scusate, perdonate questa mia povera testolina bacata per il ritardo ma la scuola mi sta portando via parecchio tempo! beh grazie mille per il sostegno che state dimostrando a questa ff davvero! mi fate troppo felice ^__^
dalle vostre recensioni ho capito che Ashley Smith non vi sta molto simpatica *hihihi* infatti il cognome Smith dovrebbe dirvi qualcosa su di lei...mmh...ok dai ve lo dico, lei è la figlia di quel finto Tassorossso che secondo me era un vero codardo di Zachary Smith! da qui penso che possiate capire molte cose ^__^
ma passiamo a ringraziare le mie amatissime e preziosissime ragazze!
perciò rinnovo il mio grazie a:
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e anche a chi legge e basta ^__^
Risposta alle Recensioni:
kimartwins18: grazie mille per aver recensito il capitolo precedente!gelosi gelosi...hai ragione se ne renderanno conto mooolto presto, garantito! mi raccomando continua a seguirmi ed a recensire (tranquilla anche se sei di fretta ^__^) un mega bacio**
Troue_xxx: carissima! ogni volta che leggo i tuoi commenti mi sbellico dalle risate! sei una grande! aspetto di sapere la punizione che hai ponderato per Ashley (che intanto se la sta facendo sotto dalla paura, muahahahah...ehm ehm) comunque grazie mille per aver recensito!!! aspetto il tuo prossimo commento! bacione**
kokylinda2: cara!! grazie per aver commmentato e per i complimenti *me molto imbarazzata* Nott secondi fini?mmmh....mi sta facendo di no con la testa e sta facendo il segno dell'aureola...ma non ti fidare troppo ^__^ spero che recensirai anche questo capitolo!kiss kiss**
Jadina: ehilà new entry! mi fa mooooolto piacere che la storia ti piaccia, grazie anche per i complimenti sul mio modo di scrivere ^__^ ora scoprirai cosa si diranno quei due durante una nuova seduta della punizione! fammi sapere cosa ne pensi! besos**
sbrodolina:grazie davvero per i bellissimi complimenti, sul serio non pensavo di poter fare questo effetto ^__^ perciò ripeto grazie mille anche di averla aggiunta tra i preferiti! spero di poter vedere un tuo commento anche su questo capitolo! bisous**
♠Il Principe delle Serpi e
la Rosa Rossa♠
♥Capitolo Sei♥
~ Ti Odio! O Forse No? ~
- La ragione e l'amore sono nemici giurati.
- Pierre Corneille
- La
mattinata era passata senza nessun scoppio di rabbia o di pazzia da parte dei
due fronti nemici. Ovviamente per fronti nemici si intendeva chiaramente Rose
Weasley e Scorpius Malfoy.
- I due
ragazzi erano stati troppo intenti a cercare di comprendere loro stessi che non
avevano avuto il tempo materiale di scannarsi a vicenda, il tutto con sommo
stupore dei corrispettivi amici, che invece di sospirare di felicità per il mancato
duello o scontro verbale – che rischiava di segnare l’inizio dell’Apocalisse –
erano più sospettosi che mai.
- «Scorp,
tutto a posto amico?» chiese Albus dando un pugno amichevole sulla spalla del
biondo, il quale nemmeno alzò lo sguardo dal libro di incantesimi che doveva
leggere per domani, anche se non vedeva davvero le parole, in quanto la sua
attenzione era totalmente rivolta alla ragazza che nel tavolo dei Grifondoro
era presa dai compiti di Trasfigurazione.
- «certo,
perché me lo chiedi?» domandò a sua volta con voce atona.
- «beh...è
da stamattina che te ne stai zitto e buono, hai perfino preso appunti durante
Storia della Magia! Scorpius è storia della M-A-G-I-A!» rispose Al guardandolo
di sottecchi.
- «l’ho
sempre trovata interessante come materia, secondo me è sottovalutata...il
problema è che viene insegnata da un noioso fantasma...»
- «O
Merlino! Scorp! Chissenefrega della materia! Voglio dire oggi hai avuto mille
occasioni per scontrarti con la mia adorabile cugina e non ne hai approfittato
nemmeno una volta, e nemmeno lei! E questo mi spaventa...» concluse l’amico
passandosi distratto una mano fra i capelli ribelli.
