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Autore: sbrilluccica    04/02/2010    4 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Edward ha lasciato Bella.Lei dopo un iniziale periodo di depressione è riuscita ad andare avanti ed ora insegna lettere in un liceo di seattle e cosa più importante ha un fidanzato.Proprio quando quest'ultimo si inginocchia davanti a lei,a molti km di distanza una visione inaspettata farà risvegliare dallo stato di coma il nostro bel vampiro..."Aliceeeeee questo matrimonio non s'ha da fare"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per  rosa62: Mark non è destinato ad uscire di scena…ci sono dei debiti che vanno pagati e arriverà il momento che anche Bella dovrà pagare i suoi. Quello che ho scritto potrà sembrarti senza senso ma non posso sbilanciarmi ancora…A presto e grazie come sempre per il sostegno.

Per  alice06: Diciamo che Mark non si è eclissato del tutto…;) A presto e baci

Per  volpessa22: Effettivamente Mark fa tenerezza anche a noi ma ci serviva l’agnello sacrificale….:D Grazie per i complimenti e per il sostegno di sempre. A presto

Per  Twilighterina: Ma grazie…comunque l’unica di cui puoi essere sicura è proprio Bella ;)

Per  dafne891: si si, proprio una veggente…ma riusciremo a sorprenderti…hihihihihihi

Per  ila_cullen: ahahahaha…ma certo che Mark ti sta antipatico forte!!! Ma poverino fino ad ora non ha ancora fatto nulla…Baci a te

Per  francef80: grazie per i consigli.

Per  Eva17: Direi che il bello arriva tra un po’…c’è ancora qualcosa da risolvere..baci

Per  alexia__18: Ce ne fossero di uomini così…ma Mark è buono ma non stupido…;)

GRAZIE MILLE ANCHE A CHI HA AGGIUNTO LA STORIA ALLE PREFERITE E A CHI L’HA MESSA NELLE SEGUITE.

 

 

Mi dispiace papà

 

 

“Possibile che tra tutti i vestiti che Alice mi compra ad ogni sua uscita non ce ne sia uno che mi sembri adatto???” Ormai non so da quanto tempo stavo immobile davanti all’armadio assolutamente indeciso e la cosa mi sembrava estremamente stupida dato che per quanti abiti potessero esserci su quelle stampelle i colori variavano dal blu scuro al nero.

“Edward vieni a vedere com’è delizioso questo gazebo”la voce di Alice che mi chiamava dal piano inferiore invase tutta la camera. Nonostante il nostro udito particolarmente sviluppato si ostinava ad urlare quando eravamo lontani e pur di far smettere quella tortura presi qualcosa a caso dall’armadio, mi vestii e raggiunsi Alice in salotto.

Appena arrivato di sotto faticai a vederla dato che era seduta a gambe incrociate dietro una pila di riviste che la sovrastava. “Eccomi a te…spero che questo gazebo  valga tutta quest’euforia…”la canzonai.

“Ma certo, guarda…già lo immagino addobbato con fiori bianchi e nastri…”ormai Alice non parlava più, semplicemente sospirava sognante.

“Effettivamente è molto bello – non l’avrei mai smontata – se hai bisogno del mio ok per acquistarlo di certo non te lo negherò” e le schioccai un bacio sulla fronte.

“Edward a dirti il vero – sembrava quasi in colpa – aspettano solo che gli dica dove consegnarlo…cioè…io lo avrei già acquistato e…ecco…ho anche mandato un fax al fioraio con la foto di modo che cominciasse ad organizzarsi per i fiori.”

A quel punto non potei fare a meno di ridere, era partita come un treno e ora sembrava seriamente mortificata.

“Hai fatto benissimo, non devi preoccuparti di nulla” le dissi ancora ridendo “solo che noi ci sposeremo in chiesa e non in giardino..”

“Ah, capisco – rimase pensierosa qualche secondo e poi si illuminò – lì sotto ci faremo il taglio della torta. Sarà stupendo e romantico” e dicendo queste parole riprese a sognare.

Mi allontanai leggermente e la lascia sola a fantasticare sul MIO matrimonio.

Per un po’ era riuscita a farmi rilassare ma ora dovevo tornare a concentrarmi su quello che mi aspettava e trovare le parole adatte per giustificare qualcosa che io non avrei mai perdonato.

