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Autore: Miss_Slytherin    28/01/2010    16 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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                                                         CAPITOLO 26

                                                                                            A step forward, ten steps back…

 

-Opporco Merlino!!!!-

Una figura balzò via dal letto, alla terza volta che la sveglia suonò e per l’impeto dell’azione andò a sbattere contro il comodino, inciampò in quelle che sembravano due ciabatte a forma di Snaso e per finire diede una violenta spallata contro lo stipite della porta. Seppur piuttosto malconcia, Beatrice Venci riuscì a raggiungere la cucina dove si accasciò su una sedia per controllare le condizioni del piede che aveva subito un incontro ravvicinato con il mobile.

-Tu proprio non riesci ad alzarti come le persone normali senza rischiare la vita ogni mattina, vero?-

Dominique Weasley, una splendida bellezza bionda di diciotto anni, stava versando con cura del caffè per la sua acciaccata amica che le rifilò un’occhiataccia al di sotto della frangetta scura che le copriva gli occhi.

Le due amiche, una volta finita Hogwarts, avevano deciso di affittare un mini appartamento insieme che fosse abbastanza vicino alla facoltà di Scienze Magiche, dato che la bella Weasley aveva deciso di intraprendere la carriera di medimaga mentre l’italiana di conseguire un dottorato in zoomagia.

-Ah, ah…ti sembra il caso di inferire?- fece acida Beatrice, massaggiandosi le dita che andavano gonfiandosi.

-Beh sai all’inizio mi facevi troppo ridere, ora posso dedicarmi tranquillamente all’ironia…- commentò Nicky divertita.

-Ehi, ti va di guardare la posta? Ne è arrivata un sacco questa mattina…- aggiunse poi, indicandole un fascio di lettere poggiato sul tavolo.

-Ma sono in ritardo…!- protestò Beatrice, che stava trangugiando biscotti alla velocità della luce.

-No che non lo sei, ti ho messo io la sveglia avanti per farti alzare prima, sapendo che ci metti secoli a prepararti…-  spiegò Dominique, osservando sempre più divertita la sua migliore amica che borbottando come una pentola di fagioli aveva agguantato la posta e la stava sfogliando.

-Mmh…qualcuno ci invita ad un matrimonio!! Guarda qui, due inviti…- disse Beatrice porgendo a Dominique una pesante busta color vaniglia, decorata con disegni intrecciati, di cui lei aveva una copia. All’interno vi era un foglio nello stesso stile che recitava:

 

 

                                        Teddy Remus Lupin                                                                     Victoire Gabrielle Weasley

        

 

                                                               Sono lieti di annunciare il loro matrimonio

                                     che si terrà nella chiesa elisabettiana di WestCastle, Somerset,

                                     domenica sei aprile alle ore 12:30

 

Appena ebbe finito di leggere, Dominique scoppiò in una risata leggera:
-Tipico di mia sorella, la solita esibizionista…spedisce un invito formale persino a me!-

Beatrice invece fissava la pregiata pergamena confusa, ma non tanto per cosa vi era scritto: conosceva l’intera famiglia Weasley da molti anni ormai e avendo trascorso molto tempo a Villa Conchiglia per via della sua amicizia con Nicky, non era così strano che Victoire l’avesse inclusa nella lista degli invitati. Sapeva inoltre che la primogenita di Bill e Fleur aveva la tendenza a fare sempre tutto in grande e che dunque non avrebbe mai rinunciato ad una cerimonia in grande stile con più di quattrocento ospiti ad assistervi. A lasciarla perplessa erano le domande che le erano balenate nella mente leggendo quelle parole: lui sarebbe stato presente? E se sì, come avrebbe dovuto comportarsi? In caso contrario…

-Bea, Bea, alt. Lo so a cosa stai pensando- Dominique interruppe il filo dei pensieri dell’italiana, sapendo ormai leggerle nella mente.

-Ti sbagli-.