- «ma se ti
lamenti sempre che litighiamo troppo! Per una volta che nessuno dei due da
fastidio all’altro...»
- «è
proprio questo che mi terrorizza...»
- «non è
che è successo qualcosa tra voi due, che ne so tu le hai lanciato una
maledizione o che so io, e non me l’hai detto?»
- «no...non
è successo nulla di tutto questo...» disse freddo, cercando si non pensare a
ciò che era realmente accaduto.
- «mm...a
proposito, che è successo in biblioteca?» Scorpius divenne rigido per un
istante guardò l’amico negli occhi «proprio nulla, se vuoi saperlo quella
piccola arpia di tua cugina si è messa a darmi ordini!»
- «ma dai?
E tu l’hai permesso?» chiese beffardo beccandosi un’occhiataccia dal biondo
mentre chiudeva il libro e dava uno sguardo al tema del moro.
- «Al?»
- «mmh?»
- «il tuo
tema di Erbologia è completamente bianco, non c’è nemmeno il nome!» osservò
Scorpius con il cipiglio tipico dei Malfoy. Albus lanciò un’occhiata distratta
alla sua pergamena, poi guardò l’amico spaesato e poi nuovamente il foglio con
tale concentrazione che sembrava che il tema dovesse saltar fuori da un momento
all’altro.
- «Al...guarda
che il tema non si scrive da solo...» il moro continuò a fissare il foglio
finché la sua testa non andò a schiantarsi contro il duro legno del tavolo.
- «Scorp...»
piagnucolò il giovane Potter, il biondo gli lanciò un’occhiata riluttante
«...andiamo a farci una partitina a Quidditch?» Scorpius sospirò sollevato.
- Scorpius
salì sulla sua nuova Nimbus3000 mentre Albus andava a posizionarsi accanto agli
anelli sulla sua Firebolt nuova di zecca.
- «pronto?»
urlò il biondo, in risposta vide la testa dell’amico muoversi in un segno di
assenso.
- Scorpius
non se lo fece ripetere prese la Pluffa e scattò in avanti, ecco di cosa aveva
bisogno. Di distrarsi, di non pensare più a nulla. Sentiva il disperato bisogno
dell’aria gelida sul suo viso, e fra i suoi capelli e di avere un obiettivo
concreto, immediato.
- Con questa
sensazione di libertà segnò il primo goal a cui ne seguirono molti altri. Per
fortuna Albus non era il Portiere della loro squadra o sarebbero stati in
grossi guai.
- «grazie a
dio che non sei il nostro Portiere!» gridò Scorpius divertito, il moro fece una
smorfia «ahah. Ti ho solamente assecondato...»
- «sì come
no assecondato!» rise il biondo.
- «Scorpius
dietro!» urlò Albus all’improvviso. Scorpius riuscì solamente a sentire il
sibilo prima di virare bruscamente a destra giusto in tempo per schivare il
bolide che filò via dritto verso l’anello più basso.
- «sei
impazzito?!» urlò irato Scorpius voltandosi e vedendo un divertito Eric Nott
sulla sua scopa con in mano la mazza.
- «ma che
cazzo ti è saltato in mente si può sapere?» disse atterrando e scendendo dalla scopa
seguito contemporaneamente da Nott e Albus.
- «eddai
calmo principino!volevo solamente giocare un po’...» rispose con sorriso
tronfio. Scorpius lo fulminò con lo sguardo, Al cercava di calmare l’amico.
- «potevi
fargli male, idiota!» disse freddo Albus, il sorriso di Nott non si scompose.
- «ah a
proposito Al, tua cugina ha accettato di darmi ripetizioni di
Trasfigurazione...volevo che lo sapessi...» dichiarò il ragazzo con sguardo
allusivo, Al si irrigidì e con uno scatto oserei dire felino prese l’altro Serpeverde
per il colletto della camicia.
- «che
diavolo hai in mente eh?Eric?» gli urlò in faccia. Scorpius al suo fianco si
era annullato, era rigido come un pezzo di marmo, il viso tirato e le mani
strette a pugno.
