Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: TutorGirl    27/01/2010    7 recensioni
[SOSPESA TEMPORANEAMENTE]Sophie e Lanie, amiche per la pelle dalla culla, sono due matricole al college. La loro vita, dall'esterno, appare perfetta. Ma è davvero così? E Robert, fratello di Lanie, è il nemico giurato di Sophie. Riusciranno ad andare d'accordo? O continueranno ad odiarsi? Tratto dal cap1 "Compagni di classe dall’asilo, non ci siamo mai sopportati. Lui era il classico bello, impossibile e stronzo. E io? Io ero l’unica ragazza della scuola, escludendo sua sorella, che non gli era mai caduta ai piedi."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo 1
"Voglio fare una pazzia"

Sophie POV
Una giornata come tante. Io, una normalissima diciottenne, ero stesa sulla spiaggia a fissare il cielo azzurro.
Mi rilassava farmi cullare dallo scrosciare delle onde sul bagnasciuga. Chiudere gli occhi e vedere quelle immagini che mi accompagnavano nelle torride giornate di luglio.

-A che pensi?- Lanie, la mia migliore amica da.. beh, dalla culla, mi si sdraiò affianco.
-A nulla, a tutto..-
-Al tuo compleanno?-
-Anche- l’indomani, il 17 luglio, avrei compiuto 19 anni. Non male, no?
A dire il vero, non pensavo spesso al mio compleanno. Come tutte le mie coetanee mi piaceva ricevere regali e attenzioni, anche per un solo giorno. Ma c’era sempre qualcosa che mi tratteneva dall’esserne completamente felice. La fugacità della vita, la costante solitudine anche se circondata sempre da tante persone. Il sentirsi in gabbia, mai completamente libera. Era questo che mi frenava.
Mia madre ha ragione: penso troppo. Sono sempre stata una ragazza che non si fermava alla conoscenza sensibile della vita.
E di certo la scuola non aiutava. Tutti quei filosofi, gli scrittori che parlavano tanto dell’infelicità dell’essere, mi avevano traviata.

-Non sei felice?- si voltò a guardarmi poggiando il capo sul palmo della mano.
-E’ solo un altro compleanno. Parenti che non senti tutto l’anno che d’un tratto ti trattano con condiscendenza e i tuoi fratelli che per un giorno non ti torturano. Non è nulla di speciale-
Ero pessimista? Forse un po’.
-Beh, ci siamo noi. Sai che ti vogliamo tutti un gran bene-
-Si, ma per una volta vorrei vivere davvero. Fare qualcosa di avventato, senza preoccuparmi degli altri e delle conseguenze. Solo per me- mi misi a sedere e abbracciai le ginocchia.
-E cosa vorresti fare? Abbiamo solo diciannove anni!-
-Non lo so. Un viaggio, una pazzia!-
-Facciamo un patto. Quando sarai sicura di cosa vorresti fare, ti seguirò. Faremo insieme questa pazzia. Ma ti prego, almeno per domani, togliti quell’espressione da cucciolo ferito dalla faccia, e pensa positivo-
Mi avrebbe seguita nell’ennesima pazzia, ero così fortunata ad avere un’amica come lei. Eravamo completamente diverse.
Lei chiara e con gli occhi di un fantastico azzurro cielo.
Io scura e gli occhi orientaleggianti di un colore indefinito tra il castano e il verde.
Lei estroversa e solare, io introversa e un po’ musona.
Lei sempre attiva, ogni sabato sera a ballare. Io, invece, il sabato sera stavo quasi sempre in casa con un libro.
Certo, non ero al livello-disperazione! A volte mi piaceva andare in discoteca, ma non sempre. Meglio il cinema, decisamente.
Eravamo agli antipodi, ma forse è proprio per questo che eravamo inseparabili.

-Ho deciso: un viaggio- sbottai improvvisamente.
-Ok, dove?-
E che ne sapevo? Non bastava aver avuto l’idea? Lei che ci stava a fare lì? Doveva aiutarmi nella scelta!
-Non lo so. Qualche idea?- chiesi esitante.
-Fammi pensare.. siamo maggiorenni- la guardai scettica –Beh, è importante! Quindi, stavo dicendo. Siamo maggiorenni e a settembre inizieremo il college. E tu vuoi fare una pazzia. Potremmo andare a Londra!-
-A Londra? No, non mi piace- feci una delle mie solite smorfie.
-Dai, è sempre stato il mio sogno. E poi potremo vedere quell’attore di quel nuovo film.. quello bello!-
Si, immaginavo che fosse proprio per quel motivo. Da quando era uscito il film, non faceva altro che parlare di quel bell’imbusto.
George Castle. Solo il nome mi dava alla nausea. Era un bel ragazzo.
Sui venti, ventidue anni, capelli scuri e gli occhi di un verde intenso. Ma non potevo farci nulla, proprio non mi piaceva.

