Crossover
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Autore: Cicciolgeiri    24/01/2010    13 recensioni
Un misterioso nemico sta seminando il caos nelle nostre fiabe preferite. Il suo scopo? Far sparire per sempre il "vissero tutti felici e contenti" a cui siamo tanto affezionati. Toccherà agli agenti del DRAF (Dipartimento Regolamentazione Attività Fiabesche), fondato nientemeno che da Walt Disney in persona, assicurare il furfante alla giustizia e salvare le fiabe prima che sia troppo tardi. Ce la faranno? Venite a scoprirlo...
Genere: Commedia, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amiciuiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! *ridacchia nervosamente* Ehm ... b-bella giornata, vero? *altra risatina nervosa* D'accordo, smettetela di guardarmi così ... so che avevo detto che avrei aggiornato presto, ma ... vedete sono stata rapita dagli alieni, buttata nell'oceano atlantico dai pirati, tenuta prigioniera su un'isola deserta dagli aborigeni e ... non ho avuto un attimo per scrivere!!! Però adesso ecco qui il nuovo chappy, in cui finalmente scopriremo cos'è l'Osservatore ...




Il principe Filippo ed il principe Eric erano semplicemente sfiniti. Aurora ed Ariel li avevano costretti ad accompagnarle alla loro lezione di yoga giornaliera e Paperina, l’insegnante, aveva insistito affinché anche loro due provassero qualche “posizione semplice semplice”. Risultato: adesso Eric non si sentiva più le gambe e Filippo aveva entrambe le braccia bloccate in una posizione bizzarra, sollevate sopra la testa come una ballerina.
<< Parola mia >> esclamò Eric trascinandosi lungo il corridoio con passo malfermo, << la prossima volta, piuttosto che questa tortura, mi getto dal quinto piano! >>
Filippo sbuffò. << Probabilmente ci saremmo fatti meno male buttandoci di sotto >> disse, cercando invano di abbassare le braccia. << Rimarrò combinato così chissà per quanto ancora! Mi prenderanno tutti per matto! >>
<< O peggio! >> gli fece notare l’altro.
Filippo aggrottò la fronte. << Che cosa vuoi dire? >> chiese.
<< Be’ … >> Eric fece una pausa, cercando le parole adatte, << voglio dire, non è che quella sia una posa molto … virile,
ecco. >>
Filippo assunse un’aria scandalizzata. << Stai insinuando ciò che penso, Eric? Ringrazia il cielo che non arrivo alla spada, altrimenti … >> tentò di afferrare con una mano l’elsa della sua arma, ma riusciva a muovere solo le dita e ci rinunciò quasi subito, sconsolato. << Che tristezza >> sospirò. << Messi KO da una lezione di yoga tenuta da una papera! >>
Eric annuì tristemente. << Già >> fece eco, << noi due, principi valorosi, che abbiamo affrontato piovre giganti … >>
<< … draghi sputafuoco! >> aggiunse Filippo.
<< … Streghe cattive … >>
<< … e anche racchie! >>
<< … e, soprattutto, noi due che riusciamo a fare fronte alle nostre principesse quando si arrabbiano >> entrambi rabbrividirono al solo pensiero, << conciati come due idioti qualsiasi! >>
<< Forse siamo solo un po’ fuori forma … >> ipotizzò Filippo, mentre lui ed Eric svoltavano l’angolo diretti al distributore automatico più vicino.
<< Forse >> disse Eric, stringendosi nelle spalle. << Ma ormai siamo qui, tanto vale prenderci qualcosa da mangiare, no? >>