-Invece no. So che ti stai chiedendo se James verrà perché Teddy è sempre stato praticamente come un fratello per lui, anche se da quella volta in cui si sono presi a botte non si sono mai più parlati…ti chiedi se sarà presente anche solo per sua cugina Victoire, della quale onestamente non gli è mai importato nulla…e ti chiedi come ti comporterai qualora dovesse esserci. Sbaglio?- chiese Dominique retoricamente e, prendendo il silenzio di Beatrice come un invito a proseguire, aggiunse:

-Bea, smettila. Vi siete baciati quando avevate quattordici anni, avete provato a stare insieme, poi James ha scoperto che non era pronto per quel tipo di relazione, tu l’hai aspettato per due anni –comportandoti da suora tra l’altro- sino a che lui non è tornato da te…a quel punto avete di nuovo tentato di stare insieme, ma poi tu l’hai beccato a fare sesso nell’aula di Incantesimi con una sgualdrina Serpeverde e hai deciso di mollarlo, per poi evitarlo come la peste per tutto il resto dell’anno scolastico. Peccato che tu sia ancora perdutamente innamorata di lui e sei inconsciamente convinta che prima o poi metterà la testa a posto, vi sposerete, farete un sacco di figli e vivrete felici e contenti come nelle migliori favole. Ho omesso qualcosa?-

-Mmmmh…fammi pensare…forse che in tutto questo gli ho donato quanto di più prezioso avevo e lui lo ha gettato nella spazzatura come un orsacchiotto rotto?- concluse Beatrice, con un’espressione amara sul volto. La verità era che lei aveva sempre fatto maledettamente sul serio con James, lui no.

 

 

                                                  *****

 

Sangue, sangue dappertutto.

George Albert Mackenzie non sapeva più dove guardare mentre sedeva in un angolo dell’ampio salone, completamente sotto shock… ogni cosa era ricoperta dal vitale liquido vermiglio. Evelyn, la sua adorata e bellissima bambina, giaceva in una pozza scura, gli occhi verdi ormai spenti, il corpo scomposto, come una bambola di pezza lasciata da parte.

Katherine Elaine McDonell in Mackenzie piangeva disperata, il corpo scosso dai singhiozzi. Vorrebbe avvicinarsi alla sua Evelyn, scuoterla, sentirsi dire che non è vero, che la sua bambina sta bene, che si riprenderà. Che la sua bambina non è stata barbaramente uccisa, che non sorriderà mai più, non saltellerà più per casa portando allegria e gioia ovunque. Non potrà mai andare ad Hogwarts, la scuola che aveva sempre desiderato frequentare, non imparerà mai ad usare la magia…Evelyn non farà mai nulla di tutto ciò.

Intorno al corpo si affannavano Auror, Medimagi, Investigatori del Corpo speciale, tutti intenti a esaminare, analizzare, raccogliere prove. Prove che avrebbero dovuto condurre all’assassino della piccola Evelyn Mackenzie, rampolla di una delle famiglie più in vista dell’intera Scozia.

Tutto inutile, pensava George, con lo sguardo ora fisso sui propri pregiati pantaloni, tutto inutile. Non lo prenderanno mai, perché io farò in modo che sia così. Non potrei sopportare di perdere anche l’unico figlio che mi sia rimasto…anche se ha ucciso la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Non è colpa sua…non era in sé…non poteva controllarsi…

George iniziò a tremare violentemente, preda di questi cupi pensieri. Un medimago gli si avvicinò, una pozione incolore fra le mani. Un tranquillante, dice. Ma George non può permettersi di riposare. Deve agire, deve trovarlo, deve tutelarlo. È l’unica cosa da fare. Insieme a nascondergli la verità. Non potrebbe mai sopportare di essere l’assassino di Evelyn, la amava più di altra cosa al mondo…non deve mai venire a sapere nulla. E d’altra parte chi potrebbe scoprire la verità? Io solo sono a conoscenza del suo segreto. Non Kath, ma io, io che me lo porterò sin nella tomba.

