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Autore: Lim Poia    31/01/2010    9 recensioni
Dalla decima one-shot:
[...]Se c'è una cosa su cui non cambierò mai idea è che le donne fanno paura.
Ed è una paura che ti perseguita per tutta la vita, che non ti abbandona dopo gli otto -e va bene- i dieci anni come quella che provi per l'uomo nero, no.
Dura per sempre e ti spinge a fare cose che se solo avessi un po' più di coraggio, sicuramente non faresti.[...]
{James Sirius Potter e le donne}
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze sull'orlo di una crisi di nervi;


8.

Ernie mi aveva assicurato che non sarebbe stato difficile. Mi aveva dato la sua parola ed io ci avevo creduto.
Notare il tempo al passato.
Avevo creduto.
Ora non è più così.
Ora che lui è qui davanti a me in cerca di spiegazioni, quel briciolo di audacia è sparito. Completamente ed irreversibilmente sparito.
Bella fregatura, no?
Ma cosa ci si può aspettare da una tassorosso se non questo?
"Hannah, tutto bene?"
"Ehm, s-si. St-sto bene. Be-bene, si." Farfuglio, incapace di fare altro.
"Sicura? Sei tutta rossa, sembri accaldata. Certa di non avere la febbre?"
Chiudo un istante gli occhi e scuoto il capo. "Sto bene, davvero." Ripeto questa volta senza balbettare.
Sto migliorando, non c'è che dire.
Mi osserva dubbioso per qualche attimo, indeciso se credermi o meno.
"Okay," Sospira alla fine, ancora piuttosto scettico. "ma se stai male, dimmelo. Posso sempre prepararti un infuso di erbe, sai con queste cose ci so fare."
Ridacchia appena producendo un suono strano, simile ad un grugnito.
Un dolce grugnito.
Sorrido perdendomi nei suoi occhi.
I suoi capelli sembrano così lucenti, verrebbe voglia di toccarli.
E la sua bocca? Labbra sottili e rosee che si muovono, sembra quasi che scandiscano il mio nome. "Hannah? Hannah?"
Un momento, mi sta chiamando.
Mi sta veramente chiamando.
"Uhm?"
"Ho qualcosa tra i capelli?" Domanda a disagio.
Merlino, si è accorto che glieli stavo fissando. Povera me.
"No." Ribatto veloce. "Non hai niente, assolutamente niente."
"Ah. E perchè la tua mano è... E' qui."
La mia mano è qui, qui dove?
Oh Santa Tosca. Oh Santa Tosca. OH SANTA TOSCA.
La mia mano è...
I suoi capelli sono...
Io...
Io ho la mano tra i suoi capelli.
La mia mano è finita tra i suoi capelli, ma come diavolo è possibile?
Era vicino a me un secondo fa, proprio qui al mio fianco, come sempre, attaccata al mio braccio, legato a sua volta al mio corpo, guidato dalla mia testa che evidentemente ha smesso di dare ordini sensati ai miei arti.
Ed ora cosa faccio?
"Sai, Neville, forse hai ragione tu. Non mi sento poi così bene. Penso di avere la febbre, si."




Non è passato un mese.
Sono trascorsi esattamente 8 giorni. *gioite con me*
Questa flashfic non era programmata, è nata da sola in 40 minuti circa. Relativamente poco, no?
Spero che siano stati 40 minuti della mia vita spesi bene. ;D
Se così non fosse... E' tutta colpa di Hannah Abbott. ù.ù

E come sempre ringrazio le 6 splendide ragazze che incuranti del pericolo, continuano a recensire, ovvero:
MyBlindedEyes, ElseW, musicmylife, TonksTonks, Lilin, confettina e hele.
Grazie anche a chi ha inserito questa raccolta tra le preferite e/o le seguite.
Mi auguro ti ritrovarvi tutte al prossimo capitolo, e perchè no, anche più numerose. *incrocia le dita*
Uh, quasi dimenticavo, se avete idee da propormi, suggerimenti ed altro, non fate complimenti, neh!
Okay, ho davvero finito.
Buona Serata.
Olly. <3

  
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