Filippo s’illuminò. << Oh, sì! Io prendo … come si chiamano quelle sottili sfoglie dal gusto stuzzicante, di colore dorato?
Pa … pal … >>
<< Patatine! >> completò Eric, scuotendo il capo. << Sul serio, amico, non siamo più nel Quattordicesimo secolo! >> si frugò in tasca ed iniziò a cercare una monetina da inserire nel distributore.
Però, mentre lui trafficava con gli spicci, da uno degli uffici che si affacciavano sul corridoio, provenne un tonfo sordo, seguito dal rumore di qualcosa che si frantuma e da qualche mugolio.
I due principi si scambiarono uno sguardo allibito. << Cos’è stato? >> chiese Filippo.
Eric si guardò attorno. << Non ne ho idea, però proveniva da lì >> disse, indicando una porta a vetri. Su di essa c’era una scritta che recitava: “Ufficio di John P. Lasseter”.
<< Accidenti, andiamo a controllare! >> sussurrò Filippo.
Lui ed Eric si incamminarono furtivamente verso la porta, strisciando appiattiti contro la parete. Più si avvicinavano, più riuscivano a sentire chiaramente il tramestio che proveniva dall’interno. C’era qualcuno nella stanza, ma dalla voce non si trattava decisamente del signor Lasseter.
<< Caspita, che macello! Si sono dati proprio da fare, vero? >> esclamò una voce femminile molto squillante.
<< Già. Ma direi che hanno fatto tutto in gran fretta, a giudicare dal disastro >> disse un’altra voce da donna, più bassa e calma della prima.
<< Con tutta questa confusione sarà difficile trovare alcunché … io direi di prendere qualunque cosa ci capita a tiro e di andare via. Penseremo a ripulire tutto in seguito >> stavolta si udì un vocione baritonale, di certo appartenente ad un uomo piuttosto grosso.
I due principi si scambiarono un’occhiata nervosa. “Prendere qualunque cosa troviamo”? “Ripulire tutto in seguito”? Che nell’ufficio del signor Lasseter si fossero intrufolati dei ladri?
Mentre Filippo stava per esporre questa teoria ad Eric, la porta si spalancò e dalla stanza uscirono tre tipi dall’aria guardinga vestiti da elettricisti.
Eric e Filippo corsero a nascondersi dietro un angolo e li osservarono: uno era molto grosso, aveva una criniera di capelli biondi cotonati sino all’inverosimile e la tuta che indossava, nonostante richiamasse i suoi occhi blu elettrico, non gli donava affatto e, anzi, tirava un po’ troppo sulla pancia. Sottobraccio portava diversi fogli macchiati d’inchiostro, esattamente come le sue due compari. Una di loro, la più alta, aveva capelli neri lunghi e lisci ed occhi azzurro chiaro, incorniciati da un paio di occhialetti quadrati che le davano un’aria intellettuale che faceva letteralmente a pugni col suo abbigliamento. L’altra, invece, portava i capelli castani acconciati all’ultima moda e aveva la tuta da elettricista più strana che Eric e Filippo avessero mai visto. In effetti non è che loro due avessero molta dimestichezza con le tute da elettricista, ma anche una statua avrebbe capito che quella era davvero bizzarra: era stata modificata in modo da risultare in qualche modo più femminile, vi era stata aggiunta una gonna e, qua e là, dettagli alla moda come merletti, paillettes e fiori di stoffa.
Il tipo con i capelli da leone stava venendo nella loro direzione, ma la giovane donna con gli occhiali lo fermò appena in tempo.
