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Autore: Circe    29/01/2010    7 recensioni
Come nasce una strega oscura? Ultimo anno di scuola. Desideri di poteri misteriosi e affascinanti, riti magici e tempeste amorose... visti dalle pagine del grimorio di Bellatrix. La futura più fedele Mangiamorte.
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Serpeverde | Coppie: Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Eclissi di sole: l'ascesa delle tenebre'
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È passato un po’ dall’episodio del litigio fra Rod e Rab. In due settimane devo dire che ho incontrato poche volte Rab… e un po’ mi manca.

Mi ero abituata alla sua presenza, al suo continuo rimproverarmi se facevo cose assurde, cose da matta, come dice lui, mi ero abituata al suo essere gentile e premuroso con me, ai suoi regali sempre così personali…

Ai suoi sguardi nascosti e al suo rimanere senza fiato ogni volta che facevo la scema con lui. Mi manca, lo ammetto.

Cissy mi ha riferito che si è messo con una del terzo anno, Caroline Parkinson, che non possiede neanche la metà del mio stile, del mio fascino, della mia sensualità. Ma questo lo penso io… Rab evidentemente ha iniziato a pensarla diversamente.

Quando gliel’ho detto, Rod è rimasto stupito, non lo sapeva neanche lui, non se lo aspettava. Quindi, deduco, non si parlano ancora da quella volta.

L’ unico ad essere realmente felice della situazione, è certamente Barty. Ha preso momentaneamente il posto di Rab nel quartetto e non intende cederlo facilmente. Ultimamente pare evolvere davanti ai nostri occhi con la velocità della luce.

Si è letteralmente scatenato, dopo essere stato costretto a entrare nella squadra di quiddich, cosa che odia sempre più, di nascosto, in privato, con noi, è sempre peggio. Pare non importargli più di nulla, solo di attirare la nostra attenzione, solo di farci capire che è all’altezza di frequentarci. È violento con tutti, sfila per i corridoi ogni mattina, o quasi, con una ragazza diversa, diventa sempre più magro, ma anche più bello. Non ha più niente del ragazzetto di alcuni mesi fa, con la faccia ancora piena e rosea da bambino, pare davvero uno di noi ormai.

Uno della banda di serpeverde, uno di quelli che si comportano male, che fanno del male, e che stanno male.

Per contro, io e Rod, dobbiamo sempre alzare la posta per sentirci più grandi, per farlo sentire inferiore, per farci ammirare e seguire. Per dimostrare che noi siamo i capi, e lui deve continuare a considerarci i migliori.

Scorribande, insulti, incursioni e lotte sono all’ordine del giorno, per lo studio vero e proprio mi rimane davvero poco tempo. Per fare la ragazza corretta, brava e di antiche origini purosangue, ancora meno…

Ma a studiare ci tengo davvero, voglio essere brava come strega. Per cui sto recuperando lentamente in varie materie.

La cosa che davvero non ci voleva, riguarda una questione in sospeso ormai da parecchio tempo… sapevo si sarebbe arrivati ad affrontarla; ma non sapevo se sperare di farlo il prima possibile, o il più tardi possibile.

La questione è che mia sorella è incinta, e cosa avesse deciso di fare.

Poi un paio di giorni fa, durante la colazione, si è avvicinata prima a me e poi anche a Cssy e ci ha chiesto di incontrarci, nel pomeriggio, nell’aula vuota di aritmanzia, per parlarci di quella cosa importante.

Avevo capito che non saremo state sole noi tre sorelle, e percepivo anche che non saremmo mai più state sole noi tre sorelle, d‘ora in poi. Ma vedermi lì davanti Ted Tonks e mio cugino Sirius, questo non me l’aspettavo affatto.

La luce, lo ricordo benissimo, entrava dalla grande vetrata dell’aula e rendeva l‘atmosfera apparentemente tranquilla.

Mia sorella era vicina a Tonks, qul nato babbano e poi veniva Sirius. Tutti e tre erano in piedi e davano le spalle alla vetrata. La luce del pomeriggio li illuminava totalmente. Io mi sono seduta su un banco, di fronte a loro e Cissy era appoggiata a quello stesso banco, ma in piedi, stavamo vicine, penso, per trasmetterci forza l’un l’altra: nessuna di noi due avrebbe voluto essere lì.

