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Autore: Lovy91    29/01/2010    1 recensioni
Jake e Karie White sono due gemeli di sedici anni. Un freddo pomeriggio di gennaio vengono narcotizzati e si svegliano con un tatuaggio sulla schiena. In breve scoprono di essere stati assoldati dalla congrega dei protettori con a capo Sebastiani Sunders, il cui unico scopo è quello di uccidere i demoni ed impedire la morte degli umani. Gli esseri malvagi sono comandati da Aric, l'alchimista.
Per i due fratelli inizia un'avventura fatta di sangue, malvagità e amore e con la consapevolezza che la vita non tornerà più come prima...
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20. Senza poteri

Gelo assoluto. Si ritrovarono con le spalle alle pareti, reazione istintiva una reazione dettata da un pensiero irrazionale del cervello e non da loro stessi. Troppo impauriti e non sapevano il motivo, non lo capivano. Non era la prima volta che si ritrovavano di fronte a lui, ma questa volta c'era qualcosa che non andava,
<< Avete paura? >>.
Non rispose nessuno, se non il silenzio assoluto.
<< Padron Aric, io credo che siano troppo impauriti per parlare. Forse sanno di avere le spalle al muro >> disse un demone alla sua destra, inchinando la testa.
Aric ridacchiò. << Forse >>. << Meglio così. Avremo ben tre cacciatori e una traditrice in meno >>.
Automaticamente, la mano di Jake cercò quella di Lana e la trovò, tremante. La strinse ma continuava a tremare.
<< Le mie fonti mi dicono che altri dieci cacciatori sono morti: siete scesi a 1450. Già cinquanta in meno. Non potete prendere altri innocenti da mettere al loro posto, quindi direi che siete proprio nei guai fino al collo >>.
Quanto aveva ragione. Dentro di essi dovevano ammetterlo ma non lo dissero. Troppo orgoglio.
<< Come hai fatto ha sapere che eravamo qui? >> sibilò Lana, con una voce per niente umana. Jake si accorse che non tremava più e la guardò per una frazione negli occhi e si spaventò: neri come ogni giorno, ma con una tonalità che lo impaurivano. Aveva paura di Lana. Di lei.
Aric sorrise soddisfatto. << Tuo padre >>.
Lana tornò umana in meno di un secondo. Le lacrime resero lucidi i suoi occhi.
<< Pensavi che avrebbe protetto la sua bambina? Mi dispiace, non ti considera nemmeno più figlia. Gli hai levato un figlio >> disse Aric e i demoni risero soddisfatti di quella infelicità.
Quello che Aric aveva detto era pura verità. Una pallida speranza era stata dentro di lei da quanto aveva tradito i demoni e si era messa con Jake, macchiando il nome della famiglia in modo irreparabile. Che suo padre la perdonasse. Dopo il suo, di tradimento, adesso era lei che non poteva perdonarlo.
<< Povera, piccola demone dei suicidi >> disse con voce mielosa Aric. << Se tu avessi fatto ciò che la tua natura ti imponeva, forse tuo padre ti starebbe accanto. E pensare che ho fatto di tutto per evitare di portarti fuori strada >>.
Lana si accigliò, così come gli altri. Le lacrime sparirono e gli occhi assunsero un'espressione confusa e in quella di Jake di un sospetto terribile.
<< Tua madre Elisabeth aveva deciso una vita diversa per te e tuo fratello. Vostro padre non era d'accordo e venne da me. Io convocai Elisabeth e le parlai chiaro. Lei non voleva darmi ascolto, non voleva che i suoi due figli pagassero per errori per cui non avevano colpa >>.
<< L'hai uccisa tu >> affermò Jake.
Aric rise sonoramente. << Non si accorse di niente, non lo aveva previsto. Morì e vostro padre vi raccontò quella bugia. In questo modo avreste odiato i cacciatori. Per Terrence così è stato. Ma tu... >>, si interruppe per pronunciare quell'ultima parola con una smorfia sul viso e camminando per il corridoio, <<.... Tu hai fatto di più che non odiarli: hai donato il tuo cuore a uno schifoso cacciatore >>.
