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Autore: Ella_Sella_Lella    31/01/2010    2 recensioni
[...]“Charlie …” mormorò Rolf, in modo che solo il suo migliore amico potesse sentirlo, mentre guardava Luna strabiliato, come se quella fosse la cosa più bella che avesse mai visto, “Dimmi?” rispose tranquillo il ragazzo dai carmini capelli, usando lo stesso volume di voce dell’amico, Rolf strinse i suoi occhi verdi in due fessure, per mettere Luna a fuoco in ogni dettaglio,poi mormorò:“Questa ragazza …”, Charlie non lo lasciò finire, “Be è Luna Lovegood, la mia vicina di casa, nonché migliore amica di mia sorella …” si soffermò sul migliore amico che sembrava incantato, “È lei!” rivelò Rolf [...]
Attenzione: Sdolcinata Storia D'Amore( Peronalmente il genere che io non leggerei mai)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Harry Potter, Luna Lovegood, Rolf Scamandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luna Lovegood Citando le mie stesse parole riprese dalla cara K_97;
 Quando l'ispirazione viene accoglila.
Ho sentito il bisogno di scrivere uan storia basta sul mio personaggio Preferito.
Luna Lovegood.
E  sul suo caro - ed alquanto sconosciuto - martio Rolf Scamandro.
Kiss.
Ella_Sella_Lella
Luna Lovegood
1- L'Ospite (Parte prima)

Un Anno Dopo La Guerra.

 Ginevra Weasley guardava fuori dalla finestra con una certa curiosità, era già strana la presenza di suo fratello Charlie, ma l’idea che potesse venire un suo amico l’aveva messa in vero visibilio, come il resto di tutta la sua famiglia; Così mentre era attaccata alla finestra, notò una figura in lontananza, scendere dalle colline ed in procinto di avvicinarsi , si voltò infondo al corridoio dove vi era Hermione che era paonazza in volto, probabilmente aveva fatto un incursione in bagno beccandoci Ron, era diventato uno spasso guardare la vita di quei due dopo lo strano bacio durante la guerra,(Come sempre Hermione passa molto tempo a casa Weasley) ma ora non c’era tempo per farsi le solite quattro risate, “Pss ‘Mione! Credo sia arrivato!” esclamò Ginny con estrema esuberanza, chiamando la sua riccia amica, voltandosi di nuovo verso la finestra e lo sconosciuto che man mano si identificava; Hermione subito  corse alla finestra dalla sua amica.  

La figura ormai era ben distinta, era quella di un ragazzo alto, un accenno di muscoli, capelli biondo grano, gli occhi non erano ancora definiti, le ragazze guardarono l’abbigliamento, era semplice, una camicia bianca e dei pantaloni lunghi fino alle ginocchi e delle buffe bretelle. “Non sembra niente male!” mormorò Hermione, strizzando gli occhi per mettere meglio a fuoco, “Chi?” chiese gentilmente Harry comparendo alle loro spalle, mentre teneva la mano all’infante di un anno appena, Teddy Lupin, il suo figlioccio, “L’amico di mio fratello!” rispose Ginny, stampando un veloce bacio sulle labbra del fidanzato, istintivamente Hermione sorrise. Si sentirono dei passi dalle scale ed anche una chioma rossa scese dal piano di sopra, “Riunione senza di me? Dovrei sentirmi offeso!” disse scherzoso George, portandosi una mano al petto, ma nella sua voce c’era stato un tremolio, a quel singolare, a quel Me, dopo tanti anni abituato a dire Noi, aver perso il gemello gli era costato molto,  inclinò leggermente la testa dal lato dell’orecchio mancante, “Che succede?” domandò Lee, da metà scala, era bello che passasse così tanto tempo con lui, “Scendiamo e lo scopriamo!” tuonò dolce una voce dalla cima delle scale, Angelina, che evidentemente con Lee che bloccava il passaggio non poteva scendere, dopo la morte di Fred, lei passava molto tempo con George e da i Weasley. “Arriva l’amico di Charlie!” esclamò Ginny, lasciando un po’ di spazio alla finestra per i tre, “Tipo tutto d’un pezzo?” chiese con gli occhi luccicanti Lee, Angelina roteò gli occhi prevedendo già una probabile situazione, George passandosi una mano sui vermigli capelli rispose: “Non dopo che sarà uscito da questa casa!” ridacchiarono entrambi, ricevendo un buffetto dalla nera, evidentemente seccata.

“Possiamo informarci, su le azioni che state svolgendo?” domandò Percy, mano nella mano con Audry, una minuta ragazza mora, dopo aver voltato l’angolo ed aver trovato sei persone ed un bambino di un anno, appiattite su una finestra, “È giunto l’amico di Charlie!” esclamò Harry, dondolando lievemente Teddy, Percival Weasley ispirò profondamente, era stato contrario alla presenza di quel ragazzo da appena Charlie ne aveva annunciato l’arrivo, essendo l’unico oltre a Bill ad averlo conosciuto, questo poteva suggerire che era molto esuberante, ma nessun Weasley ci badò, “Sono Curiosa!” esclamò Audry, trascinando il ragazzo verso la finestra, George e Ginny sorrisero, ringraziando quella santa che sopportava ed addolciva Perce come meglio poteva. Entrambi si spicciarono alla finestra per osservare Audry curiosa, Percy seccato, era lì solo per far contenta la sua ragazza, Audry schiuse le labbra, segnale che aveva la sua sentenza, “Da qui si prospetta un tipo interessante, no Perce-Mio-Adorato?” mormorò Audry dolce, con quella sua tenera voce in falzetto, che scioglieva il più frigido dei Weasley, che inebetito rispose: “Si mia-Audry-Adorata!” secondo Ginny bastava quella ragazza perché Percy si rincretinisse e andasse contro ogni suo fermo principio; Fred ridacchiò.

