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Autore: Lia06    28/01/2010    6 recensioni
Elizabeth "Besty" Bennet odia il proprio nome perché deriva dal romanzo della Austen. Mark F. Williamson è un esperto di Jane Austen famoso in tutto il mondo, e non è molto bravo a rapportarsi con le persone.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione, AU | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Lia06
Titolo originale: Knit'n'Lit
Traduttrice: NimueOfTheLake
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Capitolo II

Spesso mi chiedono “Perché Jane Austen?” Perché mai un qualunque uomo ragionevole, sano, di Saint Paul nel Minnesota, dovrebbe laurearsi in lingua e letteratura inglese all'Università del Minnesota e poi trasferirsi in Inghilterra per ottenere un dottorato in Jane Austen? Un mio cugino, una volta, mi ha informato che Jane Austen era “roba da femminucce” e che dovevo farmi una vita. Non ho scelto Jane Austen per le storie d'amore. L'ho scelta per la satira e per il commento sociale. Al contrario di quel che alcuni credono, non l'ho fatto per attirare le donne. Quando insegnavo all'Università di Vanderbilt a Nashville nel 2008, un ragazzo appena laureatosi sottolineò che avrei potuto conquistare qualunque ragazza volessi con la mia laurea. Non fui d'accordo; anche se avrei potuto usarla per sedurre le donne, non era nei miei piani. Non mi interessa manipolare e sedurre le ragazze. Sono interessato a Jane Austen in quanto scrittrice e avanguardia sociale.
Dal Capitolo 1 di Perché la Austen? di Mark F. Williamson, pubblicato in giugno, 2017


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La mattina successiva, mi alzai, feci una doccia, indossai un paio di leggings grigi, un abito blue della Orchid Lane e le mie ballerine argentate, mangiai i miei soliti cereali con tè, e poi andai a lavoro. Si erano fatte le dieci. Quando arrivai, trovai Carlyle e Jenna che stavano facendo colazione, mentre Jenna si lamentava della reazione di mia madre dopo la serata precedente. “Sta già organizzando il mio matrimonio con Kevin”, sospirò mentre entravo.
“Beh, almeno ha superato Paul” ricordò Carlyle, riferendosi all'ossessione di mia madre per un possibile matrimonio tra mia sorella e Paul Malone nonostante avessero deciso di lasciarsi -in maniera decisamente consensuale- in aprile e mia sorella sembrasse non sentirne minimamente la mancanza.
“Non posso credere che pensasse che l'avrei sposato. Era un tale Hemingway”. Mia sorella definisce “Hemingway” tutti gli uomini i cui interessi principali sono il sesso, l'alcol e il fumo. E Paul adorava il whiskey doppio.
Risi. “Jenna, nella mente di mamma potresti sposare anche il vecchio Ernie in persona, l'importante è che tu ti sposi e ti metta in condizione di darle dei nipoti.”
Mia sorella sospirò e Carlyle scosse la testa. “Non ho mai capito il suo disperato bisogno di veder le figlie sposarsi”
“Sai come la rivoluzione sessuale e roba del genere abbiano liberato le donne dal bisogno sociale di sposarsi. Ecco, mamma è fortemente contro tutto ciò. Quando tutti gli altri affermavano con decisione che non si sarebbero mai sposati, lei divenne sempre più convinta che lei e tutte le sue figlie si sarebbero ammaritate.” spiegò Jenna. “Me l'ha detto quando avevo tredici anni su per giù. Questo ragazzo, Trevor Herman, mi aveva chiesto di uscire ed io gli avevo detto di no perché aveva un'acne tremenda e portava l'apparecchio per i denti. Gliene parlai perché credevo che mi avrebbe capito. Invece mi disse che se avessi continuato a rifiutare bravi ragazzi di buona famiglia nessuno mi avrebbe mai sposata.”
“Povero Trevor Herman” dissi “Ora lavora da Meijer”
“Probabilmente è una buona cosa che non l'abbia sposato” disse Jenna.
“Alcuni ragazzi con apparecchio e acne vengon su molto bene dopo le scuole medie” disse Carlyle.
“Sì, ma Trevor non è uno di loro” dissi.
Jenna si limitò a fare spallucce e disse “decisamente non si è affermato come avrebbe meritato”. Mia sorella doveva essere gentile in ogni momento e con ogni essere umano sulla faccia della Terra. Non riusciva ad odiare nemmeno Unabomber o Satana in persona. Io non sono come lei. Dico sempre quello che penso e mi incavolo con le persone perché è quello che provo e alzo la voce contro le mia sorelle e i miei genitori perché sono irritata. “Jenna, tesoro, sei troppo dolce” le disse Carlyle.