Un anno dopo la tragica morte di Evelyn Mackenzie, ciò che restava della famiglia si trasferì in Inghilterra. L’assassino non fu mai trovato, il caso chiuso. Katherine, impazzita per il dolore, venne internata nel reparto psichiatrico del San Mungo, mentre suo marito George portò con sé a Londra l’unico figlio rimasto, Liam Mackenzie, che dalla morte della sorella viveva come in uno stato di trance. Solo l’ingresso in una delle più prestigiose scuole della Gran Bretagna parve ridare vita al giovane Mackenzie…

 

 

                                               *****

      

-Ehilà, rossa…-

Lily si sentì appellare in questo modo non appena si fu seduta, piuttosto stanca, su uno dei divanetti smeraldini della Sala Comune di Serpeverde. Era stata una mattinata piuttosto intensa, considerando l’ora di Trasfigurazione, le due di Pozioni e quella di Cura delle Creature Magiche, seguita da un pranzo piuttosto…interessante. Glorya che fingeva di non star guardando Liam Mackenzie mentre in realtà si stava facendo venire il torcicollo a furia di girarsi verso il tavolo dei Corvonero, Cassiopea e Scorpius che si sibilavano addosso rabbiosi –alias stavano litigando- per quella specie di appuntamento che la biondina aveva avuto con Shane, mentre era in corso l’ennesima lite fra Melissa e Isabelle che tanto per cambiare si erano fatte lo stesso ragazzo. Così Lily se n’era stata zitta zitta, guardandosi bene dal mettersi in mezzo a Cassiopea e Scorpius…che sembrava evitarla sistematicamente dal famoso pomeriggio in cui le aveva tenuto compagnia quando era malata. Onestamente non riusciva a capire il suo comportamento: prima andava da lei, faceva tutto il tenero, le chiedeva sorrisini e la trattava quasi con dolcezza e poi si comportava come se non fosse mai successo nulla? Questo suo modo di agire avrebbe ferito qualsiasi ragazza più ingenua di Lily, che da cinica e fredda Vipera qual era non si era aspettata certo che Scorpius la chiedesse in sposa. Non che le interessasse poi così tanto…solo che amava avere tutto sottocontrollo, poter definire con esattezza le persone che la circondavano. Glorya e Cassiopea erano le sue migliori amiche, gente come Lizzie Kenneth e Amelia Raynolds utili conoscenze, Edward il ragazzo che aveva baciato per primo…ma Scorpius, cos’era? Un amico? Assolutamente no! Un conoscente? Non lo si poteva proprio definire tale…allora un potenziale fidanzato? Scorpius? Ma andiamo, le veniva da ridere solo all’idea…

Lily si stava appunto immaginando un ridicolo pomeriggio smielato fra fidanzatini –cosa che lei e Scorpius non si sarebbero mai sognati di fare, neanche nella lontana e remota ipotesi che potessero piacersi in quel senso- quando qualcuno aveva interrotto il filo dei suoi pensieri.

-Edward…dimmi- replicò la Potter, voltandosi verso l’affascinante Nott. Dopo quella sottospecie di bacio che si erano dati in Sala Grande, non c’erano stati altri contatti fra loro, almeno non fisici.

-Ho qualcosa da proporti…- disse Edward, accomodandosi accanto a lei, con le gambe che decisamente sfioravano troppo quelle di Lily, che la corta gonna della divisa (ultra modificata) lasciavano scoperte quel che bastava per attirare l’attenzione senza essere volgare.

-Sentiamo- rispose Lily, sentendo il suo calore, benché si stessero solo sfiorando…ma come faceva Edward, ad essere così magnetico?

-Questo sabato, alla Sirena…c’è una serata piuttosto interessante. Sai, roba da bere seria, musica del momento…gente notevole…ti interessa?- spiegò Edward, alludendo all’ex Testa di Porco che qualche anno dopo la guerra era stato chiuso per essere rimodernato e trasformato in un locale all’ultimo grido. A dirigerlo non era più Aberforth Silente, ritiratosi ormai in campagna, ma una certa Lady Kalista, misteriosa e quanto mai eccentrica, che aveva sempre il locale strapieno.

-Mmh…potrebbe…- mormorò Lily, pensierosa.

-Naturalmente prima ti accompagnerei in giro per negozi…Lily Potter non può certo partire per San Francisco senza essersi adeguatamente rifornita- aggiunse Edward, sorridendole birichino. Anche a Lily venne da sorridere di riflesso: Edward aveva ormai imparato a conoscerla e sapeva bene quali fossero i tasti giusti per addolcirla.

-Mi tenti, Edward ma…non vorrei dar certo l’impressione di stare con te- fu la risposta di Lily, che sottolineò le ultime tre parole come a metterne in evidenza l’impossibilità.