La ragazza lasciò lentamente la mano di Jake. Il suo viso era duro come la pietra. Bianco più del solito. E gli occhi... non si potevano guardare. Jake le toccò una spalla, ma la lasciò subito: scottava terribilmente.
<< Hai ucciso mia madre >> mormorò. I demoni avanzarono davanti ad Aric, per proteggerlo. I protettori fiutarono il pericolo.
<< Lana, no! >> urlò, scuotendola e ignorando le dolorose ustioni alle mani. << È proprio quello che vuole Aric! Tu non sei una demone, ti prego! >>.
Non sembrò nemmeno sentirlo. Karie e Zack tentarono anche loro, ma inutilmente. Lana faceva muro d'acciaio e tutto quelle che le si diceva non lo sentiva neanche.
<< Vuoi uccidermi, Lana? >>.
<< Probabile >> rispose lei, in un respiro.
<< Oh, però torneresti a essere una demone qualsiasi... e il tuo cacciatore sarebbe costretta a ucciderti. Jake White perché non reciti la regola? Sono sicura che la tua fidanzata non la conosce >>.
Non aprì bocca. Aric fece un cenno della testa verso un demone e in men che non si dica prese il controllo della mente di Jake. Costretto a piegarsi al suo volere, obbedì.
<< Qualunque demone sorpreso a uccidere, chiunque sia, deve essere eliminato seduta stante >> recitò con voce controllata e il demone liberò la mente di Jake. La sentì di nuovo leggera e prese un bel respiro.
<< Quindi non vuoi morire, vero? >> chiese, rivolto a Lana.
Lei guardò Jake.
<< Non costringermi, ti prego >> la supplicò.
Lei guardò ancora Aric, poi Karie e Zack che osservavano sconvolti la scena. Poi i demoni e alla fine di nuovo Aric. Infine lo posò su Jake.
Assunse nuovamente un'espressione più umana e smise di scottare. Jake l'abbracciò, mormorandole che aveva fatto la cosa giusta.
Aric strinse le labbra, contrariato. Troppo tardi si accorsero del cenno del padrone ai demoni. Uno prese Jake per la gola, sbattendolo malamente contro un muro. Lana venne gettata dall'altra parte della stanza, ma fece un giro a mezz'aria per atterrare elegantemente sul pavimento traballante. Zack venne sopraffatto da due demoni, ma rimasero subito disorientati poiché Zack sparì dalla loro vista. Karie venne attraversata da due demoni prima che potessero attaccarli e finirono carbonizzati da scariche elettriche.
Jake diede un calciò in faccia prontamente al demone che lo lasciò andate, atterrò senza problemi sul pavimento. Un altro demone tentò di attaccarlo, Jake gli fu alle spalle con un pugnale preso dalla borsa vicina, piantato nella schiena del demone.
Aric era a distanza di sicurezza, scortato da due demoni enormi. Guardava la scena impassibile.
Le mura e il pavimento cominciarono ad andare distrutti insieme ai vecchi mobili.
Ad uno ad uno i demoni vennero eliminati. Zack piantò un paletto nel cuore all'ultimo rimasto e presero di mira gli ultimi due. Dalle loro facce si capiva che avrebbero voluto scappare immediatamente ma servire Aric era la cosa più importante, anche a costo della vita. Karie gli passò attraverso e piantò un paletto nella schiena di uno e Jake fu così veloce a piantare un pugnale di stagno nello stomaco dell'altro che non si accorse di niente.
Aric non batté ciglio nemmeno quando anche l'ultimo demone sparì nel fuoco strillando. Puntarono lo sguardo su di lui e realizzarono che avevano un'occasione d'oro per mettere fine a tutto. Era lì, disarmato, senza demoni. Al pensiero, un leggero aumento del battito cardiaco toccò i quattro. Pensarono a Sebastian, sarebbe morto.
<< Avete un'occasione... perché sprecarla? >> domandò pacato, congiungendo le braccia.
S'insospettirono. Perché voleva tanto essere colpito? Non si muovevamo, il sospetto di una trappola era troppo forte. Jake strinse il pugnale e guardò gli altri, guardarono Aric che sorrise. Annuirono. Circondarono Aric in due secondi ma chissà perché nessuno osava sfiorarlo. Non era un demone e l'omicidio era ancora illegale.
