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Autore: LoryFoxie    03/02/2010    0 recensioni
Era una un ballo come molti altri, a casa Sweetheart. Un ballo come molti altri che si tenevano periodicamente nella ricca Rehal, la nostra cittadina.
Con la scusa di passare un pò di tempo in compagnia, lontani dalla monotonia di tutti i giorni, i nobili di tutta la città si riurono per mettere in mostra i gioielli di famiglia e decretare chi se la passasse meglio.
Tutti, tranne io. Io odiavo i balli d'alta società. Odiavo vedere tutte queste persone false che ci sorridevano davanti e poi pianificavano la nostra rovina alle spalle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sussultammo entrambi, staccandoci e fissandolo con gli occhi sbarrati. Nella sala cadde il silenzio. Papà! protestai. Mia madre venne da me e mi trascinò via.
Credevamo di esserci liberati di voi Blackblood una volta per tutte! Ma siete peggio dei funghi! continuò mio padre. Thomas abbozzò ad un sorriso.
Non ho fatto nulla di male signore, non credo di meritare la punizione che hanno subito i miei antenati. Affermò pacato fissandolo senza paura. Mio padre divenne prima giallo, poi verde, poi rosa, e poi rosso...stava per esplodere.
TU hai lo stesso sangue dei tuoi antenati cani che ti scorre nelle vene! sibilò prima di sputare a pochi metri da lui. Thomas alzò un sopracciglio, e le mani in segno di resa. Come preferite, volevo solo cercare di rimediare all'offesa arrecatavi dai miei antenati. Ma forse, dovreste chiedervi chi di noi si stia comportando da cane in questo momento. disse sorridendo.
Tutti i presenti sussultarono indignati. Due uomini vennero e lo presero per le braccia. Thomas si dimenò ed aggiustò la giacca. Faccio da solo, grazie. disse dirigendosi alla porta ed uscendo.
Mia madre finalmente ebbe la meglio e mi condusse in camera. Poco dopo ci raggiunse papà. Come hai potuto? Blackblood dannazione! urlò irato. Non negai di esserne a conoscenza.
Lo fissai fredda Non ci vedo niente di male. Ora nessuno vorrà sposarti! Penseranno che sei una poco di buono! si intromise mamma. Se basta così poco a far calare la loro stima nei miei confronti, non so che farmene del matrimonio. ribattei tranquilla.
Papà divenne rosso, e mi preoccupai seriamente. Tu. Non uscirai mai più da questa stanza, se non nel giorno delle tue nozze!! urlò uscendo e sbattendo la porta.
Mia madre mi fissò indignata, come se stesse parlando ad una serva. Vedi che hai combinato? Immagino che tu ne sia orgogliosa... complimenti. disse ironica uscendo a sua volta.
Iniziai a piangere. Sciolsi i capelli, misi una camicia da notte e la vestaglia. Riposi i gioielli nel cassetto. Non avevo mai litigato così duramente con i miei, eppure sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato e probabilmente se fossi tornata indietro, avrei rifatto tutto.
Aprì la finestra, ed uscì nel balcone sedendomi su di esso e guardando il giardino. Chissà come sta Thomas adesso. Ha solo cercato di riparare al danno commesso dai suoi antenati e si è visto insultare e sbattere fuori come se fosse stato lui stesso un assassino.... Ma in che mondo vivo? Vorrei poter scavalcare questo dannato balcone e fuggire....
Mi asciugai le lacrime con le mani e rimasi in silenzio a fissare il tramonto.
Perchè mi importava tanto di Thomas? Perchè mi ero sentita, in un certo senso, libera fra le sue braccia? Perchè non avevo semplicemente finto di non sapere chi fosse ed evitare così una scenata e quella punizione così terribile? Esisteva davvero il colpo di fulmine?
Mi sono innamorata di Thomas così facilmente? Ma non lo rivedrò mai più, questo è sicuro... e poi lui non prova nulla per me. Come potrebbe? Ci conoscevamo da appena un'ora...
L'amore è davvero un mistero...

In quel preciso istante un luccichio fra gli arbusti attirò la mia attenzione. Scrutai meglio e vidi una persona con un mantello nero. Il cappuccio copriva il volto e non riuscì a riconoscerlo.
Mi alzai e lo guardai avvicinarsi furtivo al palazzo. Chi era? Non sapevo se avere paura oppure no...
Ora era sotto il balcone. Mi sporsi e lo guardai. Chi va là? chiesi in un sussurro.
Lui alzò la testa, e mi mostrò il viso. Thomas! pensai sorpresa mentre l'osservavo arrampicarsi grazie alle profonde crepe nel muro. Poco dopo fu in piedi accanto a me e mi prese le mani baciandole. Che ci fai qui? chiesi sorpresa fissandolo.