Il sorriso di Edward si incrinò appena: sapeva che Lily non era come tutte le altre ragazze…Lily era una categoria a parte, di cui faceva parte solamente lei. Ma nonostante questo, si era aspettato una minore rigidità da parte sua…errore che, solitamente fanno gli sciocchi innamorati. E Edward Nott era totalmente, perdutamente, eternamente innamorato di Lily Potter. Anche se faceva di tutto per nasconderlo, ed apparire imperturbabile e libertino come era sempre stato.

-Lily, Lily…non ti ho detto che andremo in giro mano per mano sbaciucchiandoci ad ogni angolo…una cosa del genere disgusta persino me! Ti sto solo offrendo un pomeriggio di shopping, magari una cena e poi una serata originale…è troppo impegnativo per te?- la schernì Edward, dandole ad intendere che non sarebbe assolutamente stato un appuntamento in piena regola, cosa che invece intendeva fare.

-Se la metti così…- iniziò a dire Lily e Edward credette seriamente che stesse per cedere, -allora non ci sarà nessun problema ad estendere l’invito a Glorya e Cassiopea- concluse la Potter, mettendo a dura prova la pazienza di Nott.

-Naturalmente- convenne Edward, rigido: la conversazione non stava proprio prendendo la piega che lui aveva sperato. Lily lo osservò, con i suoi occhi violetti indagatori, per poi scoppiare a ridere leggera, come solo lei sapeva fare.

-Andiamo, Edward! Ti sto prendendo in giro…penso che il tuo programma sia accettabile- disse poi, divertita: Edward era la sua cavia preferita.

Lui evitò di insultarla e di prorompere in un grosso sospiro di sollievo, mentre replicava:

-Sei diabolica, sappilo-.

Lily rise ancora, poi fece per alzarsi:

-Devo andare, fra poco ho Divinazione…ci metto secoli per arrivare lassù con un aspetto decente- disse, alludendo alle migliaia di gradini che conducevano alla Torre. Stava per andarsene, quando Edward la trattenne per un polso, una stretta delicata eppure ferma,  attirandola veloce sulle sue ginocchia.

-Quanta fretta…- sussurrò ad un millimetro dalle sue labbra. Come per il loro primo bacio, Lily lo fissava negli occhi, come a sfidarlo. E Edward raccolse la sfida: lieve, posò le labbra su quelle di Lily che sapevano di fragola…per poi dischiuderle piano con la lingua. Lei lo lasciò fare, ma quando il bacio si stava facendo troppo profondo, lo allontanò.

-Edward, Edward…non dovresti prenderti certe libertà con me- gli disse, alzandosi e sistemandosi la gonna che si era lievemente sollevata per l’impeto della presa di Edward. Gesto che il bel Nott non mancò di osservare con la dovuta attenzione…

-Hai ragione, Lily…dovrei fare qualcosa in più- rispose lui malizioso, per nulla offeso. E velocissimo si alzò e la lasciò lì sola, con uno strano sorrisino sulle labbra.

 

 

                                                 *****

 

È furioso, pensò Marìkaa Stewart guardando Scorpius Malfoy dirigersi alla velocità della luce verso il suo banco di lavoro, dopo che aveva sbattuto la porta della serra numero 4. Lo osservò perplessa, mentre si accomodava di fronte a lei e cominciava a tirare fuori la sua roba con gesti rabbiosi. Nonostante il suo chiaro umore nero, Marìkaa decise comunque di parlargli.

-Ciao, Scorpius- azzardò timida, temendo che la sua ira si riversasse anche su di lei. Scorpius alzò di scatto gli occhi grigi incazzati, per poi rispondere con un tono che rasentava la maleducazione:

-Ciao, Stewart-.

-Tutto bene…?- domandò Marìkaa, mentre iniziava a dissotterrare i Tranquillini, pacifici semini bianchi che avevano molte proprietà curative. Fortuna che il professor Neville non aveva assegnato nessuna pianta ostile che avrebbe potuto peggiorare l’umore di Scorpius…

-Non va bene un cazzo- sbottò Scorpius arrabbiato, lasciando Marìkaa stupefatta. Non pensava che Scorpius fosse così…così bello anche se chiaramente incazzato.

