Esiste la vita dopo la morte?
(parte 4)
Deidara e Naruto
fanno ritorno a
Konoha, appena in tempo per scoprire che dietro all’attacco
non c’è altri che
Doreia, cugino di Deidara.
0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o0o
Non sapeva
più quante volte oramai
aveva rivisto la scena, a rallantatore. Aveva di già perso
la speranza di
riuscire a spostare la mole immobile della volpe, quando, essa stessa
si
sollevò, grazie a chi vi era sotto. Naruto, seppur con
fatica, teneva sollevato
il corpo della demone. Spostatosi da sotto la stessa, la
adagiò a terra; la contemplò
e, quando la sua voce gli entrò nella testa,
sobbalzò.
Kyu: non fidarti di Sakura, piccolo Naruto! Mi ha
attaccata alle spalle e,
per di più, voleva ucciderti quando, per pura fortuna, sono
passata io davanti
alla sua tecnica. Fortunatamente non sto morendo ma, non credo di
riuscire
molto presto ad alzarmi. Se potrò, però,
riceverai il mio aiuto.
Nar: non ti preoccupare amica mia, riposati; a lei ci
penso io!
Tornato alla
realtà, ciò che successe
lasciò Deidara alquanto sorpreso.
Avvolto da una
sfera di chakra blu
scuro, Naruto, stava cambiando aspetto. Quando lo scudo si dissolse,
era di
molto cambiato, benchè la voce fosse ancora la stessa. I
capelli, allungatisi
di un poco, incorniciavano un viso rabbioso. Gli occhi, viola,
brillavano di
famelica soddisfazione. Il corpo, alzatosi e irrobustitosi di non
molto, era
racchiuso da nove code agitate, dal pelo biondo. Ultimo dettaglio che
notò
Deidara, fu la presenza di un piccolo rombo al centro della fronte. La
divisa
del Ninja si era modellata dulla pelle del ragazzo, tanto da sembrare
un
secondo strato di epidermide.
Nar: che cosa
cazzo hai fatto?!?
La voce bassa,
pacata, nascondeva
una rabbia tale da ammutolire persino Doreia e i combattenti
circostanti.
Nar: credi di
sfuggirmi adesso?
La minaccia nel
tono del ragazzo
fu, come per un condannato a morte, la visione del caricamento dei
fucili, alle
sue spalle.
Dei: Naruto,
calmati! Kyuubi non è
morta, non ti de-
Nar: Deidara,
per favore, non
parlare! So io cosa devo fare! Pensa a tuo cugino, io devo sbrigare una
faccenda!-
e si volse verso il viso trasfigurato dalla paura della ragazza.
Deidara, dal
canto suo, rimase
basito alle parole del ragazzo. mai si sarebbe aspettato una tale
reazione al
KO della demone. Quando lo stesso Naruto pronunciò la
formula di una tecnica di
mutazione, rimase alquanto sbalordito dal risultato.
Nar: TECNICA DEL
PATTO CON L’ARIA!
Il rombo sulla
fronte si allargò,
ricomprendo tutto il corpo del biondo.
Una serie interminabile di Kanji si stamparono a fuoco
sopra la pelle
del ragazzo. il viso si allungò, assomigliando al muso di un
lupo enorme. Le
fameliche fauci del Naruto-animale si riempirono di denti bianchi e
accuminati,
taglienti come le lame di un rasoio. Gli occhi rimasero viola,
cambiando però
di forma alla pupilla, affilata come quella dei felini. Il corpo ora,
posizionato su 4 zampe, si stava allungando, fino a raggiungere le
dimensioni
di un leone. Ben presto, sul dorso dell’animale, spuntarono 2
paia di ali, nere
come il resto della pelliccia dell’animale a differenza del
fatto che, le loro
membrane erano viola/indaco. Le nove code si ridussero a 7, ognuna di
un colore
diverso. Una blu scuro rappresentava l’elemento acqua, una
azzurra
rappresentava l’elemento aria, una gialla rappresentava
l’elemento fulmine, una
marrone rappresentava l’elemento terra, una rossa
rappresentava l’elemento
fuoco, una bianca rappresentava l’elemento luce e, una nera,
rappresentava
l’elemento oscurità. Una folta criniera biondo oro
si allungò dietro la nuca
della bestia, arrivando sino alle spalle.