E poi, avevo altro a cui pensare. Il mio incubo peggiore: Robert Gordon, gemello di Lanie  e mio nemico giurato.
Compagni di classe dall’asilo, non ci siamo mai sopportati. Lui era il classico bello, impossibile e stronzo. E io?
Io ero l’unica ragazza della scuola, escludendo sua sorella, che non gli era mai caduta ai piedi. Non ha mai capito che il mio nome è Sophie, non “cinese”. E poi.. ma dove vedeva tutta questa somiglianza tra me e le ragazze cinesi?
Avevo solo gli occhi un po’ a mandorla!
Naturalmente gli altri nomignoli ve li risparmio per adesso.

-Ok, vada per Londra- sospirai.
-Si! Grazie grazie grazie- mi abbracciò e cademmo entrambe sulla sabbia fine.
-Ma, Lanie! Non una parola con il “mostro”, intesi?- la guardai truce -Chiederò a Jake di venire con noi-
-Davvero? Oh, Sophy ti adoro!- certo, lei non adorava me. Adorava il fatto  che avessi un fratello maggiore come Jake.
Ne era innamorata da anni, ma lui l’ha sempre vista come una sorellina.
Aveva due anni più di noi e frequentava il college nella nostra città, Los Angeles. Lo stesso college dove ci eravamo scritte io e Lanie.
E.. si, anche il mostro.

-Certo, certo-
-Ma c’è un problema. Se venisse Jake, si aggregherebbe anche Rob. Lo sai che sono amici per la pelle quei due- fece una smorfia di puro disgusto. Odiava suo fratello quasi quanto me.
Questo si che era un bel problema. Non volevo quel lumacone tra i piedi. Mi bastava già ritrovarmelo ogni giorno a scuola.
Se poi dovevo sopportarlo anche in vacanza era la fine.

Credevo, anzi speravo, che dopo il liceo non l’avrei più rivisto. Speranza vana, cara Sophy.
Robert, il mostro, aveva vinto una borsa di studio per il basket proprio nella stessa università dove ci eravamo iscritte proprio io e Lany. Quando si dice che al peggio non c’è mai fine!

-Si, lo so. Ma troveremo una soluzione, vedrai. Non permetterò che quel verme ci rovini le vacanze. Ma adesso dovremmo dirlo ai nostri genitori. Niente Londra senza il permesso di mammina e papino- sbuffai e mi misi in piedi seguita dalla mia amica.
-Andiamo a chiedere il permesso?- chiese sorridendo a trentadue denti.
-Andiamo-
                                                 __________****___________
-Wow, non pensavo sarebbe stato così facile- trillò felice Lany.
-Non è stato per nulla facile. E ci hanno anche obbligate a trascinare con noi i baby sitter- sbuffai.
Ormai gli sbuffi erano il mio pane quotidiano.

-E dai! Li terremo a distanza e noi andremo a cercare George-
-Ancora con quell’attore?- dissi stizzita.
-Si, anche se il mio unico amore rimarrà Jake- no, gli occhi a cuoricino no. Per pietà!
-Ma cosa ci trovi di così bello in mio fratello? È.. Jake!-
-Ed è così bello- sospirò con aria sognante.
Avevo già capito da tempo di averla persa. Ma vederlo con i propri occhi, faceva sempre uno strano effetto. Era mio fratello e mi suonava strano che una ragazza potesse essere interessata a lui. Certo, Jake era un ragazzo davvero bello.
Non ci somigliavamo affatto. Lui biondo e chiaro come la mamma e io scura e castana come papà e gli occhi a mandorla della bisnonna.
Ma eravamo pur sempre fratelli!

-Certo. Bella innamorata nella mia camera.. corri a fare i bagagli. Tra due giorni si parte!- le urlai nell’orecchio, facendola sobbalzare.
Saltellando mi salutò e tornò a casa sua, che si trovava proprio dall’altro lato della strada.
Mi accasciai sul letto, distrutta. Stare con Lanie mi faceva perdere sempre qualche anno di vita. Era iperattiva!
-Ehy China, ti sei messa in tiro per me?-
-Gira a largo Gordon!- ringhiai.
Aprii gli occhi e lo trovai appoggiato allo stipite della porta, con il suo solito pallone da basket sotto il braccio.

