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Autore: Dully    02/02/2010    1 recensioni
Questa FF si basa su un personaggio appena citato nei libri di HP.Hestia Jones, membro dell'Ordine della Fenice.Qui ripercorreremo il suo passato, la sua famiglia, la scuola, gli amici e i primi amori. Ma anche il pericolo che incombe, minaccioso sulla sua vita.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa, Tassorosso
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La biografia -non autorizzata- di Hestia Jones.

Capitolo Ventuno.

 

Un Passo d'Amore.

 

 

Marius Jones fissò con stanchezza i figli.

Axel era diventato un vero uomo, con un leggero accenno di barba, i capelli biondi arruffati e gli occhi chiari di sua madre. Aveva recentemente comprato una proprietà a qualche chilometro da loro, dove ad agosto si sarebbe sposato con una bellissima ragazza di Serpeverde. Di fianco a lui era seduta Hersilia che pasticciava il cibo con la forchetta d'argento e l'aria annoiata. I capelli biondi erano raccolti in una coda elaborata, il corpo magro fasciato in un abito invernale celeste, una bambolina, la versione giovane di sua moglie.

Infine, in fondo al tavolo c'era la figlia di mezzo, Hestia.

I capelli scuri e gli occhi castani stonavano in quel mare di biondo e castano chiaro. Leggeva una rivista Babbana ed ignorava il piatto fumante di fronte a lei. Si era messa un paio di jeans scuri e una t-shirt gialla,nonostante la temperatura fosse scesa quella sera sotto lo zero.

-Allora...Hestia...come va a Hogwarts?- gli chiese il padre facendo voltare tutte le teste verso la ragazza che ripiegò la rivista e la lasciò sul tavolo.

-Bene.-

Marius Jones trasse un lungo respiro. - Ho sentito dalla mamma che...esci con un ragazzo.-

-Sì.-

-Questo ragazzo...é...un Nato Babbano,vero?-

Le dita di Hestia tremarono convulsamente. -Sì- sibilò.

Hersilia sorrise e mormorò lentamente -Mezzosangue- ignorando il loro tacito accordo di completa indifferenza stretto poco dopo l'estate.

Un boato scosse la sala da pranzo. Axel guardò stupito il suo piatto scivolare insieme agli altri verso il cratere creato dal pugno di Hestia. La tovaglia di seta aveva preso fuoco, Hersilia era scappata sconvolta,seguita dal padre che con la bacchetta cercava di mettere ordine.

La ragazza morse il labbro e con estrema lentezza si alzò dalla sedia. Infilòò il braccio destro che andava a fuoco in un secchio pieno di ghiaccio sostituendolo alla bottiglia di vino elfico.

Il viso contorto dalla concentrazione si rilassò gradualmente, la ragazza estrasse il braccio coperto illeso e si asciugò con la tavaglia.

-Ripetilo un'altra volta, Hersilia e farai una brutta fine.- giocherellò con un coltello affilato e dopo averlo fatto volteggiare sulla sua mano ancora bagnata, lo lanciò verso la sorella.

Il coltello s'incastrò a qualche centimetro dalla ragazzina,lasciando nell'aria una scia rossa.

Hestia sorrise.

-La prossima volta colpirò il tuo vuoto cervellino.-

Axel aggrottò la fronte sorpreso dalla potenza e dal cambiamento di Hestia. Fino a poco tempo fa era una ragazzina dolce e simpatica, ora incuteva timore, provocava e rispondeva con toni accesi e violenti, soprattutto con la piccola Hersilia.

-Hestia...finiresti ad Azkaban, con i Dissennatori.- disse lui timoroso.

-E allora? Loro non mi fanno alcun effetto... Sono immune a molte creature oscure...- lasciò in sospeso la frase e se ne andò via camminando fino all'ampio soggiorno dove vi era un grande camino, prese una manciata di metropolvere e con voce sicura gridò, " Lerrington's House, Zabinski Road" e fu risucchiata da grandi lingue verdi.

________________________

Alexander Lerrington stava comodamente seduto in soggiorno a guardare la televisione, godendosi quel raro attimo di pace, in quella casa eccitata e rumorosa per le feste natalizie.