Beh ci siamo lasciati in un modo alquanto brusco non credi? Volevo solo salutarti.. mi disse sorridendo. Alzai un sopracciglio E tu rischieresti di essere catturato e processato solo per salutarmi? chiesi scettica mentre lui rideva. Si. confermò serio.
Tu sei diversa, non mi hai trattato male. Tu sei forse l'unica persona in tutta Rehal a fidarsi abbastanza di me da permettermi di arrampicarmi fino alla tua camera, senza urlare per ricevere aiuto. Io arrossì.
Era vero, avrei potuto urlare e chiedere aiuto. Ma perchè avrei dovuto farlo? Sorrisi. E' rischioso per te Thoams, torna a casa... scordati di Rehal. gli dissi seria stringendo le sue mani. Lui scosse la testa deciso.
Ho intenzione di prendere Rehal con la forza. mi confessò. Io sbiancai ma lui strinse le mie mani. No non fraintendermi Loren! Non ho assolutamente intenzione di fare del male ad una mosca, nemmeno se ci attaccheranno. Mi limiterò ad occupare la sede del consiglio per il tempo necessario affinchè la condanna su tutta la mia famiglia non verrà rimossa. Non mi interessa nemmeno prendere il potere, voglio solo poter essere trattato da pari.
I suoi occhi brillarono, ed abbassò lo sguardo. Liberai una mano dalla sua presa e la posai sulla sua guancia. Credo che sarà proprio l'unico modo... dissi poco dopo sorridendogli.
Ma promettimi che starai attento, d'accordo? gli chiesi preoccupata. Thomas tornò a guardarmi, serio. C'è un altro motivo per cui sono qui, ma sono sicuro che mi manderai a quel paese e del resto avrai tutte le buone ragioni per farlo..
Mi lasciò e si sedette sul balcone di pietra, sospirando. Lo guardai confusa. Dal primo momento che ti ho vista, per me si è come formato un legame... io... credo di amarti. Non so come sia potuto accadere così velocemente, ma tu sei diversa dalle altre ragazze... e comunque non è solo per quello. Sei dolce, timida e sincera..
Non fai caso a quello che 'tutti dicono' ma ti affidi solo al tuo cuore....
si alzò nuovamente e mi fissò.
Io ero sempre più stupita. Mi ama! Mi ama! pensai felice.
Loren, io... tu... ecco... quando riuscirò a farmi togliere questo fardello, vorrai sposarmi? mi chiese serio. Portai le mani alla bocca, per la sorpresa, e lo fissai a lungo domandandomi se mi stesse prendendo in giro. Mi prese una mano e si inginocchiò. Purtroppo non ho un anello con me... ma... Loren Sweetheart, vuoi tu concedermi l'onore di sposarmi? Ti prego, se mi ami... ti basta dire SI, ed il restò verrà da sè. Sarà tutto assolutamente perfetto, te lo prometto.
Il mio cuore iniziò a battere veloce, a ritmo del suo. I miei occhi si riempirono di lacrime di felicità e caddi in ginocchio accanto a lui, buttandogli le braccia al collo. Si, si! sussurrai felice.
Lui mi abbracciò e poi si allontanò un pò per guardarmi negli occhi. Non sai quanto questo mi renda felice! poi mi baciò.
Di nuovo, la sensazione di conoscerlo da una vita si impadronì di me, e ricambiai il bacio con passione. Quasi come se non riuscissi più a controllare il mio corpo. Non che volessi farlo, ma era strano. Un bacio, un altro, ed un altro... all'alba mi ritrovai nuda sotto le coperte abbracciata a Thomas.
Questo sarà un nostro segreto te lo giuro, e poi ti sposerò, quindi non c'è nulla da temere... mi disse Thomas, quasi come se volesse scusarsi. Io risi e gli diedi un bacio Va bene così, ma ora devi andare... fra poco sarà più facile che qualcuno ti veda.. mi alzai e mi rivestì, mentre lui faceva altrettanto.
Andammo nel balcone dove mi diede un ultimo bacio.
Cercherò di fare in fretta, ma dovrò radunare abbastanza uomini da tener testa a quattro casate. Per fortuna non siamo in periodo di guerra e quindi ognuno ha pochi scagnozzi.... ma mi servirà un pò di tempo. Mi disse tenendomi per mano. Annuì e sorrisi. Ti aspetterò anche tutta la vita se necessario. dissi convinta. Non ce ne sarà bisogno...
Detto questo scese usando le stesse crepe sul muro che aveva usato quando era salito. Lo vidi allontanarsi nella foresta, e sapevo che una parte del mio cuore era andato con lui.
Chiamai una serva e feci cambiare le lenzuola, spiegandole che il periodo mestruale era iniziato prima del dovuto, lei si bevve la bugia e tutto proseguì come se nulla fosse mai accaduto. Passarono due mesi, e le mie speranze di rivedere Thomas stavano sparendo.
   
 
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