“Esattamente” dissi “Prima o poi, qualcuno si infiltrerà nella tua vita e approfitterà di quel dolce faccino”
“Ok, odio interrompere la solidarietà femminile” disse Lucas uscendo da dietro al bancone “ma dobbiamo prendere delle decisioni d'affari”
“Del tipo?” chiese Carlyle.
“Del tipo chi insegna a quale classe” replicò suo fratello “e chi si occupa delle Puttane Sferrettatrici di primavera?”
“Io!” gridai alzando il braccio come un primino che deve dire alla maestra che Saturno è il pianeta con gli anelli.
Carlyle mise su il broncio per circa due minuti e poi rise. “Ok, Betsy può avere le PS di primavera. Le ho avute per tutta l'estate e Dio solo sa se non ho bisogno di una pausa.”
“Avete bisogno di musica, qui dentro” disse Jenna mentre afferrava la sua tazza (di tè, sono sicura) e andava dietro al bancone.
“E Betsy, visto che hai le Puttane Sferrettatrici, devi anche tenere due lezioni introduttive il finesettimana”
Feci spallucce, mentre sentivo la colonna sonora di Amélie diffondersi dalla stanza sul retro. “Posso farlo” dissi “questo è il mio lavoro. Posso fare qualunque cosa avete bisogno che faccia”
“Fammi un maglione da pescatore prima di Novembre” mi disse Lucas.
“Molto divertente” risposi “te ne ho fatto uno quando eravamo al college”
“Sì, era molto tempo fa. È morto.”
“È morto?” ripetei “ma io l'ho fatto con amore!”
“Ed è morto lo stesso. È successo più o meno cinque anni fa. E ora me ne serve uno nuovo”
“Ci penserò”
“Il mio compleanno si avvicina”
“È ad Halloween” mi ricordò Carlyle “il suo compleanno è ad Halloween. Hai due mesi di tempo. Puoi tranquillamente fargli il maglione nei ritagli di tempo”
Sospirai “Va bene, Lucas, te lo faccio. Ma mi devi procurare tre gomitoli gratis”
“Sei una puttana sferrettatrice”
“Ahah, sei molto originale”
Ammiccò ed io gli lanciai un'occhiataccia.
“Sta venendo Kevin!” squittì mia sorella uscendo di corsa dal retro. “Arriverà tra dieci minuti”
“Sapevo che gli piaceva” mormorai
“Adesso lei non mi sposerà più” disse Lucas.
Jenna lo guardò “Vuoi sposarmi?”
Lui alzò le spalle “Sembra un'ottima idea, no? Tu sei splendida, io sono bello, non è tutto ciò che ci serve?”
“Carlyle, questa è colpa tua che hai detto che Betsy doveva sposare Jamie perché lei era bella e lui era carino”
“Doveva sposare Jamie! Sarebbero stati una così bella coppia”
Risi. “Ma poi Jamie si è trasferito in Ecuador. Dannati Corpi di Pace e il suo adorabile buon cuore”
“E comunque a mamma non è mai piaciuto Jamie” commentò Jenna.
“È solo perché il suo cognome non era Darcy”
“Limitati ad essere carina con Kevin e a non ciarlare di Jamie”
“Ci siamo lasciati due anni fa” dissi.
“Quando si è trasferito in Ecuador” aggiunse Lucas.
“Sta' zitto” gli dissi, schiaffeggiandolo “Non importa. Sto bene. Sono una persona adulta. Sono andata avanti”
“Non si è sposato con una ragazzetta dell'Ecuador?”
“Va' a fare un tuffo nel Lago Erie”
“Huron è più vicino” protestò.
“È per questo che andrai a Erie. Ora muoviti ad andare perché mi sto irritando davvero e voglio vederti saltare in Ontario”
“Io firmo i tuoi assegni”
Sospirai. “Lo dici tutti i santi giorni. Ora vai a tuffarti”
“Vai a trovare Jamie in Ecuador”

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E a quel punto la campanella sulla porta d'ingresso tintinnò. Alzammo lo sguardo per veder entrare Kevin e Mark. “Hey, Kevin!” disse Jenna camminando verso di loro con un gran sorriso stampato in faccia. “Questo è il negozio di mia sorella”.
“È anche il mio, di negozio!” protestò Lucas.
“Lago Erie” gli sussurrai nell'orecchio, e lui tornò nuovamente al bancone.
“Ciao, Betsy, è bello vederti di nuovo” disse Kevin con un sorriso allegro in volto. “Come va?”
