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Autore: Winona Lighteyes    24/01/2010    1 recensioni
"Lo aveva sognato fin dalla morte di Voldemort. Il Velo. Quello dietro cui era scivolato Sirius. L'ultima volta che aveva sognato L'Ufficio Misteri, Sirius era morto. Il mondo aveva aperto gli occhi sulla verità di Voldemort, ma il prezzo era stato troppo alto per lui perchè ne potesse godere. E anche svelata la verità, le conseguenze erano state peggiori..." Questa è una mia traduzione di una fanfiction originariamente inglese, spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me!
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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OHGODNOTAGAIN2Salve a tutti. Prima posto il capitolo, recensioni, risposte eccetera, poi potrete cruciarmi come preferite ok? lo SO di essere in ritardo, ma avere una vita reale sembra occupare del tempo (incredibile xD)
Rispondo alle email che mi sono arrivate.
Recensione:
Carao xxx3, ti ringrazio per i complimenti. Spero di essere all'altezza del compito. Per la parodia, ho tolto la categoria come da te suggerito. Tengo a sottolineare che avevo fatto le stesse scelte dell'autrice, ma grazie per avermelo fatto notare! =D

Sometimes i get confused...

"Bene, eccoci qui, ragazzo," disse Zio Vernon, con un ghigno malavagio in volto. "Binario nove.. Binario 10. Il tuo binario dovrebbe stare nel mezzo no? Oh accidenti, sembra non l'abbiano ancora inventato!"

Harry roteò gli occhi "Sai di essere, in un certo senso, stupido? E no, non ti consiglio di reagire davanti a tutte queste persone."  disse Harry casualmente mentre osservava la faccia di suo zio diventare viola. Harry pensò che fosse ragionevolmente sicuro dire a Zio Vernon tutto ciò che pensava di lui, visto che non l'avrebbe rivisto per nove mesi. "Ovviamente non possono avere il binario esposto; è un treno per giovani maghi che hanno genitori maghi e oggetti di maghi che attirerebbero troppo l'attenzione dei Babbani."

"E allora dov'è, ragazzo?" sputò Vernon

"Devi solo camminare oltre alla barriera. Lo so che somiglia ad un muro di mattoni, ma fingi non lo sia. Come è possibile ti chiedi? MAGIA. Infatti puoi venire con me, se vuoi, e controllare sia vero," suggerì Harry.

Zio Vernon sembrava sul punto di strangolarlo, ma Harry annuì semplicemente e fece un segno indicando la barriera, e zio Vernon arretrò riluttante "Pagherai per questo ragazzo!" mormorò con cattiveria mentre si dirigeva alla macchina. Mentre la macchina se ne andava, Harry vide Dudley e Petunia ridere: di sicuro Vernon aveva mentito sulla loro chiacchierata.

Ora, Harry era consapevole che litigare con Zio Vernon non era esattamente il migliore dei piani,  ma aveva tenuto testa a troppe persone più pericolose di Vernon per essere tanto spaventato da lui quanto lo era veramente a 11 anni. Forse Harry poteva buttare via ogni possibilità di avere un rapporto con lui, ma il resto della famiglia forse sarebbe stata un'altra storia. Poteva certo provare a digerire Petunia e Dudley: era certo un viale da percorrere

-pieno zeppo di Babbani ovviamente!-

Harry si girò di scatto non appena udì la voce della Signora Weasley. Li seguì all'istante.

"Qual'è il numero del binario?"Chiese Molly. Harry si chiese brevemente come avesse mai potuto dimenticarsi del numero del binario avendo accompagnato non si sa quanti figli ogni anno.

"Nove e tre quarti!" squittì Ginny "Mamma ti prego posso andare-" Harry non potè che ghignare. Nonostante fossero entrambi troppo piccoli per avere una qualsiasi relazione, non potè evitare di pensare che fosse già una bambina graziosa.

Quando tutti i ragazzi Weasley diretti ad Hogwarts furono andati eccetto Ron, si avvicinò al gruppetto.

"Mi scusi," disse Harry.

"Ciao, caro. Primo anno ad Hogwarts? Anche Ron è nuovo," disse Mrs. Weasley, gentilmente.

"Sì" Annuì Harry prima di voltarsi verso Ron "Io sono Harry, Harry Potter".

La reazione fu immediata. Gli occhi di Ron si spalancarono, e Ginny emise uno strillo. Be', almeno Ron non si sarebbe lamentato per non averlo visto, ma vedere l'amore della sua vita comportarsi da Fangirl lo fece sentire in un certo senso irritato.

"Sei veramente-?" chiese Ron.

"Sei veramente Ron?" Chiese Harry

"Certo che lo sono" Ron sembrava confuso "Perchè non dovrei esserlo?"

"Potrei farti la stessa domanda!" Rispose Harry.

"Ma io non posso credere che tu sia Harry Potter!"

Harry scrollò le spalle "Be' qualcuno deve esserlo no?!" disse, casualmente scostando la frangia e mostrando la famosa cicatrice che aveva fatto storia. "Potrebbe aiutarmi a raggiungere il binario?" chiese  a Mrs. Weasley, innocentemente.

La signora Weasley, con gli occhi pieni di lacrime (probabilmente perchè un ragazzino così ben educato avesse avuto una così tragica vita e ad una così giovane età), annuì. "Certo caro, devi solo camminare contro alla barriera, meglio se vai di corsa se hai paura. Vai prima di Ron."

 Harry la ringraziò e camminò dritto oltre la barriera. Harry si guardò in giro e rise al pensiero che l'ultima volta che li aveva visti non erano così giovani

"Serve una mano?" chiese uno dei gemelli Weasley, che si era avvicinato.  Sfortunatamente , Harry non aveva idea di quale dei due fosse,  considerato che non era mai riuscito a distinguerli nemmeno durante l'esate e poi la morte di Fred non aveva reso più necessaria la cosa, nonostante fosse sposato con una della loro famiglia.

