SCUSATE
PER IL RITARDO
DI TRE SETTIMANE, MA L’ISPIRAZIONE VA A TRATTI… MI
DISPIACE COSì TANTO!
SPERO
COMUNQUE DI
SENTIRVI ANCORA, E DI SAPERE CHE NON MI AVETE ABBANDONATA. UN BACIONE A
TUTTI,
SOPRATTUTTO ALLA MIA BETA MAKIRI E A ELISABETTA, LA QUALE E’
MALATA. QUESTO
CAPITOLO LO DEDICO A LEI ^_^
BUONA
LETTURA!
Capitolo
11
30
ottobre 1996
La
vita può rivelare molte sorprese a chi la vive, a volte
belle, a volte brutte.
Anche
la tua nemesi può cambiare totalmente aspetto davanti ai
tuoi occhi. Certo, il timore
rimane insieme a quella piccola vocina che ti dirà sempre di
non avere due
occhi, ma ben tre per tenere d’occhio la situazione.
La
vita però è la vita, e non la si può
cambiare.
Entrambi
i ragazzi avevano passato quei primi due giorni della settimana
accompagnati da
una strana agitazione.
Il
problema però era che anche i loro amici avevano bisogno di
attenzioni, per cui
entrambi avevano pensato bene di sfruttare la situazione per cercare di
non
diventare pazzi per l’ansia pre-incontro.
-
Draco, guarda che non devi potare così la pianta! Ma a cosa
pensi? – chiese
Theodore Nott al ragazzo sbadato.
Quelli
di serpeverde erano nella serra di Erbologia a studiare
l’ennesima pianta, in
compagnia dei Corvonero.
-
Ah, cavoli… - rispose scarno il biondo. Lo stesso
cercò poi di riparare al
danno con qualche piccolo incantesimo, che non gli riuscì
del tutto.
-
Draco, ma che ti prende? Non è che stai pensando a qualcuno?
– suggerì cauto
l’amico.
L’altro,
stizzito e punto nel vivo, cercò di mettere su la sua gelida
maschera che aveva
portato per anni, e che da qualche giorno si era preso il lusso di
togliere.
-
Allora come va con quella tua cotta per Seamus? –
esordì per cambiare discorso.
L’altro
si girò con aria assassina, stupito della sua delicatezza.
Un troll delle montagne ubriaco avrebbe fatto meno
danni in una vetreria.
-
Perdonami – disse Draco, per poi girarsi di nuovo verso la
povera pianta.
-
Sarei pure disposto a parlarne, ma non così di getto. La
prossima volta conta
fino a cinque. Comunque non ci penso più così
spesso. Quelle poche volte be’…
diciamo… - il ragazzo era in imbarazzo.
-
Ci stai male? – cercò d’aiutare
l’altro. Nott grugnì per assentire, poi la cosa
cadde lì.
Verso
la fine dell’ora, un ragazzo castano e alto passò
accanto al tavolo dove
stavano lavorando Draco e Theo; però solo il primo dei due
aveva notato con
quanta insistenza avesse guardato il suo amico.
Malfoy
lo squadrò da capo a piedi, senza farsi notare. Il tipo era
di Corvonero, e
l’aveva notato una volta o due perché era un vero
disastro durante le lezioni
di Astronomia.
Il
serpeverde si girò e lanciò un’occhiata
al suo amico, che però sembrava non
essersi accorto di nulla.
Draco
lasciò passare.
Finita
la lezione, si stavano dirigendo verso il castello per la prossima
lezione.
Il
solito gruppo di Serpeverde si muoveva compatto verso
l’entrata della scuola,
per cui non c’erano speranze di agganciare qualcuno di loro.
Harry
ormai era disperato e non sapeva più che cosa dire alla sua
migliore amica. Gli
faceva così male vederla distrutta in quel modo per Ron.
Quella volta Lavanda
aveva chiesto a Ron di studiare insieme nel pomeriggio in cui non
avevano
lezione, cioè il martedì.
A
quanto pareva, l’incontro di studio doveva essere andato
molto bene, perché era
arrivato a cena con un sorriso un po’ ebete e trasognato.
Potter
aveva cercato in tutti i modi di distrarla, di aiutarla a calmarsi, ma
ogni
tentativo era andato male.
Solo
ad un certo punto Hermione riuscì a trovare qualcosa di cui
parlare, che non
implicasse Ron.
-
A te invece non piace proprio nessuna? Non me ne parli mai…-
Il
ragazzo era rimasto un po’ spiazzato dalla domanda, postagli
durante la seconda
ora, cioè Storia della Magia.
