male il braccio vero? >>

<< Insomma … >>Dico leggermente rossa in faccia.

<< Fai vedere .. >>Dice.

 Inarco un sopracciglio ma acconsento. Gli mostro il braccio.

<< Guarisci in fretta vedo, meglio no? Almeno puoi levarti il gesso prima! >> Dice sorridendomi.

Sorrido a mia volta.

<< Quanti anni hai Ed?>>

<< mmm all’incirca cento. >>Dice stringendosi nelle spalle.

Scoppio a ridere. << Waw, allora posso chiamarti nonnino! >>

Il viaggio passa veloce chiacchierando con lui. E’ veramente simpatico. E non sembra poi così stronzo …

Ma che dici Bella! MAI E POI MAI FRATERNIZZARE CON IL NEMICO!Penso. E questo scatena una lotta interiore, tra la Bella attratta da Edward e quella che invece lo odia.

 Arrivata a casa ha vinto la Bella a cui Edward piace.

 Apriamo la porta di casa. << Bella, Alice mi ha chiamato, vieni fa vedere >>Dice subito Carlisle.

Mi controlla il bracio e mi rida i duo punti che mi si sono strappati. << Bella, guarisci molto in fretta, quindi io ti leverei il gesso e guardiamo un po’ ok? >>

Annuisco Edward è affianco a me.

Mi taglia il gesso. << MMM… Direi che basta una fasciatura … è strabiliante, in deu giorni sei quasi guarita! >>Dice incredulo.

Sorrido di sbieco. Un altro motivo perché per i Volturi sono interessante .

<< Bene … Mmm dove sono i mobili? >>Chiedo ad Esme.

<< Sono nella stanza, sono già pronti, te devi solo metterci le tue cose .>>Dice sorridendomi dolcemente. Sorrido di rimando .

Mi alzo. << Ed mi dai una mano? >>Chiedo sorridente.

Lui sorride apertamente annuendo. Sembra felice. Scuoto la testa e salgo le scale.

Apro la porta della stanza. La tinta è nera. Come chiesta da me ad Aro. Il letto è appoggiato ad una vetrata: è un semplice materasso appoggiato su un piano di legno.

Sulla Destra ci sono due porte scorrevoli. Apro la prima. Un gigantesco armadio. Apro la seconda. Un gigantesco bagno … VIOLA E ROSA?!

Faccio una smorfia pietrificata. Che vuoi che sia Bella è solo un bagno! Non fare la viziata! Mi riprendo.

Chiudo svelta la porta. Poi mi volto verso Edward che se la ride di gusto.

<< Dovevi vedere la tua faccia! >>Dice tra le risate

Scuoto la testa, Dall’altra parte c’è n’enorme libreria che parte da terra e arriva al soffitto e che occupata tutta la parete. Da una parte ci sono una miriader i scatoloni e valive. E in fine dei drappi di materiale insonorizzante. Mi ci lancio sopra.

<< Quello mi ha sfasciato la camera! >> Mi lagno. Scuoto la testa e comincio ad Attaccarli alla parete dove ci sono le due porte. La ricopro. Poi annuisco.

Edward intanto metteva i libri sulla libreria in ordine per genere.

<< Grazie >> Dico. Lui si gira. << Nulla. >> Io mi metto a sistemare i cd e lo stereo. Poi Insieme sistemiamo i vestito. Alla fine mi sdraio sul letto stanca.

<< AHAHAH >>Ride << Già stanca?! >>Dice sedendo misi accanto.

Cominciamo a parlare del più e del meno finché la porta non si spalanca e Alice mi salta addosso. Ovvero a tutti e due visto che sia io che Edward stiamo sdraiati sul letto abbracciati.

<< Belllllllllllllllaaa!>> Urla al mio orecchio.

<< Cazzo Alice non sono mica sorda! >>

Ride e si tira su. << Vieni! Ci siamo scordati di farti vedere tutta la casa! >>Urla eccitata. Chissà per cosa poi.

Partiamo dal salotto, poi la cucina poi gli studi poi la biblioteca, poi il cinema poi la piscina poi il campo da basket e io li mi fermai ricordando mentre giocavo con i miei migliori amici. Chissà cosa stavano facendo …

Alice mi strattono e mi trascino per le altre stanze finché non arrivammo alla sala della musica. C’era un grande pianoforte a coda.

<< P-posso? >>Chiesi titubante.

<< certo! >>Esordì Alice.

Mi sedetti e cominciai a suonare Claire de lune  di Debussy. Mi alzi di scatto me l’aveva insegnato Checco. Una lacrima mi segnò il volto.   Chissà se stanno bene se non li hanno scoperti… sarebbe tutta colpa mia … Pensai poi me ne andai da quella stanza sotto gli sguardi alienati di Alice, Ed e Jasper.

<< Bella! Aspetta! Che succede? >>

Scuoto la testa e mi volto. << Scusa davvero Alice, ma non ce la faccio ora… vado a letto, notte … >> Dico e mi dileguo nella mia stanza. Accendo lo stereo, metto il cd dei nirvana e premo play. Il  cd si chiama nervermind . Li ascolto per tutta la notte  piangendo e non riuscendo a dormire.

La mattina conseguente. Metto i R.e.m. Mi ributto su letto osservando il soffitto.

<< Bella, dobbiamo andare a scuola >> Dice una testa che spunta dalla porta. Mi alzo come un’automa e mi faccio una doccia poi mi vesto con le prime cose che capitino e  prendo lo zaino poio scendo al piano di sotto.

<< Bella hai fame? >> Chiede Esme visibilmente preoccupate.

 Scuoto la testa e mi siedo sul divano.

<< Andiamo ? >> Chiedo piano . La risposta è un abbraccio di Alice.

<< Vieni Bella >>Dice e saliamo sull’auto di Edward.

Guardo fuori dal finestrino convinta che la giornata andrà male.