Da parte sua Scorpius si rese conto di essere stato troppo veemente, forse. Ma che diavolo, come poteva essere tranquillo, dopo tutto quello che gli era successo quella mattina?

Sua sorella che se ne usciva fuori dicendo che forse quel dannato Burke non era così male, perché ci aveva parlato e l’aveva trovato tutto sommato piacevole…uno sporco NatoBabbano, spocchioso Grifondoro piacevole! Il mondo stava proprio girando al contrario…e quando lo avrebbe saputo suo padre! Ci sarebbe stato da ridere, e poi sicuramente da piangere…per non parlare di Astoria, la Serpeverde più snob che sia mai esistita. In conclusione, Scorpius non aveva mangiato per il nervoso, si era diretto alle serre per poi scoprire che aveva scordato la roba. Incavolato, era tornato indietro e stava per entrare in Sala Comune, diretto al dormitorio dove aveva dimenticato il necessario per Erbologia, quando si era bloccato sulla porta, immobilizzato dalla scena che gli si era presentata e che lo innervosiva al solo ricordo: la proposta di Edward…il consenso di Lily…Lily sulle ginocchia di Edward. Edward che la guardava con quello sguardo ammaliatore che Scorpius l’aveva visto usare con centinaia di ragazze, Lily che lo ricambiava con quegli occhi che sapevano catturare qualsiasi ragazzo e poi…il bacio. Quel lieve, maledetto, sensuale bacio. Si era sentito prendere da una rabbia irrazionale, ingiustificata, che lo aveva spinto ad allontanarsi senza farsi notare. Ma perché era arrabbiato, poi? A lui di Lily non fregava assolutamente nulla, giusto? Quel pomeriggio aveva solo pensato di andarla a trovare, stava male infondo…quello che era successo dopo non contava. Non contava quanto si fosse sentito bene accanto a lei, non contava che il suo sorriso l’avesse sciolto, non contava che aveva desiderato poterla sempre vedere così. Lei era Lily Potter, dannazione!

E allora perché ti senti contorcere le viscere al solo pensiero di lei fra le braccia del tuo migliore amico? gli domandò un’infame vocina interiore. Taci! gli intimò Scorpius, incazzato persino con la sua coscienza, sotto lo sguardo perplesso di Marìkaa che lo osservava frantumare senza pietà i Tranquillini, che avrebbe dovuto invece riporre in un barattolino.

Un momento…Marìkaa! Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima…

-Vieni ad Hogsmade con me il prossimo sabato?- domandò Scorpius a bruciapelo, senza curarsi di essere gentile. Sapeva che l’americana era cotta di lui…ed infatti la vide arrossire, balbettare un timido sì e pugnalare involontariamente un innocuo Tranquillino per l’emozione; il poveretto pigolò debolmente per protesta, poi si accartocciò su se stesso.

Scorpius sorrise soddisfatto: nessuno poteva permettersi di giocare con lui senza subirne le conseguenze.

 

                                                                                                           *****

 

-Bionda! Ehi, bionda!-

Cassiopea Sofia Malfoy, pensando giustamente che nessuno avrebbe mai osato rivolgersi a lei in modo così poco carino, continuò a camminare tranquillamente verso l’aula di Incantesimi, ovvero la seconda ed ultima lezione pomeridiana. Lily era corsa a riprendere la bacchetta lasciata a Divinazione, mentre Glorya si era attardata a parlare con la professoressa Yung, incontrata in corridoio.

-Bionda! Parlo con te, Cassiopea Sofia Malfoy!-

A questo punto il richiamo era impossibile da ignorare: Cassiopea si voltò, seccata, per poi ritrovarsi davanti Shane Burke che si era distaccato dal suo gruppetto di Grifondoro idioti per raggiungerla.

-Bionda?! Bionda?! Dico, ma con chi pensi di parlare?- sibilò Cassiopea sprezzante.

Il sorrisino di Shane si incrinò appena: sapeva di sbagliare sempre qualcosa con la Malfoy, ma insomma quel piccolo nomignolo non gli sembrava così offensivo!