Dei: o mio Dio!
Dor:
è diverso dai tuoi soliti Uke,
cuginetto!
Dei: lo puoi ben
dire!
Di rimado alla
trasformazione di
Naruto, Sakura, componendo dei sigilli, urlò:
Sak: TECNICA DEL
PATTO CON LA
TERRA!
Anche lei si
posiziono a 4 sampe e,
fu presto sostituita dalla forma fremente di una pantera dallo strano
colore
rosa acceso.
Ruggendosi, i
due animali si
scontrarono, lasciando intendere da subito l’esito della
battaglia; infatti
Naruto combatteva per vendetta, per uccidere; Sakura, bhè,
lei combatteva per
sopravvivere, non per fare del male perché, anche se avesse
voluto, non sarebbe
comunque riuscita a sfiorare neppure con un dito il biondo che, ora, le
lanciava una sfera di chakra infuocato, mescolato a quello oscuro,
riproducendo
così un fuoco molto simile alle fiamme
dell’Amaterasu, a detta di Deidara, che
le aveva viste all’opera.
Nar:
è questo quello che ti meriti!
Per Tsunade- e la graffiò alle braccia, infatti non
riuscì più a mantenere la
tecnica, Sakura- per kyuubi- e la graffiò al viso- e,
questo, è per me e
Deidara!
Tornato normale,
dopo aver formato
un rasengan, lo piantò nel petto della ragazza, uccidendola
all’istante.
Voltandosi verso Deidara, lo guardò, con sguardo implorante
e, sorpassandolo,
fissò Doreia che, tremante, stava già varcando le
porte del villaggio.
Nar: SE VUOI
TORNARE, IL MIO AMICO
LEONE TI ASPETTA!
Dor: tranquillo,
non
c’è bisogno
che tu
me lo
presenti! – e
sparì dalla visuale.
Dei: Naruto?
Il ragazzo era a
terra,
rannicchiato su se stesso, scosso da qualche singhiozzo. Non ci mise
molto
Deidara ad andare dal suo amato, per consolarlo. Lo
abbracciò, facendogli
percepire tutta la sua comprensione e la sua vicinanza, incurante di
tutte
quelle persone che, assiepatesi attorno a loro, potevano scorgere le
lacrime
che gli bagnavano il volto.
Nar: tu non capisci! Io
l’ho uccisa! Io, che
volevo diventare il protettore e rappresentante di questo villaggio, ho
ucciso
un suo componente!
La
voce tremante del ragazzo risuonava
soffocata, attraverso la sua spalla.
Dei: mia piccola
volpacchiotta, non hai ucciso
perché avevi voglia di farlo ma, perché dovevi
proteggere le persone a te care!
Non avevi altra scelta!
Nar: ma-
Dei: non
c’è un ma, Naruto! Hai
fatto ciò che dovei; certo, è vero, non
bisognerebbe mai uccidere ma, tu l’hai
fatto per necessità! Cosa dovrebbe dire Hidan se ti vedesse?
“ma bravo,
continua così e dovrò sacrificarti a Jashin
perché sono geloso!” ma va!
Nar: ahahah, non
me la sarei mai
aspettata una perla di saggezza così da te!
Dei: le mie
perle di saggezza non
sono niente a confronto del mio fascino da bello e dannato!
Kyu: da bello e
spostato, vorrai
dire!
Dei: il bello
c’è sempre però ma,
ehi vecchia volpe!
Naruto le corse
incontro,
abbracciando, anche se con fatica, il muso della volpe. Mentre ancora
erano immersi
nelle loro coccole, un leggero colpo di tosse li riportò
alla realtà.
Shi: ehm,
Naruto, i consiglieri
vorrebbero parlarti ma, vorrebbero discutere anche con
Deidara e Kyuubi-sama.
Nar: certo!
Arriviamo subito!
Soccorsa
Kyuubi e fatta rimpicciolire, si
avviarono nella direzione del palazzo degli Hokage. La volpe apriva la
fila e, Naruto
e Deidara, tenendosi per mano, la seguivano, sorridenti come mai,
ignari di
chi, dalla boscaglia, li osservava ghignando maligno.