“Che faccia – Emmett mi osservava da un po’, ma non gli avevo dato peso – ti tocca andare ad un funerale o ti sei accorto che il morto sei tu???” U.U

“Nessun funerale demente…devo andare a Forks per incontrare il padre di Bella e la cosa mi rende un po’ nervoso” gli risposi

Emmett fece un’espressione spaventata e disse “Allora dovresti ringraziare di essere già morto. Cioè se io fossi il padre di Bella e l’avessi vista soffrire urlare e piangere perché quel pivello del fidanzato l’ha lasciata di punto in bianco come minimo, e ribadisco COME MINIMO, lo distruggerei!!!”

“Grazie fratello mio…ora mi sento molto meglio. Il sostegno della famiglia era proprio quello che mi serviva”

“Ma figurati Ed…quando vuoi” mi diede una pacca sulla spalla e si catapultò sul divano abbracciando una Rosalie sempre più sconvolta.

Mi guardai intorno sperando che qualcun altro mi desse a parlare facendomi tardare ancora un po’ al mio appuntamento con l’inevitabile, ma tutti sembravamo troppo occupati con il mio matrimonio per scomodarsi a trattenermi e così mi avviai alla porta.

“Io allora vado” dissi in ultimo tentativo patetico, ma in risposta ebbi solo un paio di mugugni  distratti.

Presi la macchina e in un paio di minuti ero sotto casa di Bella, parcheggiai con estrema calma e bussai il citofono. “Bella sono io…scendi??…”

“Subito amore” mi rispose contenta e quella voce mi ricordò il perché incontrare il temibile capo Swan fosse la cosa più bella che mi poteva capitare…il passo successivo sarebbe stato il mio matrimonio, il giorno in cui Bella sarebbe diventata mia moglie.

“Ehi…temevo avessi cambiato idea! Hai fatto tardissimo…” esordì Bella appena uscì dal portone e subito dopo mi baciò.

“Non potrei mai cambiare idea..a fare due volte lo stesso errore ci sarebbe proprio da essere stupidi e modestamente mi reputo troppo intelligente…” e accompagnai questa frase da due colpetti di tosse al fine di sottolineare quanto detto.

In risposta lei scoppiò a ridere “Andiamo signor Cullen  che dobbiamo sistemare anche tutti i suoi titoli accademici e la sua umiltà nel bagagliaio…”

“Agli ordini signorina Swan” e così dicendo salimmo in macchina.

Il tragitto fu anche troppo breve e quando arrivammo fuori casa mi rivolsi a Bella “Sii sincera, come ha reagito a telefono quando gli hai detto che saremmo andati da lui????”

“A dire il vero non ha reagito…io non l’ho chiamato” e abbassò lo sguardo.

“Cosa? Fammi capire, dovremmo bussare al campanello e aspettare che svenga quando ci vedrà abbracciati e sorridenti?” Cercai di essere il più calmo possibile nell’esprimerle il mio pensiero ma di sicuro il risultao non fu quello sperato perché lei si rabbuiò all’istante.

“Lo so di aver sbagliato, ma non ne ho avuto il coraggio…immaginavo che di persona sarebbe stato più semplice. Non è facile Edward…tu non sai…”

“Tranquilla amore, scusami tu ma ti assicuro che sono anche più nervoso di te…perdonami cuore mio” e la baciai.

A quelle parole riprese il sorriso e disse “Comunque non busseremo insieme, vado io avanti. Tu resta in ascolto, ma non troppo…” ed eccolo un altro bacio.

“Non ti lascerò andare da sola là dentro, sono io l’unico che ho sbagliato..”

“Edward, guarda che in quella casa c’è mio padre…non vado mica a farmi fucilare! Ti prego…lasciami fare.” E senza aspettare una mia risposta aprì la portiera ed uscì dalla macchina.

La vidi avvicinarsi alla porta, fare un respiro profondo, e bussare il campanello.

Capo Swan aprì la porta e sul suo viso  si disegnò subito un enorme sorriso “Bella, che sorpresa…che ci fai qui? Vieni, fatti abbracciare”

Bella subito si nascose nel suo abbraccio “Papà scusa se non ti ho avvertito ma è stata un’improvvisata”

“Ma che scusa e scusa…mi dispiace solo che non ho nulla di buono da prepararti, vieni dentro” e in quel momento sparirono dalla mia vista. Da quel momento avrei ascoltato solo le loro parole cercando di non soffermarmi troppo sui pensieri che avrebbero attraversato la mente di Charlie al sentire la lieta novella.

“Papà ti devo dire una cosa importante” Bella prese coraggio e approfittò del momento di silenzio che si era creato.