Jake li guardò, facendogli capire che lo avrebbe fatto lui. Lana lo guardò, titubante e il fratello le fece un lieve sorriso per farla sentire meglio. Karie si coprì il volto con le mani e Zack trattenne il respiro. Gli sguardi puntati sul pugnale affondato nel cuore di Aric. La scena sembrava a rallentatore. Jake sfilò il pugnale, macchiato di sangue e lo lasciò cadere a terra. Le mani tremavano, forse impaurite.
Ma qualcosa non andava. Aric aveva le mani sulla ferita, leggermente raggomitolato su stesso. Alzò il viso e un sorriso maligno solcò il suo volto. Le mani del ragazzo seguitarono a tremare ma non furono le uniche poiché tutto il corpo venne scosso da tremori incontrollabili. Lana corse da lui immediatamente ma non riusciva nemmeno ad abbracciarlo, tremava troppo e non le restò che guardare, impotente.
<< Che cosa gli hai fatto?! >> urlò Karie, chinandosi sul fratello. Lo scosse. << Rispondimi! >>.
<< Fa male... >> mormorò Jake. << Il cuore, gli organi, i muscoli... >>.
Zack rimase a guardare il compagno finché non capì. Poi si voltò verso Aric. << Come hai fatto? >>.
<< Fatto cosa? >> domandò Lana, terrorizzata.
Il suo sguardo grigio percorse il profilo tremante di Jake. << Lo sta cambiando >>.
<< Come?! >> esclamarono le due ragazze e Aric scoppiò in una risata fragorosa.
Jake urlò e si raggomitolò su stesso, Karie ricordò delle parole, che venivano da ricordi di un anno prima. Parole di Joseph.

<< Non avete sentito niente. Eravate addormentati. Anche perché non è un bello spettacolo dopo che viene iniettato >>”


<< Sta tornando come prima >> sussurrò.
Zack annuì.
<< Come diavolo hai fatto? >>.
Sotto i loro occhi quelli di Aric divennero gialli... come i demoni.
Si pararono davanti al ragazzo sofferente. Impugnarono armi e Lana uscì dalla modalità umana per passare a quella di demone.
<< Quando passi molto tempo con i demoni acquisisci un sacco di cose! Ho eseguito il rito che mi permette di essere come loro mantenendo la mia umanità! Non è fantastico? >>.
Lana impallidì. << Tu sei pazzo! Anche il primo alchimista lo aveva vietato. Presto non riuscirai più a controllarti! >>.
<< Chi lo dice? >> controbatté, sicuro di sé. << Guarda cosa ho fatto a lui! >>.
Guardarono Jake, sembrava scosso da crisi epilettiche e sudato.
<< Ho fatto in modo che il siero dentro il suo corpo venisse annullato. Circola nel sangue in continuazione e in questo modo tornerete perfettamente normali >>.
<< Se davvero ci riesci allora perché fai uccidere i protettori?! >> domandò secco Zack.
<< Piacere personale >>.
Un urlo distrasse gli altri. Sembrava non avere più sangue dentro di sé da quanto era smorto. Respirava a fatica e si contorse su stesso come se avesse un terribile mal di pancia e quella distrazione fu fatale per Karie e Zack. Aric arrivò alle spalle della ragazza e la toccò alla schiena, sentì come se dell'acqua ghiacciata le scorresse sulla schiena finché non si accasciò sul pavimento. Zack se ne accorse troppo tardi e finì anche lui come gli altri due. A Lana non restò che guardare le sofferenze dei tre. Aveva l'intenzione di attaccare Aric, ma lui si mise a distanza con un salto impressionante che la lasciò a bocca aperta. Era davvero agile quanto un demone.
<< Addio ragazzi >>.
Un'ora dopo, tra urli di dolore e aspetto orribile, i tre riacquistarono il colore originario e sbatterono gli occhi, sembravano uscire da una trance. Si toccarono e stavano perfettamente bene. Karie si fissò le mani, aspettandosi qualcosa ma non successe niente così come Jake. Zack era in profonda concentrazione, anche lui senza risultati. Lana abbracciò il fidanzato, sollevata di vederlo almeno in salute.