-
Non saprei… - disse involontariamente vago.
-
Non c’è nessuna a cui pensi sempre o
giù di lì? Non ti piaceva Ginny? –
-
Ginny? Be’, è carina e mi piace come persona, ma
non è a lei che penso… -
-
E allora a chi? –
-
Nessuno per ora, mi dispiace –.
La
ragazza lo guardò con occhio indagatore per qualche secondo,
poi si arrese e si
voltò verso il professore che nessuno stava ascoltando.
“-
Non c’è nessuna a cui pensi sempre o
giù di lì? - ”
continuava a pensare il moro.
In
effetti per via di Ron e Draco, non
penso a nessuno in questi ultimi tempi, a parte a Hermione.
Le
altre due ore con Piton parvero scivolare questa volta; Harry si stava
chiedendo come mai non gli piacesse una ragazza, cosa che invece
sembrava
accadere a tutti i suoi compagni di scuola.
Tutti
i ragazzi si erano già messi nelle varie postazioni
dell’aula di Pozioni,
aspettando le disposizioni del professore per il preparato del giorno.
Harrry,
Ron e Hermione si erano sistemati nel solito posto, e così
anche Draco, Nott e
Tiger (per bilanciare un minimo i gruppi).
Il
professore annunciò il nome della pozione che avrebbero
dovuto preparare; dopo
due minuti tutti si stavano prodigando per un buon risultato. Tutti
tranne
Harry e Draco.
Si
trovavano ai lati opposti dell’aula, ma potevano vedersi
perfettamente. Potter
ogni secondo alzava lo sguardo per vedere curioso cosa stesse facendo
il
biondo; però lo stesso avveniva col serpeverde, provocando
quasi un senso di
vergogna nell’altro. Per questo motivo, per quanto non era
concentrato, fallì
la pozione con lo stupore di Hermione e del Prof Lumacorno.
Draco
se la stava ridendo sotto i baffi; era riuscito a capire che ora per
mettere a
disagio l’altro bastava semplicemente un’occhiata.
Era
divertente vedere lo Sfregiato completamente rosso; non riusciva a
tenere in
mano nemmeno mezzo ingrediente, che subito gli cascava per terra.
Il
serpeverde dopotutto non fece di meglio, ottenendo una mediocre pozione
giusto
per non insospettire gli altri.
Draco
finì prima di tutti, poi si prese del tempo per studiare
meglio il suo amico di
penna. Capelli perennemente scompigliati, non tanto alto, occhiali
tondi e
appannati dai fumi della pozione, impacciato, incasinato,
ador…
Si
sentì un violento scoppio, qualcosa era andato storto. La
classe era piena di
fumo verde, e tutti quanti si erano abbassati per la paura.
Quando
il fumo fu diradato dalla bacchetta del professore, tutti capirono che
l’incidente era arrivato da uno dei tavoli occupati dai
grifondoro.
Guarda
se non è quello stupido… ci
scommetto tutto quello che ho.
E,
signore e signori, la pentola distrutta era la sua! Ma c’era
un dettaglio
abbastanza importante: Ron si stava scusando con lui perché
per sbaglio gli era
scivolato un ingrediente dalle mani, facendolo finire nella pozione
dell’amico.
Quindi non era stata veramente colpa sua.
I
serpeverde intonarono ben presto un coro di risate, alla vista della
faccia
colorata di verde dello Sfregiato. La pozione lo aveva macchiato, e per
questo
sarebbe dovuto andare in infermeria a farsi levare quel tremendo
colore.
Purtroppo
Harry dovette saltare il pranzo per riuscire a farsi togliere il colore
dalla
faccia. Ovunque passasse tutti ridevano di lui. Mortificato si
rinchiuse dentro
l’infermeria fino alle lezioni del pomeriggio, che sarebbero
iniziate alle
14.30 con Divinazione.
Per
sua fortuna i risolini erano scemati fino a scomparire, per cui anche
Ron
iniziò a sentirsi meno in colpa.
Intanto
però il moro continuava a pensare che tra poche ore si
sarebbe dovuto
incontrare col serpeverde; sicuramente lo avrebbe preso in giro.
Le
lezioni pomeridiane di Draco passarono lentamente.
Nel
frattempo aveva avuto la possibilità di accertarsi che lo
stesso ragazzo di
Corvonero che quella mattina aveva fissato Nott aveva una cotta per
quest’ultimo.
Il
biondo lo appurò durante il pranzo, dove lo aveva visto per
caso seduto al suo
tavolo, mentre ammirava estasiato Theodore.