<< Ehi, Sparkie >> lo chiamò, << dobbiamo andare di qua! >>
<< Oh, giusto >> disse tale Sparkie, e fece dietrofront, sparendo su per il corridoio assieme alle altre due.
<< Che facciamo? >> sussurrò Filippo non appena il terzetto fu abbastanza lontano.
<< E me lo chiedi? >> bisbigliò Eric di rimando. << Forza, seguiamoli! >> disse, ed i due principi partirono all’inseguimento dei presunti ladri il più silenziosamente possibile.
Dopo qualche tempo, il trio sospetto si fermò davanti alla porta di un vecchio ufficio in disuso. Eric e Filippo si appostarono dietro un portaombrelli, in modo da non essere visti. La ragazza dalla tuta strana si guardò attorno con fare circospetto, poi bussò tre volte alla porta dell’ufficio.
Dall’interno provenne una voce ovattata. << Parola d’ordine! >> disse.
La ragazza si schiarì la voce e recitò: << Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino! >>
<< Corretto. Farsi riconoscere. >>
<< Agente Selena Moon, alias “Lupo” >> disse la giovane con la tuta strampalata.
<< Agente Silver Kemoa, nome in codice “Fox” >> esclamò quella con gli occhiali.
<< Agente Spike Lovato, altrimenti noto come “Sparkie” >> tuonò il tipo biondo.
Dall’interno provenne un lieve tramestio, poi la porta si aprì ed i tre entrarono uno dopo l’altro, richiudendosi l’uscio alle spalle.
<< Dai andiamo! >> fece Eric. Lui e Filippo uscirono da dietro il loro nascondiglio e anche loro bussarono tre volte alla porta, decisi ad entrare.
Subito dopo, dall’interno, qualcuno esclamò: << Parola d’ordine. >>
<< Ehm … >> Filippo ci pensò un po’ su. << Tanto va la matta al bardo … che ci lascia il pannolino! >> disse.
Eric si diede una manata sulla fronte e gli fece freneticamente segno che non andava bene.
<< Cioè, volevo dire … ehm … tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino! Sì, ecco, è questa! >>
<< Corretto >> disse la voce. << Farsi riconoscere! >>
I due principi si scambiarono un’occhiata.
<< Agente Eric Filippis >> balbettò Eric, << nome di battaglia … ehm … “Principe”. >>
Ci fu un attimo di silenzio.
<< Errato >> esclamò la voce, << ci hai provato criminale, ma ti abbiamo beccato! >>
La porta si aprì all’improvviso e dall’ufficio uscirono diverse persone vestite da elettricista. Filippo sguainò la spada, ma poi si ricordò che non poteva muovere le braccia e cacciò un urlo di dolore.
<< AHHHHHHHHHHHHHH! YOGA, CHE TU SIA MALEDETTO!! AHHH! CHE DOLORE ATROCE!!!! >>
I tipi in blu si bloccarono.
<< Principe Filippo e principe Eric? >> chiese uno di loro, un giovanotto alto e dall’aria professionale, proprietario della voce che proveniva da dietro la porta.
<< Esatto, e voi chi siete? >> domandò Eric, mentre Filippo si lamentava, appoggiato alla spada come ad un bastone.
<< Io sono l’agente Justin Nowell, capo di questa operazione e agente speciale del DRAF, specializzato in Alterazioni
Fiabesche! >> disse quello tutto d’un fiato.
<< Che cosa? Sul serio? >> fece Eric, sconvolto. << Perché il DRAF è qui? >> chiese.
<< Queste sono informazioni altamente classificate >> disse Nowell con fare concitato, << non avreste dovuto sapere nulla, ma visto che ormai siete qui … entrate, vi spiegheremo tutto! >>
Nowell indicò loro la porta ed i due principi entrarono, seguiti a ruota dagli altri agenti.