- «nulla
Potter, ho semplicemente deciso di farmi aiutare in Trasfigurazione, converrai
anche tu che i miei voti non sono sempre eccellenti...»
- «se solo
osi farle del male...» ringhiò Albus sotto lo sguardo duro e glaciale di
Scorpius che era ancora immobile le nocche ormai bianche dal troppo stringere.
- «ehi ehi,
non ho intenzione di farle nulla che lei non voglia...» ribatté tranquillo
Eric, poi diede un’occhiata al biondo poco più indietro al moro.
- «che ha
Malfoy?L’ho per caso così tanto traumatizzato?» scherzò Nott, Albus colpito da
quella domanda lasciò la presa su Eric e si voltò a guardare l’amico con
espressione preoccupata.
- «ehi
Scorp...» non terminò nemmeno la frase che il biondo scattò in avanti e il suo
pugno si abbatté veloce e poderoso su Nott che sorpreso indietreggiò barcollando.
- «sparisci
Nott.» disse gelido, i pugni ancora tremanti. Il Serpeverde capì che Scorpius
non stava scherzando e non riuscì a ribattere, seppur con grande calma si
allontanò dal campo di Quidditch.
- «Ehi ma
che diavolo ti è preso amico?» gli urlò in faccia Al sconcertato, sapeva bene
che Scorpius non scatenava una rissa alla “babbana” se non aveva dei validi
motivi.
- Il biondo
gli lanciò uno sguardo veloce «niente...mi aveva stancato tutto qua.» rispose
muovendo appena le labbra pallide. Albus lo guardò poco convinto, ma sapeva
anche che bisognava aspettare che fosse Scorpius a confidarsi di sua spontanea
volontà, costringerlo non sarebbe servito a nulla se non a chiudersi di più.
- «beh non
posso dire che non gli sia stato bene, dai torniamo prima che faccia buio,
sbaglio o qui qualcuno ha una punizione da scontare?» disse con sorriso, lo
stomaco di Scorpius fece una capriola ma si sforzò di sorridere e seguì
l’amico, mentre un turbinio di emozioni mai provate lo stavano assalendo.
- Ok calma. Niente panico. È una
semplice punizione, non c’è nulla per cui essere nervosi, giusto? Avanti Rose
non fare la codarda... si ripeteva nella testa come una litania la rossa di Grifondoro,
mentre si guardava allo specchio.
- I capelli
luminosi ricadevano sulle spalle e lungo la schiena in morbide onde, indossava
una semplice maglia a maniche lunghe bianca, una minigonna a pieghe blu con
delle calze nere dal ginocchio ed una felpa nera e larga che le arrivava a metà
coscia.
- In un ora
Rose si era vestita e svestita almeno una decina di volte ed ora era più tesa
che mai, senza nemmeno sapere il perché.
- La
ragazza chiuse gli occhi e si concentrò cercando di regolarizzare il respiro
come faceva sempre prima di una partita di Quidditch.
- ...un paio di occhi grigi la
stavano fissando, il petto ampio e scolpito, il viso d’angelo a pochi
centimetri dal suo, braccia forti e sicure che la stringono a se, il battito
accelerato...
- Rose aprì
di scatto gli occhi blu, si piegò in avanti il cuore a mille. Perché? Ogni qualvolta chiudo gli occhi lo
vedo? Insomma stiamo parlando di Malfoy, quello che il primo anno, il primo
giorno ti ha fatto lo sgambetto facendoti cadere di fronte a tutti, quello che
ha trasfigurato il tuo libro preferito in un orribile ragno!
- Allora perché
si sentiva così agitata nel rivederlo? Rose non riusciva proprio a spiegarsi il
motivo.
- Quasi
contro la sua volontà le sue gambe si mossero da sole dirigendosi fuori dal
dormitorio, attraversando la Sala Comune stranamente vuota – era ora di cena –
ed uscendo nel corridoio.
- Senza
rendersene conto la rossa si ritrovò davanti alla porta della biblioteca.
Chissà se lui era già arrivato?
- Rose sospirò. Una Weasley non ha paura, una Weasley non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appoggiò la mano sulla maniglia ed entrò.
- La biblioteca
era immersa nel silenzio e l’unica fonte di luce oltre alle poche lampade erano
i raggi lunari che filtravano dalle ampie finestre.