-Uh, ma come siamo focose oggi. Vuoi fare un giro di giostra? Sudiamo un po’ insieme- si avvicinò pericolosamente.
-Cos’è Robert, le tue puttanelle sono occupate oggi? È per questo che stai rompendo a me?- scattai in piedi affrontandolo, ma rimaneva sempre più alto di me. Un misero metro e settanta contro quasi un metro e novanta.
-Beh, potresti entrare nel gruppo. Sai, sei proprio ben messa- mi diede una pacca sul sedere.
-Non riprovarci o ti spezzo le mani- sibilai tra i denti.
-Oh, la nostra piccola nerd è anche violenta. Che paura!- mi sbeffeggiò.
-Gordon,fuori dalla mia camera- Io non sono secchiona!
Come se non avessi detto nulla, si sedette sul mio letto –E’ comodo. Potremmo divertirci qui sopra-
Lo guardai disgustata e lui riprese a parlare -Magari a Londra potremo continuare il discorso-
-Un discorso che non è mai iniziato e che non inizierà mai-
-Certo, tanto lo so che mi vuoi- si rimise in piedi e mi fece l’occhiolino. Oddio, mi faceva sempre più ribrezzo.
-Hai ragione. Ti voglio, ti desidero.. proprio come un pugno in pieno stomaco-
-Lo sai che ho ragione..- con il pollice toccò il mio labbro inferiore, e mi scostai malamente.
-Senti, io odio te e tu odi me. Finiamola qua, come se l’uno non esistesse per l’altra. Mi sono stancata di tutta questa situazione. Perché continui a farmi i dispetti e a comportarti da stronzo? E mettiti una maglietta! Santo cielo, sei osceno!-
-Osceno?- scoppiò a ridere –Allora è vero che non ti sono indifferente! Ma non temere, prima o poi..-
-Io non sarò mai un’altra tacca da mettere alla tua cintura, Gordon. E si, sei osceno. Farà anche caldo, ma non sei a casa tua. Quindi copriti-
-China, China, non mi freghi. Io ti conosco, e so che capitolerai. Mi ci gioco il campionato-
-Tu non mi conosci per niente. E adesso che ti sei divertito a sparare cazzate, puoi anche andartene- gli sorrisi nel modo più falso che conoscessi –E non entrare più in camera mia, o ti ammazzo con le mie mani. Anzi no. Ti stacco quel salamino che ti ritrovi tra le gambe e lo do come merenda ai
piraña- lo trascinai di peso nel corridoio e gli chiusi la porta in faccia.
Dieci giorni a Londra, a stretto contatto con quell’essere immondo mi avrebbero uccisa. O io avrei ucciso lui.
Avrebbe dovuto essere un viaggio divertente e pazzo, invece mi sarei ritrovata a scansare gli scherzi e le frecciatine del biondino più stronzo del pianeta Terra.
Ma questa me l’avrebbero pagata.. tutti!

Vedo che il prologo non ha attirato molto.. mi dispiace.
Ma spero che questo primo capitolo possa farvi cambiare idea.
Come ho già detto, non sono molto brava nelle storie originali.
Ho sempre scritto nella categoria attori e in quella di Twilight.
Quindi mi piacerebbe sapere le vostre opinioni si questa.
Anzi, facciamo una cosa, ditemi se vale la pena continuare!!
Beh.. cos'altro dire?
Ah, si: in basso troverete le foto dei protagonisti e dell'abbigliamento per questo capitolo.


Sophie
fotografia  Kristin Kreuk 1

Robert "il mostro".


Lanie


Jake


Rispondo alle recensioni:
Marty314 [Contatta]
Ciao!! Sono contenta che tu abbia commentato e spero che anche i prossimi capitoli siano di tuo gradimento.
Non so ancora che metterò una "tabella di marcia" sulla pubblicazione.. anche perchè ho all'attivo sei storie e quest'anno ho anche la maturità!!
E' un po' complicato postare spesso.. causa: mancanza di ispirazione. Ma questa storia mi intriga e volevo pubblicarla.
Spero di leggere i tuoi commenti.. le recensioni mi aiutano a migliorare, anche quelle negative.
Forse soprattutto quelle..
A presto
 bella_cullen _ [Contatta]
Sister!!! Il primo capitolo l'hai letto solo per metà.. ma vedrai cosa succederà nei prossimi... penso tu abbia capito chi è l'attore in questione!!
Ti adoroooo!!


Beh, fatemi sapere..
A presto
AshG

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: TutorGirl