<< Allora, vediamo se ho capito bene >> esclamò Filippo dieci minuti dopo.
Lui ed Eric erano stati fatti accomodare su un divanetto gonfiabile con su stampato il logo del DRAF, accanto al signor Lasseter a all’agente Elyn De Marchi, e adesso Filippo poteva di nuovo muovere le braccia, anche se faceva un gran male.
<< Qualcuno si è intrufolato nell’ufficio del signor Lasseter mentre lui non c’era e Rick e Bruce >> Filippo indicò i due disegnatori, anche loro presenti, << hanno scoperto che questo qualcuno, non si sa come, ha Sdoppiato Naveen. E adesso voi vorreste scoprire chi dei due è quello vero utilizzando l’Osservatore. >>
<< Esatto >> disse Elyn. << Le cose sono andate proprio così. >>
<< E com’è che funziona questo Osservatore? >> chiese Eric.
<< E’ molto semplice, vostra altezza. >>
Tutti si voltarono verso il fondo della stanza: a parlare era stato Seto Konowa, “l’agente più giovane della Storia”, come lui stesso si era definito quando si era presentato. In effetti era poco più di un ragazzino, ma Nowell aveva assicurato che, nonostante avesse soltanto tredici anni, era un genio dell’informatica e che quindi di lui ci si poteva fidare pienamente, anche se il signor Lasseter non sembrava molto convinto …
<< Vedete >> proseguì l’agente Konowa, << io e la mia collega, l’agente Charlene McKinnon >> indicò una ragazza piuttosto bassa e rotondetta con uno sbaffo di olio di motore su una guancia.
La ragazza li salutò facendo loro un cenno con la chiave inglese che aveva in mano. << Chiamatemi pure Charlie! >> disse.
<< Sì, Charlie, precisamente >> riprese Seto. << Insomma, io e lei abbiamo appena finito di montare l’Osservatore … eccolo
qua! >> si spostò di lato, rivelando quella che aveva tutta l’aria di essere una comune fotocopiatrice.
<< Prego, se volete avvicinarvi … >> disse l’agente Konowa. I due principi, il signor Lasseter, Rick e Bruce si alzarono e si disposero in circolo attorno alla macchina, tutti con più o meno la stessa espressione dubbiosa stampata sul volto.
<< Questo sarebbe l’Osservatore? >> chiese Bruce alzando un sopraciglio. << A me sembra una fotocopiatrice … >>
<< Ah –ah! >> esclamò Konowa all’improvviso, facendoli sobbalzare. << Ed è qui che casca l’asino! No, signor Smith, questo che vede è un macchinario d’avanguardia e non una fotocopiatrice! Karen, a te l’onore! >>
L’agente Karen Dover, la disegnatrice della squadra, una giovane donna con capelli biondo cenere e grandi occhi grigi, si avvicinò all’Osservatore tenendo in mano una cartellina trasparente. Lì dentro c’era il disegno modificato. Non appena lo vide, Rick impallidì e fu costretto ad aggrapparsi a Bruce per non cadere a terra. Charlie aprì lo sportello del macchinario e pigiò una serie di tasti. Il pannello di vetro dell’Osservatore s’illumino di una luce verde intermittente e Karen vi posizionò sopra il disegno.
<< Perfetto >> disse Seto. Collegò il macchinario ad un monitor tramite un lungo cavo, poi si sfilò un telecomando dalla tasca e lo accese come una televisione qualsiasi. Eppure lo schermo rimaneva completamente nero. Che qualcosa fosse andato storto?
<< Ehm … scusa figliolo, non per sembrarti maleducato >> iniziò il signor Lasseter con fare incerto, << ma sei sicuro di sapere quello che stai facendo? >> chiese.
<< Signor Lasseter! >> esclamò il ragazzino. << Lei è nelle mani di uno dei professionisti più professionali di questa professione! Stia a guardare! >> pigiò un altro tasto sul telecomando e, improvvisamente, sullo schermo comparvero delle figure in movimento, come se fosse stato inserito un DVD.
<< Ma … ma quella è Tiana! >> esclamò Rick, indicando il monitor con mano tremante.
<< Proprio così >> disse l’agente Dover. << L’Osservatore serve proprio a questo, per Osservare i personaggi di un disegno prima che vengano Animati, ossia prima che escano dal foglio e possano interagire con il mondo tridimensionale, proprio come Eric e Filippo >> spiegò, indicando i personaggi in questione.
<< Wow >> disse Bruce con aria colpita. << L’ha spiegato benissimo! >>
Karen sorrise in modo adorabile. << Grazie >> fece. << E’ il mio lavoro. >>
<< Fa’ davvero un lavoro impeccabile, allora >> proseguì Bruce, sfoderando il suo sguardo da seduttore. Evidentemente aveva un debole per la signorina Dover.
<< Sì, impiccabilissimo! >> tagliò corto l’agente Lovato, schioccando le dita un paio di volte davanti al viso di Bruce per farlo riprendere. << Iniziamo? >> chiese con impazienza.
<< Certo! >> esclamò Seto. << Vedremo tutto qui, sullo schermo speciale. Massimo silenzio, per favore, inizia
l’Osservazione! >>