- Rose
avanzò sicura fino al reparto che aveva completato ieri sera, svoltò a sinistra
e rimase bloccata, le labbra socchiuse gli occhi spalancati.
- Davanti a
se c’era Scorpius Malfoy intento a leggere un tomo di magia. era appoggiato ad
uno dei tavoli da lettura, l’espressione concentrata, le sopracciglia perfette
lievemente corrucciate, la luce della luna cadeva esattamente sulla sua figura,
dando ai capelli una sfumatura argentata, la testa sembrava circonfusa di luce
e Rose rimase a fissarlo ammirata.
- Scorpius
non si era minimamente accorto della presenza della ragazza, così Rose si
schiarì rumorosamente la tosse come per annunciarsi. Il biondo Serpeverde alzò
di scatto la testa e alla vista della Grifondoro deglutì vistosamente chiudendo
di scatto il libro.
- «buonasera...»
salutò lei abbassando lo sguardo inspiegabilmente.
- «’sera...»
sussurrò lui restando lì a fissarla.
- «ci
mettiamo al lavoro?» Scorpius annuì incominciando a riordinare seguito a ruota
da Rose.
- Dopo
un’ora di intenso lavoro e silenzio Scorpius si decise a parlare.
- «ho
saputo che darai ripetizioni a Nott...» esordì lui ostentando tranquillità.
- «esatto...e
come fai a saperlo?» domandò lei con altrettanta pacatezza.
- «è stato
lui in persona a dirmelo, oggi pomeriggio...»
- «ah...»
Rose si sentiva stranamente in colpa, le mani tremarono leggermente.
- «se posso
darti un consiglio...»
- «nessuno
te lo ha chiesto mi pare...» eccola lì la vecchia Rose.
- «non ti
fidare di Nott.» disse il biondo alzando lo sguardo sulla ragazza. Rose sbuffò
spazientita.
- «se te lo
posso far notare Malfoy, io sono stata la sua ragazza per tutto lo scorso
anno...»
- «finché
lui non ti ha tradito» la interruppe acido il ragazzo.
- «sì
esatto finché non mi ha tradito» confermò lei con la voce un po’ alterata, gli
occhi ridotti a spilli.
- «mi sono
sempre chiesto come facevi a stare con uno come lui!»
- «non sono
affari che ti riguardino!» sbottò Rose spazientita.
- «e dopo
tutto quello che ti ha fatto tu vuoi ancora aiutarlo?» continuò lui
imperterrito.
- «sai a
differenza di te! Le persone maturano fino ad avere rapporti civili!»
- «ah sarei
io l’immaturo? Lo hai mai visto per caso?»
- «sì!
Ricordi sono la sua ex! E poi è solo un aiuto in Trasfigurazione...»
- «sì
certo! Se lo conoscessi bene sapresti che lui vuole altri tipi di aiuto!»
sbottò anche lui piuttosto alterato.
- «lo
conosco! E poi perché mi dici questo? Da quando ti preoccupi per me?» gridò lei
acida.
- «già me
lo chiedo anch’io, visto come ti comporti quando qualcuno cerca di avvisarti!»
ribatté Scorpius.
- «seriamente
Malfoy! Me lo chiedo il perché, visto che tu mi odi!» gli urlò in faccia, rossa
in volto. Scorpius si bloccò e si voltò completamente verso di lei, Rose
abbassò lo sguardo e rimase zitta cercando di non farsi sfuggire un singhiozzo.
- «io non
ti odio...» disse pacato dopo un po’.
- «sì
certo...» sussurrò lei.
- «davvero...sei
tu che mi odi!»
- «io non
ti odio Malfoy...» e Rose scoprì che era la verità. solo nel momento in cui
l’aveva detto si era resa conto che non lo odiava veramente, non lo sopportava
forse, ma in questo momento non sapeva nemmeno lei che cosa provava verso
Scorpius Malfoy, ma sicuramente non odio.
- «e allora
perché ti comporti come se mi odiassi?» sussurrò lui a poca distanza da lei.
- «potrei
farti la stessa domanda!» ribatté lei fissandolo negli occhi.
