Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: MrEvilside    04/02/2010    3 recensioni
Shisui... io ho paura della guerra. E ho paura di morire. E anche che muoia tu, o mio padre, o la mia mamma. Ma i ninja non devono avere paura.
È normale avere paura di questo genere di cose, anche per un ninja. Essere ninja significa saper combattere queste paure. Tu puoi farcela, Itachi.
Io ho paura di non tornare, Itachi.
[Cinquecento parole esatte]
[I^ classificata al Contest MultiFandom FanFictions per i Within Temptation indetto da Arwen88 e Vincitrice del Premio Storia più Coinvolgente]
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Shisui Uchiha
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IV. Unfair – Ingiusto

[Let this End
Mothers Cry
Our boys Die
But we’ll Stand ‘till the End]
[Lascia che questo Finisca
Le Madri Piangono
I nostri ragazzi Muoiono
Ma noi ci Ergeremo sino alla Fine]

La donna si abbandonò sulla sua spalla, scoppiando in singhiozzi disperati.
Shisui le posò le mani sulle braccia in un gesto che avrebbe voluto trasmettere conforto e che invece sapeva più di disperazione e angoscia. -Mi dispiace.- mormorò.
Ancora una volta, ancora un corpo, ancora una madre in lacrime.
Quante altre donne dovrò informare della morte dei loro figli?
Artigli di paura gli serrarono il cuore in una gelida morsa, inaspettati ed indesiderati.
Qualcuno avviserà mai mia madre della mia morte?
D’improvviso, la donna sollevò gli occhi umidi e lo guardò con immensa gratitudine. -Grazie.- sussurrò con voce spezzata. -Per… essere venuto… Grazie-.
Il ragazzino la fissò senza capire, scuotendo lentamente il capo. -I-io… non ho fatto niente…-.
Non faceva parte della squadra medica che aveva tentato di salvare il defunto.
Non lo aveva protetto dalla katana che gli aveva trapassato il petto.
Non era stato fra i ninja che lo avevano trasportato, in fin di vita, al rifugio.
Perché…?
La donna tentò un debole sorriso, levò una mano e gli accarezzò con dolcezza i capelli. -Sei ancora così giovane, eppure… continuerai a combattere per quello in cui aveva creduto mio figlio, fino alla fine… Grazie davvero.- disse, stringendolo affettuosamente a sé.
Come se avesse salvato la vita di suo figlio.
Come se il solo fatto che avrebbe continuato a lottare potesse onorare la memoria di quel ragazzo.
Shisui aveva quasi dimenticato quanto un abbraccio potesse essere caldo e confortevole, quanto potesse sapere di casa e di protezione.
E soltanto in quel momento si rese conto di quanto il vuoto lasciato da Itachi – così distante, tanto che non era nemmeno più sicuro di dove si trovasse – fosse dolorosamente presente nel suo cuore.
Avrebbe voluto vederlo, accarezzarlo, contemplare il suo sorriso – un sorriso non ancora contaminato dai dolori di una guerra che non avrebbe mai dovuto riguardare dei bambini come loro –, ma non gli era possibile.
Doveva andare avanti nella speranza di poterlo rivedere, alla fine di tutto, lungo la strada che li avrebbe condotti nuovamente a casa.
Combatterò per quello in cui credo.
E Shisui credeva che non fosse giusto.
Non era giusto che Itachi, essendosi dimostrato tanto talentuoso durante gli allenamenti, fosse stato mandato in guerra alla sua età – non avrebbe potuto, almeno lui, vivere l’infanzia serena che ogni bambino meriterebbe?
Non era giusto che le madri dovessero perdere i loro figli in un conflitto del quale non avevano alcuna colpa – non c’entravano nulla, in fondo, con i capricci dei daimyo.
-Arrivederci, signora-.
Ma non aveva fatto che pochi passi oltre la soglia della casa, quando questa esplose con fragore e l’impatto lo scaraventò a terra.
Si puntellò a fatica sui gomiti e sollevò lo sguardo sull’abitazione ridotta in cenere, ignorando il dolore che si propagava nel suo corpo e il profondo taglio sanguinante che gli sfregiava il viso.
Dovevano aver inserito una bomba a tempo nel cadavere.
Si lasciò cadere in posizione supina e portò le mani al volto, incapace di controllare i singhiozzi.
Non è giusto.



alechan_96: Che sono piccola "e non posso capire" me lo sento ripetere sempre nella vita di tutti i giorni; fortunatamente esiste questo piccolo angolo di mondo, questa Erika's FanFictions Page, dove ci sono persone che non te lo diranno. O, perlomeno, io sono stata fortunata e ne ho conosciute di simili.
A parte questo, sono davvero felice che i miei scritti ti abbiano tanto emozionata, sul serio: in fondo, è per lasciare qualcosa a chi legge, e per passione, ovvio, che scrivo.
Grazie di essere arrivata sin qui <3.



A distanza di mesi e mesi da quando ho portato a termine questa raccolta, ancora mi domando per quale motivo abbia voluto darle una fine tanto triste.
Forse è la mia concezione della guerra: qualcosa che, qualunque cosa accada, non è mai felice. Molto probabilmente è così, almeno.
Ad ognuno, in ogni caso, la sua personale interpretazione.
Grazie d'aver letto, d'aver inserito nei preferiti/seguite e d'aver apprezzato anche solo un po' <3.
Chu.

Saeko no Danna, il Giullare
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: MrEvilside