-Comunque, cosa volevi? Avrei lezione, sai- lo incalzò la Malfoy, ancora arrabbiata con suo fratello. Avevano discusso a pranzo proprio a causa di Shane –Scorpius ovviamente lo disprezzava nel profondo ed esigeva che Cassiopea lo lasciasse perdere all’istante, come se fra di loro ci fosse qualcosa- ed ora ritrovarselo davanti non era proprio il massimo.

-Uh, uh…quanto veleno. Volevo solo chiederti se ti andava di venire ad Hogsmade con me, questo sabato- replicò Shane, non riuscendo ad essere gentile. Lui era così: sbruffone, allegro e talvolta irritante. Peccato che questo suo atteggiamento gli fece guadagnare un bel:

-No!-

Cassiopea gli voltò le spalle, lasciandoselo dietro perplesso: qualche sera prima erano riusciti a chiacchierare tranquillamente, ed ora lei gli volgeva le spalle dopo averlo rifiutato seccamente. Cosa c’era di sbagliato in lui, in lei, in loro?

 

 

                                                                                                                *****

 

Liam Mackenzie stava rimettendo lentamente i libri nella scura borsa di pelle.

La campanella era appena suonata, segnalando così la fine delle lezioni pomeridiane, e tutti i suoi compagni Corvonero si erano affrettati a lasciare l’aula di Storia della Magia, desiderosi di farsi una bella doccia, per togliere ogni rimasuglio della precedente lezione di Erbologia. Tutti tranne lui, che era rimasto seduto a scrivere, sino a che il fantasma Ruf non lo aveva sollecitato –se il suo debole sussurro poteva essere considerato come un sollecitamento- a lasciare l’aula.

Si sentiva osservato, mentre riponeva anche la piuma, ed era una sensazione che l’aveva accompagnato per tutta la giornata, come se una silente figura lo avesse pedinato in ogni suo spostamento. Era piuttosto improbabile che qualcuno lo avesse seguito davvero: Liam non era riuscito a farsi degli amici durante i sei anni ad Hogwarts, o forse sarebbe meglio dire che non voleva avere amici. Era consapevole che la sua condizione non gli consentiva di avere alcuna relazione con altre persone ed aveva accettato quasi con rassegnazione questo dato di fatto: quelli come lui, condannati alla solitudine, finivano con l’accettarla come una buona compagna.

Eppure…dopo tanti anni, quel giorno si era ritrovato a desiderare che una persona in particolare gli si avvicinasse. Sapeva che non sarebbe dovuto succedere, che non aveva il diritto di sperarci, ma per un attimo quella mattina si era ritrovato a desiderare che Glorya Zabini andasse da lui. Con una scusa stupida, un qualsiasi motivo idiota, non aveva importanza…voleva solo averla vicino per un istante. Erano pensieri irrazionali: la mora Glorya era una ragazza bella, popolare, ambita, con una vita perfetta, non adatta –come nessuna lo sarebbe mai stata- a lui, eppure…aveva percepito in lei una grande tristezza, che lo aveva indotto a pensare che forse la sua vita non era poi così perfetta.

Come evocata dai suoi pensieri, Glorya passò davanti all’aula di Storia della Magia –probabilmente tornando da Incantesimi- e scorgendolo lì dentro solo soletto, si fermò.

-Liam…?- lo chiamò, quasi esitante.

-Glorya- rispose Liam, piuttosto sorpreso. Hogwarts era davvero un posto magico

-Non torni a Corvonero?- chiese Glorya, sentendosi ancora irrimediabilmente attratta da Liam, che emanava quel senso di…disperazione, di muta accettazione, che lo aveva reso diverso ai suoi occhi. Cosa nascondeva il bel Ravenclaw? Cos’era quell’alone di sofferenza intorno a lui? Cosa lo aveva reso distante dal mondo?

-Sì, ora vado…- annuì Liam e, messosi la borsa in spalla, la raggiunse sullo stipite.

Si ritrovarono a vagare apparentemente senza meta, nessuno dei due aveva più l’intenzione di tornare ai rispettivi dormitori. E inevitabilmente finirono sul cornicione della Torre di Astronomia, vicini eppure lontani anni luce, a scambiarsi brevi stralci d’anima.

