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Autore: CrescendollS    04/02/2010    0 recensioni
dal terzo capitolo:"Salve Zabini... sei venuto a fare compagnia al tuo compare?" "si mi diletto in sua compagnia quando ha qualcosa di cui parlarmi" "e scommetto che la notizia del giorno sarebbe il mio arrivo, o meglio, il mio rapimento attuato da quel mentecatto vero?" "in realtà stavamo discutendo del prossimo arrivo di Daphne e Pansy che,tra l'altro festeggeremo con un banchetto; sei troppo presuntuosa ed egocentrica Granger!" pairing: Harmione/Draco, Harry/Pansy, Daphne/Ron e Blaise/Ginny
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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dfgh
Ciao a tutti!!! innanzi tutto vorrei ringraziare Flopi per la recensione e poi spero che il cpaitolo precedente vi sia piaciuto!!! però vi prego... recensite in tanti!!!                        Lala_Nihal

Cap. 2: Lei e mia Madre.

Finalmente l'avevo trovata! Dopo un lungo mese di ricerche, in buona parte usato per non farmi scoprire da Potter lo Sfregiato e Lenticchia altrimenti sarebbe stata la fine, l'avevo catturata! Finalmente avrei riavuto mia madre, scambiandola con la mezzosangue, come se quest'ultima fosse merce, tanto la vita di mia madre valeva molto di più della sua.
Era li, addormentata come un sasso.
Lei, Hermione Jane granger, in quei pochi istanti in cui l'aveva vista, le aveva parlato, era diventata un chiodo fissi nei suoi pensieri così andai a prepararle qualcosa da mangiare.
Tuttavia poco prima che concludessi l'operazione, che in teoria non sarebbe toccata neanche a me, ecco che il mio amico Blaise si smaterializzo dritto dritto dietro di me, giusto per farmi prendere un colpo.
Non lo vedevo da tre mesi e ora che finalmente era qui potevo almeno parlare con qualcuno che non fosse la Granger o il mio gufo Oskan, ma il vero problema era che non sapevo che cosa mi stava accadendo.
"Chi non muore si rivede è? Ti fai un goccino?" dissi.
"Sempre che chi si rivede non muoia dopo averti visto mio caro hai una cera bruttissima! Comunque si grazie ho proprio bisogno di quel buon Firewisky d'annata che hai nella dispensa"
"Sempre a fare i complimenti mi raccomando... Comunque veniamo alle cose serie... Ce l'ho Blaise, l'ho catturata srtamattina!!!"
"E dov'è?"
"In camera... Domani sera devo portarla al cospetto del signore oscuro"
"Cosa? Ma sei impazzito? Vuoi ritrovarti l'intero corpo degli Auror alle calcagna? Non gli potevi rapire un'altra ragazza? Odio le violenze contro le donne...Mpf"
"No Blaise, mi è stato imposto e poi sò che è quella giusta.
Il pugnale che il Signore Oscuro mi ha dato non ha funzionato in nessuna parte del suo corpo e ciò significa che l'unico suo punto debole è il pezzo di pelle sul cuore.
Sai il Signore Oscuro crede cecamente nelle profezie soprattutto quelle che lo riguardano!"
"Uffa però qui il tornaconto ce l'ha solo lui! Beh sai anche tu che la cosa non mi affascina affatto, trattandosi di povere ragazze indifese; neanche per potere ucciderei una donna! Ma rispetto la tua scelta, hai il mio appoggio e la mia comprensione."
"Il fatto è che, se anche non lo volessi fare, lui ha in pugno mia madre! Mi ricatta e tu sai meglio di me quanto io tenga a mia madre! E' l'unica persona oltre te che mi abbia mai voluto bene... Non posso permettere che le accada qualcosa!"
No. Non potevo permettere tutto ciò!
Io amavo mia madre e l'avrei salvata a costo di scambiarla con la mezzosangue.
"Puoi dormire qui Blaise, non mi disturbi. Buonanotte"
L'avevo liquidato. Quella sera non mi sentivo in vena neanche di dormire per il nervosismo; così andai a portare quello che avevo preparato alla Granger.
Entrai nella stanza con il vassoio in mano, probabilmente quello sarebbe stato uno degli ultimi pasti della sua vita.
Un po' alla volta mi avvicinai per guardarla meglio; c'era qualcosa che mi attirava in quella figura minuta.
Era cambiata dai tempi di Hogwarts: i capelli, non più boccolosi e castani, erano lisci e bruni, il viso non era più paffutello, ma scavato, in modo tale che gli zigomi risaltassero sull'ovale del viso.
Se prima non era propriamente magra, ora, come avevo potuto constatare durante la prova con il pugnale, possedeva un fisico atletico e slanciato.
L' unica cosa che non era cambiata era il suo caratteraccio, forte, sicuro che la faceva sembrare burbera ma, la mia capacità di osservazione mi ha fatto capire da subito che in realtà era solo un metodo per difendersi.
La verità è che la invidiavo a morte.
Lei era cresciuta felice con i suoi genitori, aveva un padre premuroso che le voleva bene, non come il mio che picchiava me e la mia povera madre, la quale sembrava sempre più simile a lei che, seduta su quella sedia, aveva i suoi stessi occhi.
Gli stessi magnetici occhi dorati che in quella ragazza vedevo sempre colmi di odio nei miei confronti; così mi ritrovai a immaginarli felici, innamorati ma anche tristi o annoiati.
La sua espressività, infatti, stava proprio negli occhi, quegli occhi d'oro puro, puro come lei, che di sicuro non sarebbe stata capace di fare del male ad una mosca, che non avrebbe mai minacciato una persona di uccidere un familiare se non avesse obbedito ai suoi ordini.
Ecco la realtà. Lei e mia madre sono entrambe vittime di un fato più grande di loro.
Per quella ragazza, che giaceva sulla sedia davanti a me, era stato anche più difficile poichè mezzosangue; lei, la persona a cui avevo donato nient'altro che il mio odio per sette lunghi anni.
L'unica che invece di cadere ai miei piedi come l'intera popolazione femminile della scuola mi aveva tirato un pugno.
A quel punto compresi che non l'avrei lasciata morire, perchè è unica e le cose uniche non vanno eliminate ma preservate e per farlo avevo già in mente un piano, ma servivano rinforzi.
Così la slegai,la presi in braccio senza svegliarla e la portai nella mia stanza adagiandola sul letto.
Mi richiusi la porta alle spalle lasciandola dormire un sonno agitato e andai da Blaise che leggeva.
"Chiama i rinforzi ho un piano."
"Oh speravo lo avresti detto amico!" Detto questo mi sorrise rimettendosi in mantelloe si smaterializzò, lasciandomi a preparare le cose per il piano, a calcolare tutto nei minimi dettagli poichè uno sbaglio avrebbe compromesso la vita di due persone che volevo tutt'altro che morte, anche se una di loro probabilmente mi odiava.
E, avendo per la testa la Granger mi addormentai su una delle poltrone della mia camera guardandola dormire.
  
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