Una leggera luce li distrasse e Sebastian con Melinda apparve davanti ai loro occhi. Li guardarono per bene e notarono le facce stranite.
<< State bene? >>.
Scossero la testa.
<< Che è successo? >>.
Fu Zack a rispondere: << Non siamo più dei protettori >>.

Il luogo dove li portò non era certamente la base. Sembrava una vecchia villa d'epoca. Notarono alle pareti foto di una famiglia felice. Con un'unica bambina, bellissima, e due genitori sorridenti. La riconobbero: era proprio Melinda.
<< Melinda... è casa tua? >> domandò Lana.
Lei sembrò a disagio. << Sì >>.
<< Accidenti... >> commentò Zack, guardandosi attorno.
<< Un momento... >> mormorò Karie, fissando la donna nella foto. Sgranò gli occhi e guardò Melinda. << Tua madre è Johanne Carter? >>.
<< Già >>.
<< E chi è? >> chiese Jake, totalmente a digiuno sul mondo della moda.
Lana lo guardò come se scherzasse. << È la modella più pagata del mondo! >>.
<< Accipicchia >> mormorarono i due ragazzi.
Li introdusse dentro una stanza e Joseph e Marie erano seduti su un divano a trafficare con delle scartoffie. Erano sollevati: almeno i due stavano bene.
Alzarono lo sguardo al loro passaggio e sospirarono. Erano felici anche loro di vederli, a prima vista, interi.
<< C'è un problema >> disse subito Sebastian, appena mise piede dentro la stanza. << Aric riesce a inibire il siero dentro il sangue. I tre qui sono... normali >>.
Sbarrarono gli occhi, bocca semi aperta.
<< È impossibile >> sussurrò Marie. << Il siero iniettato circola nel sangue e poi i principi si legano al DNA >>.
<< Aquanto sembra Aric ci è riuscito. Ha eseguito il rito proibito >> disse Lana.
I quattro non seppero cosa dire, lo shock era troppo grande.
<< Cos'ha di tanto proibito questo rito? >> domandò Karie, confusa.
<< Perché rinunci alla tua anima >> le rispose Sebastian. << I demoni non hanno anima, tranne i mezzosangue >>.
Zack si innoridì. << Si è venduto l'anima? >>.
<< Sì >> confermò Marie. << In poche parole umano ma senza la sua anima >>.
<< Ecco com'è riuscito a distruggere il siero dentro i tre >> sospirò Joseph, passandosi una mano tra i capelli rossi.
Jake se la prese con il muro e saltellò per il dolore, stringendo le nocche nella mano sana.
<< Attento. Adesso ti fai male >> si raccomandò Melinda. << Vi ha tolto i poteri, la resistenza fisica, l'agilità >>. Scosse la testa. << Vi ha reso umani al cento per cento >>.
Karie si asciugò le lacrime sulle guance e il suo fidanzato le sedette accanto sul divano, Jake calciò una sedia e Lana cercò di farlo calmare.
<< Non possiamo iniettarci di nuovo il siero? >> suggerì Zack.
<< Aric ha distrutto le basi e le dosi di siero >> rispose Sebastian. << Non c'è ne più >>.
<< Ci deve essere una soluzione! >> strillò Jake, alterandosi.
Karie si rese conto che non aveva idea di cosa fosse composto quel siero. << Con cosa lo fate questo siero? >>.
<< Con il sangue di Sebastian >> le rispose Joseph e lo guardarono come se fosse matto. << Sì, so che può sembrare strano ma il sangue di un demone mischiato a qualche altra sostanza chimica accuratamente scelta, vi dona le capacità fisiche e i poteri per combattere >>.
Marie s'illuminò. << Sei ci procuriamo i componenti chimici e prendiamo abbastanza sangue da Sebastian, entro quattro ore potranno tornare come prima >>.
Una speranza nacque dentro i tre ex protettori.
<< Aric non è stupido >> intervenne Melinda. << Avrà fatto in modo che i tre composti chimici siano introvabili >>.
La speranza morì rapidamente. Lana divenne pensierosa, si sedette sul divano e si frugò nelle tasche. Estrasse il suo borsellino e da lì una chiave. Ricordava ancora quando sua madre gliela aveva data, anche se era piccolissima. I demoni hanno una memoria straordinaria, anche se quella dei mezzi demoni molto meno. Però era un ricordo prezioso e non lo aveva mai cancellato...

