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Autore: Darkristal    01/02/2010    0 recensioni
Capelli riccioli biondi. Labbra rosse, occhi verdi e una spruzzata lieve di lentiggini sulle guance.un vestitino bianco panna con balze ricamate a rose, una bambola che aveva vita e si divertiva a.. "I miei sensi erano così aviluppati in quel profumo di rose che nulla potevo avvertire se non la carezza dei suo lunghi capelli sul seno..e quelle calde e morbide labbra che mi sfioravano il collo. La sua fredda presa mentre il scintillare di due canini si intravide nel buio..un improvviso dolore e poi fu solo tenebra".
Genere: Drammatico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dovetti attendere ben due settimane prima che mi lasciassero nuovamente uscire di casa, assicurandosi che i lupi fossero ormai morti o lontani da questi luoghi.la tristezza in quelle settimane aveva fatto da padrone, Jean infatti non era mai potuto venire da me, ogni sera mia madre o Suor Adelaide restavan nella mia stanza ad assicurarsi che facessi sogni tranquilli, a prendersi cura delle mie ferite, eppure, per quanto entrambe mi controllassero, ogni mattina affianco al cuscino, vi era un fiore diverso e dai dolci profumi, lo stesso fu questa mattina, un profumo dolce mi accolse al risveglio e in seguito rossi petali vellutati a formare un fiore grande quanto la mia mano, lo presi con delicatezza per portarmelo al viso ed assaporarne meglio il profumo. I caldi raggi del sole che mi sfioravano la pelle entrando dalla finestra, mentre il fine velo del letto a baldacchino ne smorzava leggermente il chiarore.. mi portai a sedere, sporgendomi infine in avani per poggiar con delicatezza il rosso fiore sul comodino,vicino alla candela ormai al proprio termine..il velo del baldacchino che mi sfiorava la pelle nuda mentre scivolavo fuori dal tepore delle coperte..la mattina era giunta questa volta con un quieto canto nel cuore..passi lievi quelli che mossi verso i pesanti tendaggi delle finestre..un unico gesto deciso nell'aprirle, mentre il sole inondava con brutale forza la stanza..scacciando le tenebre nei più reconditi angoli dell'anima..aprii infine le finestre, respirando a pieni polmoni l'aria mattutina, mentre i raggi del sole si soffermavano ad accarezzare la mia chiara pelle...un passero solitario, che tra i rami del rampicante a me vicino cantava allegramente, chiamando..cercando..la sua compagna..ma chissà se mai sarebbe riuscito a trovarla..lo osservai curiosa..lui che poteva stare insieme agli altri aveva deciso una vita sola..libera dalle decisioni altrui...sorrisi mentre si sistemava le piume di un piacevole azzurro e di un brillante nero, saltellando su u n altro rametto, i vispi occhietti che guardavano attorno mentre ripeteva il suo allegro richiamo, e poi voleva via, con un battito d'ali, lasciando solo il ricordo di quel piacevole incontro..mi ritrovai involontariamente a sorridere mentre rientravo nelle mie stanze, lasciando le finestre aperte, così che il calore entrasse nella stanza..mi avvicinai al bacile di acqua immergendovi le mani a coppa, e poi portarla al viso, brividi che mi percorrevano la schiena mentre fredde gocce scivolavano lungo il collo per poi morire nella stoffa della camicia da notte..sospirai per quel breve piacere mentre la stanchezza che ancor sussurrava all'orecchio si dileguava..mi svestii, avvicinandomi allo specchio per poter scrutare il riflesso del mio corpo magro dalla pelle chiara, il seno piena..le gambe lunghe...non potevo di certo biasimare chi mi voleva in sposa..ma il tutto era rovinato da uno scuro livido all'altezza del costato sinistro e una candida fasciatura al braccio destro..scossi la testa, ornata da un indomabile chioma ribelle e confusa di capelli..quelle bestie bolevano banchettare con me e per poco non avevan portato a termine il loro intento..sollevai una mano cercando inutilmente di passarla tra i capelli, incontrando però la resistenza dei nodi..abbattuta rinunciai a sistemarli in tal modo e presa la spazzola iniziai con paziente cura a districare una ciocca dopo l'altra, per lasciarla infine libera di scivolarmi lungo la schiena nuda solleticandola..ora forse voi penserete che sia pazza..eppure ogni mattina vi perdevo tempo per renderli setosi e lischi...infondo all'animo mi piaceva quando gli uomini posavano famelici lo sguardo su di me..bramosi di ciò che mai avrebbero avuto..poggiai la spazzola sul mobile osservando un ultima volta il mio riflesso prima di andar ad indossare uno dei miei abituali abiti, semplice, per poter passarer la giornata in casa, senza l'impiccio di alcuno scoosciuto a cui dover apparir come perfetta dama istruita..sistemai comunque per bene il vestito, infilai un paio di comode scarpe e uscii dalla mia stanza, lasciando che il sole se ne prendesse cura in mia assenza..appena oltre la porta mi osservai attorno, un allegro vociare, basso e appena udibile, proveniva dal corridoio...sicuramente la mia famiglia stava facendo colazione...chiusi la porta e con passo attento mi avvicinai, cercando di non far troppo rumore ed evitar in tal modo di attirar inutilmente l'attenzione su di me..la voce di luis e Xana che discutevano mi riscaldò il cuore...mia madre non mi aveva permesso di vederli nei giorni precedenti..per paura che il mio stato psichico peggiorasse e che in tal caso le mie ferite peggiorassero e mi portassero via da loro..ma non era così..avevo desiderato di poterli vedere..sentire..e finalmente ora non mi potevano costringer a rimaner rinchiusa nelle mie stanze, ormai troppo strette..
  
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