- «io e te
siamo stati indotti ad odiarci, non fare quella faccia Weasley, sai che è
così...» Rose abbassò lo sguardo colpevole per poi rialzarlo mesta «...le
nostre famiglie sono sempre state rivali e noi da bravi figli abbiamo ereditato
questo pregiudizio, beh poi la scuola ha fatto il resto...» concluse lui
facendo calare il silenzio.
- Quello che aveva detto Scorpius era vero. Loro due avevano ereditato quel vecchio pregiudizio, poi la scuola, il Quidditch non aveva fatto altro che allontanarli sempre di più. Ma se non lo odiava quali erano i veri sentimenti di Rose nei confronti di Scorpius? La bella Grifondoro non poteva saperlo ma Scorpius si stava facendo la stessa domanda.
- ...il confine tra amore e odio è
più sottile di quel che si pensa...
- No. Non
era possibile. Rose scacciò quella frase dalla testa, il suo cuore batteva più
forte che mai, si premette una mano sul petto come se avesse paura che Scorpius
lo potesse sentire.
- Più
turbata che mai si voltò verso lo scaffale e quello che vide la fece sbiancare
ed iniziò a tremare.
- Scorpius
era ancora perso in quella domanda che non si rese conto della improvvisa
reazione della ragazza, almeno finché lei non iniziò a balbettare il suo nome.
- «Sco-sco-r-p...Scor-p-pius»
il ragazzo si volse verso di lei e la guardò preoccupato.
- «che
succede?» esclamò lui impensierito, la rossa non riusciva a parlare aveva lo
sguardo orripilato, Scorpius si avvicinò a lei e la prese per le spalle
iniziando a scuoterla.
- «Rose?
Ehi, Rose! Che diavolo succede?» la ragazza fu solo in grado di indicare con
dito tremante davanti a se, Scorpius voltò la testa nella direzione da lei
indicata e per poco non scoppiò a ridere.
- La cosa
che aveva spaventato Rose Weasley era semplicemente un piccolo ragno che stava
tranquillamente tessendo la sua ragnatela.
- «Rose è
solo un ragno...» disse il ragazzo andando a prendere l’innocuo animale e
posizionandoselo sul dorso della mano.
- «Ah!
Buttaloviabuttaloviabuttalovia!» urlò come un’isterica Rose. Scorpius ghignò
divertito e lo lasciò accanto alla finestra, poi si voltò a guardarla e le
scoppiò a ridere in faccia. La sua risata era così bella e affascinante si
ritrovò a pensare Rose rimanendo ad ascoltarla. Poi si riprese ed incrociò le
braccia sul petto e mise il broncio.
- «contenta
di averti fatto ridere Malfoy!» Scorpius rise ancora più forte e si avvicinò a
lei con fare disinvolto «perdonami Weasley ma dovevi vedere la tua
faccia!Ahahah...»
- «non è
affatto divertente!» disse dando un piccolo schiaffo sulla spalla del biondo.
- «oh sì
che lo era!» ribatté tenendosi la pancia per via del troppo ridere, Rose sbuffò
poi però guardandolo scoppiò a ridere anche lei e questa volta fu Scorpius ad
ascoltare la sua risata limpida e musicale.
- «cosa c’è?» chiese lei vedendo che Scorpius aveva smesso di ridere e la stava fissando.
- «nulla.» rispose lui distogliendo lo sguardo, Rose respirò a fondo «se lo racconti a qualcuno sei morto!» minacciò lei, lui fece un inchino galante «tranquilla Weasley.»
- Verso
mezzanotte i due di separarono sulla soglia delle scale.
- «beh
notte Malfoy!» quando Rose alzò lo sguardo si ritrovò Scorpius ad un passo da
lei e la cosa la fece agitare, talmente tanto che diventò subito scarlatta in
volto.
- Scorpius
lentamente prese fra le sue dita affusolate un ciocca rossa e come se fosse la
cosa più preziosa in quel momento se la portò alle labbra e le diede un lieve
bacio «Buonanotte Rose.» disse voltandosi e scomparendo nel corridoio,
lasciando una sorpresa quanto più confusa che mai Rose Weasley ferma come una
statua sul primo gradino.
- ...mi ha chiamato per nome, mi ha
chiamato per nome...