"Grazie!" disse Harry

"Figurati! Hey, Fred, c'è bisogno d'aiuto qui!" Ok, ora Harry era quasi sicuro che quello che si avvicinava fosse Fred. In fondo i gemelli non si riferivano mai a loro stessi con i nomi scambiati se non per "piccoli scherzi".

Dopo aver spostato il baule nel vagone, Harry si scostò i capelli dalla fronte, non in maniera intenzionale, quanto più per togliersi il sudore dal viso, ma questo attirò l'attenzione dei gemelli.

"Hey!" disse Fred "Sei tu-?"

"E' lui" confermò George. Harry non potè evitare di chiedersi come facessero sempre a rispondersi o a completarsi le frasi; doveva essere complicato, erano forse Legilimens? "Non sei tu?"

"Ehm..cosa? scusate, sono un po' confuso" disse Harry.

"Harry Potter" dissero i due in coro

"No" disse Harry

"Non lo sei?" Chiese George, sospettoso.

"Certo che no, l'avete mai incontrato?" chiese Harry

"Be', no ma-" si giustificò Fred

"E come fate a dire che sono io?" domandò Harry.

"Be', hai una cicatrice" propose Fred.

"Anche Silente ne ha una, non vorrete dirmi ora che SILENTE è Harry Potter!"

"Ovviamente no!" Disse George sovrappensiero "Anche Gazza magari-"

"E allora chi sei se non sei Harry Potter?" Chiese Fred scettico "E perchè hai una cicatrice a forma di saetta sulla fronte?"

"Be', dopo quello spiacevole incidente con il Signore Oscuro, mia madre decise che le cicatrici a saetta erano di moda e allora mi fece un'incantesimo tagliuzzante." Harry fece una pausa "Almeno, questa è la versione ufficiale. Penso fosse stato prima che mio padre trovasse il coraggio di essere tagliuzzato a morte per averle detto che era meglio avesse lasciato il lavoro in cucina agli Elfi Domestici." Fred e George lo fissarono "Hey! non giudicate! Sono Draco Malfoy comunque." Li fissò sospettoso, "Voi due siete PUROSANGUE vero?"

Senza parole, Fred annuì.

George trovò per primo la parola "Tu saresti Draco Malfoy?"

"Problemi con ciò?" Harry incrociò le braccia.

"No, ma.. i tuoi genitori non sono biondi?" chiese.

"E il punto sarebbe...?"

"Come possono due persone bionde avere un figlio moro?" Chiese George ragionevolmente.

"NO, mia madre non ha mai avuto una pubblica relazione con Piton, come OSATE anche solo insinuarlo!!" Stridette Harry.

"Hey calmati, non voleva offenderti!" Disse Fred, alzando le mani.

"Be' l'ha fatto," piagnucolò "Infatti, andrò dritto a scriverlo a mio padre!"

"Non è più al binario?" chiese George, perplesso.

"Certo che sì, ma rivolgere la parola ai genitori sembra essere da Mezzo-Sangue" e così Harry si precipitò via, chiedendosi come era riuscito a mantenersi serio davanti ai gemelli. Sapeva solo che dopo questa avrebbe di sicuro guadagnato il rispetto dei gemelli per averli giocati.

"Hey mamma, indovina!!!" sentì dire da Fred a Mrs Weasley. "Indovina chi abbiamo beccato sul treno!"

"Chi?" chiese Molly

"Draco Malfoy!"

"Non è niente. Io ho incontrato Harry Potter." trillò Ginny, sempre più emozionata

"E poi perchè sarebbe così importante l'aver incontrato un tale idiota?" chiese Ron

"Incontrare lui non è stata la cosa interessante!" Disse George.

"E allora cosa?" Chiese Ron.

"Sembra che sua madre e Piton abbiano avuto una storia e lui è il prodotto finito!" Esclamò Fred.

"COSA?!" Urlò Molly. Caspita! Questo è molto più interessante dell'ultimo pettegolezzo del settimanaled della Streghe, "Silente segretamente innamorato di Grindelwald". Sinceramente, da dove le tira fuori la Skeeter! E ovviamente Silente non si è nemmeno dato la pena di smentirlo, tanto era falso...

"E' vero! L'ha praticamente ammesso!" Confermò George.

"Devo assolutamente trovare Andromeda" mormorò Molly. "Fate i bravi!" E trascinando Ginny sparì in fretta dal binario.


Harry si trovò un posto a sedere e aspettò che il treno partisse.

"E' libero questo posto?" Chiese Ron.

"Certo, siedi pure" confermò Harry.

"Hey Ron, ascolta, noi stiamo andando avanti per-" Cominciò George "Hey! Perchè sei seduto qui con Draco Malfoy?"

"Malfoy?" Chiese Ron "Intendi lui?" e indicò Harry

Fred annuì.

"Lui non è Malfoy, è Harry Potter!" spiegò Ron.

"COSA?!" Eclamò Fred "Ma ci hai detto di essere Malfoy!"

Harry scrollò le spalle. "Potter, Malfoy.. che posso dire? A volte mi confondo."

"Sai George?" Disse Fred "Mi sa che ce l'ha appena fatta."

"E' permesso ai primini giocarci?" Chiese George "Hey, ma allora quel fatto di Piton?"

"Chi lo sa" Disse Harry, "Ma sentitevi liberi di spargere la voce!" E con questo i gemelli scivolarono fuori dallo scompartimento ridendo.

come al solito commenti, recensioni e critiche verranno inviate dritte all'autrice =D
  
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