Can you hear me?
Nella
Sala Comune dei Serpeverde i due, scappati prontamente dalla festa, sedevano
sul divanetto in pelle verde, davanti al camino, sorseggiando due bicchieri di
champagne “rubati” alla festa. Ridevano, tranquilli. Per Daphne Draco era
soltanto un amico, una persona con cui passare il tempo a chiacchierare
serenamente mentre per lui Daphne rappresentava un desiderio che non era ancora
riuscito a saziare. L’aveva desiderata da sempre, provava una specie di invidia
verso l’amico che era riuscito ad averla.
Poi
accadde, senza che la ragazza riuscisse realmente a rendersene conto. In un
attimo Draco la baciò e le fu sopra. Daphne, che non si aspettava tale gesto
rimase inizialmente spiazzata. Cercò di divincolarsi ma il ragazzo era più
forte di lei. Si sentì assolutamente impotente e si maledisse per aver lasciato
la bacchetta in camera. Le mani di Draco giunsero fino a sotto la gonna,
accarezzandole la gambe. Non che a lei Malfoy dispiacesse,era uno dei ragazzi
più belli della scuola, ma come poteva anche solo paragonarlo a Blaise?
- Non
voglio farti del male, Daph, stai tranquilla. Non credo che tu non voglia
scopare con me no? Però chissà perché non l’hai mai fatto. Bene, ora che
succederà non te ne pentirai.
Una
lacrima le rotolò giù per la guancia, mentre il Serpeverde le sfilò le
mutandine. Ormai si era data per persa; chiuse gli occhi e si lasciò andare.
Cosa doveva fare? Ribellarsi non poteva, non aveva abbastanza forza, tanto
valeva dargli ciò che desiderava.
D’improvviso
la porta della Sala Comune si spalancò. Draco si fermò immediatamente, volgendo
lo sguardo verso la persona che era entrata. Daphne non aveva neanche la forza
di alzare lo sguardo, così rimase immobile, con gli occhi socchiusi ed il viso
ormai inondato dalle lacrime. Malfoy si alzò in piedi, rivestendosi, a sguardo
alto.
- sei
venuto ad assistere allo spettacolo?
Ma con
chi diavolo stava parlando?
- sei
caduto così in basso Draco, violentare una ragazza?
E poi
quella voce. Ma sì, era proprio la voce di Blaise. Allora era arrivato, che
fosse arrivato per salvarla? Quel pensiero diede la forza a Daphne. Lei non era
la persona che si doveva fare salvare, lei era una Greengrass, era abbastanza forte
di per sé. Si alzò in piedi, sistemandosi il vestito e guardando la scena.
Blaise, furioso era faccia a faccia con Draco che aveva sul volto
un’espressione compiaciuta.
- Cosa
c’è Blaise, perché ti dai tanta pena per lei? Non hai l’esclusiva, nessuna ha
detto che puoi scopartela solo tu.
Zabini
divenne livido, impugnò la bacchetta e la puntò alla gola del suo migliore
amico. Non avevano mai litigato così per una ragazza.
- Lei è
mia.
E furono
soltanto tre parole, tre parole uscite dalla sua bocca che sconvolsero il cuore
della Greengrass, che rimaneva immobile, senza sapere cosa fare. Draco rise e
si allontanò dal ragazzo. Raccolse la giacca da terra e si avviò verso le
scale, deciso così ad andare nella sua stanza. Rimasero dunque Daphne e Blaise,
che non avevano neanche il coraggio di guardarsi negli occhi. Zabini si sentì a
disagio. Sapeva che non avrebbe dovuto dire quelle parole ma gli erano uscite
dalla bocca senza che neanche lui se ne accorgesse.
- Daph,
ciò che ho detto..
-
Tranquillo Blaise, l’hai fatto per difendermi e per far tacere Draco, non ho
creduto neanche per un istante che le pensassi davvero. Non temere.
Il
ragazzo rimase spiazzato. E pensare che stava per dirle che anche se lo pensava
avrebbe dovuto tenersi per sé quel pensiero! Ed invece Daphne pensava che lui
non pensasse che le gli appartenesse. Scosse la testa. Ancora una volta aveva
sottovalutato una Greengrass. Tremendo errore.
- Ti va
di dormire con me stasera?
- Zabini
io non sono in grado di fare sesso stasera, non me la sento, mi dispiace.
Chiedi se Arsenia è disponibile, sicuramente ti dirà di sì.
- Non
voglio fare sesso, voglio soltanto dormire con te. E poi cosa credi che me ne
freghi di Arsenia?
- E
allora perché l’hai portata al ballo?
- Per
farti ingelosire Greengrass!
-
Stronzo.
- Bene,
appurato ciò vieni a dormire con me?
- Certo.