Elisabeth Johns era seduta su una sedia a dondolo, leggendo un libro. Ogni tanto guardava la piccola Lana ai suoi piedi che giocava con un orsacchiotto, di circa quattro anni. Bellissima, come i demoni del resto, come sua madre. La donna guardò fuori dalla finestra per osservare il figlio maggiore, otto anni, che giocava a pallone con degli amichetti nel parco della villa. Poi tornò a guardare la figlia: lei era diversa da Terrence, l'aveva sempre saputo e non meritava quel destino. La piccola la guardò con i suoi grandi occhi neri e le sorrise. La donna si incantò, con un velo di tristezza: sospettava che non avrebbe mai visto crescere quella bimba.
La prese tra le braccia e la strinse a sé, dolcemente.
<< Lana >> chiamò.
La bambina la guardò, giocherellando con una ciocca di capelli della mamma e fissandola nei suoi occhi azzurri. << Sì, mamma? >>.
<< Se io nascondo una cosa in camera, tu te lo ricorderesti? >>.
Inclinò appena la testa. << Cos'è? >>.
<< Una chiave >> rispose la madre, passandole una mano tra i capelli fini. << Però non devi dirlo a nessuno. La metterò dentro una busta bianca e poi la nasconderò sotto le assi del pavimento di camera tua. Voglio che quando sarai abbastanza grande tu la custodisca >>.
<< Cosa apre? >>.
<< Una porta. Quella chiusa nel sotterraneo della villa. Quella che dici sempre è piena di fantasmi >>.
I piccoli demoni sono più intelligenti degli altri bambini quindi Lana capì al volo. << Promesso mamma >>.
Elisabeth sorrise. << Sarà il nostro segreto. Ricorda questa frase: aprila solo se l'anima non esiste più >>.
<< Aprila solo se l'anima non esiste più >> ripeté diligentemente, come una scolaretta.
<< Brava >> si complimentò la madre. << Ti voglio bene, Lana >>.
<< Anch'io mamma. Resteremo sempre insieme? >>.
Non osò distruggere i sogni della sua bambina. << Certo tesoro. Per sempre >>.

Guardò quella piccola busta, che racchiudeva la famosa chiave. Non l'aveva mai aperta.
<< Cos'è? >> le chiese Jake.
<< Mia madre me l'ha data più di tredici anni fa >> rispose Lana, persa nel ricordo. << Mi ha detto: aprila solo se l'anima non esiste più >>.
<< Tua madre non era una veggente >> disse Karie.
<< Però sapeva che un giorno mi sarebbe servita. Apre una porta dei sotteranei di casa mia >>.
<< Cosa pensi di trovarci? >> chiese Marie, senza capire.
<< Lì c'è la soluzione ai nostri problemi, ne sono certa >> rispose determinata.
<< Allora andiamoci >> esclamò Zack. << Cosa abbiamo da perdere ormai? >>.
Sebastian e Melinda non erano molto sicuri e neanche Marie e Joseph. Ma non potevano temporeggiare a lungo perchè il tempo stringeva e i protettori morivano. I demoni devastavano il mondo ed era il momento di agire. Se Elisabeth Johns sapeva come fare e quella soluzione era sepolta in un sotterraneo di una villa, tanto valeva tentare.
<< Va bene >> accettò Sebastian.
<< Ci sto >> risposero all'uniscono Joseph e Marie.
<< Non andrete soli. Casa di Lana sarà piena di demoni e voi siete senza poteri e capacità. Verremo anche noi >> spiegò Melinda, cominciando a preparare lo zaino.
La pallida speranza era diventata più luminosa. Per quanto anche Elisabeth fosse un demone, aveva capito che non era quello che voleva per sua figlia. Si era decisa a preservare qualcosa che potesse aiutarla in futuro ed ora di vedere cosa aveva tenuto in serbo per lei.
Avevano paura, sopratutto ora che erano senza poteri però non avevano scelta, non potevano piangersi addosso. Aric era diventato più pericoloso che mai e non potevano attendere a lungo.
Possibile che stesse tutto finendo?






   
 
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