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Autore: foglietta no yoko    01/02/2010    0 recensioni
Il vento porta qualcosa ovunque. Questo portava rabbia, rossa rabbia ribollente. In ogni angolo delle 5 grandi regioni ninja una grande agitazione imperversava. Un avvenimento catastrofico aveva appena messo in ginocchio il continente. Il 6° Hokage se ne era appena andato. Scomparendo aveva lasciato amante e figlia.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esiste la vita dopo la morte? (parte 4)

Deidara e Naruto fanno ritorno a Konoha, appena in tempo per scoprire che dietro all’attacco non c’è altri che Doreia, cugino di Deidara.

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Non sapeva più quante volte oramai aveva rivisto la scena, a rallantatore. Aveva di già perso la speranza di riuscire a spostare la mole immobile della volpe, quando, essa stessa si sollevò, grazie a chi vi era sotto. Naruto, seppur con fatica, teneva sollevato il corpo della demone. Spostatosi da sotto la stessa, la adagiò a terra; la contemplò e, quando la sua voce gli entrò nella testa, sobbalzò.

Kyu: non fidarti di Sakura, piccolo Naruto! Mi ha attaccata alle spalle e, per di più, voleva ucciderti quando, per pura fortuna, sono passata io davanti alla sua tecnica. Fortunatamente non sto morendo ma, non credo di riuscire molto presto ad alzarmi. Se potrò, però, riceverai il mio aiuto.

Nar: non ti preoccupare amica mia, riposati; a lei ci penso io!

Tornato alla realtà, ciò che successe lasciò Deidara alquanto sorpreso.

Avvolto da una sfera di chakra blu scuro, Naruto, stava cambiando aspetto. Quando lo scudo si dissolse, era di molto cambiato, benchè la voce fosse ancora la stessa. I capelli, allungatisi di un poco, incorniciavano un viso rabbioso. Gli occhi, viola, brillavano di famelica soddisfazione. Il corpo, alzatosi e irrobustitosi di non molto, era racchiuso da nove code agitate, dal pelo biondo. Ultimo dettaglio che notò Deidara, fu la presenza di un piccolo rombo al centro della fronte. La divisa del Ninja si era modellata dulla pelle del ragazzo, tanto da sembrare un secondo strato di epidermide.

Nar: che cosa cazzo hai fatto?!?

La voce bassa, pacata, nascondeva una rabbia tale da ammutolire persino Doreia e i combattenti circostanti.

Nar: credi di sfuggirmi adesso?

La minaccia nel tono del ragazzo fu, come per un condannato a morte, la visione del caricamento dei fucili, alle sue spalle.

Dei: Naruto, calmati! Kyuubi non è morta, non ti de-

Nar: Deidara, per favore, non parlare! So io cosa devo fare! Pensa a tuo cugino, io devo sbrigare una faccenda!- e si volse verso il viso trasfigurato dalla paura della ragazza.

Deidara, dal canto suo, rimase basito alle parole del ragazzo. mai si sarebbe aspettato una tale reazione al KO della demone. Quando lo stesso Naruto pronunciò la formula di una tecnica di mutazione, rimase alquanto sbalordito dal risultato.

Nar: TECNICA DEL PATTO CON L’ARIA!

Il rombo sulla fronte si allargò, ricomprendo tutto il corpo del biondo.  Una serie interminabile di Kanji si stamparono a fuoco sopra la pelle del ragazzo. il viso si allungò, assomigliando al muso di un lupo enorme. Le fameliche fauci del Naruto-animale si riempirono di denti bianchi e accuminati, taglienti come le lame di un rasoio. Gli occhi rimasero viola, cambiando però di forma alla pupilla, affilata come quella dei felini. Il corpo ora, posizionato su 4 zampe, si stava allungando, fino a raggiungere le dimensioni di un leone. Ben presto, sul dorso dell’animale, spuntarono 2 paia di ali, nere come il resto della pelliccia dell’animale a differenza del fatto che, le loro membrane erano viola/indaco. Le nove code si ridussero a 7, ognuna di un colore diverso. Una blu scuro rappresentava l’elemento acqua, una azzurra rappresentava l’elemento aria, una gialla rappresentava l’elemento fulmine, una marrone rappresentava l’elemento terra, una rossa rappresentava l’elemento fuoco, una bianca rappresentava l’elemento luce e, una nera, rappresentava l’elemento oscurità. Una folta criniera biondo oro si allungò dietro la nuca della bestia, arrivando sino alle spalle.