Tiana sospirò sconsolata.
Non riusciva proprio a capacitarsi di come fosse potuta accadere una cosa del genere.
Eppure sembrava una giornata così tranquilla, lì all’interno del foglio. Lei e Naveen si erano svegliati presto come tutte le mattine, avevano fatto un’abbondante colazione e poi si erano messi a passeggiare mano nella mano nella porzione di palude raffigurata nel disegno. Poi, all’improvviso, tutto era diventato nero e, quando la luce era tornata, lei si era ritrovata a tenere per mano due Naveen.
La principessa si passò una mano sul viso con aria afflitta. Poco distante, i due Naveen in questione stavano litigando furiosamente: era da ore che andava avanti così e la povera Tiana non sapeva proprio cosa fare, anche perché (le faceva male ammetterlo) non aveva proprio idea di chi dei due fosse quello vero. Erano uguali in tutto e per tutto, due gocce d’acqua sia nell’aspetto che nel comportamento. Da quando tutto era iniziato stava disperatamente cercando un modo per smascherare l’impostore, chiunque fosse, ma fin’ora non le era venuto in mente ancora nulla.
<< Vattene subito via dalla mia palude, imbroglione! >> stava gridando uno dei principi. << Sono io quello vero! Tiana, amore, dillo anche tu! Sai che sono io il vero me, no? >>
Tiana si strinse nelle spalle, riuscendo a stento a trattenere le lacrime. << Io … io non lo so! Mi dispiace tanto! >> disse.
Il Naveen con cui aveva parlato si lasciò andare ad un urlo frustrato, diede un calcio ad un tronco e subito dopo iniziò a saltellare per la palude reggendosi il piede con entrambe le mani e lamentandosi.
<< Ahi! Ah! Che male, il mio dito! Ahia! >>
L’altro Naveen scoppiò a ridere. << Ben ti sta, impostore! Andiamo, Tiana, guardalo! Io non sarei mai così stupido … sono troppo grandioso per essere stupido! Ti prego, tesoro, so che sai che il vero me sono io! >>
<< Ho detto che non so niente! Lasciatemi in pace! >> urlò Tiana, scoppiando a piangere. Sollevò le pieghe del suo elegante abito e corse via, in lacrime.
<< Poverina, hai visto cos’hai fatto? >> uno dei Naveen prese l’altro per il bavero. << Lasciaci in pace o sarò costretto ad usare le maniere forti! >> esclamò con rabbia.
L’altro si divincolò e gli diede uno spintone. << Non ti permetto di minacciarmi, chiunque tu sia! >>
<< Chiunque io sia? Io sono il principe Naveen di Maldonia, piuttosto TU chi diavolo sei! >>
<< Sono io il principe Naveen di Maldonia, criminale ladro di identità! >>
In breve tra i due scoppiò una rissa, e Tiana fu costretta a tornare indietro a sedare gli animi prima che si facessero fuori a vicenda.
<< Basta! Smettetela, ho detto! >> esclamò, mettendosi tra i due litiganti per separarli. << Non possiamo andare avanti così! Non ho assolutamente idea di chi di voi due sia il vero Naveen, ma lo scoprirò! >> li spinse su un tronco e li fece sedere lì, poi si parò loro davanti, le mani sui fianchi. << Allora. Adesso vi farò delle domande … delle domande a cui solo il vero Naveen potrebbe rispondere, sono stata chiara? >>
<< Cristallina! >> disse uno dei due. << Non sarà difficile rispondere se sono cose che solo io potrei conoscere … >>
<< Vorrai dire che solo io potrei conoscere! >> esclamò l’altro, portandosi una mano al petto. I due incominciarono nuovamente a litigare, ma Tiana li zittì con un urlo.
<< SILEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENZIO! >> sbraitò.
I principi si bloccarono all’istante, fissandola con tanto d’occhi.
<< Bene! >> proseguì Tiana, soddisfatta. << Prima domanda, alzi la mano chi conosce la risposta: qual è il colore preferito di Mama Odie? >>
Entrambi fecero scattare la mano in aria, ma la principessa se l’era aspettato.
<< D’accordo >> sospirò, << dillo prima tu! >>
<< Facilissimo, il giallo! >>
<< Ma che dici? >> esclamò l’altro con sdegno. << E’ l’arancione, anche i tronchi lo sanno! >>
Tiana si passò una mano sul viso. << Be’, in effetti neanche io lo so con esattezza … >> mormorò. << Prossima domanda.
Mhhh … >> ci pensò un attimo su. Avrebbe chiesto qualcosa che riguardava lei, allora. Qualcosa di cui solo il suo vero amore poteva essere a conoscenza.
<< Ecco >> disse, e nell’aria iniziarono a diffondersi le note di “La mia Evangeline”, segno che quello era un momento importante. << Ditemi … io so ballare? >>
<< Ma certo! >> esclamò uno dei Naveen. La musica s’interruppe all’improvviso << Tu sei la ballerina più magnifica che
conosca! >>
Tiana guardò l’altro principe, quello vero, ora lo sapeva, che le sorrise dolcemente. La musica riprese a diffondersi lenta e dolce nell’aria, come se le note fossero trasportate dalla brezza.
<< No, perché sei una parruccona. Io ti ho insegnato a ballare. Quella notte, nella palude … è stata la serata più romantica della mia vita, anche se eravamo solo due rane. >>
Tiana sorrise ed i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime, ma stavolta di felicità.
<< Naveen! >> esclamò.
Lei ed il suo principe si abbracciarono stretti, poi Naveen le fece fare una giravolta sollevandola da terra e la baciò dolcemente.
<< Sì, sì … che cosa romantica! >> disse l’altro Naveen, l’impostore, guardandoli con disgusto. La dolce melodia s’interruppe, sostituita da un’inquietante crescendo di violoncello.
Il vero Naveen si parò davanti a Tiana per proteggerla da qualsiasi cosa quel criminale avesse in mente di fare.
<< Sta’ lontano, tu! >> intimò. << Va’ via dal nostro disegno! >>
L'altro lo fulminò con uno sguardo carico d’odio, ed il suo volto cominciò a cambiare, a ribollire come cera fusa … e in un attimo il bell’aspetto del principe Naveen sparì, sostituito da un’informe massa nera d’inchiostro puro.
<< Me ne vado, ma sappi una cosa, principessa: tornerò per te! Perché … >> la voce rimbombante della Macchia s’incrinò per un attimo. << Perché anche se non sono un principe io ti amo molto più di lui >> disse, e poi sgusciò via, lontano, fuori dal foglio.