 

 

Spazio Autrice:

Ehm…so che è passata una settimana, lo so. E so anche che vi ho fatto aspettare troppo ma…la scuola mi ha risucchiata, letteralmente. Perciò posso postare solo ora, invocando il vostro clemente perdono. Che dire su questo capitolo…beh il titolo, che potrebbe risultare un po’ equivoco si riferisce al fatto che sia la relazione Lily/Scorpius sia quella Cassiopea/Shane dopo alcuni progressi nei capitoli precedenti, stiano ora retrocedendo un po’…perciò “un passo avanti, dieci indietro” (spero vivamente di aver scritto giusto la versione inglese). Ecco poi il pezzo Bea/James…ho descritto cos’è successo e spero vi sia piaciuto nonostante James non fosse presente direttamente. Cos’altro…ah sì! Oltre a questo, penso ci saranno ancora altri due capitoli ambientati a Hogwarts, dopodichè i nostri eroi si ritroveranno al fatidico Saint Patrick…(tra l’altro, mi scuso per eventuali errori di battitura, ma sono davvero di fretta…) Bene, fatti questi tre appunti, devo assolutamente ringraziare chi ha inserito Poisonous Lily fra le seguite e le preferite, e soprattutto inginocchiarmi per la gratitudine di fronte alle
13 recensioni ricevute allo scorso capitolo…davvero grazie! Non sono svenuta giusto perché ero seduta quando le ho viste… : ) naturalmente ora passo a rispondere singolarmente a: BeaTheBest, GinevraLovesArmand, Alexandra_Potter, Kalahary, mv3028, Aleu, Rebby, Hayley_Gin91, 979, Le_Tre_Sclerate_The_Best, Aislin, Red_93 e Iceathena.

BeaTheBest: ciao! Ti ringrazio per la recensione, sono davvero felice che la mia fanfiction ti piaccia…spero solo di non averti fatta aspettare troppo : ) alla prossima, ancora grazie!!

GinevraLovesArmand: ciao!!! Ti ringrazio per la recensione, mi ha fatto molto piacere riceverla…spero che tu non sia morta nell’attesa di questo capitolo, ne sarei molto dispiaciuta : ) scherzi a parte, sono contentissima che la mia fanfiction e il modo in cui la sto costruendo ti piacciano e spero che la love story Lily/Scorpius non la renda meno bella per te…ti confesso che per me è difficile far avvicinare due personaggi che tendono a stare da soli, ma me li vedo troppo bene insieme… : ) ti ringrazio ancora per il commento, spero di poterne leggere altri!! Alla prossima

Alexandra_Potter : grazie mille per la recensione, mi è piaciuta davvero molto…soprattutto il finto dispiacere per Marìkaa :P spero che questo capitolo sia stato all’altezza del precedente e naturalmente mi farebbe molto piacere cosa ne pensi : ) ancora grazie per il commento, alla prossima!!!

Kalahary: non scusarti se non hai potuto recensire, assolutamente! Anzi mi scuso io per aver postato solo ora…comunque, venendo alla tua recensione sono contenta di averti fatta commuovere (a momenti anche tu facevi commuovere me commuovendoti tu…okay è confuso come concetto, spero tu abbia capito lo stesso :P ) e non posso che sperare che anche questo capitolo sia all’altezza dell’altro. Purtroppo tutti i passi avanti fatti prima sono stati un po’ “cancellati”…in ogni caso, grazie ancora per la recensione, alla prossima spero!!!

Mv3028: tranquilla, recensisci quando puoi e vuoi : ) spero di essere stata abbastanza veloce (ehm….lo so che in realtà ci ho messo un sacco) a postare e soprattutto che questo capitolo ti sia piaciuto quanto gli altri. Ancora grazie per la recensione, alla prossima!!!

Aleu: penso che anche Scorpius si sarebbe seriamente arrabbiato se avesse saputo che Cassiopea ha riferito a Lily quanto confidatole…ma fortunatamente per Cassiopea, lui non lo sa :P per quanto riguarda Lily e Scorpius non ho inserito volutamente battutine sarcastiche proprio per sottolineare che quel momento è diverso da tutti gli altri in cui solitamente si prendono in giro…ogni tanto anche loro fanno le persone serie : ) spero questo capitolo ti sia piaciuto, ti ringrazio ancora per la recensione e spero di riceverne tante altre…alla prossima!!!

