Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: name    28/01/2010    1 recensioni
Questa fanfic è ispirata al film “Profumo” del 2006; più precisamente, prende ispirazione da un monologo di Dustin Hoffman, presente anche nel trailer del film, nel quale l’attore, che interpreta un profumiere, spiega al suo giovane apprendista l’arte di fare profumi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto, volevo ringraziare tutti i lettori che hanno letto il primo capitolo e ringraziare mille volte ancora chi si è spino fino al secondo capitolo: spero gradiate altrettanto il terzo.

Buona lettura…

name

 

Profumo

Testa, cuore, base

“Ciascun profumo contiene tre accordi: la testa, il cuore e la base.

E quindi fanno dodici note in totale.”

Tutti coloro che erano invitati a casa Phantomhive erano sempre un po’ in soggezione.

Quel piccolo lord dall’aria glaciale e spietata incuteva timore e rispetto in tutti, ma le cose cambiavano leggermente quando si era a casa Phantomhive.

 

“L’accordo di testa racchiude la prima impressione, dura pochi minuti …”

Quando si arrivava, si veniva accolti dallo spoglio numero di servitori di casa Phantomhive.

Vedendo dei volti così diversi tra di loro non si riusciva proprio a capire come potessero convivere persone simili.

Lo sguardo saettava subito ai loro volti, sorridenti, seri, imbronciati, in pose buffe, ecc. e i loro vestiti: frav, pantaloncini e maglietta, completo nero e bianco, cappotto bianco con occhialoni da aviatore. Quasi ci si dimenticava di essere in casa di uno dei più potenti lord di tutta Inghilterra.

“… prima di lasciare il posto all’accordo del cuore, il tema dominante del profumo, che dura alcune ore …”

Poi si passava alla serata vera e propria e dei servitori non si vedeva quasi più l’ombra, ma se ne sentivano distintamente i rumori.

Ovviamente, ad qualcuno venuto per discutere di affari questi rumori erano quasi impercettibili; tuttavia, per qualcuno più abituato all’osservazione e all’ascolto questi suoni non sfuggivano.

Quindi, si poteva chiaramente sentire le esultanze del giardiniere trattenute dal cuoco, gli striduli urletti di giubilio della cameriera e la voce roca e profonda del cuoco che imponeva il silenzio e la calma.

A un ascoltatore qualsiasi, questi suoni risultavano semplicemente fastidiosi ed irritanti; ma se suddetto ascoltatore avesse fatto lo sforzo di ragionare un attimo sul perché certi suoni erano permessi in casa Phantomhive, allora avrebbe sorriso deliziato.

“… e, infine, l’accordo di base, la scia del profumo, che dura alcuni giorni.”

Infatti, se l’ascoltatore avesse continuato ad udire i vari rumori per tutta la sera avrebbe finalmente capito.

Gli urletti, le esultazioni, i rimproveri, le battute.

Tutti insieme creavano un senso di familiarità e di tranquillità caldo e avvolgente.

Molti tra gli ascoltatori più attenti, al momento di congedarsi dal piccolo conte, gli rivolgevano un sorriso caldo, che il più delle volte il giovane non capiva, e facevano un cenno con un sorriso a tutta la servitù, la quale, capendo forse più del conte, arrossiva salutando educatamente.

Se si fosse chiesto in giro, tra i conoscenti di Ciel Phantomhive, tutti avrebbero risposto che in quella casa lui è un vero e proprio sovrano assoluto.

Ma pochi avrebbero anche asserito che era solo grazie al calore e alla devozione che i servitori avevano nei riguardi del loro benefattore, che il piccolo conte Ciel Phantomhive sembrava aver ritrovato una famiglia.

Fine

 

  
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