Capitolo1:Rapimento
Non ho mai pensato che la mia vita potesse essere così orribile come in quel momento.
Io, Hermione Granger, ero stata catturata come una pivella da uno scagnozzo del signore oscuro.
E' in questi momenti che penso a tutti gli anni passati a dimostrare che potevo farcela, potevo essere forte, nonostante fossi una mezzosangue.
Ebbene, tutti questi anni mi scivolarono addosso in un secondo, portandomi la consapevolezza che di li a poco mi avrebbero inferto una morte tanto lenta quanto dolorosa.
Il mangiamorte che avevo di fronte ora, in quella stanzetta buia e tetra, era tanto alto da torreggiare nella stanza
e mentre camminava verso di me, sembrava talmente leggero che cretti che, se punto con un ago, petesse scoppiare come un palloncino.
a quel punto si fermò a circa tre passi dalla sediae parlò:"Vedo che ti sei ripresa..."
Quella voce! L'avevo sentita un sacco di volte quando mi trovavo a scuola; e il suo possessore era colui per il quale avev passato tutti quei sette sacrosanti anni a cercare in ogni modo di essere sempre migliore, LA migliore, per dimostrare a tutti quanti che i mezzosangue potevano essere altrettanto, se non più, potenti dei purosangue come amava definirsi la figura di quel verme che non meritava neanche di appartenere alla razza umana:"Quale onore... Malfoy." e li' risi, risi rivesrsandogli addosso tutto l'odio di cui ero capace, realizzando tra me e me che no, non poteva andare peggio: Draco Lucius Malfoy sarebbe stato il suo carnefice!!!
Quello parve un po' sorpreso, ma subito si tolse il cappuccio del mantello mettendo in bella mostra il suo immancabile ed insostituibile ghigno:"Sempre perspicace... è Granger?"
"Bhe se tu mi slegassi lo sarei ancora di più sai? Ma siccome penso che almeno una piccola parte del tuo cervello sia ancora funzionante non credo che lo farai, anche perchè se non mi hai ancora uccisa vuol dire che vi servo viva... Non è così?"
"Come ho detto prima il tuo acume non ti smentisce mai Mezzosangue... comunque si, ci, anzi mi, servi viva."
"E per cosa Furetto?"
"Ti basti sapere che sei impegnata con il Signore Oscuro domani sera... Nel frattempo se prometti di fare la brava ti slegherò e potrai fare come se fossi a casa tua... Tanto comunque non potrai mai scappare."
"Bene Malfoy, ma non illuderti! Per quanto mi riguarda questo posto non sarà mai CASA MIA e a maggior ragione se ci sei TU dentro!!!"
Avevo detto che non poteva andare peggio? Beh quando pensi che il peggio del peggio esista solo sul piano logico o, quantomeno, faccia parte delle parole considerate astratte, eecco che ti sorprende non solo per la sua reale esistenza, ma anche per le conseguenze ontologiche che mette in moto.
Non solo ero stata rapita dagli sgherri, nientepopodimeno di: Draco Malfoy, ma il giorno seguente sarei stata condotta da Lord Voldemort in persona!!!
Mi vennero subito in mente i miei migliori amici... Cosa avrebbero pensato Harry e Ronald non trovandomi più a casa, di sicuro sarebbero venuti a cercarmi ma, molto probabilmente non avrebbero potuto impedire l'incontro "clue" della serata tra me e il Signore Oscuro. L'incubo anche dei suoi seguaci più fedeli, lui è ciò che  più simile ci possa essere a terrore; a volte mi vine da pensare che sia un dissennatore, ma di sicuro non è potente quanto prima giacchè Harry ha gia distrutto tre Horcrux.
Intanto Malfoy mi fissava intensamente indugiando sul mio volto:"Mezzosangue, sai che quando pensi arricci il naso?"
"Cosa? Intanto invece di perderti in chiacchiere, stupido furetto slegami!!!"
"Sai una cosa? penso che non ti slegherò fin quando non lo chiederai gentilmente e non mi avrai chiesto scusa!"
"Preferisco restare qui legata piuttosto che chiederti scusa Malfoy! E comunque saresti tu a dovermi chiedere scusa per avermi creato questo ENORME e CATASTROFICO, per non dire ORRIBILE, DISAGIO!!!"
"Allora puoi anche restare li Granger... I Malfoy non chiedono mai scusa, soprattutto ai sudici mezzosangue come te!"
Ecco. L'aveva fatto ancora. Ancora una volta mi aveva ferita, come se essere nata da quelle due splendide personequali sono i miei genitori fosse una colpa, solo perchè privi di poteri magici.
Era in questi momenti che in me scattava un meccanismo che mi permetteva di superare ogni ostacolo. Ogni volta che non riuscivo in qualcosa ricordavo le sue parole, cattive parole senz'altro, che perforavano la mia mente facendomi rodere dall'odio.
Ed era proprio dall'odio che trovavo questa forza, ma tristemente mi rendevo conto che era sbagliato.
Tutto quello che avevo fatto nella mia vita era sbagliato poichè proveniva da questa forza che ottenebra la mia mente rendendomi schiava e in quel momento capii anche un'altra cosa: ne avevo paura, era totalmente innaturale, ma non lo avrei ammesso nemmeno sotto tortura!
Nel mentre il mio aguzzino si avvicinava alla porta allontanandosi sempre più da me, dai  miei occhi, che in quel momento trattenevano a stento le lacrime.
Fortunatamente, lesto si avvicinò alla porta e con movimenti aggraziati uscì dalla stanza chiudendola con vari incantesimi, come se potessi, in qualche assurda maniera, riuscire a disinnescrli tanto ero legata e priva di bacchetta.
Ero sola ora in quella stanza completamente buia, stanca e provata da tutto quello che era accaduto in quel giorno; così scivolai in un lento ed ipnotico sonno senza sogni poco dopo che una lacrima solcasse la mia guancia.