“Benissimo” risposi sorridendo “Kevin, lei è la mia socia d'affari, Carlyle Ormond. Carlyle, lui è Kevin Bingham. E il fratello di Carlyle, Lucas, è qui intorno da qualche parte”
“È un campione” disse Jenna “può fare ogni tipo di latte tu abbia mai sognato”
“E il chaider” aggiunsi “Non dimenticare il chaider”
“Il paradiso in una tazza” mormorò Carlyle “È tè chai con sidro di mela”
“Sembra delizioso” disse Kevin “Dovrò provarlo qualche volta”
“Iniziamo a servirlo intorno a metà settembre, di solito” dissi.
“Eccellente, farò in modo di passare”
Feci un sorrisone, mentre mia sorella presentava Mark a Lucas e Carlyle. Era ancora silenzioso e riservato, ma sembrava essere un po' più a suo agio di quanto non fosse la sera prima. “Questo posto è impressionante” mi disse
. “Avete un'incredibile collezione di libri.
“È tutto merito di Betsy” disse Carlyle “Si è specializzata in Inglese mentre Lucas ha studiato economia ed io mi sono laureata in studi generici”
“Perché non stiamo ascoltando i Gipsy Kings?” chiese Lucas venendo verso di noi. “È domenica. La domenica appartiene ai Gipsy Kings”
Risi. “Mia sorella voleva ascoltare Yann Thiersen.”
“Jenna, per Yann c'è il sabato. Lo adoro, ma gli spetta il sabato. La domenica è dei miei amati Gipsy Kings”
“Lucas assegna un gruppo musicale diverso ad ogni giorno della settimana, e questo è tutto ciò che dovremmo ascoltare quando c'è lui” dissi a Mark e Kevin. “Il lunedì sono i Chieftains, il martedì è dei Beatles, il mercoledì Juanes, giovedì Rodrigo y Gabriela, i vederdì sono dedicati all'ascolto di diversi generi musicali per farci una cultura, il sabato c'è Yann Thiersen e la domenica i Gipsy Kings”
“Wow” disse Kevin. “Non vi annoiate mai?”
“No” risposi. “Non lavora tutto il giorno, per cui io e Carlyle abbiamo il controllo della musica quando lui non c'è”
“Non capisce la musica della Disney” disse Carlyle “perciò ascoltiamo quella quando lui non c'è”
“E rock classico e alternativo” aggiunsi “Lucas ha gusti musicali molto limitati”
“Ma lo amiamo lo stesso” precisò la sorella.
“Betsy” disse Lucas avvicinandosi a me “hai mai pensato di comprare un fuso e fare i tessuti per conto tuo?”
“In continuazione” risposi. “Perché me lo chiedi?”
“Ne ho trovato uno online a 250$ ed ho pensato che potresti comprarlo.”
“Un fuso tutto per me?”
Annuì. “Dovrai pagartelo tu, però dovresti averli. E potrai usare i tuoi stessi tessuti e finirebbe per essere molto più economico che comprarli.”
Risi. “Ci vorrebbe un po' per mettersi in pari. Sarebbe bellissimo, però.”
“Ti mando il link via email.” mi disse.
“Perfetto” replicai.
“Se inizi a filare, vuol dire che metterai in vendita il tuo filato qui in negozio?” chiese Carlyle.
Feci spallucce. “Non so se potrò farne abbastanza per il negozio. E forse è meglio lasciar fare ai professionisti.”
“Quindi devo continuare a cercare produttori locali?”
“Penso che sia questa la volontà della signorina.” disse Lucas alla sorella maggiore.

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”Da quanto tempo è che lo fate?” chiese Kevin quando mi allontanai da Carlyle e Lucas.
“Più o meno due anni” risposi “abbiamo aperto poco dopo la laurea mia e di Lucas. Suo padre era proprietario di una libreria-caffè, qui, The Spotted Dog, e quando si è ritirato l'ha lasciato ai suoi figli, e noi gradualmente l'abbiamo trasformato nel Knit'n'Lit.”
“E' davvero impressionante” disse “Posso immaginarmi a spendere ore qui dentro.”
“E un sacco di soldi” aggiunse Mark “Kevin adora comprare libri.”
“Anche io amo i libri” dissi “Carlyle pensa che stia tentando di far fallire la biblioteca pubblica con la mia collezione privata.”
Entrambi risero. “Scommetto che Mark ha più libri di te” disse Kevin. “ha un'intera stanza della sua casa a St. Paul dedicata ai libri.”
“St. Paul in Minnesota?” chiesi.
Mark annuì “sì, è lì che vivo.”
“Non so perché pensavo che fossi inglese.”