I suoi genitori e sua sorella erano andati a fare spese nel vicino centro commerciale,intendeva ritornare dopo cena. Era strano per lui tornare a casa, dopo mesi trascorsi in un mondo completamente diverso, dove vi erano altre regole, altri valori e principi.

Doveva molto a suo zio, mago anche lui e primo in assoluto nell'albero geneaologico dei Lerrington, che lo aveva preso sotto la sua ala protettiva,introducendolo con le sue conoscenze in quel mondo nascosto agli occhi dei più.

Si stupì non poco quando notò che il camino si stava preparando ad accogliere un ospite. Lo usava solamente per le vacanze invernali.

La sua bocca spalancò quando vide Hestia Jones,la sua ragazza sbucare dal camino.

-Hestia!- le venne incontro sorpreso e l'abbracciò sollevandola da terra. -E' successo qualcosa di grave?-

La ragazza scosse la testa e si alzò in punta di piedi per baciarlo. Un bacio lento e dolce.

Si staccò lentamente dalle sue calde labbra e con voce tremolante gli raccontò dell'episodio appena concluso a casa sua.

Il ragazzo la fece sedere sul divano,cingendola e accarezzando i suoi capelli scuri per farla rilassare.

-Se non avessi te e le ragazze non riuscirei a controllarmi a casa mia.- mormorò Hestia alzando lo sguardo e sorridendogli.

-Se non avessi te muorirei di freddo.- disse lui, baciandole l'orecchio.

-E perché?-

-Perché sei il mio raggio di sole.- sussurrò lui con voce roca.

Hestia rispose con un bacio. Un bacio che pretendeva ossigeno. Un bacio che si era trasformato in una rovente danza. Le sue calde braccia circondarono la sua nuca,avvicinandolo a sé,con una brama che mai prima aveva sentito.

Alexander infilò le sue mani sotto la maglietta,per accarezzare la schiena di lei, non riuscì a respirare quando Hestia si tolse la maglietta, rimanendo in reggiseno.

-Alex...io...sono pronta.- mormorò lei avvampando. Il ragazzo non rispose e la prese per mano,correndo per le scale. Chiuse con un botto la porta della sua spaziosa camera.

-Ne...ne sei sicura?-

Hestia annuì e riprese a baciarlo con ardore,togliendogli la larga maglia di lana. Si spogliarono, baciandosi con passione crescente. Alexander la spinse sul letto,lasciando scorrere le sue mani lungo il corpo della ragazza. Mentre lei chiuse gli occhi,rilassandosi completamente. Le loro labbra si cercarono e si chiusero in un bacio possessivo, entrambi consci di quello che stava per succedere, agitati ed emozionati nello stesso momento.

Hestia inarcò la schiena e aprì leggermente le gambe, dandogli accesso alla sua parte più intima. Alexander scese su di lei, lasciandole una scia di baci sul giovane petto, Hestia lo tirò su di lei, affondando le sue mani sui capelli castani.

-Se...dovessi farti male...ti prego,fermami.- mormorò lui con voce rotta dal piacere.

Hestia avvicinò le loro due fronti e gli sorrise. - Ti amo.-rispose lei, baciandolo.

Le mani del ragazzo scivolarono lungo il corpo,soffermandosi sulle cosce che allargò con gentilezza. Lentamente e con un leggero rossore, Alex si unì a lei, stringendola con forza.

Hestia si morse le labbra. Il dolore era arrivato improvvisamente, ma altrettanto in fretta se n'era andato,lasciandola nel bel mezzo di una valanga di emozioni.

Le loro labbra erano saldamente uniti come i loro colpi finché tempo dopo, arrivarono al piacere e rimasero immobili, ansanti e confusi.

-Hestia...-disse lui stringendola di più a sé,infilando il suo viso sul suo collo. -Davvero, ti amo da morire...-

__________________________

Ragazzuoli...sto morendo d'imbarazzo.... T__T

spero...sia decente....!!

979: sono contentissima nel sapere che qst ff,è la tua preferita...devo dire che scrivere scene "da rosso" é sempre...difficile,almeno x me...Hestia ha fatto questo passo con una persona che ama e sinceramente preferisco sia stato Alex il suo primo vero ragazzo che Ken...Un bacione alla prossima volta..

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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