“Certo, sediamoci in salotto. Dimmi tutto”

Bella esitò un attimo e poi lo disse “Io mi sposo “

Charlie la osservò per qualche secondo “Bella ma questo già lo sapevo e sai che approvo. Mark è il ragazzo giusto per te, ti renderà felice”

Anche se la mia era una posizione scomoda che non mi permetteva di contraddirlo quella frase mi fece innervosire non poco e ammetto che il pensiero del colpo che avrebbe ricevuto di lì a poco mi sembrava proprio la vendetta giusta.

Mi rimisi in ascolto e sentii Bella interrompere Charlie “Papà non sposerò Mark ma un altro uomo”

“Cosa? E questo da dove sarebbe uscito?Mark ti ha fatto qualcosa? E se anche fosse non ci si sposa solo per ferire o fare un dispetto a qualcuno che ci ha fatto soffrire”  Charlie sembrava veramente in difficoltà.

“Ecco Charlie…ti sei risposto da solo, e non intendo dire che Mark mi ha fatto qualcosa, ma semplicemente che non ci si sposa per ripicca o vendetta. Ci si sposa per amore, ed è quello che farò io” Appena Bella finì la frase mi avvicinai alla porta di casa.

“Bella proprio non riesco a seguirti. Ammesso che non ami abbastanza Mark per sposarlo mi puoi dire allora chi è il fortunato?”

“Si chiama Edward” la voce di Bella sembrò tremare.

“Edward…che coincidenza. Perché è una coincidenza vero?” chiese Charlie con tono molto minaccioso

Bella gli si avvicinò di più “Edward Cullen…papà è tornato e noi ci amiamo”

“Voi cosa? Non sai quello che dici.”

“Papà devi accettarlo” rispose Bella anche se a colpirmi di più in quel momento furono i pensieri di Charlie.

Si perché Charlie continuava a porsi una domanda a cui diede voce “Bella tu sei certa?”

“Si che ne sono certa…ti ho detto che lo amo e lui ama me”

“Tesoro non intendevo questo, ma mi chiedevo se sei realmente sicura che sia tornato e che non sia una ricaduta”

A quel punto Bella assunse un tono deciso  “Non so se arrabbiarmi per questa insinuazione o cercare di comprendere le tue preoccupazioni ma, mi dispiace deluderti, Edward non è frutto della mia immaginazione. “

“Allora Bella vuol dire che ami soffrire…In bocca al lupo”

Arrivato a quel punto avevo sentito anche troppo, e mi avvicinai alla porta pronto a difendere il mio amore. Bussai e aspettai che qualcuno dei due mi aprisse.

“Ora siamo proprio al completo…”Charlie teneva gli occhi fissi su di me.

“Salve a lei Charlie” risposi provocatorio.

Il suo sguardo sembrava volermi trapassare da parte a parte “Vedo che mentre la mia bambina si disperava e cercava di recuperare i cocci della sua vita tu non se cambiato di una virgola…si vede che te la sei passata fin troppo bene”

Involontariamente quell’affermazione mi fece sorridere, non ci sarebbe stata sofferenza o lontananza che avrebbe potuto farmi invecchiare.

“Cosa ti fa ridere? Oltre che bastardo sei anche un grande strafottente…”Charlie era viola dalla rabbia.

A quel punto Bella s’intromise “Papà non parlargli così, ci sono tante cose che non sai. Lui mi ama e non avrebbe mai voluto che soffrissi…ti prego basta ora…”

“Si basta! Sposatevi, fate quello che volete ma lasciatemi fuori da tutto questo.” E così dicendo ci fece accomodare alla porta per poi continuare “Bella nonostante non approvi ci sarò ancora quando dovrai ricongiungere di nuovo i cocci della tua vita e lui non ci sarà più, però ora è meglio che ci salutiamo” e senza aspettare che uscissimo dalla porta salì al piano di sopra.

Uscimmo di casa e ci sedemmo in macchina pronti a ripartire ma Bella dopo pochi secondi scoppiò a piangere. “E’ mio padre e gli voglio bene…eppure riesco solo a dargli dei dispiaceri. Perché è sempre tutto così difficile?”

La presi tra le mie braccia e la cullai dolcemente facendo sfogare il suo pianto.

“Amore vedrai che tutto si risolverà per il meglio…diamogli tempo.”

“lo spero Edward…lo spero tanto” e si mise composta sul suo sedile “ora andiamo a casa che mi sento stanca e ho intenzione di lottare per avere vicino entrambi gli uomini della mia vita”

 

ORMAI IL MATRIMONIO E' ALLE PORTE NON SEMBRA ESSERCI NULLA CHE POSSA ANDARE STORTO...O FORSE SI?

A PRESTO.

 

  
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