Scosse la testa. “No. Ho fatto tutti i miei studi post-laurea ad Oxford, ma sono cresciuto in Minnesota e mi sono laureato al St. Olaf's College.”
“Davvero?” dissi “E' una figata”
Lui annuì. “La famiglia di mio padre è stata proprietaria di una ditta di costruzioni per quattro generazioni, a St. Paul. E anche quella di mia madre è una sorta di aristocrazia locale.”
“Mio padre è a capo del dipartimento di inglese all'Università del Michigan e mia madre fondamentalmente non è nessuno.” dissi “Questa sono io, Betsy Bennet, tremendamente noiosa.”
“Non sei noiosa” disse Kevin. “Hai questo posto.”
Risi. “E lo amo. Ma anche se mi permette di pagare le bollette, non sarò mai ricca. Non sarò mai aristocratica. Ma un'umile piccola hippie come me è contenta con quel che ha.”
“Tu sei un'umile piccola hippie?” chiese Lucas venendo verso di noi.
“E' quello che dicono alcuni.” risposi.
“Nah, non indossi i sandali e fai la doccia regolarmente, al contrario di qualcuno che conosco.”
Gli lanciai uno sguardo. “Mike non è davvero un hippie, e lui e Joe non si fanno la doccia per risparmiare sulla bolletta dell'acqua.”
“Fa schifo lo stesso.”
“Lo so.” risposi. “Ti stavo solo dicendo perché non si fanno la doccia.”
“Jamie non vive con loro?”
Sospirai. “Sì, ma lui si fa la doccia almeno una volta al giorno.”
“Pensi che faccia ancora la doccia regolarmente?”
“Sono sicura che lo faccia ogni volta che può.” Mi girai verso Kevin e Mark. “A Lucas piace prendere in giro il mio amico Jamie, che è nei Corpi di Pace e attualmente si trova in Ecuador.”
“Penso che preferisca essere chiamato ex-fidanzato.”
“Lago Ontario” gli dissi “Va' a nuotare – ora.”
“Sei cattiva.”
“Potevo dire il Fiume St. Lawrence.”
“E' solo che non capisco perché sei così sensibile riguardo a Jamie.”
Sospirai. “E' che non capisco perché devi tirarlo fuori costantemente. Ci siamo lasciati di comune accordo quand'è partito per l'Ecuador.”
Lucas alzò le spalle. “E' divertente. Sei stata mollata per i ridicoli Corpi di Pace.”
“Non sono stata mollata per i Corpi di Pace. Abbiamo deciso di prenderci una pausa e vivere la nostra vita per ventisette mesi e se poi entrambi saremmo stati single alla fine di questi ventisette mesi, avremmo potuto pensare di tornare insieme.”
“Lui sta vedendo una pollastrella ecuadoriana però.”
“Sta' zitto.”
“Lucas, lascia in pace mia sorella.” disse Jenna. “non dobbiamo tirar fuori il discorso ogni giorno. Ha dimenticato Jamie, perciò lasciala in pace.”
“Ma mi piaceva Jamie. Era figo. E avrebbe potuto lavorare qui e bilanciare gli estrogeni.”
“E se n'è andato.” gli dissi. “E non sappiamo se sta veramente frequentando qualcuno in Ecuador. Lo dici solo perché non voglio stare con lui.”
“Pensavo avessi detto che stava per sposarsi.”
Jenna alzò gli occhi al cielo. “Lucas, tu l'hai detto. Betsy non ha mai detto niente del genere.”
“Potresti provare ad ascoltarmi un po' più spesso quando parlo.” gli dissi.
“Voi due siete cresciuti insieme?” chiese Mark. “Questo sembra tanto un litigio tra fratelli”.
Annuii. “Vicini di casa dall'infanzia, ci conosciamo da troppo tempo.”
Lui rise. “Ho amici così.”
“Io non sono uno di quelli.” disse Kevin. “Abbiamo iniziato a conoscerci sul serio solo all'università.”
“Ma ci siamo conosciuti da bambini.” Mark si girò verso di me. “Le nostre madri si conoscono da sempre. La mamma di Kevin è americana ed è cresciuta a St. Paul.”
“Sono andate a scuola insieme fino al college, quando mia madre incontrò mio padre durante un semestre all'estero. E questo è tutto.” disse Kevin. “Si è innamorata e non è più tornata indietro.”
“E' molto stile-Betsy.” disse Jenna. “Non guarda quasi mai prima di fare un salto.”
“Sono un'artista.” le dissi. “Lo sei davvero.” rispose mia sorella. “Mamma ti chiama hippie, ma penso che tu sia davvero un'artista.”