Il monitor tornò completamente nero e l’Osservatore tremò. Gli agenti del DRAF, Rick, Bruce, il signor Lasseter, Eric e Filippo, che avevano Osservato tutta la scena dalla loro postazione, si voltarono di scatto, appena in tempo per vedere l’inchiostro sgorgare a fiotti dal macchinario.
<< Non lasciatelo fuggire! >> urlò l’agente Nowell. Ma la Macchia era veloce e strisciò come un lungo serpente nero sotto la porta prima che qualcuno potesse afferrarla.
<< Gli Aspiratori, presto! >> eslcamò Elyn. Lei e gli altri agenti tirarono fuori dalla tasca delle tute alcuni piccoli congegni simili all’aspiratutto multiuso di Rick, ma quando pigiarono un bottone, i loro Aspiratori diventarono improvvisamente grandi come aspirapolvere. Gli agenti se li misero a tracolla grazie ad una cinghia ed uscirono in corridoio, seguiti a ruota dai due principi, dai due disegnatori e dal produttore esecutivo.
<< Da questa parte! >> ordinò Nowell, seguendo la scia nera che la Macchia aveva lasciato sul pavimento. Il gruppetto iniziò a correre a perdifiato lungo il corridoio, finché Rick non notò qualcosa di strano.
<< Ehi, fermatevi! >> esclamò.
<< Che c’è, cosa vedi? >> chiese Spike, puntando febbrilmente il bocchettone del suo Aspiratore a destra e a sinistra.
<< Da quando in qua in corridoio c’è una finestra che da’ su un prato fiorito? >> disse Rick, indicando la finestra in questione. << Quella non è una finestra! >> esclamò il signor Lasseter.
<< E’ la macchia camuffata, acciuffiamola! >> urlò Nowell.
Gli agenti attivarono all’istante i loro Aspiratori, ma la Macchia tornò normale e fuggì strisciando lungo il muro. Gli uomini del DRAF la inseguirono per un buon pezzo, gli Aspiratori alla massima potenza, però la Macchia, con un rumore di ventosa, spiccò un balzo sul soffitto e s’infilò nella conduttura dell’aria condizionata, riuscendo a fuggire.
E, mentre sgusciava via a tutta velocità, giurò vendetta.
Tremenda vendetta contro tutti coloro osassero mettersi lungo il suo cammino d’inchiostro …