Mia sorella Andromeda era zitta, non ha quasi parlato per tutto il tempo, non ha mai guardato negli occhi né me né Cissy. Aveva lo sguardo triste, ma sereno, e spesso, notavo, si portava la mano destra, sul ventre. Quasi per trasmettersi forza. Ogni volta che lo faceva, io guardavo la sua divisa, tale quale la mia. In contrasto con quella dei tassorosso e grifondoro che le stavano accanto, e mi domandavo perché, allora, eravamo tanto diverse. Cosa ci avesse separate così.

Stavo male, e sto male.

Intanto era Tonks a parlare, io quasi non facevo caso alle sue parole, dopo poco, avevo già sentito quello che mi interessava sapere “Dromeda terrà il bambino” aveva detto e io non avevo più mia sorella.

Solo a questo pensavo. Il resto lo percepivo vagamente: Tonks avrebbe preso il M.A.G.O. questa primavera, avrebbe trovato un buon lavoro, i genitori li avrebbero aiutati, i Tonks, schifosi babbani, erano davvero pronti a supportare i giovani genitori, qualora l’avessero desiderato… Lui ne aveva già parlato a casa e, dopo un po’ di smarrimento, tutti avevano cercato di venirgli incontro il più possibile.

Sirius aggiungeva che Dromeda avrebbe potuto terminare l’ultimo anno anche poco più avanti, se avesse voluto, che Silente di certo l’avrebbe aiutata, consigliata anche.

E io, noi, io e Cissy, non avremmo più avuto nostra sorella. Questo pensavo.

Mio padre e mia madre… non sapevo come avrebbero reagito.

Ma di certo male.

Pensavo anche: “Come si permette questo mezzo babbano di parlare per lei? Per mia sorella? Di parlare a me poi? E a Cissy?”

Sirius sembrava felice, e guardava Dromeda con entusiasmo. Lei sembrava solo sollevata… di stare con Tonks, di avere quel bambino mezzosangue, di sapere che Sirius le sarebbe stato vicino.

Cercavo di odiarla a morte, ma in quel momento mi sentivo solo tradita, abbandonata, odiata, e la mia rabbia cresceva, cresceva e non sapevo più come frenarla.

Guardavo Dromeda, i suoi capelli illuminati dal sole, mi sono ricordata che avevamo progettato di farci due ciocchettine di capelli colorate smeraldo e argento, prima della fine della scuola: non lo potremo più fare.

Lei mi aveva tradita. Perché? Per cosa?

Rabbia, rabbia, non ce la facevo più dalla rabbia.

Non avevo più mia sorella: così, improvvisamente, tutto scomparso. Come volatilizzato.

Non esisteva più lei, non esisteva più niente tra noi, non esistevamo più insieme.

Niente più ciocchettine di capelli tinti, niente più chiacchierate in camera di Cissy d’estate, niente più di niente.

Sedici anni passati insieme: da cancellare.

Sentivo male allo stomaco. Sentivo di volerli schiantare tutti. Sentivo di avere il potere di farlo. Sentivo i miei poteri crescere con la rabbia e l’odio che provavo.

Poi ho sentito la mano di Cissy sulla mia, la sua stretta lieve ma tenace. Mi sono calmata, mi ha fatto sentire meglio.

Con grande eleganza e dignità, mia sorella più piccola ha parlato ad Andromeda, dicendole che avevamo capito la sua decisione e che ora doveva parlarne con i nostri genitori.

Che lei, non voleva più saperne nulla di nulla.

Mentre diceva questo mi sono affiancata a lei, senza dire una parola a nessuno. Avevo capito che Cissy se ne voleva andare e io volevo andarmene con lei.

Siamo uscite dall’aula, lasciando gli altri a discutere insieme della decisione presa, o di non so che altro.

Io e Cissy non abbiamo parlato per tutto il tragitto fino al parco della scuola. Non c’era bisogno di parlarsi: sapevamo entrambe che ora eravamo solo in due sorelle, io e lei, Bella e Cissy, e nient’altro. Tutto il resto era cancellato.

L’ho guardata per un attimo prima di salutarla: aveva gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo pieno di rabbia. Doveva provare esattamente i sentimenti che provavo io.