Dei: o mio Dio!

Dor: è diverso dai tuoi soliti Uke, cuginetto!

Dei: lo puoi ben dire!

Di rimado alla trasformazione di Naruto, Sakura, componendo dei sigilli, urlò:

Sak: TECNICA DEL PATTO CON LA TERRA!

Anche lei si posiziono a 4 sampe e, fu presto sostituita dalla forma fremente di una pantera dallo strano colore rosa acceso.

Ruggendosi, i due animali si scontrarono, lasciando intendere da subito l’esito della battaglia; infatti Naruto combatteva per vendetta, per uccidere; Sakura, bhè, lei combatteva per sopravvivere, non per fare del male perché, anche se avesse voluto, non sarebbe comunque riuscita a sfiorare neppure con un dito il biondo che, ora, le lanciava una sfera di chakra infuocato, mescolato a quello oscuro, riproducendo così un fuoco molto simile alle fiamme dell’Amaterasu, a detta di Deidara, che le aveva viste all’opera.

Nar: è questo quello che ti meriti! Per Tsunade- e la graffiò alle braccia, infatti non riuscì più a mantenere la tecnica, Sakura- per kyuubi- e la graffiò al viso- e, questo, è per me e Deidara!

Tornato normale, dopo aver formato un rasengan, lo piantò nel petto della ragazza, uccidendola all’istante. Voltandosi verso Deidara, lo guardò, con sguardo implorante e, sorpassandolo, fissò Doreia che, tremante, stava già varcando le porte del villaggio.

Nar: SE VUOI TORNARE, IL MIO AMICO LEONE TI ASPETTA!

Dor: tranquillo, non c’è bisogno che tu me lo presenti! – e sparì dalla visuale.

Dei: Naruto?

Il ragazzo era a terra, rannicchiato su se stesso, scosso da qualche singhiozzo. Non ci mise molto Deidara ad andare dal suo amato, per consolarlo. Lo abbracciò, facendogli percepire tutta la sua comprensione e la sua vicinanza, incurante di tutte quelle persone che, assiepatesi attorno a loro, potevano scorgere le lacrime che gli bagnavano il volto.

Nar:  tu non capisci! Io l’ho uccisa! Io, che volevo diventare il protettore e rappresentante di questo villaggio, ho ucciso un suo componente!

 La voce tremante del ragazzo risuonava soffocata, attraverso la sua spalla.

Dei:   mia piccola volpacchiotta, non hai ucciso perché avevi voglia di farlo ma, perché dovevi proteggere le persone a te care! Non avevi altra scelta!

Nar: ma-

Dei: non c’è un ma, Naruto! Hai fatto ciò che dovei; certo, è vero, non bisognerebbe mai uccidere ma, tu l’hai fatto per necessità! Cosa dovrebbe dire Hidan se ti vedesse? “ma bravo, continua così e dovrò sacrificarti a Jashin perché sono geloso!” ma va!

Nar: ahahah, non me la sarei mai aspettata una perla di saggezza così da te!

Dei: le mie perle di saggezza non sono niente a confronto del mio fascino da bello e dannato!

Kyu: da bello e spostato, vorrai dire!

Dei: il bello c’è sempre però ma, ehi vecchia volpe!

Naruto le corse incontro, abbracciando, anche se con fatica, il muso della volpe. Mentre ancora erano immersi nelle loro coccole, un leggero colpo di tosse li riportò alla realtà.

Shi: ehm, Naruto, i consiglieri vorrebbero parlarti ma, vorrebbero discutere anche con             Deidara e Kyuubi-sama.

Nar: certo! Arriviamo subito!

 Soccorsa Kyuubi e fatta rimpicciolire, si avviarono nella direzione del palazzo degli Hokage. La volpe apriva la fila e, Naruto e Deidara, tenendosi per mano, la seguivano, sorridenti come mai, ignari di chi, dalla boscaglia, li osservava ghignando maligno.

  
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