Rebby: ehm…ti ho fatta aspettare troppo, mi sa…mi dispiace : ( spero che comunque questo capitolo ti sia piaciuto, spero mi farai sapere cosa ne pensi…grazie per la recensione, alla prossima spero!!!

Hayley_Gin91: ciao!!! Grazie mille per la recensione, naturalmente sempre graditissima, e spero questo capitolo sia stato all’altezza degli altri…anche se sono in mostruoso ritardo : ( l’unica cosa che posso dire è che il povero Albus perde terreno, Marìkaa è sempre più infatuata di Scorpius…e che Shane come al solito viene trattato male : ) ancora grazie per il commento, alla prossima!!!

979: grazie mille per la “sofferta” (considerati i virus che ti hanno attaccata) recensione : ) ti dirò, penso che tante volte siano i gesti più semplici, come andare a trovare una persona che sta male, stare con lei, sentirla vicina, sono quelli che unificano maggiormente…e ho cercato di trasmettere questo…comunque, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ti ringrazio come sempre per la recensione (di nuovo)…alla prossima!!!

Le_Tre_Sclerate_The_Best:  sono felice di averti fatta felice e spero tu non ti sia fatta male facendo le capriole :P spero di non averti fatta aspettare eccessivamente e che questo capitolo abbia lo stesso successo di quello precedente…grazie mille per la recensione, alla prossima!!!

Aislin: allooora…da dove iniziare. Prima cosa un grazie grande quanto una casa (nel caso non si fosse ancora capito quanto io ti sia grata per ogni singola cosa che mi scrivi) per la tua puntuale, dettagliata e attesissima recensione…sarò ripetitiva, ma le apprezzo davvero tanto. Secondo, anche se fra loro non c’è stato molto contatto, spero tu abbia gradito le parti su Glorya e Liam…quest’ultimo è un personaggio che ho immaginato molto complicato, perciò per sviluppare bene la loro storia ci vorrà del tempo, spero tu abbia pazienza a sufficienza per seguirmi : ) quello che sta diventando il triangolo “Scorpius/Lily/Edward” si sta ingarbugliando sempre più e di mezzo ci finiscono pure Albus e Marìkaa…mi spiace quasi per la sorte che gli sto riservando :P insomma, spero che questo mix di Bea/James, Lily/Scorpius e tutti gli altri ti sia piaciuto e che la tua attesa non sia stata perciò vana… : ) oltre a ringraziarti per la milionesima volta (tra un po’ inizierai a non poterne più di me) non posso che aggiungere un grazie speciale per quel tuo “mi emozioni” che mi ha resa davvero, davvero felice. Okay ora concludo questa risposta che ha occupato mezza pagina di word e ti aspetto alla prossima recensione!!! : )

Red_93: nessuno l’avrebbe mai sospettato, ma sì…un cuore ce l’hanno anche loro :P  allora, cosa te ne pare di questo capitolo postato con mostruoso ritardo? Come vedi anche Cassiopea ha i tuoi stessi dubbi riguardo Shane questa volta l’ha trattato davvero male, povero. Per quanto riguarda Liam sì l’ho descritto bello ma dietro di lui c’è anche una storia che emergerà pian piano…spero ti siano piaciute le parti su lui e Glorya. Sono contentissima ti sia piaciuta la parte su Lily e Scorpius e, oltre a ringraziarti per la recensione, mi auguro di trovarne tante altre…grazie ancora, alla prossima!!

Iceathena: la tua recensione mi ha fatta morire dal ridere, a partire dal sorrisino ebete e a finire con il “ti adorooo”…ti ringrazio davvero tanto anche perché è arrivata alla fine di una giornata piuttosto deprimente…perciò una risata ci voleva davvero. Mi dispiace di averti fatta aspettare così tanto e mi auguro che questo capitolo sia “apoteotico” (ehm, lo so che questo termine non esiste, ma non importa…) quanto l’altro : ) purtroppo Liam non posso spedirtelo, dovrai accontentarti dell’immaginazione (come facevo io con Draco Malfoy quando non avevo visto i film…)…comunque, ancora grazie per la recensione, alla prossima spero!!!

  
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