“Rogozzi che fote?” chiese, irritando Ginny ed Hermione al massimo con quei suoi accenti sbagliati, ma ormai dovevano farci l’abitudine, Fleur Delacoure ormai Weasley, era divenuta di famiglia, specialmente dopo il matrimonio,  gli otto si voltarono, incontrando la ragazza per un quarto Veela e il suo maritino dai capelli cremisi, Fleur e Bill, che erano venuti da Villa Conchiglia, solamente per dare il benvenuto all’amico di Charlie, che Bill inspiegabilmente adorava, ma sul carattere ed il nome di costui non aveva voluto dire niente, come Charlie e Percy; “Arriva l’amico di Charlie!” rispose Hermione, guardando la sagoma ormai chiara in ogni dettaglio che si avvicinava al giardino, Bill sorrise e con la sua consorte si avvicinò senza avere il bisogno di attaccarsi alla finestra per guardarlo, come invece aveva fatto Fleur, “Pore un bel garçon!” disse, anzi sarebbe più corretto dire che notò Fleur, passandosi una mano sui capelli frumento, per poi rivolgere un sorriso al suo adorato maritino, dal volto sfregiato e i capelli cremisi, “Senza alcun dubbio … Ma è il carattere che ti conquista!” rispose scherzoso Bill, abbracciando per il ventre piatto la sua ragazza, anche Fleur portò una mano sul ventre massaggiandolo appena, nessuna delle persone lì presenti notò quel piccolo gesto, così presi dall’arrivo del misterioso tipo.

Sentirono una porta in quel piano aprirsi, quella del bagno. Hermione automaticamente portò le mani sugli ispidi capelli, cercando di dargli una rassetta, cercando di apparire più carina, Ginny alzò un sopraciglio, “Fatemi capire sono rimasto escluso solo io da questa cosa?” esclamò inviperita una voce alle loro spalle, riconobbero tutti quanti Ron e con quella frase, intendeva che qualunque cosa stavano facendo, l’idea di non averlo coinvolto lo snervava, come quella che Percy invece ne fosse partecipe, “No Ron manca anche Char …” stava rispondendo Hermione con un tono ironico, solo che rimase bloccata quando si voltò per guardarlo, divenne scarlatta in volto, già l’incontro nel bagno l’aveva imbarazzata e questo non aiutava, di fatti Ron si era presentato lì, bagnato, completamente nudo se non avvolto da un asciugamano bianco in vita, i vermigli capelli rossi zuppi ricadevano sul volto, Hermione non l’avrebbe mai ammesso ma era una visione paradisiaca, quando vedeva Ron a petto nudo lo paragonava sempre ad un Dio Greco nella sua mente ma che mai lo dicesse, Percy portò le mani sugli occhi della sua ragazza nel tentare di preservare la natura pudica, Angelina ridacchiò, ormai si era abituata a queste cose, stando sempre con George, Bill inclinò il capo nel cercare di impedire la vista a Fleur, che comunque neanche si era accorta di come si era presentato il ragazzo tante che non lo considerava, George si preoccupò per Angelina ma vedendola ridere, Lee non sapeva che fare, cercò Harry che guardava Hermione interdetta e rossa, mentre teneva serrata la mano di Teddy che fissava al quanto confuso Ron, alla fine Ginny sbottò, “Insomma Ronald Bilius Weasley! Un po’ di decenza!” tutti strabuzzarono gli occhi, non smettendo di fissarla, se non l’avessero vista, avrebbero giurato che quella che aveva fatto la predica non fosse stata la piccola Ginevra Weasley, ma l’apprensiva Molly Weasley o male che va sarebbe passata per un Hermione Granger troppo in ghingheri , invece no! Era stata Ginny. “Se non mi dite che fate mi tolgo anche l’asciugamano!” esclamò per tutta risposta Ron, intenzionato a sapere cosa stavano facendo tutti appiccicati alla finestra del corridoio, era insopportabile quando faceva il capriccioso; Hermione riacquistò il suo naturale pallore, o almeno ci provò le gote erano sempre bordeaux ma il resto del volto era ritornato del suo normale candore, cercando di sopraffare l’imbarazzo esclamò, con il suo solito tono d’isteria, che spiegabilmente prendeva quando parlava con il rosso, “Insomma Ron. Quanti anni hai? Stiamo solo osservando l’amico di tuo fratello! Adesso fila a vestirti e datti un contegno!” puntò il dito verso le scale, poi mormorò qualcosa come: “Mannaggia … Porco … Merlino … A Salazar … Cielo …” ed altre parole che sarebbero dovute essere offese, Ron ridacchiò, si voltò per andarsene ma mormorò qualcosa, che doveva essere fra se e se, ma che invece fu volontariamente pronunciato alto, “Prima in bagno non ti dava fastidio che non avessi niente a dosso!”  Hermione paonazza ed incapace di rispondere abbassò il capo, tutti alzarono gli occhi al soffitto fischiettando facendo finta di non aver sentito, “Pecchè?” chiese dolce Teddy che da qualche mese cominciava a mettere in piedi pensieri, “Niente piccolo!” rispose Harry, esasperato dai suoi amici. “Peccato … Non si vede più! Sarà davanti l’uscio di casa!” esclamò Ginny aprendo la finestra(Che si era rimasta chiusa, si erano spiaccicati contro il vetro) e sporgendosi, evitando di cadere ma ormai il ragazzo non si poteva vedere più, mannaggia a quel burlone, egocentrico e capriccioso di suo fratello.

Poi ecco il rumore. Un chiaro e gioioso … DinDon.


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