-
Senti, ma sono io, o a quello gli si è bloccata la vista su
di te? –
-
Eh? –
Theodore
si girò verso il punto indicato da Draco, ma appena
incrociò lo sguardo del
corvonero, subito questi abbassò gli occhi sulla carne che
aveva davanti.
I
due ragazzi rimasero allibiti, e così iniziarono a chiedersi
chi diavolo fosse
quello sconosciuto.
-
Ah! Ecco dove l’ho visto! Alla lezione di Astronomia!
E’ una vera sega in
quella materia… - esordì a un tratto Nott, per
poi ridere un poco.
Alla
fine arrivò l’ora dell’incontro. Harry
aveva lo stomaco in subbuglio, senza
sapere nemmeno perché; Draco manteneva un calcolato distacco
da tutta la
faccenda per non far insospettire gli amici.
Il
biondo si liberò facilmente degli altri, lasciandoli a
chiacchierare nella sala
comune; Harry invece ebbe più difficoltà, per
questo arrivò davanti all’entrata
della Stanza delle Necessità solo alle 18.10.
Malfoy
lo avrebbe ucciso.
La
porta della sala si rivelò al ragazzo, che entrò
cauto, sentendosi in colpa per
il ritardo.
Lo
vide lì, a reggere in mano una palla di vetro vecchia, un
po’ opaca,
dimenticata da qualcuno anni prima. La soppesava con fare annoiato,
seduto
sulla sedia dove prima posava le lettere per l’amico.
Harry
era fermo sull’uscio, e l’altro si accorse di lui
solo quando la porta
scomparve di nuovo.
-
Sei in ritardo – disse Draco, senza rivelare alcuna emozione.
-
Mi dispiace, non sono riuscito… -
-
Ok, ok. Non voglio lagne. Però vedi di arrivare in orario la
prossima volta –
lo bloccò l’altro.
Un
attimo di pausa, prima che i due ricominciassero a parlare.
L’imbarazzo era
palpabile, e i due non sapevano cosa fare. Si trovavano lì.
Bene… ma ora?
-
Come è andata oggi? – chiese poco sicuro Harry.
-
Ehm… bene. A te invece mi sa peggio? – e rise.
Il
moro dapprima non capì, poi afferrò. E si
alterò.
-
Non è stata colpa mia! Ron
ha fatto
cadere quel cavolo di ingrediente sbagliato nella mia
pozione! –
-
Sì, sì. Ci credo, ma devi ammettere che vederti
verde come un folletto è stato
davvero divertente –
-
Be’, non è che non si notassero le vostre
risate… - rispose Potter con aria
offesa.
-
Non avresti fatto lo stesso se fosse capitato a me? –
-
Mmm… avrei riso ancora più forte! –
-
Ecco! Comunque siete dei veri impediti voi di Grifondoro. Era semplice
il
composto di oggi –
-
Ma se anche tu per poco non lo facevi scoppiare. Stavi per sbagliare
non si sa
quante volte –
-
E tu come cavolo lo sai? –.
Ops.
-
Be’… -
-
Lo so benissimo che mi stavi guardando, non lambiccarti per trovare
scuse
inutili – lo interruppe Draco ancora una volta. Il biondo
aveva un ghigno così
divertito in faccia che urtò pesantemente i nervi di Potter.
-
Smettila – disse a un tratto Harry.
-
Di fare cosa? –
-
Quel ghigno fastidioso –
-
Be’, sei tu la causa –
-
Cioè mi trovi ridicolo? –
-
Non ho detto questo –
-
Ma lo pensi –
-
A te cosa importa di quello che penso di te? E poi come potrei non
ridere? Hai
ancora del verde in faccia! –
-
Che cosa? Non è possibile! Madama Chips ha saltato la pausa
pranzo per levare
tutto –
-
Le deve essere sfuggito un pezzo –.
Draco
si avvicinò un poco, giusto per vedere meglio.
Harry
intanto stava cercando con lo sguardo uno specchio per vedersi.
-
Guarda, ce l’hai proprio sotto la guancia
sinistra… no, scemo, la mia
sinistra! –
-
Ma dove? –
-
Ma che sei scemo?! Oh, Merlino… dammi la mano -.
Draco
prese senza garbo la mano dell’altro e gli fece toccare il
punto colorato.
-
Qua! –
-
E non ti arrabbiare, mica ho la supervista! Che ne potevo sapere?
