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Autore: Dully    30/01/2010    1 recensioni
Questa FF si basa su un personaggio appena citato nei libri di HP.Hestia Jones, membro dell'Ordine della Fenice.Qui ripercorreremo il suo passato, la sua famiglia, la scuola, gli amici e i primi amori. Ma anche il pericolo che incombe, minaccioso sulla sua vita.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa, Tassorosso
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La biografia -non autorizzata- di Hestia Jones.

Capitolo Venti.

 

Distruzione, da Hestia a Uragano Jonner.

 

 

 

 

Respirare. Inspirare. Rilassare i muscoli. Chiudere la mente.

Respirare. Inspirare. Concentrarsi su un oggetto. Prepararsi.

Respirare Inspirare. Ascoltare ogni suono. Sentire il suono.

Hestia poteva sentire il cristallino suono dell'acqua del Lago Nero, il vociare dei Tassorosso poco lontani dalle cucine, gli schiamazzi dei ragazzi del Club dei Duellanti, il sordo rumore di un pentolone che bolliva.

Poteva sentire tutto questo mentre era rinchiusa in una piccola stanza dei sotterranei, adiacente allo studio privato del professor Piton. Smise di respirare e chiuse gli occi.

La sua mente viaggiò, mostrandole l'immenso giardino del castello, fino ad infilarsi negli angoli più scuri della Foresta Proibita.

Un dolore sordo la scosse quando vide un centauro fermarsi e fissare un punto non precisato della Foresta.

Aprì gli occhi, si ritrovò stesa a terra, sul pavimento freddo e duro dei sotterranei.

-La prossima volta devi metterci meno tempo, Jones!- gridò il professor Piton, guardandola con aria cattiva. Hestia si mise seduta sulle sue malferme ginocchie. La testa le girava facendola quasi vomitare.

Il professore s'inginocchiò accanto a lei, le porse un bicchiere con una fumosa pozione. La ragazza bevve il liquido e rabbrividì quando avvertì un insolito calore sprigionarsi nel suo petto.

Mormorò un "grazie" sottovoce e se ne andò.

Tutte le sue energie svanirono appena vide il divano della sua casa.

Gettò la borsa e il mantello per terra e si distese sul morbido divano.

Stava per assopirsi, finchè non fu destata da una carezza ai capelli.

-Alex...?- balbettò lei alzandosi.

-Come stai?-il ragazzo si sedette accanto a lei, cingendola in un amorevole abbraccio.

-Bene, ho solo sonno.-

-Come vanno le lezioni?- chiese lui.

-Male, non riesco a controllarmi, faccio troppa fatica, ogni mio sforzo mi costa tanto. Credo che crollerò a breve.- Alexander la strinse più forte.

-Non ci devi pensare,domani ti riposi e facciamo qualche compito e se vuoi ti aiuto in qualche esercizio. Odio vederti andare in giro,da sola,per la Foresta Proibita.-

Hestia alzò il volto per baciarlo lentamente sulle labbra sorridenti del ragazzo.

Rimasero seduti ad ascoltare il respiro lento dell'altro fino a quando un sonoro colpo di cucù non li avvertì dell'inizio di un nuovo giorno.

-Hestia?-

-Sì?- la ragazza aprì gli occhi assonnata.

-Ti amo.-

 

____________________________________________

 

 

Il sibilìo metallico del bolide la riscosse dai suoi pensieri e con estrema ferocia ruotò completamente la scopa per colpire la palla con la sua pesante mazza di ferro. Il colpo fu talmente forte, che ad Hestia tremarono le braccia,

Il bolide partì schizzando verso il cercatore dei Serpeverde che fu scaraventato giù dalla scopa,verso la folla della sua casa.

-Uragano Jonner ha appena fatto fuori il quinto giocatore di questa stagione...La sua leggera tendenza omicida sta mettendo in difficoltà tutti quanti....- Mike Umson ignorò l'occhiataccia della professoressa Sprite.

Il boccino fu catturato poco dopo da Owen che con una virata spettacolare raggiunse la piccola palla d'ora prima di Ken Mustrong.

La squadra giallo-nera planò verso il campo, abbracciandosi felici, del tutto ignari delle bacchette appena sfoderate dalle Serpi.

Hestia sorrise a Owen battendogli un cinque, ma proprio nel momento in cui stava toccando le mani dell'amico, una scarica elettrica la pervase. La sua vista si annebbiò e la sua mente le regalò una immagine precise di ciò che stava per succedere.

Con una semplice spinta fece volare il giovane Tasso a qualche decina di metri più in là, girandosi fu colpita in pieno da un'antica maledizione.

Il petto s'incrinò leggermente alla spinta dell'incantesimo. I suoi piedi si spostarono di qualche millimetro solcando il terreno erboso del campo sportivo.

La squadra di Serpeverde sgranò gli occhi.

-Davvero credevate che una semplice maledizione Oscura mi stendesse?- domandò Hestia rizzando la schiena e stringendo la mano destra che divenne un turbinio di scariche elettriche.

Orion Bulstrode avanzò di un passo cercando di ricolpirla, ma fu fermato dalla professoressa McGranitt che accorse trafelata.

-Ma che cosa sta succedendo?- gracchiò ansimante.

-Bulstrode e Wellington si divertono a lanciare maledizioni contro gli altri studenti!- denunciò Wilson ancora a terra.

La professoressa di Trasfigurazione, seguita dal Preside, fissarono le due Serpi che guardavo sbigottiti la lenta trasformazione della battitrice di Tassorosso.

Infatti la scarica elettrica che circondeva il polso destro si era estesa a tutte le due gambe, aggiungendo lingue di fuoco che avvolgevano il braccio destro.

Alla ragazza mancò il respiro quando si accorse che la sua energia stava esplodendo.

Con le gote arrossate e i muscoli irrigiditi, strinse i denti e cercò di concentrarsi.

Respirare. Inspirare. Rilassare i muscoli. Chiudere la mente.

Respirare. Inspirare. Concentrarsi su un oggetto. Prepararsi.

Respirare Inspirare. Stringere le aperture ed implodere.

Hestia chiuse violentemente gli occhi e morse le labbra. Trattenne il respiro e con uno sforzo che mai prima aveva fatto, cercò di reprimere quell'istinto primordiale che le era scattato.

Lentamente e con grosse difficoltà, sotto gli occhi sbalorditi dei docenti e studenti. Una intensa lingua di fuoco la coprì interamente per pochi secondi che apparvero eterni a molti.

Quando la barriera di fuoco scomparve, lasciando la ragazza ansimante e piena di fulliggine.

Hestia si alzò e fissò divertita la squadra avversaria.

Un sorrisino sarcastico le comparve sul volto.

-Ops, sono ancora viva.- ridacchiò ironica mentre molti trattenevano il fiato di fronte a quell'Uragano chiamato Jonner.

 

 

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Grazie a tt coloro che leggono qst ff.

 

979: in qst capitolo é uscito fuori l'enorme potere, autodistruttivo di Hestia. Sente meglio di noi, vede meglio ma ancora non riesce a controllare questa sua capacità...Nonostante sia seguita dai professori. Ho lasciato da parte la questione amorosa, che riprenderò nel prossimo capitolo, perché fra poco tempo, qualcosa cambierà la vita della ragazza, obbligandola a scegliere... U.U (fazzoletti in arrivooooo!) Porta pazienza! X qnt riguarda il desiderio...c'è e verrà presto...spento! Un bacione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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