“Jenna, gioco con cotone e libri tutto il giorno.”
“Tu progetti cose, e cuci. Sei un'artista tessile.”
“Vuoi solo che mi senta meglio anche se mamma pensa che io sia un'hippie.”
“Betsy, non sei un'hippie. Tu sei artistica. Sei un'indipendente. Ma non sei il tipo da abbracci comunitari anche se pensi che le buste della spesa riciclabili siano la cosa migliore al mondo. Non indossi sandali di cuoio o gonne con la faccia di Nelson Mandela, o vestiti con foto del Presidente Obama. La tua macchina decisamente non è ibrida. Non sei un'hippie, sei solo uno spirito libero.”
Lanciai uno sguardo a Mark, che mi aveva definito un'hippie ed uno stupido artista la sera precedente. Aveva un'espressione completamente neutra. Non riuscivo assolutamente a leggergli dentro. Ed era una cosa molto strana, che mi eccitava tantissimo. Non potevo spiegarlo, ma sembrava molto più sexy della sera prima. Era molto più rilassato e a suo agio. E sembrava una persona di cui sarei potuta diventare amica. Non sapevo proprio come comportarmi con lui.
“Aspettate” disse Kevin “Conoscete qualcuno con una gonna con la faccia di Mandela?”
“Mia sorella Mabel” risposi. “E' in questo giro. Non si depila mai le gambe.”
“O le ascelle” aggiunse Lucas. “Ha un buffo odore.”
“A Lucas non piace.” dissi io. “Pensa che sia un po' strana.”
“Betsy, non si depila – mai. Raramente si fa la doccia. Indossa sandali di cuoio. Ha i dreadlocks. Lei è un'hippie. Tu sei solo adorabilmente eccentrica.”
“In più, adoro rubarti i vestiti.” disse mia sorella. Si voltò verso Kevin e gli disse “Mia sorella ha un senso della moda molto più sviluppato di chiunque altro io conosca. Quindi ogni volta che mi servono vestiti, vado da lei e le rubo qualcosa.”
“Aspetta” le dissi “Il vestito che avevi ieri sera. Me l'hai rubato mentre ero a lavoro.”
“Colpevole” ammise, gettando all'indietro i riccioli color miele. “Sono andata a casa tua mentre Carlyle guardava la partita e sapevo che tu non saresti stata a casa.”
“Ti odio quando i miei vestiti ti stanno meglio che a me.”
Lei sorrise. “E' la maledizione d'essere me.”
“La preferita di mamma” dissi. “E' un fatto.”
“Stai scherzando.” disse Mark. “I genitori non dovrebbero dire ai figli se hanno un preferito.”
“Mia madre ha perso quell'appunto.” gli risposi. “Continua a dirmi che ama Jenna più di quanto non ami me da quando avevo sette anni. Quando avevo otto anni mi disse che non avrei mai sposato un ragazzo che fosse davvero bravo o gentile perché non ero carina o intelligente come mia sorella maggiore.”
Sia Mark che Kevin avevano un'espressione disgustata. Ma Lucas non era sorpreso. Sono sicura che abbia sentito mia madre ripetere quel commento un milione di volte. Sfortunatamente, mia madre non teneva per sé il fatto che preferisse Jenna a me e Cam e Lucy a tutte noi. Sono cresciuta con l'idea che mia madre preferisse alcune delle sue figlie alle altre, ma odio doverlo ammettere agli estranei o a persone che non erano intime. Sembra orribile. E fa sì che le ragazze mi guardino con uno sguardo compassionevole alla “oh-povera-piccola” e che i ragazzi assumano espressioni irritate e disgustate come se considerassero mia madre un'idiota. Odio l'impressione che le gente ha di lei. E ancora peggio, odio il fatto che sia giusta. E odio il fatto che Mark Williamson stia giudicando mia madre e la mia famiglia.

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Angolo della traduttrice
Bene. Ho finito la traduzione del secondo capitolo, anche prima del previsto. E' una cosa positiva visto che, essendo in periodo di esami, non so esattamente QUANDO riuscirò a tornare con il terzo capitolo. Quantomeno ne ho postato un secondo.
Comunque, cosa ve ne pare? Spero vi piaccia! Intanto, la traduzione è dedicata a Isy_264 e a Cristie, che hanno commentato il primo capitolo. Grazie mille, da parte mia e di Lia! Sono davvero contenta che il primo capitolo vi sia piaciuto, spero che questo non sia da meno.
Come sempre, per ogni appunto sulla traduzione non esitate a fare un fischio ;) A presto (spero).
Nimue

  
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