Mi sono diretta verso il lago nero dove normalmente stava ad aspettarmi Rod, durante le belle giornate come questa. Quando sono arrivata, lui infatti era lì.

Gli sono andata vicina e l’ho abbracciato, dicendo poco dopo: “Voglio uccidere Ted Tonks. Lo odio, odio lui e mia sorella”

Lo dicevo sul serio.

Rod si è leggermente staccato da me per guardarmi in viso, è rimasto a pensare per un po’ e poi ha detto: “No Bella, se lo fai, e si viene a sapere, ti espelleranno da scuola”

Ci siamo guardati entrambi attenti. Avevo detto al mio fidanzato di voler uccidere qualcuno, lui mi aveva appena risposto che non era sicuro, solo per via della scuola.

Assassini entrambi… per rabbia, per amore, per dolore. Per odio.

Abbiamo appena diciassette anni, quasi diciotto.

Abbiamo decisamente qualcosa che non va io e lui. Non siamo normali.

Ma a me piace così. Noi siamo così.

Bella

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N.B. Il titolo è preso a prestito dal film omonimo di Oliver Stone, non è opera mia!!

Questo capitolo è un po’ descrittivo, volevo spianare la strada ad Andromeda che si trova in una situazione complicata. Per cui ho evidenziato come, nonostante i problemi, molti siano dalla sua parte e dunque lei possa cavarsela grazie a vari appoggi.

Per quanto riguarda le sue sorelle, per loro si tratta di un tradimento e di un abbandono, nient’altro, e lo prendono come tale. Le loro strade dunque si separano sempre di più.

Da quello che ho sempre letto su vari libri di magia, non è strano che coloro che sono fortemente legati alle tradizioni magiche, estromettano chi se ne separa, come succede ad Andromeda per esempio, che viene emarginata.

Per questo, ho cercato di far capire che lei, Andromeda, conoscendo questo normale comportamento, ma decidendo di tenere suo figlio e restare con un nato babbano, si aspettasse la reazione delle sorelle, e ne fosse consapevole e in un certo senso rassegnata.

Direi che mi sono dilungata anche troppo. A voi eventuali commenti!!

Ringrazio intanto per i commenti sullo scorso capitolo:

Hale Lover: noto, sempre di più, un “leggerissima” propensione nei confronti di rab anziché di rod!!! Come avrai notato in questo cap, rab sta percorrendo altre vie… ma non è finita qui, tranquilla, c’ è un perché a tutto, anche al suo apparente allontanamento! (in due parole: sta facendo pratica con le ragazze per non essere da meno di rod…).

Dully: come vedi mi hai letto nel pensiero! È comparso ted che cerca, come può, di aggiustare le cose, dato che il bimbo, anzi la bimba, è sua! Ma non è finita perché ricomparirà ancora anche nel prossimo capitolo (i dissidi ovviamente cresceranno ancora). Per quanto riguarda il rapporto fra i fratelli lestrange, l’ho fatto molto difficile e intrigato, si odiano e si invidiano a vicenda (perché non pare, ma anche rod, sotto sotto è un po’ complessato rispetto a rab), però, per come li vedo io, sono molto sinceri l’uno con l’altro, si conoscono e si affrontano abbastanza apertamente

Clo_death eater: forse già lo sai, ma se sei nata nella cuspide hai le principali caratteristiche dell’acquario (perchè il sole entra nel segno dell’acquario in quel giorno) ma comunque restano abbastanza forti anche alcune caratteristiche del segno del capricorno!… ora bando all’astrologia però… credo che rab, dato che ha un carattere buono e gentile per natura, attragga più facilmente le cattiverie di rod e bella (che si sentono più forti, in realtà non lo sono)

Io penso che, indubbiamente, bella ami al 100000000000000% voldie, ma per rod provi qualcosa di particolare, anche se diverso, che si avvicina molto ad una condivisione e ad un’intesa particolare! (che per ovvi motivi non può avere con voldie…) da questo, mischiato alla loro insana follia, viene fuori quel senso di libertà che forse riesco a trasmettere (sarebbe un piace se riuscissi a farlo). forse ho immaginato di vederli, in parte, come i protagonisti di “natural born killers” di oliver stone (ho appena avuto l‘ispirazione per il titolo al capitolo!! Grazie!).

   
 
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