RINGRAZIAMENTI:

Selena Moon [Contatta]
Segnala violazione

17/01/10, ore 18:50 - Capitolo 5: Capitolo 3

Prima di tutto grazie mille … eheheh … in questo chappy c’è anche Selena, spero che ti piaccia!!! Comunque qui Ade e Jafar non ci sono qui, però sì, li hanno scagionati. Io, fossi stata in loro non l’avrei fatto, perché di quei due non ci si può fidare … Vedrai, vedrai … xDxD

Lally92 [Contatta]

Ecco qui il chappy, scusa tanto per il ritardo!!! Qui c’è anche il tuo personaggio, anche se nei capitoli che verranno verrà approfondito molto di più che in questo, che funge solo da presentazione generale. Comunque spero ti sia piaciuto, bacioni xDxD

CloudStrifeAC [Contatta]

Rispondo alle tue domanducce, carissimo U_U: 1) Sì, anche Rick e Bruce sono reali, anche se non so se Rick Macki sia davvero il disegnatore di Tiana, mentre Mr Smith è di sicuro il disegnatore di Facilier 2) I personaggi 3D ci sono eccome, perché anche loro sono creature Disneyane e faranno la loro comparsa più avanti nella storia … spero che avrai pazienza e continuerai a seguire xDxD PS Sì, le quote rosa sono DECISAMENTE oltre il minimo sindacale e non c’è da escludere che anche qualche personaggio qua e là per gli Studios non rimanga affascinato da tutte queste avvenenti pulzelle xDxD Grazie ancora e alla prossima!!!

LadyMaeve [Contatta]

Sì, sì niente paura: al DRAF si da’ il via libera al romanticismo, quindi si possono avere inciuci amorosi con gli agenti xDxD Sì, in effetti Tiana è davvero fortunata, chi non vorrebbe avere due Naveen a portata di mano O_O?? Guarda, ti dirò: a me ne basterebbe anche solo uno xDxD Grazie e continua a seguire, mi raccomando *_*

_Rory_ [Contatta]

Ecco qui il chappy!!! Scusa tanto per il ritardo, spero che però ti sia piaciuto!!! Baci e fammi sapere xDxD

Glance [Contatta]

Ti ringrazio come sempre, i tuoi commenti mi fanno sempre troppo piacere!!! Se continui così mi monto la testa … vabbè ma che importa, continua pure lol !!!!

sarawinky [Contatta]

Grazie per avermi mandato il diario di Elyn, nel corso della storia potrebbe essermi molto utile!!! Correggerò la colorazione della pelle al più presto!!! Fammi sapere che ne pensi di questo chappy e continua a seguire, bacioni 

Anonimo9987465 [Contatta]

Ed ecco a voi …………………… ladies and gentlemen … SETOOOOO KONOWAAAAAAA!!!!!
*Il pubblico è in delirio* Eccoti, qui, Anonimo!!! Spero che tu ti sia piaciuto!!! Anche se nel corso della storia la tua parte sarà mooooooooooooolto più ampia, fidati :soso: Fammi sapere che ne pensi, bye!!!!!

ikarikun [Contatta]

Eh sì, la nostra Macchia è un’esibizionista … ma dobbiamo sopportarlo, dopotutto è l’antagonista, anche lui merita i suoi spazi xDxD Spero che anche questo chap ti sia piaciuto, fammi sapere!!! XXX


  
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