–
-
Ma cos’è ti diverti a fare l’imbranato o
cosa? –
-
Eh? –
-
Ogni volta che ti guardo sei sempre lì a fare una figura del
cavolo. Sei
masochista o semplicemente idiota? –
-
Non è vero! –
-
Sì, invece. Ti comporti da imbranato e poi arrossisci:
è la dura realtà –
-
Io non arrossisco –
-
Ma sì, tipo ora. Dai, non ti spazientire così!
Guarda che comunque sei…-, e
Draco si bloccò.
-
Sono cosa? – incalzò Harry.
-
Niente –
-
No, sputa il rospo –
-
Sei… troppo vicino ora –
-
Cosa…? –.
In
effetti Harry era molto vicino al suo amico di penna, ma la cosa
più
imbarazzante di cui si accorsero entrambi era un’altra: Draco
stava ancora
tenendo la mano di Harry.
RAGAZZE
E RAGAZZI, COME
VI E’ SEMBRATO IL CAPITOLO? NOIOSO?
SPERO
COMUNQUE DI
RICEVERE I VOSTRI COMMENTI, CON CRITICHE O TUTTO QUELLO CHE VI PARE
…
PERDONATEMI ANCORA PER IL RITARDO!
SHIHO93:
GRAZIE MILLE, SONO FELICISSIMA CHE IL CAPITOLO TI SIA PIACIUTO! MI FA
DAVVERO
PIACERE ç_ç
Sììììì!!! ORA UN
BEL BACIONE, E DIMMI SE HAI APPREZZATO ANCHE
QUESTO ^_^ CIAOCIAO
GINNYPOTTER93:
GRAZIE MILLE… ECCO A TE QUESTO CAPITOLO, SPERO TI PIACCIA!
UN BACIO E A PRESTO!
BLACK
SMILE: MI
RICORDAVO BENISSIMO LA TUA PREDIZIONE, E SECONDO ME IN
PARTE L’AVEVI AZZECCATA… NON CREDI? COMUNQUE LE
TUE RECENSIONI MI FANNO SEMPRE
SBELLICARE, QUINDI 10000 GRAZIE, ANCHE SE SEI SADICA :D
JACKYE_CHAN: xD
LO SO CHE NON SUCCEDE “NIENTE” IN QUEI TERMINI, E
MI
DISPIACE… ANCHE LA MIA BETA MI STA PER UCCIDERE…
DAI DAI, PRIMA O POI QUALCOSA
ACCADRA’!
HERMY4EVER:
SONO CONTENTA CHE IL PRECEDENTE CAPITOLO TI SIA PIACIUTO..
MA COSA NE PENSI DI QUEST’ALTRO? E COME STA ANDANDO IL NUOVO
ANNO? UN BACIONE
ENORME… CIAOOO ^_^
KIRA90:
TROPPO AFFRETTATO? ODDIO… xD MI DISPIACE! PENSI CHE ANCHE
QUEST’ALTRO LO SIA??
MI FAI VENIRE I DUBBI!!!
DILETTA:
DAVVERO NON TE L’ASPETTAVI PROPRIO? DA UNA PARTE MI
DISPIACE…MA DALL’ALTRA VADO
MOLTO FIERA DI QUEL CAPITOLO… COMUNQUE SPERO CHE
QUEST’ALTRO TI PIACCIA… UN
BACIONE E A PRESTO!!
SYNOA:
^^ CHE BELLO CHE TI SIA PIACIUTO COSì TANTO IL CAPITOLO! E
COSA NE PENSI DI
QUEST’ALTRO… UN BACIONE ANCHE A TE! CIAOOO
AKATSUKI: MA
LO SAI CHE DA POCO HO INIZIATO A VEDERE NARUTO SHIPPUDEN,
QUINDI ORA SO COS’è L’AKATSUKI!
EHEHEHEH… COMUNQUE GRAZIE MILLE PER IL
CONSIGLIO, L’HO SEGUITO E L’HO BANDITI PER UN
PO’, PERCHé MI SONO ACCORTA CHE
FACCIO DAVVERO TROPPE RIPETIZIONI! UN BACIONE E A PRESTO! CONTINUA
COSI’, CHE
HA ME PIACCIONO LE CRITICHE COSTRUTTIVE :D
BABU
17:
A TE HO DEDICATO IL CAPITOLO… E NON RISPONDO AL TUO COMMENTO
PERCHé TANTO CI
SENTIAMO SU MSN… :D SEI DAVVERO TROPPO FORTE… UN
BACIONE A PRESTO ^_^ FAMMI
SAPERE SE TI PIACE! CIAOOO
GRAZIE
A TUTTI QUELLI
CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE O LE SEGUITE… UN
BACIONE E AL
PROSSIMO CAPITOLO!